Molte persone, in questi giorni, hanno sottolineato - con una vena di malcelato compiacimento - la scaltrezza manovriera di Giovanni Porcarelli, raccontandolo come un inarrivabile giocatore, di quelli capaci di tenere costantemente sotto scacco politica, istituzioni e forze sociali.
Di conseguenza il ricorso alla mobilità di 400 lavoratori è stato banalizzato e letto come esibizione di forza, un assolo muscolare rispetto al quale l'imprenditore di Cerreto d'Esi avrebbe fatto marcia indietro solo in cambio di laute compensazioni.
Le cose, come spesso accade in questi casi, hanno avuto uno svolgimento molto diverso dalle supposizioni degli ammiratori di Mister JP. Porcarelli, infatti, non ha utilizzato la leva della mobilità per alzare la posta ma perché in queste condizioni non ha intenzione di proseguire: il Governo non può stanziare fondi perché si configurerebbero come aiuti di Stato sanzionabili dalla UE e le banche - che hanno già perso 187 milioni di euro - non hanno la minima intenzione di dare soldi alla cieca visto che anche i gatti hanno capito che non c'è nessun Piano Industriale perché non c'è alcuna prospettiva industriale da formalizzare.
Porcarelli ci ha provato, magari pensando che il Governo avrebbe fatto una pressione risolutiva sulle banche per calmierare il potenziale insorgere di un focolaio di tensione sociale in vista del referendum costituzionale. Le recenti crisi bancarie hanno, invece, modificato il contesto di riferimento, evidenziando tutti i rischi di sistema generati dal credito facile.
Inoltre c'è da considerare che la mossa di Porcarelli ha approfondito la frattura nel PD che si è manifestata con una netta divergenza tra alcuni parlamentari marchigiani e il vertice regionale del partito; frattura che ha complicato ulteriormente le mosse di Mr JP alterando il quadro di alleanze politiche necessario per una retromarcia controllata e redditizia.
La sensazione è che siamo ben oltre l'azzardo e che l'esperienza JP sia prossima al capolinea, al di là di come evolverà a breve la situazione e di quanto durerà l'accanimento terapeutico al capezzale di questo anacronistico esperimento di impresa irizzata e parastatalizzata.
I sindacati mettono l'accento sul rischio che incombe sul reddito residuo di centinaia di famiglie. È una posizione comprensibile ma andando avanti in questo modo si avalla l'idea terrificante di un suicidio a rate dei lavoratori, logorati professionalmente dagli ammortizzatori sociali lunghi e, ormai, a elevato rischio di ricollocamento.
E se vogliamo parlare di famiglie è doveroso ricordarne anche altre. Ad esempio quelle degli artigiani che con la vendita della Ardo persero tutti i crediti e conobbero la beffa delle revocatorie; quelle dei piccoli imprenditori e dei loro collaboratori costretti a chiudere senza ammortizzatori e senza atterraggi morbidi; quelle degli operai e degli impiegati Ardo non riassorbiti dalla JP, che conobbero la consueta lotteria che oppone i "sommersi" e i "salvati".
In questi otto anni sono state distrutte risorse pubbliche, capacità professionali, know-how, esistenze, posti di lavoro e una miriade di piccole imprese che davano linfa ed energia al distretto.
Non è stata una partita di scacchi giocata sul filo dell'astuzia da protagonisti scaltri ma una distruzione sfrenata di intelligenze e di ricchezze, un caso emblematico e forse inspiegabile di autolesionismo collettivo.
Analisi perfetta. Che mr.JP fosse un pescecane lo si sapeva e in molti lo sanno.Dal suo punto di vista gioca come gli consentono e come lo consigliano,ma chi gli consente e lo consiglia? Io potrei la domanda oltre che alla politica al sindacato e non ultimi tutti i lavoratori che in questi 8 anni hanno convissuto con questa situazione
RispondiEliminaConcordo in pieno, forse io nell'analisi sarei stato molto più cattivo; ma si sa sui social i lettori non sono abituati alla lettura e superato un certo numero di righe...
RispondiEliminaOtto anni di cassaintegrazione all'Ardo ed almeno altri due alla Indesit. Quanti soldi s'e' magnati a Fabriano.
RispondiEliminaMai quanti se ne sono mangiati la FIAT e le banche...
EliminaMa la Fiat c'è ancora, l'Antonio Merloni?
EliminaTutto iniziato otto anni fa ? Non direi ! E negli anni precedenti le decine di dirigenti in Italia ed all'estero, lo stuolo di consulenti e le "Task Force" non hanno forse avvallato,senza colpo ferire, le decisioni aziendali ? La Antonio Merloni in malus... e quella in bonis, come sta ora ? SI l'inizio della fine che ha dato il via a questo gigantesco boomerang che tutti avevano pensato di schivare alla grande, tra una mossa e l'altra. Tutte le categorie senza distinzione, fornitori inclusi ancora in attesa del miracolo... Autolesionismo ? Non per tutti ....
RispondiEliminaFabriano e' morta e sepolta. Trasformiamola in un grande centro di raccolta immigrati che almeno le cooperative sono contente.
RispondiEliminaQuello che è sconvolgente non è tanto se è PD o non PD, sindacati o non sindacati, sommersi o salvati . Quello che è sconvolgente è l'inerzia in cui sono scesi i lavoratori. Questo post dovrebbe ricevere non 7 Commenti ma centinaia, vista l'opportunità che questo blog offre. Invece nulla, stiamo tutti zitti, non diciamo nulla, facciamoci gli affari nostri, tanto prima o poi il miracolo arriva. Invece no, signori, non ci sarà nessun miracolo.Sarà un'agonia lenta, lenta ed i protagonisti, per la più grande gioia dello scacchista all'ultima mossa, dei governanti e governati, giù a sprofondare nel più totale immobilismo ed ad affogare in un silenzio assordante.
RispondiEliminaSono tutti al mare, o a prendere il sole ai Monticelli, o in giro con la bicicletta da corsa, o a portare a spasso il cane.
EliminaChe gli frega, tanto 800 € al mese se li portano a casa.
Poi a Settembre incominceranno a fare i mufficoni lungo il corso, maledicendo la crisi e le banche.
fino a settembre si affoga solo nel cocomero please ...
EliminaDopo la trionfale campagna di Cerreto d'Esi per ammansire Porcarelli, Lodolini - che ancora ci deve aiutare a capire se esiste o meno un piano industriale di J&P - guarda al futuro e lancia la petizione per Elisa di Francesca portabandiera alle olimpiadi di Tokyo2020, conquistando un plebiscito di 94 adesioni. Avanti nostri prodi, che il futuro è sempre più radioso con lor signori.
RispondiEliminaCerto che a pensarci bene uno che ha vinto la medaglia di bronzo alle olimpiadi si porta a casa, al netto delle tasse, quanto ha preso un operaio della ex Antonio Merloni in 4 anni, solo che il primo in 4 anni si è fatto il culo, il secondo ha fatto un cazzo. Meditate gente...
RispondiEliminaL'olimpionico medagliato comunque si porta a casa MENO di un assessore, per esempio al commercio, che ha faticato sempre meno dell'operaio....pure su questo
Eliminabisogna meditare.
AI numerosi Top Manager assunti in J&P per rivoluzionare processi,prodotti,vendite etc,perché non fate sentire la vostra voce ? Contiamo così tanto su di Voi ...
RispondiEliminaSpero che vi risveglierete prima o poi dal torpore ferragostano. Quando ciò avverrà, spero per voi non troppo tardi, signori che state con la jp fatevi una domanda :chi siete,dove vi trovate ..Visto che non avete molto da fare purtroppo,fatela qualche verifica..
RispondiEliminaLa temperatura è ancora mite, le gite in bici si possono fare, ai Monticelli si può prendere ancora il sole. Quando arriverà ottobre si sveglieranno....andranno a protestare davanti l'MPS in viale Zonghi appena il padro' gli dirà di fare così
EliminaChi ha il dovere, più che il potere, di controllare e verificare, ci sa dire cosa sta succedendo oggi alla JP e sa rispondere sulla gestione della cassa integrazione ? C è sempre chi lavoricchia ancora per la Antonio Merloni dopo otto anni ? Solo domande? Silenzio tombale
RispondiEliminaLa barzelletta del tavolo! Ho letto casualmente le dichiarazioni del sindacalista Bassotti e delle sue aspettative rispetto ad un tavolo di lavoro intorno al quale devono sedersi tutte le parti coinvolte Altra prova che questi signori non vivono più nel mondo reale Al 1 settembre 2016 l azienda è di fatto morta e la sua lunga ombra paradossalmente seppellisce tutto e tutti :un mercato inesistente,prodotti fantasmi,coloro che scartabellano ancora vecchie pratiche alla Antonio Merloni in AS, chi prende il sole sulla Costa Azzurra e chi si pavoneggia con l Antonio Merloni in bonis
RispondiElimina