Mentre il caso Tesoreria sembra
incagliarsi in forma d’un ennesimo papocchio, torna alla ribalta la questione
del bike sharing. L’assessore Galli –di nuovo in fase cinetica dopo un
persistente letargo – ha dichiarato la volontà dell’amministrazione di rinunciare al progetto perché troppo
costoso. Pare, infatti, che i costi di gestione annui sarebbero stati pari
a circa 45 mila euro per una decina di biciclette.
Una cifra spropositata, al limite dell’appropriazione indebita, che avrebbe
configurato un vero e proprio vilipendio
nei confronti della crisi economica cittadina. Il bello è che il Comune ci
si era messo di buzzo buono per dare decenza operativa a un’operazione fecondata
da seme mediatico ma senza che nessuno credesse davvero alle virtù del nascituro:
solenni proclami sulla mobilità
sostenibile, indagini
di mercato per individuare le possibili ditte fornitrici, obietti di miglioramento del sistema dei trasporti
urbani, inevitabili e retorici riferimenti all’ambiente, all’ecologia e all’inesauribile
repertorio di puttanate verdi con
cui, oramai, si incarta e s’imbelletta ogni merda possibile e immaginabile. Il
vero problema, infatti, non è il costo esorbitante del servizio ma l’assenza di un progetto complessivo di
mobilità all’interno del quale inserire il bike sharing. Fabriano è,
notoriamente, una città monopolizzata dalle auto, con un sistema
di trasporti pubblici inutile e naif, un centro storico organizzato per
ricavare il maggior numero di parcheggi possibile e un lungo anello circolare, inframmezzato
da orrende minirotatorie Girella a cui se ne dovrebbero aggiungere altre perché
abbiamo un assessore ai lavori pubblici
che vuole lasciare un segno ai posteri riempiendo la città di auto che fanno giro
girotondo. In questo quadro magari si trova il modo di inventare una corsia
preferenziale per il passaggio dei trattori ma non c’è spazio politico,
culturale e materiali per le biciclette:
troppo europee e troppo evolute per una città ancora piena di metalmezzadri. Chi
vuole usare la bicicletta come mezzo di trasporto – e non per le sgambatine da
cassintegrato - non può farlo senza invadere
marciapiedi e violare divieti: non può accedere ai parchi pubblici - perché
Sagramola si è messo in testa che
gli anziani diventerebbero birilli sanguinanti, il target preferito del bipede
in mountain bike – e deve trasferirsi alla pista ciclabile di via Aldo Moro, un
strisciona bislacca di cemento, “sempre
sotto il chioppo del sole”, che dopo due giri va sui maroni quasi quanto un
intervento di Tini in Consiglio Comunale. Insomma, se in una città si preferiscono i gas di scarico all’afrore
ascellare del ciclista sudato, il bike sharing serve a poco. L’assessore
Galli ha fatto bene a bloccare la spesa scellerata, ma il discorso avrebbe
avuto bisogno di un’onesta e veritiera descrizione
di scenario. A costo di essere ripetitivo mi pare corretto rimarcare, per l’ennesima
volta, un concetto fondamentale e cioè che per
realizzare il dipinto prima si acquista la tela e poi si procede alla pittura.
Fuor di metafora: chiusura del centro
storico con accesso riservato a pedoni
e biciclette; anello Sintagma a senso unico con parcheggio su un lato e pista
ciclabile con percorsi di accesso al centro storico; quindi strumenti di mobilità sostenibile come
bus elettrici e bike sharing. Non sarebbe il caso, assessore Galli, di
riprendere questo discorso su cui lei ebbe a porgere orecchio attento nei primi
mesi di questo non certo furente mandato amministrativo?
12 agosto 2014
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Ricordiamoci che la primogenitura di questa idea delle bici elettriche e' di Paglialunga.
RispondiEliminaTra le tante somarate di Sagramola quella di dare un assessorato a tale personaggio e' una delle più grosse.
Eliminail problema è che era il solito intervento spot, per fare qualche comparsata sui giornali
RispondiEliminaEsatto Giampietro, il problema e' che questa Giunta va avanti da due anni a suon di spot. Ci siamo rotti i coglioni !!!
EliminaTutti dicono che si sono rotti ma poi alle ultime elezioni europee hanno preso quasi il 49% dei voti . Adesso se vai in giro e parli con la gente sembra che a Sagramola non lo ha votato nessuno ,però ha vinto . Se veramente i fabrianesi sono stufi facciano una mega petizione popolare per mandare a casa lui e tutta la giunta .saluti UU ps . Io non mi candiderò più per cui non sto parlando per me .ancora saluti
EliminaAggiungo una informazione :leggete il resto del carlino ,pagina di Fabriano . C'è un articolo del consigliere Guidarelli che protesta contro un bilancio ingessato come fosse uno di opposizione ma in consiglio comunale ha votato favorevolmente come tutta la maggioranza dimenticando che le cose le dovrebbero fare loro assieme con sindaco e giunta . Invece fanno proposte come se le dovessero realizzare gli altri . E' la classica frase che dicono in tanti: TOCCA . Ma non dicono che tocca a loro visto che gestiscono il comune . Carissimo Guidarelli se le cose non vanno e non sei soddisfatto perché non dai un segnale forte e una volta tanto voti contro? Saluti Urbani Urbano
EliminaUrbano e' la stessa cosa che dicevano quando c'era Berlusconi al governo. Non vedo dove sta la tua sorpresa. Poi per favore comunica ad Angelino Alfano che invece di lanciare filippiche contro i vu cumpra' guardasse ad i suoi ex sodali di partito tipo il grassone Fiorito o l'esperta di igiene orale Minetti che si intascano vitalizi da 20.000 € al mese per aver fatto "politica". E' questo che manda in bestia gli italiani, non chi vende accendini sulle spiaggie. CAPITO ?
RispondiEliminaIo ho lasciato il partito di Berlosconi per i motivi che hai elencato .Alfano se dice cavolate se ne assume la responsabilità ma qui a Fabriano c'è bisogno di farle le cose . Il sindaco e la giunta hanno una solida maggioranza e quindi se Guidarelli ha una buona proposta la possono realizzare rapidamente . Poi saranno i cittadini a valutere . Saluti UU
EliminaGuidarelli propone la tassa di soggiorno a Fabriano? Bene, faremo alloggiare i turisti a Fossato di Vico, Cerreto o Serra San Quirico.
RispondiEliminaGuidarelli ha fatto due proposte : la prima e' una tassa la seconda i bond comunali. Di nuove tasse mi sembra che un po' tutti sono stanchi mentre se il comune ricorre ai bond perché non ha liquidità ho paura che poi restituirli non sia così facile .il debito pubblico italiano e' iniziato così e anche oggi ha raggiunto un nuovo record da paura . E poi i bond per finanziare la casa di riposo nei terreni dell'agraria? Saluti UU
EliminaAltro che bond, qui nun ce salva manco James Bond
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