11 giugno 2014

A Fabriano paga e Tasi!!

Solo in uno Stato sovietico come il nostro poteva venire in mente a qualche decisore di denominare Imposta Comunale Unica (IUC) una tassa che ne contiene e ne ingloba altre tre - IMU, TASI e TARI –, destinate a finanziare e sostenere servizi diversi e non comparabili. E siccome aveva ragione da vendere Publio Cornelio Tacito quando affermava che “le leggi sono moltissime quando lo Stato è corrottissimo”, spassiamocela pure con le modalità di pagamento che si moltiplicano a dismisura, perchè una tassazione unica e unificata, nella sua semplicità, toglierebbe fieno e denari a diversi soggetti pubblici, privati e parastatali che hanno fatto di questa giungla legale un pascolo comodo e remunerativo, pagato dai cittadini e dal sistema produttivo. Riporto testualmente le modalità di pagamento, di quella che appunto è stata denominata Imposta Comunale Unica per sfregio linguistico e per l'innato sovversivismo della classe burocratica, riportate nel sito Internet del Comune di Fabriano: “Sia l’IMU che la TASI devono essere effettuate in autoliquidazione mediante modello F/24 da parte del contribuente con scadenze 16 giugno 2014 e 16 dicembre 2014. Invece la TARI si pagherà in tre rate con scadenze: luglio, settembre e novembre. I modelli di pagamento verranno inviati dal Comune.” E fin qui siamo alle mille bolle blu dello Stato centralista, al cittadino inseguito come un Orzowei dalle tribù della paralisi statalista, a quella perversione fiscale che attraversa orizzontalmente i governi senza distinzione di colore e di toponomastica politica. Ma nel mazzo da ardere ci sono pure gli enti locali, i finti soggetti di prossimità che fanno la gara a metterci del loro. L’amministrazione comunale di Fabriano, tanto per non allontanarci troppo, brilla di presunzione e di solerzia in quanto compagine in mano a uscieri, messi, avvocati e ragionieri, ovvero soggetti privi di “connessione economica e sentimentale” col popolo. Il caso Tares e le feroci polemiche che ne sono seguite non ha insegnato nulla alla Giunta Sagramola, resa ancor più sorda da un risultato elettorale delle europee abusivamente trasformato in conferma elettorale di medio termine. Quando la matassa si ingarbuglia a livello centrale ed è elevato il rischio dell’ingorgo fiscale vige una regola aurea da osservare e seguire: arrivare ultimi come arriva amen, restare fermi a pelo d’acqua e sospendere ogni decisione fin quando il quadro normativo non si consolida e diventa definitivo. A Fabriano questa regola, purtroppo, non si declina. Qui vige il principio amministrativo dell’eiaculazione precoce e dell’arrivare prima degli altri, per bruciare le retrovie ed evitare retromarce o ripensamenti. A dicembre, tanto per dire, si presentò l’opportunità – addirittura sancita da un emendamento del PD - di tornare in regime Tarsu, ma non se ne fece nulla perché le procedure di riscossione erano già state attivate e i bollettini Tares affluivano nelle case dei fabrianesi. Per non parlare della rateizzazione, che venne praticata da molti comuni ma che a Fabriano fu ritenuta improponibile perchè il regolamento della Tares era stato approvato sei mesi prima della scadenza, con una solerzia amministrativa davvero sospetta e degna di miglior causa. E allora  tutto immagini tranne un’amministrazione che fa tesoro della lezione, che aggira la buccia di banana e si convince che la gatta presciolosa fa solo i gattini ciechi. Ancora una volta prevale il diabolico perseverare, l’errore reiterato e sbattuto in faccia - come cosa giusta, necessaria e inevitabile - a una comunità che invece di inseguirti col forcone ti ripaga col voto, con una sudditanza che solo agli appecorinati potrebbe venire in mente. Il bello è che il Governo Renzi ha approvato un decreto: nei Comuni dove la delibera che stabilisce le aliquote verrà approvata entro il 10 settembre la prima rata si pagherà entro il 16 ottobre, mentre dove nemmeno questa scadenza sarà rispettata si pagherà tutto in un’unica soluzione entro il 16 dicembre. Di circa 8.000 municipi italiani sono solo 2.177, ossia poco più di un quarto, i comuni Speedy Gonzales che hanno deciso di regalare ai propri cittadini l’emozione dell’ingorgo fiscale di giugno. E Fabriano, la città della crisi industriale cronica, della disoccupazione al 25% e della fine del lavoro, brilla ovviamente per solerzia e per immediato desiderio di bussare a denari. Nessuna rettifica e nessun ripensamento da parte del Sindaco e dell’Assessore al Bilancio, perché al centro dei loro pensieri di dipendenti pubblici non ci sono i fabrianesi ma i conti in ordine, ovvero la tutela autoreferenziale della struttura burocratica del Comune, coi suoi trecento addetti che reclamano stipendio sicuro, posto sicuro e zero rischi sul groppone. Eppure, se uno lo volesse, qualcosa di diverso sarebbe possibile farla. Come ad esempio è accaduto a Bondeno  - cittadina emiliana di 15 mila abitanti - dove Alan Fabbri, rieletto Sindaco per la seconda volta, ha pubblicato – anche via Facebook – un comunicato stampa in cui annuncia che il Consiglio Comunale “approverà come primo atto, dopo il suo insediamento di giovedì prossimo 12 giugno, la possibilità di pagare la Tasi, entro il 15 luglio, senza nessuna sanzione. Venendo incontro alle esigenze dei cittadini e al corposo lavoro dei Caf.” Il 12 giugno si riunirà anche il Consiglio Comunale di Fabriano ma la materia non è all'ordine del giorno. L’opposizione è disponibile a presentare una proposta di posticipo di tre righe sulla falsariga di quanto annunciato dal Sindaco di Bondeno? Attendiamo fiduciosi un segno dell'opposizione, perchè ultimamente c'è davvero poca vita su Marte.

Sul magazine la Cosa Blu che ha lanciato l'idea di una Leopolda del centro destra stamattina potete trovare una mia riflessione in merito. (http://www.lacosablu.it/la-nuova-destra-da-bisanzio-a-londra-sola-andata/)
    

20 commenti:

  1. TINI VERGOGNATI !

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    1. E' tutta la giunta che si deve vergognare. E pure chi li ha votati

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  2. Servono i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti comunali, le ferie sono dietro l'angolo.

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    1. Quanto te piacerebbe essere uno de 'sti dipendenti ... de sicuro te fa parlà l'invidia! Poretto!

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    2. Visto che non fanno un cazzo tutto il giorno, sono paraculati e sono entrati a forza di zampate dal culo, certo che mi piacerebbe stare al posto loro. Però l'aria cambierà.

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    3. Sperano che ve mandino a fatica' o per strada o a 100 km de distanza, parassiti.

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    4. Parassiti del Comune siete quasi peggio degli ex Ardo

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  3. Ma Emanuele Rossi un po di tempo fa non aveva annunciato in consiglio comunale che avrebbe presentato un documento per chiedere le dimissioni di Tini ?

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  4. Arcioni, in consiglio comunale, al posto di sparare cazzate. SVEGLIAAAAAAA !

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  5. Arcioni e Romagnoli: tante chiacchiere e pochi fatti. VINCERETE POI

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  6. chi salvera' Fabriano ? CROCETTILAQUALUNQUE portando tanti turisti a vedere: montagne di pilu, case piene di pilu, macchine su cui fare pilu

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  7. Tini è il migliore, ha gestito alla grande la lottizzazione di Collemalvano, i proprietari dei fondi lo vogliono al Quirinale

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  8. Simonetti, uno come te, tanto attento ed informato, non può non sapere che i dipendenti comunali sono 200 e non 300.
    Non è un errore da poco, soprattutto perchè è in mala fede.
    Sta sicuro che molte di queste persone - a Fabriano come in tutta Italia - non hanno nulla di cui vergognarsi, al contrario di quello che tu cerchi sempre di far intendere nelle tue quotidiane ed ormai pallose omelie.
    Come hanno dimostrato i risultati elettorali, i fabrianesi si sono rotti di sentir continuamente sparare al vento solo populistiche sciocchezze e continue ed inutili denigrazioni.
    Fattene una ragione! Saluti.

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    1. X l'esattezza 219!!!

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    2. E invece la gente sé proprio rotta i coglioni

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  9. Duecento sono sempre troppi. Su una cosa ti do ragione però. Che hanno votato per il PD i garantiti e gli statalisti. E sono felice di non fare parte di quella compagnia. Fattene una ragione. Saluti!

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    1. Grande risposta Giampi !!! Questi rosicano perché la terra gli incomincia a scottare sotto il c..o!!!

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  10. In merito a cosa fa l'opposizione, vogliamo precisare che, in sede di Consiglio comunale sulla TASI, pur riconoscendo l'importanza del "quando", abbiamo cercato di far abbattere il quantum dell'aliquota, oggi applicata, del 2,2 per mille, presentando ben due emendamenti: il primo proponeva di abbassare il coefficiente al 1,6 e ...ci é stato bocciato dalla maggioranza; il secondo proponeva, allora, di applicare l' 1,9 e...ci é stato bocciato dalla maggioranza! La nostra proposta prevedeva di recuperare il minor introito fiscale attraverso una oculata 'limatura' della spesa corrente, ma i consiglieri di maggioranza hanno deciso anche questa volta di non ascoltare ragioni, applicando solo i metodi ragionieristici, che di sicuro non rispondono alle esigenze dei cittadini di un territorio profondamente in difficoltà. Sempre piú distanti e sordi...
    Gruppo consiliare Nuovo Centro Destra

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  11. hanno votato il pd perche' continuano a fare i caxxi loro i soliti del cerchio magico..Simonetti continua cosi....

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  12. Sono abbastanza contento di questo andazzo, della gente che si sente al sicuro perchè il pd ha vinto le europee. Godetene e sentitevi tranquilli. E occhio al risveglio.

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