Col nuovo anno si è chiusa l'era Merloni in casa Indesit. La manager spagnola Esther Berrozpe ha assunto la Presidenza e Marco Milani, protagonista della lunga e complessa transizione che ha condotto alla vendita del gruppo fabrianese, ha rassegnato le proprie dimissioni.
Le operazioni di integrazione del business Whirlpool-Indesit hanno impattato anche nel primo livello di governance, con la nomina di sette Vicepresidenti (4 di provenienza Whirlpool e 3 Indesit).
Di fatto la Berrozpe ha dato vita a un Direttorio, incaricato di affiancarla e sostenerla nelle decisioni strategiche che verranno assunte. In questo quadro l'elemento interessante è che uno dei sette Vicepresidenti nominati è il fabrianese Franco Secchi, Direttore del Mercato Italia Indesit e Presidente del Ceced Italia.
Secchi è un fabrianese doc, fortemente radicato in città e proveniente da quell'Azione Cattolica Diocesana forgiata da Don Tonino Lasconi e tradizionalmente attenta alla dimensione sociale della fede e all'impronta pedagogica dell'essere cristiani.
Anche se è difficile esprimersi con nettezza sulle intenzioni del nuovo management incaricato di gestire l'integrazione tra Whirlpool e Indesit, la nomina di Secchi può essere interpretata anche come un segnale distensivo nei confronti del nostro territorio, come il tentativo di costruire un canale autoctono di comunicazione con la città che dia chiaramente il senso di un dialogo e non di una rottura tra la comunità e la multinazionale americana.
Si tratta, ovviamente, di un'interpretazione ardita e speranzosa ma di certo, da oggi, Whirlpool fa un po' meno paura. La decisione della Barrozpe, di cui ignoriamo i contenuti manageriali, è anche una decisione politica: individuare in Franco Secchi un punto di mediazione soft tra la città e l'azienda oltre che un elemento di continuità con la precedente gestione di Indesit.
La questione cruciale da risolvere riguarda le forme e le formule dell'interlocuzione possibile, perchè un dialogo ha sempre bisogno di due parti legittimate e di pari livello che si confrontano sul merito dei problemi. Fabriano, ad oggi, non sembra in grado di esprimere autonomamente la "qualità del dialogo" necessaria.
Ciò non toglie che si profila l'opportunità nuova di far valere, al massimo livello Whirlpool, i bisogni economici e occupazionali del territorio. E di questi tempi anche una rondine sola è capace di fare un po' di primavera.
Le feste ti hanno reso particolarmente glicemico.
RispondiEliminaNon che occorra essere sempre caustico a prescindere, sia ben chiaro.
Quindi, provo a credere alla tua interpretazione, insieme a te. Venendo esattamente incontro, facendo questo, alle intenzioni perseguite da Whirlpool che ha calato l'asso di questa scelta strategica minimale confidando per l'appunto in un qualche impatto emozionale positivo. Perché a mettersi tutti contro, nel bel mezzo di un complesso e lungo processo di integrazione in cui ci sono di mezzo centinaia di milioni di euro, non conviene a nessuno, figuriamoci agli iper-pragmatici americani.
Ma sappiamo entrambi che qui, di rondini, non ne basta certo una... E la sostanza sarà ben altra. Vedremo.
Non sono d'accordo nell'attribuire a Secchi un possibile ruolo di "interlocutore - mediatore sociale ombra" tra azienda e città, piuttosto mi sembra logico che nel mercato italiano abbiano riconfermato nel ruolo un manager capace, esperto dei mercati nazionali, attualmente presidente dell'associazione italiana dei produttori di elettrodomestici, considerando il fatto che dei sette vicepresidenti, solo tre lavoravano già in Indesit. Il nuovo capo delle relazioni esterne ad esempio viene da un'altra multinazionale americana. Personalmente credo che il nuovo Presidente di Indesit abbia orizzonti e grane ben più grandi di Fabriano, a cominciare dal mercato russo, con tutto quello che ne consegue.
RispondiEliminaHo sempre avuto profonda stima in Franco Secchi. Speriamo bene.
RispondiEliminaL'imprimatur dei grilletti sarà senz'altro un ottimo viatico
EliminaSimonetti sei noioso.
RispondiEliminaChe io sia noioso non è un problema. Che Franco Secchi possa essere una cerniera tra la città e Whirlpool non è affatto noioso
EliminaSe Simonetti è noioso, Muratori allora ?
RispondiEliminaWhirlpool parte con il piede sbagliato. Al posto di Secchi doveva nominare una forte personalità che in questo momento e' prestata alla politica. L'Assessore Mario Paglialunga
RispondiEliminaRibalto il problema Simonetti. Per esserci una cerniera deve esserci una Città, cosa che non vedo per niente all'orizzonte, visto che ognuna delle parti politiche, economiche e sociali, da dieci anni a questa parte che è scoppiata la crisi ha giocato solamente una partita per salvarsi le chiappe. Un gioco al massacro che non ha prodotto niente se non confusione e una finta, fintissima, pace sociale che andrebbe bene per un oratorio ma non per costruire il futuro di una città. Quindi quella della possibile cerniera mi sembra solo una pia, quanto ottimistica, illusione, che va ben oltre quanto le spalle di Secchi potranno reggere. Nel momento in cui serve una cerniera, o si spera in una cerniera, vuol dire che il braccio di trasmissione principale è bello che scoppiato.
RispondiEliminaanche a Muratori il risultare noioso non crea problemi, la nomina di Secchi potrebbe avere risvolti positivi sulle scelte che farà whirlpool , probabile, che Secchi sia utilizzato da whirlpool per ammorbidire i rapporti con la città? probabile, certo non è stato scelto per i sui incarichi nell'associazione produttori elettrodomestici italiani, visto che di italiani ce ne sono rimasti pochini che costruiscono elettrodomestici, come non è stato scelto per le sue capacità di vendita sul territorio nazionale, penso che whirlpool sia già sufficientemente ben rappresentata dai propri commerciali in Italia, altra analisi possibile? che whirlpool , analizzata la personalità del fabrianese propenso all'accodarsi ai capricci dei potentati, si sia voluta tenere in casa un elemento locale da giocarsi alle prossime imminenti comunali??? così da dare continuità ad una prassi conclamata in città?? chissà, intanto prendiamoci questa rondine che svolazza sulla città, sperando che non crepi per il freddo.Muratori Davide
RispondiEliminaquoto Muratori
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