6 ottobre 2016

Ruota destra di scorta!

Il centrodestra fabrianese ebbe il suo momento di gloria elettorale nel 2007 quando - con una coalizione anomala, tutta sbilanciata sull'Udc e sui suoi numeri da entroterra siciliano - ottenne al primo turno il 48,8% dei consensi.

Quel passaggio politico rappresentò sia un culmine non replicabile che l'incipit di un declino caratterizzato da processi politici nazionali, come il fallimento del PDL, e da fattori più strettamente locali come il crollo politico ed elettorale dell'UDC a seguito della crisi Ardo e la sua successiva migrazione residuale nel campo del centrosinistra.

In poco meno di un decennio, una coalizione che aveva ottenuto il voto di quasi un fabrianese su due è stata letteralmente cancellata dalla scena politica fabrianese.

Ora, la distruzione di un disegno politico funziona grosso modo come l'estinzione di una specie vivente: una volta scomparsa non è possibile resuscitarla replicando il laboratorio del Jurassic Park di Spielberg. 

Il che significa che una coalizione di centrodestra potrebbe anche non presentarsi al voto del 2017 oppure partecipare puntando a un ruolo di forza intermedia, ma senza concrete possibilità di arrivare al ballottaggio e con tutti i rischi che a quel ruolo terzo vengono riservati dal sistema elettorale dei comuni.

E' per questo che in tanti si domandano cosa farà la destra la prossima primavera. Non per timore ma per calcolo perchè le sue scelte possono modificare alcuni equilibri di primo turno, nel quadro di un nuovo bipolarismo centrosinistra - Movimento 5 Stelle che, verosimilmente, si contenderanno, al ballottaggio, la carica di primo cittadino.

In questo contesto il centrodestra ha tre possibilità: la più verosimile é una coalizione identitaria che tenga assieme Fratelli d'Italia e Forza Italia, con una forchetta di consensi potenziali compresa tra l'8 e il 10%. Su questa ipotesi gravano alcuni interrogativi irrisolti: le incognite sulla presenza di una lista della Lega e la posizione prudente di Sergio Solari, che non sembra intenzionato a fare l'azione propedeutica alla propria candidatura a Sindaco, ossia a costituire un gruppo consiliare di Fratelli d'Italia in Consiglio Comunale.

La coalizione identitaria, per certi versi, risulta gradita al PD che potrebbe avvantaggiarsi di questa ipotesi per abbassare il risultato del Movimento 5 Stelle al primo turno. Il punto è che un centrodestra politicizzato e identitario, anche senza dichiararlo, al ballottaggio dirotterebbe i suoi consensi sul candidato grillino, per dare uno schiaffo ideologico al centrosinistra.

La destra, se va bene, eleggerebbe un paio di consiglieri comunali di minoranza. E chi conosce il sistema sa bene quale livello di frustrazione sia connesso a un prolungato esercizio di quella funzione.

La seconda strada percorribile è quella di un centrodestra civico, ossia un'ipotesi di coalizione senza i simboli del centro destra. Si tratta di uno schema destinato a dare risultati elettorali residuali perché spingerebbe gran parte dell'elettorato di destra direttamente sui grillini.

Tra l'altro questo approccio avrebbe senso solo in una logica di negoziato col centrosinistra, ovvero di apparentamento in cambio di un assessorato di peso. Anche in questo caso le variabili da considerare sono diverse, a partire dalla figura che si prenderà la rogna di candidarsi a Sindaco tirandosi inevitabilmente addosso l'epiteto di traditore e voltagabbana.

Questo schema, tra l'altro, deve fare i conti anche con un'altro problema ossia la possibilità che un centrodestra senza simboli non elegga rappresentanti in Consiglio. E notoriamente chi non entra in Consiglio non piglia né pesci né poltrone anche se ha portato l'acqua al vincitore.

La terza possibilità è che il centrodestra si divida presentandosi con ambedue le formule, cannibalizzando il proprio elettorato e spingendolo, sin dal primo turno, a foraggiare l'astensionismo o a schierarsi tacitamente coi grillini.

Il sunto di queste simulazioni è chiaro e crudele: quale che sia la formula politica prescelta il centrodestra, anche considerando le sue attuali condizioni numeriche e politiche, si candida a giocare un ruolo subalterno, con il rischio elevatissimo di fare la ruota di scorta di una o dell'altra delle due forze maggiori.

Uno scenario verosimile che, oggettivamente, impoverisce l'offerta politica delle prossime elezioni comunali.
    

31 commenti:

  1. Partita a due per la candidatura nel centrodestra: Marinelli - Urbani

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    1. Ho già detto più volte che io non mi candiderò più . Saluti UU

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    2. Marinelli chi è?

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    3. Te sarai pure rotto i coglioni de arrivà sempre secondo.

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    4. Lei Urbani potrebbe candidarsi a Genga ...otterrebbe sicuramente un grande successo !!

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  2. Solo un giovane come Solari può evitare che gli elettori storici del centro destra disertino le urne. Solari ha un gran lavoro da fare verso l'elettorato giovane, deve aggregare subito un progetto per rilanciare l'iniziativa civica di Ottaviani con il Polo 3.0.

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  3. I caporioni passati e presenti dell'opposizione al blocco cattocomunista devono guardare lungo perché solo chi ha dimostrato di lavorare bene in consiglio comunale e già conosce bene tutte le trappole e i tranelli dei vecchi marpioni locali, Solari, garantisce una sicura credibilità. Non è più il momento dei fuochi di paglia che si agitano tanto per smania di visibilità personale. A intenditor poche parole.

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    1. Solari SINDACO !!! Così da un arpulita a sta città piena de merda !!!!

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    2. Solari? AHahahaha manco a dirigere il traffico sarebbe capace ...lasciatelo dove sta che fa meno danni.

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    3. Ma sì, invece facciamo sindaco un macellaro mancato, un trombo' che va sempre in giro a panza de fora con la sicumera de di' :"vedete come so grosso? ve meno se non dite si a Grillo", un altro che prima de anda'a Roma (a fare un cazzo) contava gli anelli dentro le cerque, oppure il vecchio rudere Souris Sorce topo sempre bono per fasse li cazzi sua o dei suoi pochi amici.

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  4. Personalmente credo che i cittadini fabrianesi siano stanchi di sentir parlare di destra, sinistra, centro, alto e basso ...... Servono persone preparate e volenterose svincolate da ogni logica di partito che abbiano a cuore le sorti di questa città

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    1. Allora che escano fuori subito questi candidati Sindaco, senza aspettare i tatticismi dell'ultimo minuto secondo, ci vuole tempo per ascoltare la gente come la situazione drammatica di Fabriano merita.

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    2. Pino i cittadini sono stanchi di sentir parlare o leggere continui amnunci o proclami su argomenti esiziali, mentre i problemi veri non si affrontano.

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    3. Non siete più credibili. L'immagine che voi politici fabrianesi state dando alla gente comune è uno solo: impotenza! La cosa grottesca è che siete talmente persi nei giochi di carte, tavoli, comitati, conferenze e sedute, che nemmeno ve ne rendete conto.

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    4. Quindi pure tu Pariano sei sceso veloce veloce dal carretto de Renzi?

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  5. Complimenti ai Carabinieri, finalmente hanno messo la parola fine al finto centro massaggi di Fabriano, con 8.000 euro in cassa ed è tutto dire.

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    1. E' c'è chi dice che c'è la CRISI???????????

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  6. La stessa situazione di Roma, chi se lo prende il gran trappolone di governare Fabriano dopo la giunta Sagramola? Sono rimasti solo i grillini che hanno voglia di governare.

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    1. Voglia? Casomai vogliono provare a vedere come si fa.
      Cmq se vincono loro a Fabriano scriverete un bella epigrafe sulla lapide della città.

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  7. Avevo scritto già poco tempo fa che la destra a Fabriano deve mettere da parte le divisioni che per 20 anni l'hanno caratterizzata e coalizzarsi si di un unico candidato.
    Se così facessero avrebbero la possibilità di contendere al PD la possibilità di andare al ballottaggio.
    Purtroppo vedo i 5 Stalle seconda forza a Fabrino, nonostante le due (e dico DUE) loro rappresentanti a Roma non abbiano fatto un EMERITO CAZZO per la città.
    Ma si sa, Fabriano arriva sempre col treno della breccia su tutto, quindi avrà un candidato grulletto nonostante stiano dimostrando che oltre a boicottare i Findus ed il mocio Vileda altro non sono capaci di fare.

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    1. Intendevi dire che prima è l'astensionismo?

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    2. La prima forza sarà l'accozzaglia PD sinistra UDC e liste civiche varie

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    3. Se sarà così avremo una vittoria simile a quella del cavallo scosso senza fantino al palio di Siena.

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  8. Simonè, li stai a brucià tutti sti candidati.
    Ah ah ah ah.
    Me sa che c'artrovamo Paglialunga come sindaco, così stamo definitivamente apposto !!!

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  9. Gli iscritti fabrianesi dovrebbero far tesoro delle parole di Pariano: SE ANCORA VI E’ RIMASTO UN BRICIOLO DI INTERESSE PER LA NOSTRA CITTA’ E PER RISPETTO DEI CITTADINI CHE STANNO SUBENDO QUESTA INGIUSTIZIA, STRAPPATE LA TESSERA E SPEDITELA A RENZI.

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    1. Si, damo retta a l'ex forestale

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  10. Sergio Solari ha la capacità per fare a Fabriano quello che Romizi è riuscito a fare a Perugia, ovvero scrostare sessant'anni di affarismo massocattocomunista.

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  11. Arcioni polemizza ... ma era prevedibile che l'Amatriciana in piazza avrebbe attovagliato in frotte gli orfani delle proverbiali penne elettoral-ferroviarie di Bonafoni. L'importante è che siano stati raccolti 8.400 euro, sperando al netto dei costi affrontati. Un consiglio sincero ... vola più alto Arcioni, non ti mettere a fare polemiche da pollaio con la maggioranza, la gente di Fabriano ha bisogno di risposte non di polemiche!

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  12. Simonetti ci rivediamo il 5 dicembre, fino a quella data non si muoverà nessuno per paura di sbagliare, sia mai che vinca il no.

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  13. Occorrono proposte concrete,che non hanno odore di fantapolitica perche' poi la gente e soprattutto i giovani si allontaneranno da tale politica

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