16 agosto 2012

La grande sociologia della Festa di Santa Maria

Oggi scriverò un post sulla Festa di Santa Maria che mi scatenerà addosso una raffica di contumelie al pari di quelle ricevute per il pezzo su Unifabriano, dove una riflessione sullo spreco di denaro pubblico per sedi universitarie distaccate e sostanzialmente inutili è stata l'occasione per una difesa d'ufficio che ha visto i giovani studenti, invece che la nomenklatura, schierarsi a difesa dell'esistente più becero e triste. Segno dei tempi; segno di una giovane generazione che invece di fare la rivoluzione si schiera a favore del vecchio conservatorismo. Aveva ragione quel sovversivo romagnolo e bestemmiatore di Pietro Nenni: se uno a vent'anni non è rivoluzionario a quaranta sarà sicuramente un informatore della polizia.

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Dicevo della Festa di Santa Maria. Ci sono andato un'oretta ieri sera, per mangiare qualcosa di ritorno dal mare. Credo fosse la prima volta in vita mia e di sicuro sarà pure l'ultima. Lo dico chiaramente, fregandomene delle prevedibilissime e piccate reazioni: se uno vuole capire perchè Fabriano non cambierà mai deve fare un salto alla Festa di Santa Maria. E' un'affermazione senza giudizio morale, una pura valutazione antropologica della faVrianesità, la presa d'atto che le permanenze sopravanzano di molto i pochi barlumi di cambiamento. Nulla da eccepire sull'organizzazione - da sempre impeccabilmente orchestrata dall'intramontabile Spadini -, nonostante l'agghiacciante e anacronistica riproposizione di giochi popolari, come la ruota con prosciutto in palio, la pesca con lancio di cerchietti in plastica su premi ruotanti e i proverbiali tre colpi di palla alle lattine ammonticchiate. Soprassediamo pure sulla serata danzante, sia perchè il liscio marchigiano ha perso i suoi perchè dopo la svolta porno di Giancarlo e i Notturni, sia per l'indole giurassica di quegli ometti spavaldi che concepiscono il ballo come modalità spicciola per protendere la zona fallica a ridosso delle grazie baricentriche delle gentilissime signore. Messo da parte tutto questo, cosa rende la Festa di Santa Maria la consacrazione della faVrianesità più massiccia e granitica? Le facce dei faVrianesi che la frequentano. Gente che non incontreresti mai in Corso della Repubblica, che vive la città di lato, in modo sotterraneo e invisibile; gente senza delicatezze estetiche e una fisiognomica che rende tutti incredibilmente uguali e incredibilmente affratellati, come nei rimpasti genetici delle antiche dinastie regie. Non ho inquadrato, in una sera, una sola faccia da comunista, da fascista, da grillino, da berlusconiano. Per dire di profili marcati, di identità riconoscibili, di smorfie caratterizzate. Soltanto una gigantesca carrellata di lineamenti insipidi, di variazioni sul tema "casa, chiesa e orticello", di vero popolo democristiano - vivo, vegeto e redento - passato, senza disagio alcuno, dalla Festa dell'Amicizia alla Festa di Santa Maria, da Forlani a Spadini come se fossero la stessa cosa. Perchè forse sono la stessa cosa. Un ritrovo di successo della FaVriano che ha sorriso rassegnata di fronte alla crisi Ardo, che vive come se nulla fosse accaduto, che affida la propria vita al sistema delle relazioni personali più che alla cosa pubblica e all'impegno civico. Se invece di farci le seghe mentali con le previsioni, le chiacchiere colte e la sfera di cristallo facessimo tutti un salto, ex ante ed ex post alla Festa di Santa Maria, ci risulterebbero chiare e nitide diverse cose. Perchè c'è molta più verita in una fetta di cocomero e in un bicchiere di sangria che in tutta la sociologia d'accatto di cui siamo capaci noi sedicenti, ma sempre erranti, analisti della politica e dei suoi localissimi misteri.
    

14 commenti:

  1. Dategli una fetta di cocomero e vi solleveranno il mondo!!
    Belfagor

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  2. La fetta di cocomero è l'equivalente del regalino che si faceva ai dipedenti ardo per Santa Lucia. Stessi orecchini per tutte e signore stesse cravatte per tutti i signori. Ma do cazzo volemo annà!

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  3. Concordo,le stesse considerazioni le avevo già fatte a 17 anni, ma del resto non puoi negare del divertimento così pacifico alla cittadinanza, ti consiglio di tenerti lontano da queste feste che tra l'altro hanno poco a che fare con un qualsiasi pensiero politico!! Ps non è che gli intellettuali fabrianesi siano meglio!!! se fabriano è così malridotta, la colpa è di tutti!!

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  4. Piú che una valutazione antropologica a me questo post sembra l'evidenza di come l'autore sia dotato del terzo occhio, avete presente?.... quello collegato al sesto chakra...consente di captare la verità e di vedere oltre l'entità fisica....che dire....meno Simonetti piú Divino Otelma!!!!!

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    1. Vista il clima di Santa Maria condivido le tue parole. Meno Simonetti per manifesta incompatibilità, più Otelma per assoluta aderenza! G.Simonetti

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  5. "buon Otelma" all'anonimo insoddisfatto....

    chissà perchè, c'è gente che non riesce a leggere qualcosa per farsi venire in mente una riflessione, anzichè una critica....mah?!?!
    sarà mica che prendete tutto troppo sul serio?

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    G.R.

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    1. Iniziamo adesso a praticare un po' di libero pensiero. Dobbiamo toglierci di dosso 40 anni di gente che ha battuto la mazza a cui era concessa al massimo la libertà di votare democristiano. Non è facile uscire da questo tunnel

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  6. per qualcuno, però, non è ancora chiara la differenza tra esprimere un'opinione e criticare sterilmente le opinioni degli altri

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    G.R.

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    1. il pensiero unico non ammette opinioni alternative

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    2. questo, quando c'è un regime dittatoriale che usa la censura...
      una delle cose che mi hanno attratto di questo blog, è che se ben motivato, l'autore può arrivare a raccogliere di buon grado persino un insulto, quindi, perchè fermarsi a dire "non sono daccordo", quando si può portare un'opinione, meglio se argomentata, nella discussione?
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      G.R.

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    3. Assolutamente si! se qualcuno mi fa passare per idiota argomentando sono ben felice si passarci e di cambiare idea. Invece i faVrianesi sono stati educati a punire il dissenso che non andava bene per battere la mazza al Maragone

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  7. Ridicolo come sempre

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  8. Ma io io io io io io io c'era a Santa Maria? L'ha detto che l'ha invetata lui?

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  9. Tu sei un poveretto...un piglia in culo del pd

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