Ho riletto, in questi giorni, i molti interventi in cui ho criticato aspramente le scelte e le posizioni di Gian Mario Spacca: sull'Area Vasta, sulla Ardo, su Indesit e su tantissime altre questioni politiche e amministrative. Critiche di merito che non rinnego ma anzi rivendico anche per una non secondaria ragione di stile, visto che non sono mai precipitato in quel pantano diffamatorio in cui oggi si rotolano, con posture spesso da meretricio, molti degli ex sostenitori del Governatore uscente.
Spacca ha commesso errori in questi anni di governo delle Marche? Si ne ha commessi perchè, come diceva il tagliagole giacobino Saint Just, non si governa senza colpa. Ma mentre per i rottamatori disfattisti questo è motivo di estromissione e di caccia all'uomo, per me rappresenta qualcosa di diverso, perchè anche la colpa e l'errore sono parte di quel deposito di esperienze e di competenze che serve per governare una realtà complessa come un'istituzione regionale, in una fase in cui la crisi impone realismo, visione generale e scelte talvolta impopolari.
Alcuni amici, abbastanza churchilliani da sapere che solo gli imbecilli non cambiano mai idea, mi hanno chiesto serenamente ragione di questa mia posizione di sostegno a Spacca. Provo a spiegarlo per punti.
- La prima ragione è che detesto la cuoca di Lenin, ossia l'idea che in nome di un cambiamento fine a se stesso la macchina amministrativa debba essere affidata a gente inesperta ma convinta che per governare una Regione sia sufficiente il buonsenso della massaia e qualche frase fatta declinata in un programma elettorale.
- La seconda ragione è una conseguenza della prima e cioè che, fatta eccezione per Spacca e solo in parte per Mentrasti, i candidati a Governatore delle Marche sono tutti cuoche di Lenin.
- La terza ragione è che Spacca non ha fatto cazzate da amministratore di condomininio ma errori di alto livello. E l'opposizione a errori di alto livello diventa un dissenso di elevato profilo che migliora il valore complessivo del sistema politico. E per capire questo elemento occorre avere la testa libera da prigionìe di partito e dalla fisima conservatrice e immobilista di una coerenza che diventa mediocrità e cilicio.
- La quarta ragione è che Spacca è l'unico che ha posto una questione strategica: la marchigianità come sfida ambientale, produttiva, culturale e di riconversione economica capace di far uscire le Marche dalle strette delle produzioni globalizzate e di imporre sulla scena questa regione come entità attrattiva. Ed è sufficiente osservare l'evoluzione e lo sviluppo dell'agroalimentare regionale per capire la profondità e pervasività del tema posto dal Governatore.
- La quinta ragione è che la sfida economica e sociale della marchigianità non è compatibile con la frattura territoriale immaginata dal Partito Democratico e con la rottura dell'equilibrio tra Marche Nord e Marche Sud garantito da Ancona e dalla sua provincia.
- La sesta ragione è puramente politica: io considero Renzi e il PD un problema e non una medicina per il Paese. E chi si oppone al PD con solide ragioni politiche sceglie di sostenere chi fa più male a quel partito. E visti gli attacchi sistematici di Renzi, della Boschi e Poletti il vero AntiPD, nelle Marche, non è una cuoca di Lenin ma Gian Mario Spacca.
- La settimana è una ragione negoziale. Con pragmatismo duro e senza fronzoli credo che su materie fondamentali per la Regione e per l'occupazione, come le linee del Piano Whirlpool, sia preferibile un interlocutore come Spacca che sa cosa è una lavatrice rispetto a chi pensa che un piano di cottura sia solo un quadrato in cui mettere a scaldare una padella.
- L'ottava ragione di sostegno a Spacca è emergenziale. Il terzo mandato è una necessità politica perchè nel pieno di una crisi di queste proporzioni è fondamentale il fattore tempo, ossia la capacità di essere tempestivamente sul pezzo e su ogni problema, senza le strizze e la labirintite di un neoeletto che per districarsi è costretto a chiedere l'aiutino a casa, come dice con selvaggia arguzia la Prof. Mariangela Paradisi.
A queste ragioni, cristallinamente politiche, ne andrebbe aggiunta un'altra che ometto perchè non si vota per il futuro di Fabriano ma per il destino della Regione Marche. Ora, se queste ragioni configurano un peccato di trasformismo, ebbene mi dichiaro trasformista; se dovessero essere tanto gravi da prefigurare l'accusa di voltagabbana, ebbene mi dichiaro voltagabbana. Voterò per Spacca e. come diceva Fabrizio De Andrè, non ne provo dolore. Tiè.
gran pezzo.a prescindere da come la si pensa
RispondiEliminaGran pezzo. Davvero. Dopo averlo letto ho deciso di votare Movimento 5 Stelle.
EliminaMoriremo democristiani. È proprio vero.
Elimina''Il segretario nazionale del Pd sceglie la nostra regione per la chiusura della campagna elettorale perché sa che qui il partito è fortemente a rischio sconfitta'' (Spacca). Col cefalo che Renzi la verrà a chiudere a Fabriano la campagna, ha mandato solo l'ex copparolo di falce e carrello Poletti.
RispondiEliminaMa basta guardare la scena patetica dell'altro giorno al consiglio comunale, dove Crocetti senior invece di ascoltare le famiglie dei disabili che chiedevano risposte gridava al cinghiale al cinghiale, denunciando le strumentalizzazioni elettorali della protesta.
Non voterò mai Spacca, ha portato le Marche sull'orlo del baratro. E' una persona legata a doppio filo con le clientele che hanno creato lo stato emergenziale di cui parli. E se finora non ha trovato una soluzione che sia una, non vedo perché si dovrebbe dargli un'altra chance.
RispondiEliminaNon voto poi per un politico indagato che si porta dietro una ridda di personaggi indagati come lui.
Non lo voto anche per lo schifo delle centrali a biogas.
E soprattutto non lo voto perché uno che parla di laboratorio politico dopo che ha governato per 10 anni, vuol dire che e' un incapace.
Spacca rischia di vincere nelle Marche?
RispondiEliminaNemmeno a tresette rischia di vincere.
Io voglio vedere la faccia di chi vota spacca sostenuto da Alfano e Forza Italia.
Ma sta gente non trova un buco dove sotterrarsi?
Veramente. Votare Spacca e la sua armata Bracaleone fatta da transfugat del centrosinistra, rimasugli di Forza Italia ed i fossili dell'UDC è come provare a digerire 5 kg di peperonata con un bicchiere di acqua e zucchero. Ci vogliono stomaci forti. Oppure abituati alla fame.
EliminaA me della cuoca di Lenin non frega nulla,ma chi vota Spacca per me è complice del tracollo delle Marche.
RispondiEliminaSempre meglio la cuoca di Lenin che la Giorgi o Solazzi.
EliminaMarchigianita' non vuol dire quanto e' buono lu salame, quanto è bona la cicoria, come biascica Spacca, ma vuol dire pensare ad un nuovo modello produttivo. E questo cari tutti lo si può vedere nel Nord delle Marche, non nel contado di Spacca che è la valle della morte che da Favria' declina verso Ancona. Aprite gli occhi.
RispondiEliminaSe l'elettore marchigiano (e quello italiano) avesse la metà dello spirito dell' elettore conterraneo del tanto citato Churchill, dopo 10 anni di malgoverno di Spacca manderebbe quest'ultimo in pensione (dorata. O almeno con i soldi per comprarsi un paio di occhiali senza addebitati alla collettività).
RispondiEliminaCredere che votare Spacca salverà Favria' è come stare ad ascoltare l'orchestrina che suona sul ponte del Titanic. Ah ah ah me fate ride
RispondiEliminaCondivido pienamente tutte le tue analisi, ma leggendo i commenti mi rendo conto che queste persone meritano soltanto cervelli mediocri , e di SPACCA tutto si può dire salvo che non abbia un' apertura mentale e una testa pensante in grado di affrontare la sfida di questa crisi
RispondiEliminaEh già lo Spacca è dotato di una grandissima testa pensante, la stessa che gli ha permesso di non accorgersi in tempo del tifone che si stava abbattendo sul distretto del bianco (eh si, lui sa cosa sia una lavatrice...ah ah ah) e la stessa grande testa pensante che lo ha portato a girare in Cina alla ricerca di una soluzione per la Ardo.
EliminaSenza dimenticare la stessa grande testa pensante che gli ha fatto gridare vittoria quando Whirpool ha comprato l'indesit
Pienamente d'accordo con tutti i punti!
RispondiEliminaPer quanto è successo sabato x il Corso:
fa riflettere che quelli che portano avanti l'agricoltura biologica,
www.viverefabriano.it/index.php?page=articolo&articolo_id=516241 ,
poi portino avanti il concetto di famiglia "non-biologica".
L'agricoltura biologica è come la corazzata Potiomnkin: UNA CAGATA PAZZESCA
Elimina...quindi sbagliano in entrambi i casi.
EliminaPurtroppo, su queste questioni c'è molta ignoranza ed alcuni se ne approfittano.
Come quelli che, qualche anno e guerra fa, hanno sdoganato la bandiera arcobaleno, che internazionalmente rappresenta la "famiglia futurista", per il simbolo ultimo ed assoluto della pace universale.
Quest'inganno ha permesso che la stessa fosse sui balconi e finestre di molti ingenui puristi
a questo punto è meglio se torni a votare la lega, almeno con il tuo voto fai meno danni.
RispondiEliminaEcco perchè l'Italia non ha mai fatto una una rivoluzione e mai la farà. Perchè preferisce sempre una lanterna a petrolio piuttosto che una lampada al led magari ancora in fase di studio ma pur sempre orientata al futuro.
RispondiEliminaDiciamo le cose come stanno;
Eliminale lampade led, non sempre sono la soluzione migliore.
Per esempio, sui lampioni o semafori non sciolgono la neve/gelo, rendendoli inservibili.
Lo stesso si può dire dei pannelli solari, che hanno un mercato, pur avendo un coefficiente di trasformazione molto basso, solo perchè
gl'incentivi sono stati spalmati sulle bollette di tutti gli altri.
Votiamo Sorci
RispondiEliminaCol cazzo !!!
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