Agosto è alle porte. E la politica va in vacanza. Pure quella locale che, diciamocelo, non è che si sciatti troppo. I Bicarbonati continueranno ad alleviare gli acidi pure in questo mese e anche in assenza di notizie su cui ricamare qualche pensiero a piede libero. Del resto la tecnologia lo consente. E’ sufficiente una chiavetta, un portatile, un po’ d’ombra e un bicchiere di Chinotto. Le sigarette, invece, no. In certi momenti sono meglio del Vangelo ma vista l’età e i rischi meglio tirare una riga. Il fumo fa male e non aiuta la spending review personale. Mentre faccio questa dichiarazione d’intenti non posso non pensare alle vacanze dei politici. Di questi tempi è meglio non strafare e mantenere un certo riserbo. Infatti tutto tace e non ci sono notizie sulle destinazioni di sindaco, assessori e consiglieri. E allora non ci resta che immaginarle le loro vacanze. Magari ritagliandole a partire da ciò che fanno e pensano. E da come ritorna indietro la loro immagine. La prima domanda è d’obbligo: Sagramola che combinerà in questo agosto di fuoco? Non sembra tipo da mare con infradito e asciugamano in spalla, ma da sbraciolata di monte a base di costine, salsicce e qualche senso di colpa. Da espiare nella foresteria del Monastero di Fonte Avellana: cilicio stretto alla coscia, bambolotto con la faccia di Sorci e ninna nanna romantica per il predecessore: “Se mi lasci non vale”. Resterà invece a riposarsi a casa Angelo Tini. In giardino, in quel di San Donato. Sdraio comoda ma senza ombrellone sennò si blocca la calcolatrice a energia solare che gli ha regalato Marco Boldrini e non potrà continuare a confondere le spese per le mense scolastiche con quelle per i cateteri e i trasporti pubblici con l’acquisto di nuove barelle per l’Ospedale. Vacanza low cost pure per l’assessore al Turismo Balducci che non ha sciolto la riserva tra piazzare una canadese nell’area camperisti del nuovo campo sportivo o approfittare delle personali entrature per affittare la freschissima cripta della chiesa di San Benedetto. Grande attesa per la decisione vacanziera di Pariano. Parenti e amici lo danno per certo in Calabria ma pare che Pino stia pensando seriamente di passare le ferie in aula consiliare per evitare che qualche buontempone del Pd gli nasconda la poltrona e il campanello da Presidente. Non sarebbero casuali, in tal senso, intere cassette di peperoncini rossi accatastate nell’atrio di Palazzo Chiavelli. Prenotazione in beauty farm per Roberto Pellegrini, capogruppo dell’Udc. Già pronti i mutandoni da lottatore di sumo. Per lui si profilano pure spiragli di dieta macrobiotica: paccheri con guanciale di mora romagnola, porchetta di Bevagna in crosta, melanzane alla parmigiana. In conclusione tiramisù della casa per compensare i coglioni tirati giù, conseguenza diretta dell’Udc in maggioranza. Avvistata invece in Grecia la consigliera Lilia Malefora. Per approfondire l’etimologia della parola demagogia che tanto le garba usare con l’opposizione. E’ stato amore a prima vista e cambio rapido d’anagrafe: Lilias Maleforas. Non c’è verso di farla rientrare in Italia. Neanche comunicandole, in tempo reale, la notizia che Paglialunga ha rassegnato le dimissioni da assessore per l’incarico di erbario a Montefano. Aria di vacanze anche dalle parti dell’opposizione. Pare che Urbani si sia deciso a partire solo perché le sue cene ormai vanno deserte e la Sagra di Nebbiano quest’anno non porta voti. Vacanza last minute anche per Marco Ottaviani che, pare, non riesca a decidere quale crema solare portarsi al mare. Qualche orecchio lesto pare abbia messo nero su bianco i responsi cumani del verticalissimo Ottaviani che volentieri riportiamo: “Mostrommi a me discente dell’aureo Ippocrate il profilo dell’eburneo tubo da cui la cremosa mescola discende all’epidermide e ivi si posa come a lenir l’effetto scarlatto di inesorabile canicola”. E per finire la vacanza in campeggio dei nuovo eletti. Tutti al mare. In cerca di un posto al sole che per ora è occupato da altri piombatissimi culi. Leporoni guida la comitiva verso riva mentre Guidarelli è lì per tutti. A gonfiar canotti. Per i lettini e gli ombrelloni, tranquilli, che c'è il bronzeo Castriconi. E per i cittadini esigenti e un po’ fregnoni? Niente. Solo qualche colpo d'IMU sui coglioni.
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