Sagramola e il PD, invece di giocare a carambola fingendo amore solido e solidale, dovrebbero dare una lettura politica del caso Penzi e comprendere che un tale gnommero gaddiano, nato sul far del crepuscolo della monarchia di Antonio Merloni, rappresenta la fine di un'epoca, quella della città governata dalla DC e da quel surrogato della Balena Bianca che è il PD.
Anche la politica, infatti, come ogni cosa umana, ha le sue stagioni più o meno lunghe e i suoi protagonisti su cui prima o poi il sole tramonta. Il ciclo di vita della DC fabrianese ha imboccato da tempo la fase di declino e in tanti, convinti di salvarsi cambiando cavallo in corsa o giocando su un fare ambiguo, hanno sottovalutato l'impatto di sistema prodotto dell'uscita di scena di Gian Mario Spacca.
Invece la fine politica del Governatore non era che l'inizio di un processo che avrebbe inevitabilmente travolto quel mondo e quella fase politica. In questo senso la sentenza Penzi è la chiusura posticipata del cerchio e quale che sia la soluzione che verrà adottata per onorare la sentenza della Corte d'appello, non cambierà la sostanza dei fatti: Sagramola e la sua Giunta sono destinati a essere i notai della fine della DC a Fabriano.
Per scongiurare questa focalizzazione di responsabilità Sagramola ha cercato di coinvolgere l'opposizione, affinché si moltiplichino i bersagli di una possibile rivolta popolare ed elettorale e si possa provare a rispondere in solido di una responsabilità politica che, invece, riguarda solo e soltanto la classe politica di centrosinistra e le sue scelte passate e presenti.
La linea la sta dettando, non a caso, il più democristiano di tutti, il Vicesindaco Angelo Tini, e si basa su presupposti tipicamente centristi: trattare e dilazionare. In questa azione Tini può contare anche sul supporto dietro le quinte della Fondazione che è diventata la ridotta valtellinese della DC e ha bisogno, nonostante sia titolare di risorse tuttora ingenti, di avere interlocutori politici amici nell'amministrazione comunale.
In questo quadro la messa in sicurezza del Bilancio Comunale è uno specchietto per le allodole perché è un'altra la partita politica che si sta giocando e su cui si concentrano le emozioni dei rotagonisti: il salvataggio politico di Sagramola e di un'intera classe dirigente del centrosinistra.
È per questo che è vitale puntare al commissariamento: per fermare il danno, spazzare via la DC e andare a nuove, catartiche elezioni.
Hanno giocato sempre a rubamazzo, come possono giocare di carambola?
RispondiEliminache stronzata
RispondiEliminaE' da un pezzo che dico che solo un Commissario può salvare Favriano.
RispondiEliminaPurtroppo non esiste una politica per il cittadino, ma è il cittadino che fa mangiare la politica, questo si sa. La DC ha fatto? Il PD ha fatto? Non credo, basta modificare i nomi e politici si ripropongono in tutto il loro "nuovo" splendore. Fabriano non esula dal modus operandi della penisola, la politica è questa anche da noi. Ma è finito un ciclo. Favori e voti si sono scambiati per formare una roccaforte attorno ad una famiglia che con una mano ha dato alla città e con l’altra ha tolto. Quello che ne resta oggi è una popolazione smarrita, “vedova”, che si piange addosso perché non abituata a pensare per creare. Bisogna ricominciare a cercare la mano del padrone da leccare e il problema è che non la si trova. Chi ha i soldi in questo momento non rischia l’impresa (o non ha idee). La DC non morirà mai, così il PD (o come volete chiamarlo), cambierà nome ma non l’essenza, tenendosi in vigore grazie a il collaudato modus operandi. Come diceva Craxi: “Tutti fanno così”. Ma sarebbe un errore cercare la colpa solo da una parte, perché la parte è ROTONDA, non esistono destra e sinistra, storiella per distrarre il cittadino, il quale a mio avviso ha la colpa di non avere la capacità di reagire. Tanto ancora ha i soldi di babbo.
RispondiEliminaSi dice che ragionare così è fare populismo. Si, faccio populismo, chiamatelo come volete, perché io con i miei soldi elargiti in tasse e quant’altro tengo in vita questo schifo, e visto che pago ho il diritto almeno di dire ciò che penso. Oltretutto questo sistema NON FUNZIONA, funziona solo per il politico, non per il cittadino da spolpare.
La sentenza Penzi è solo figlia di un fare politico scellerato, incompetente ed irriguardoso nei confronti del cittadino. Così abituati i nostri eroi a “prendere”, che quando è stato il momento di “dare” non sono stati capaci. Sia mai. Ora paghiamo ancora una volta noi…E chi senno?
Dimissioni? Io sarei andato via automaticamente, però non sono un politico e faccio solo per esporre il mio pensiero. Speriamo in tempi migliori, per tutti, ma soprattutto per i nostri figli. Buona giornata e complimenti Gian Pietro per il Blog, fai pensare e ad oggi questo è oro.
Dimissioni di Sagramoletto? E che lo vuoi bruciare a nemmeno 60 anni? E dopo che si mette a fare?
EliminaSalvare l'UDC mettendo ancor più al guinzaglio il PD per non scomparire, questa sembra la strategia dei vetero DC, e non è detto che la linea attendista e poltronista di Sagramola, che da quella cultura viene, sia ben vista ad Ancona e Pesaro. il muoia Sansone con tutti i Filistei e con loro Fabriano, sotto sotto, può anche accelerare la renzianizzazione dei riottosi campagnoli appenninici.
RispondiEliminaIntendi dire che la Fondazione offrirà qualche garanzia patrimoniale per sostenere la rateazione?
RispondiEliminagrazie Max! Sempre puntuale, interessante e gentile
RispondiEliminagrazie Max! Sempre puntuale, interessante e gentile
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Eliminabe' almeno oggi in consiglio sono volate meno supercazzole del solito...
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