Alle casate che governano il PD in forma di Quadriumvirato - Santini's father, Crocetti's father, Balducci Q. e Antonini L. - forse piace vincere facile. E chi coltiva questa passione, di solito, si abbotta di "pensiero breve" e glissa sul resto del mondo o magari sul cattivo esito d'un ballottaggio: un "resto del mondo" che si muove, smadonna, medita, cambia e punta a giocarsi, poche o tante che siano, tutte le carte di cui dispone.
Il
pensiero breve dei Quadiumviri è una sequenza di otto particelle elementari e
sequenziali:
- gli spacchiani sono fuori dal PD;
- ergo questo è il momento migliore per prendersi il PD;
- il PD è un marchio che porta voti (forse meno di quel che si pensa);
- ergo, col PD si può prendere la città
- per prendersela bisogna segare il ramo al Sindaco
- per farlo è meglio usare le vie traverse che la sfiducia
- la migliore tra e vie traverse è vendicarsi di Saitta e Paglialunga accusandoli di spacchismo
- il rimpasto senza mozione di sfiducia rende Sagramola triste e dimezzato
All’inizio
s’era parlato di due nuovi assessori - Malefora e Guidarelli - ma la loro
nomina avrebbe spalancato il Consiglio a due consiglieri scalpitanti e
recalcitranti al diktat. Ragion per cui Giancarlone sembra aver puntato i piedi per non finire logorato. A quel punto i Quadriumviri hanno rivisto la tattica,
ma sempre onorando la divinità del pensiero breve.
E
furono voci su voci. Voci sempre più insistenti di un rimpasto senza abrasivo cularo che, di fatto, sfiduci il Sindaco ma senza dimissionarlo.
E a farsi largo, da qualche giorno, è un’ipotesi da entomologo, quella della Mantis
Religiosa, ovvero l’eliminazione di Saitta e/o Paglialunga attraverso la nomina
cannibalizzante di due assessori esterni donna.
In
questo modo i Quadriumviri si prenderebbero il clap clap, politicamente
corretto, delle quote rosa, sfigurando la Giunta Sagramola che non somiglierebbe
manco di sfuggita a quella iniziale del 2012: fuori Patrizia Rossi, fuori Galli
e infine fuori Saitta e Paglialunga. Resterebbero Giovanni Balducci, mimetizzato
tra le fresche frasche di Attidium romana, e il Nicodemo ai Lavori Pubblici, che il venerdì plaudiva Giammarione e il sabato strisciava la ceriscia.
Se
pensiero breve sarà non si sa, ma nel caso fosse, Sagramola si ritroverebbe re senza
corona e senza scorta e i Quadriumviri eviterebbero l’onere senza onore d’una
mossa alla Mastro Titta.
Riuscirà il Sa.Cro.Bal.Ant. - quadriumvirato in forma d'acronimo - a consumare
la sua vendetta sul Sindaco, per interposti spacchiani, e a mettere le mani
sulla città? Lo sapremo a breve, forse grazie a un altro giro di pensiero breve.
Il capo dei 4 PD che non vogliono più Sagramola è Castriconi che insieme a Paglialunga fonderà un nuovo soggetto politico che si chiamerà: "RINASCITA"
RispondiEliminaIl segretario sarà Gino Sforza.
EliminaVIVA LA GIOVENTU'
Correggo, si chiamerà "Gioventù & Competenza".
EliminaIn due fanno 140 anni e sono coetanei, mi sembra
EliminaErrore Castriconi è più giovane
EliminaNoto una presenza inquietante, ossessiva e spocchiosa dell'Assessore alla Cultura sulla scena cittadina, incollata a Sagramola. Sempre e solamente loro due, flip e flop (la pp finale e' voluta!)...... Me la potete spiegare? Qual e' l'obiettivo? E soprattutto, tutti gli altri dove accidenti stanno?
RispondiEliminaGli altri dormono.
EliminaQuasi tutti.............
Eliminaprima il novelliere gentile Alianello, a seguire il rottamatore esperto in raccolta differenziata Crocetti junior, ora Santini junior che ha ancora incollata alla bocca la matita d'ordinanza del pensatore perplesso, il rinnovamento a Fabriano viaggia spedito veloce sul treno della sabbia.
RispondiEliminaMa xché pensate davvero che la scelta di schierarsi con marche 2020 che ha fatto l'accordo con forza Italia sarebbe stata senza conseguenze? Un minuto dopo lo spoglio delle schede avrebbero dovuto rimettere il mandato nelle mani del Sindaco. .. un minimo di coerenza x favore!
RispondiEliminaSee...coerenza. Ma uno che ha cambiato più partiti che cravatte cosa vuoi che sappia della coerenza?
EliminaSe va via Paglialunga ci guadagna solo Fabriano.
RispondiEliminaCome è sempre è solo una questione di manico. Siccome sono nominati dal Sindaco e non dai partiti doveva essere il Sindaco e solamente il Sindaco a prendere atto immediato della situazione, già durante la campagna elettorale, chiedendo a Saitta e Sagramola chiarezza, coerenza e rispetto della coalizione che rappresentano in Comune. Sagramola, con la solita politica dei due fornelli e delle quattro pignatte, ha aspettato quantomeno l'esito del voto. Ora o Sagramola prende provvedimenti o lega le valige con lo spago insieme a Saitta e Paglialunga. Ovviamente è piena prerogativa statutaria di Sagramola continuare a tenerli in sella, come legittimo atto di fiducia personale svincolato dalle logiche dei partiti, quindi la palla e la patata bollente sembra che il Sindaco la voglia rispedire proprio ai mittenti.
RispondiEliminaPura logica di occupazione militare delle poltrone...non c'è mai fine al peggio. Il fatto è che se tutti questi personaggi se andassero via domani mattina nel migliore dei casi (per loro) nessuno se ne accorgerebbe .
Elimina