Ammetto di essere ignorante e di non
sapere. Di non capire una mazza di leggi
e leggine, scritte con linguaggio
volutamente torbido e immaginate non per
regolare fenomeni ma per complicarne la vista, l’uso e l’accesso. Una
complessità di rami e fronde utilissima
per nascondere le carte, raccontare storie inverosimili e tracciare una linea d’ombra
sui fatti e sulle cose. Eppure, anche in questa bigiotteria
legale, qualche barlume si può sempre scorgere. E’ sufficiente un po’ di
attenzione, di buona volontà e raziocinio. C’è un Tribunale della Repubblica Italiana – espressione del cosiddetto
terzo potere costituzionale – che sancisce che la vendita della Antonio Merloni
alla JP Industries è da ritenersi nulla. La nullità comporta il venir
meno di tutti gli effetti prodotti dal contratto, come se lo stesso non fosse
mai esistito. Non si fa riferimento, quindi, a irregolarità sanabili o da sanare ma a una fattispecie di cui un
potere dello Stato ha dichiarato, di fatto, l’inesistenza. L’articolazione dei
gradi di giudizio ha permesso ai protagonisti della vicenda – commissari,
sindacati e JP Industries – di ricorrere in appello. E appello fu. Solo che il
secondo grado di giudizio ha confermato, in toto, il pronunciamento di primo
grado, ovvero l’annullamento della
vendita della Antonio Merloni alla JP. Ad oggi, quindi, la vendita della
Antonio Merloni alla JP Industries è giuridicamente inesistente, in attesa del
pronunciamento definitivo della Corte di
Cassazione. Ciò significa che la verità conclusiva sulla vicenda sarà il
frutto di un iter regolato dai codici, dalle leggi e dall’interpretazione che
di essi forniranno i magistrati di Cassazione.
Eppure, stamattina, una stampa locale da sempre poco avvezza all’approfondimento
e orientata d’istinto alle rassicurazioni più infondate, proclama ai quattro
venti che si profila un accordo tra le
banche e la JP Industries, con la benedizione del Mise. Obiettivo: far ripartire la produzione della JP, sbloccare le
linee di credito e trovare un accordo di transazione tra le parti, magari
rifilando agli istituti di credito un
paio di capannoni, come ha titolato stamattina, con una superficialità da
brivido, uno dei quotidiani locali. La domanda che mi piacerebbe rivolgere al Viceministro allo Sviluppo Economico è
molto semplice: se la vendita della
Antonio Merloni alla JP per lo Stato italiano non esiste, in quanto formalmente
annullata da un suo Tribunale in primo e secondo grado, come può un accordo di
transazione garantito dal Ministero bypassare l’effetto di tale, duplice,
pronunciamento? Esiste forse una norma secondo la quale, in caso di accordo tra
le parti, la Cassazione è obbligata a recepirne i contenuti limitando la propria
insindacabile libertà di giudizio? Che io sappia no, ma confesso, su questi
temi, di essere un “celentano” un tantino ignorante. Ma non troppo. L’unica
possibilità è che la Cassazione ribalti
i primi due gradi di giudizio, ma fino a quel momento – che chiuderà
definitivamente la partita – è valido il giudizio di secondo grado, anche se
nel Decreto dei Fuochi è stato inserito un comma - ad aziendam - che consente a un’impresa sottoposta alle condizioni di
amministrazione controllata di proseguire la propria attività anche in presenza
di procedimenti giudiziari in corso. Ovviamente si tratta di una situazione transitoria che non modifica
lo stato dell’arte e l’unica verità accertata e cioè che, a causa della
riconosciuta nullità, la vendita della
Antonio Merloni alla JP Industries non è mai esistita. In quale piega della
norma risiedono, quindi, quegli spiragli
di intesa di cui straparlano i quotidiani? Perché i sindacati chiedono certezze
sui tempi dell’accordo, ma senza spendere una parola che sia una sulla sua reale
fattibilità e utilità? Misteri della fede, ma è difficile credere che
possa essere questa la base per una riflessione corretta e condivisa sui
diritti dell’economia reale e per un impegno condiviso a tutela del lavoro e della
produzione.
1 agosto 2014
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Intanto guadagnano tempo e vanno in ferie tranquilli. Poi a settembre la giostra riprende
RispondiEliminaSettembre nerooooo
EliminaQuanti anni e' che non fanno un cazzo con una parte dello stipendio pagato? 7-8 ? Il tempo per prendere una laurea con molto comodo. Invece che fanno? Palestra, bici, punto snai, bar, aperitivo. Ma andate a fare in culo !!! Naturalmente parlo dei 30 enni, sennò qualche paraculato si incazza.
EliminaCon 700 euro al mese e una famiglia quale laurea prendi grandissimo salame!!!!!!!!
EliminaAsino ragliante in libertà, sei capace di leggere? Ho scritto: "naturalmente parlo dei 30 enni". Ci arrivi con la capoccetta? Ti devo fare un disegnino?
EliminaUna volta eravamo un paese di santi poeti e navigatori. Oggi siamo di buffoni corrotti e mafiosi.
RispondiEliminaE nullafacenti
EliminaMi pare che le tue osservazioni siano fondate e corrette. Ma nessuno dice la verità a Fabriano
RispondiEliminaMs xke le banche dovrebbero prendere 2 capannoni o nn so che..quando hanno in mano tutto? Se fosse vero gatta ci cova con banca d'Italia
RispondiElimina.organo ke controlla le banche... una operazioni direi da aisi!!!! Vero e' che il ministrro dell'economia ci guadagnerebbe. .xke se porcarelli fa causa allo Stato la vince a mani basse. .con una trentina dj milioni di euro in tasca tanto da risanare tutti i passivi con le stesse banche... Il vero vincitore sarà Giovanni da Cerreto..gli sconfitti gli operai. .con il sindacato che di lamentera' dei giudici comunisti come quello de arcore!!!
le banche hanno in mano tutto?!!! maddeche'? Porcarelli fa causa allo stato? e vince che, la lotteria alla festa de santa Maria?
EliminaL'ignoranza e' una brutta bestia@@@@@@@@@@@@@@@@@
EliminaL o spiraglio c'e' eccome .Bisogna sapere bene di quello che si parla.Il giornaletto locale dice il vero,con le banche si trovera' un accordo ,lo stato deve pagarle,perche' e' lui che ha sbagliato attraverso i commissari quando e' stata periziata l'a.m.Punto.
RispondiEliminaLo stato non deve paga un cazzo, perché lo stato paga coi soldi nostri e noi emo già pagato!!!
EliminaEsatto i commissari e' il ministero hanno sbagliato...quindi il danneggiato e' Porcarelli e gli stessi operai!!! Vedo cmq che molta gente..dice e scive cose da terza elementare.
EliminaCome Porcarelli.
Elimina7/8 no no il Cavolo ormai sono 9/10 anni che lavorano poco o nulla! Dajee co l'Aperitivino il giro a Senigalllllllia agevolazioni per qualsiasi minchiata! Il Disoccupato normale invece che deve fa? Andassene a Fanguuuulo ma ve sta per fini la vacanza stipendiata all'infinito se esiste un po de giustizia suprema! Quanti parassiti a,Fabriano e quanta gente che invece si deve solo attacca al Cazzo perché non é amica del PD!
RispondiEliminaQuoto ogni virgola, fortuna che non sono il solo a pensarla così.
Eliminaquoto in tutto anche io, e siamo in parecchi...
EliminaLa famiglia Merloni ha perso potere politico e stavolta il gioco delle 3 palline gli è venuto male , ce la farà Porcarelli ad abbandonare la nave in stile Schettino ?
RispondiEliminaParassiti o meno si andra' incontro a un dramma sociale senza precedenti dalle nostre parti. Il peso dei senza lavoro gravera' su tutti avendo il nostro Paese un sistema che sostiene i piu' debolie quindi non penso che sara' un momento di cui gioire. E' verissimo pero' che la situazione senza via di uscita dara' spazio alla libera iniziativa e sopratutto alle idee per tirarsi fuori da un casino del genere quindi, forse, potrebbe essere il vero inizio di una nuova mentalita', di un nuovo approccio al lavoro. Speriamo bene.
RispondiEliminaQuesta e' una causa civile dove una parte ha lamentato un danno. In questo caso due gradi di giudizio danno ragione alla parte che ha promosso la causa..ma se questa decide di fare accordi extragiudiziali..nessuno lo puo impedire e verrebbe meno le sentenze a favore delle banche!!! Solo che, per qualu motivo ke banche dovrebbero venir incontro alla J&P visto che il cerretano ha gia' molte passivita' e sofferenze??? Qui chi e' inguaiato e' il ministero dell' economia che ha accettato una vendira capestro e come in tutti i casi ..come qualcuno ga scritto sopra , sara' lo stesso ente a risarcire il cerretano che potra', tra l'altro, rientrare dalle sofferenze bancarie..accumulate. Ora se accordo ci sara'........ avverra con intervento e pressioni della banca d'italia.. !!! Se invece ka cosa andra' avanti saranno sicuramente grossi problemi per gli operai... vedremo!!!!!!
RispondiEliminaLa cosa andrà avanti, lo stato non ha soldi (come il comune)
EliminaE intanto Fabriano si spopola.Nessuno ci guadagna quando le fabbriche chiudono o si trasferiscono all'estero,nessuno ci guadagna quando i giovani figli di grandi imprenditori vendono per incapacita' ,abbiamo tutti solo da rimetterci.Siamo cresciuti con l'idea che era meglio la catena di montaggio che stare a spasso davanti al centrale o al bar ideal.Rimettersi in gioco quando si e' figli di un dio minore non e' facile soprattutto quando intorno c'e' il deserto.Siamo ormai alla resa dei conti e ancora non abbiamo capito che siamo stati sfruttati tutti chi piu' chi meno.Tutti vivevamo all'ombra dei Merloni anche chi pensava di vivere in completa autonomia.Loro incassano il bottino e noi incassiamo il niente.Loro se ne vanno ricchi e noi restiamo...poveri.Avanti con le mostre che purtroppo non portano a nulla ,vendute come la panacea da un giullare famoso reso ricco e famoso dalle sceriffate che faceva al costanzo show e che continua fare per mantenere il suo target e soprattutto il suo budget e noi sempre ad applaudire miti che non ci portano da nessuna parte.Me ne andro' da fabriano con l'amaro in bocca ,per quello che e' stato,per come poteva essere........Tristemente come ci sono arrivato tanti anni fa.
RispondiEliminaSe hai avuto modo di votare per il cambiamento e non l'hai fatto, la colpa di tutto quello che è accaduto e' anche tuo.
EliminaMassa di capre!!!!!
RispondiEliminaLa giunta e' un gregge di capre.
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