Domani è il giorno del Piano Whirlpool, l'appuntamento più atteso per l'industria e l'economica marchigiana dopo i mesi di low profile che hanno scandito il comportamento della multinazionale dopo l'acquisizione di Indesit Company.
Immaginare un "tutto come prima" è solo un auspicio fantasioso e per questo l'attenzione di tutti è essenzialmente concentrata sul "come sarà" e con quali scenari produttivi e occupazionali di medio periodo dovranno confrontarsi lavoratori, parti sociali, istituzioni e cittadini.
Quali che siano gli orientamenti e gli indirizzi del Piano, Fabriano ne uscirà comunque ridimensionata e sarà fondamentale capire se si tratterà di una penalizzazione sostenibile o se, invece, il management del gruppo americano considera gli stabilimenti fabrianesi e la sede centrale un vero e proprio ramo secco all'interno del processo complessivo di acquisizione e di integrazione in atto.
Nel primo caso si rientrerebbe nel campo della negoziazione sindacale mentre nel secondo sarebbe necessaria un'azione corale e di sistema da parte di tutti gli attori politici, economici e sociali coinvolti.
Per ora di certo c'è soltanto la scelta di Whirlpool di delimitare il perimetro dell'incontro di domani al MISE alle sole rappresentanze sindacali nazionali. Ciò significa che il gruppo americano è aperto a un confronto di sistema in cui ai territori coinvolti spetta soltanto il ruolo di variabili dipendenti rispetto alle strategie del gruppo e non quello di protagonisti del tavolo negoziale.
Secondo alcuni osservatori il Piano Whirlpool potrebbe anche contemplare una prima fase di intervento blando per non inasprire troppo gli animi in vista delle elezioni. Non certo perchè americani siano interessati all'esito delle Regionali marchigiane ma perchè, probabilmente, non vogliono che il Piano venga strumentalizzato politicamente e trasformato in un elemento centrale della campagna elettorale.
Nel frattempo allo stabilimento di Albacina è stata rinnovata la RSU e il voto dei lavoratori ha garantito la maggioranza dei delegati alla FIOM. Segno evidente di una profonda preoccupazione degli operai che hanno compreso che si è chiusa l'epoca delle trattative amicali e di prossimità e si prepara una stagione in cui, forse, è necessario pure mettere qualche sacco di sabbia alla finestra.
Comunque vada non sarà un successo. E bene che vada ci saranno molte ferite e profonde da curare.
Vedremo se il PD riuscirà a portare Renzi per dare delle risposte a Fabriano. Comunque la campagna elettorale comincia molto molto male per il PD a Fabriano e non poteva essere altrimenti. I manifesti di Stefano Santini si leggono male e, soprattutto, non si capisce che significa il suo slogan e a cosa dovrebbe importare all'elettore Marchingegno o quella roba simile.
RispondiEliminaSantini chi ?
RispondiEliminaPossibile che non avete capito che gli americani hanno un approccio assolutamente non politico verso la ex Indesit .
RispondiEliminaVisto che vi piace tanto chiedete a spacca perché ha perso due anni ad aiutare i Merloni a vendere la Indesit, desiderio di Francesco Merloni che ha potuto realizzare non appena Vittorio Merloni ha purtroppo contratto la malattia.
Maria Paola sveglia: cerca almeno di aiutare Fabriano a cambiare questi politici che hanno messo pure te fuori gioco politicamente
Maria Paola chi?
EliminaÈ il politico che hai sempre votato.
EliminaChi?
EliminaMeglio chi ha votato la Merloni che chi ha votato la nullità Boldrini.
EliminaL'articolo, in modo pacato, descrive bene la situazione alla Indesit Whirlpool. Nessuno o quasi sa cosa diranno al mise domani, ma certamente sarà la fine di decenni di clientelismo e sudditanza, alla quale è stata soggetta la città' di Fabriano. E' brutto dirlo, ma l'unica possibilità che vedo è un VERO aiuto da parte delle istituzioni agli operai e impiegati Indesit .Non i 10 anni tra cassa e mobilità concessi alla Antonio Merloni, pagati da tutti noi, per non giungere a niente tranne che bloccare la città per 10 anni in attesa di cosa non si sa, ma un aiuto concreto per convincere (anche economicamente) la Whirlpool a far rimanere almeno in parte la sua produzione a fabriano.In caso contrario sommando i disoccupati della ex Antonio merloni a quelli di Indesit, d'esi mobili, C:B e 3 L di cerreto, e una miriade di piccole e medie ditte satelliti della Indesit, il futuro di Fabriano è abbastanza chiaro (emigrazione) cosa che purtroppo stanno già facendo i nostri giovani, facendo restare a Fabriano solo pensionati, e pochi altri che avranno la voglia e la fortuna di lavorare ancora.
RispondiEliminaP:S. Dati anagrafici descrivono popolazione in lieve calo con il solo aumento di stranieri, tenendo conto che (anche mio figlio) risulta risiedere a Fabriano ma è di fatto all'estero da mesi.
Tutto giusto, son due anni che dico che a Fabriano l'unica soluzione è l'emigrazione
EliminaSe emigrasse Sagramola con tutta la giunta appresso saremmo tutti più felici
EliminaE dopo il carneade Emanuele Lodolini, il PD di Fabriano continua a fare filotto con gli due carneadi Stefano Santini e Manuela Bora, complimenti Michele Crocetti, continuate pure a latitare e darvi alla macchia a far scampagnate con i vostri amichetti.
RispondiEliminaLa Bora non era la trombata alle ultime europee?
EliminaSe nessuno si recante alle urne ? Muratori che ne dici ?
RispondiEliminaMeglio stare a casa che votare Giobbe
EliminaChiuderanno Caserta, 800 persone fuori.
RispondiElimina1350 esuberi e la chiusura di Caserta, None ed Albania con il trasferimento a Melani.
RispondiEliminaGrazie Spacca, Grazie Sagramola
EliminaSagramola adesso lo rimetti lo striscione? Pagliaccio !!!
EliminaAlbacina
RispondiEliminapoteva annà peggio, se è solo un problema de passà da Albacina a Melano
RispondiEliminaEcco. Voi scontratevi ancora per la politica...ma niente politica senza soldi. E niente soldi senza lavoro!!! Altro che PD, FI, meglio questo o meglio quello, lui chi è invece l'altro è bravo...
RispondiElimina800 Caserta + 90 None = 890 all'appello mancano 460 esuberi
RispondiEliminaAlbacina
EliminaAspettiamo lunedì e poi lunedì e poi lunedì e poi lunedì e poi lunedì e poi lunedì e poi che chiudono tutto, la Whirlpool ha divorato la Indesit e adesso sputa gli ossi.
RispondiEliminaOra Spacca come presidente di regione farà il primo della classe nella trattativa.. Buona campagna elettorale
RispondiElimina...
RispondiEliminaA quando un Consiglio Comunale straordinario e aperto?
RispondiEliminaA quando progetti e proposte concrete per il futuro di Fabriano?
E quando ritornerà lo striscione di protesta sul balcone del Comune che l'ecumenico Sagramola ha tolto?
Iniziato lo sciacallaggio politico con Ceriscioli che accusa Spacca di aver "raccontato un'altra storia, nove mesi fa, poco dopo l'accordo indesit-whirlpool" e difende il Governo dalle accuse di Spacca, ma non era Renzi che aveva definito l'operazione come "fantastica"?
RispondiEliminaSpacca aveva stappato bottiglie di champagne alla firma dell'accrodo tra Whirpool ed Indesit.
EliminaLa memoria corta porta danni.
Questo è il regalo che spacca ha fatto a Fabriano e dintorni. Ora si metterà a capo della rivolta e voi, peggio i fabrianesi gli crederanno. Che schifo.
RispondiEliminaMa perché non si va a godere la buonuscita di 400.000 euro presa Natale dalla regione!
A proposito quando capirete che spacca si candida non per salvare Fabriano ma solo poi per andare alSENATO visto che sarà formato da consiglieri regionali: quindi lui continuerà a divertirsi e tirare il collo a becchetti visto che rischia di diventare un disoccupato di lusso e voi tutti sarete tranquillamente in cassa integrazione.