Alcuni amici mi hanno chiesto come mai abbia rallentato la pubblicazione dei Bicarbonati. A parte la componente natalizia c'è anche una ragione politica e cioè che in questo momento Fabriano è come una mosca imprigionata nell'ambra, cristallizzata nell'attesa di eventi che saranno determinanti per il suo futuro.
Il dibattito politico e le scelte amministrative risentono di questo clima ed è come se la giostra delle polemiche, delle dichiarazioni e dei distinguo si fosse improvvisamente fermata.
Tanto per dire, pare che la Vigilia di Natale si sia tenuta una drammatica riunione di Giunta in cui sono stati paventati ritiri di deleghe a un paio di assessori, col Sindaco Sagramola che si diceva stanco di fare il parafulmini e pronto a chiamare in causa i partiti della coalizione per una soluzione definitiva di una crisi mediaticamente secretata ma sempre sul punto di esplodere ad ogni sussulto di autonomia assessorile, ormai percepito da Giancarlone come un tentativo di consumarne gli ultimi residui di operatività e di leadership.
Qualche mese fa avremmo speso tempo e inchiostro a indagare annessi e connessi di questo scontro fratricida. Oggi, invece, abbiamo la netta percezione che questa sia solo una notiziola di poco conto, al massimo meritevole di un trafiletto di riempitura. Così come sembra un'informativa sgonfia, senz'anima la decisione - talmente incomprensibile da risultare incommentabile - dell'ex segretario dell'UDC Minelli di presentare un esposto alla Procura sull'occupazione dell'asilo di San Nicolò.
Il violento ridimensionamento dei temi politici locali dipende da un fatto specifico e cioè che tutti i riflettori sono puntati sulle elezioni regionali. Diversamente dal passato la partita è aperta, i posizionamenti politici scivolosi e il quadro complessivo totalmente instabile. Il sistema delle previsioni politiche non oltrepassa le 48 ore e tutti sono in attesa della prima mossa degli altri.
In questo scenario, che vale per tutto il territorio marchigiano, Fabriano vive dentro un'incognita aggiuntiva che riguarda il destino politico e amministrativo di Gian Mario Spacca e la relazione tra il risultato delle elezioni regionali e i grandi assi critici su cui si decide il futuro della nostra comunità:
- deindustrializzazione radicale
- futuro della Whirlpool
- sopravvivenza dell'Ospedale
- reddito delle famiglie successivo alla fine degli ammortizzatori lunghi
Ieri su Facebook un amico mi ha chiesto quale possibilità alternativa esista tra votare Spacca e ripiegare sull'astensione. Per ora nessuno ha ufficializzato la propria candidatura, anche se la scena sembra interamente monopolizzata dal conflitto tra il PD e Marche 2020.
Di certo, al di là delle appartenenze politiche, i fabrianesi si troveranno di fronte a una ragion di stato che si esprimerà in forma di domanda: i quattro assi critici segnalati in precedenza avranno una maggiore possibilità di soluzione con un Governatore fabrianese o con uno che proviene da un altro territorio, più sensibile alle ragioni e agli interessi di altre realtà?
A questa domanda ciascuno di noi sarà chiamato a rispondere con serenità e coscienza, pensando al bene comune e non all'appartenenza politica e di partito.