20 luglio 2012

Piantone avvisato è mezzo salvato!


Chi ha fatto il servizio militare di leva sa bene quanto fosse punitivo ritrovarsi a fare il piantone. Specie nei giorni di festa. Dalla classica domenica – tutto sommato sopportabile - alla solitudine disperante del giorno di Natale o peggio ancora della Notte di San Silvestro. Al piantone spettava un compito preciso: fare la guardia a un edificio, a uno spazio, a un corridoio. Con la piena coscienza di onorare una procedura precauzionale, a rischio zero e a elevatissima rottura di coglioni. L’unico sollievo proveniva dal sapere che non si è era piantoni per sempre ma solo di tanto in tanto e a tempo determinato e ristretto. Fare il piantone in pianta stabile significherebbe aprire un vaso di Pandora e far esplodere malattie mentali latenti, turbe psichiche assopite, buchi nell’anima occultati e disturbi della personalità per lungo tempo rimossi. Ho pensato al profilo del piantone in divisa e a vecchie storie di caserma perché qualche uccellino è venuto a cantare al mio balcone e mi ha sussurrato a un orecchio che, in certi ambienti che vi lascio immaginare, c’è chi vorrebbe mettere un piantone a guardia del mio blog. Per monitorare, osservare, registrare. Ma più di tutto per replicare, confutare, troncare e sopire, sopire e troncare. Una roba alla Don Rodrigo, da signorotti di campagna convinti che quattro palizzate tirate su in forma di palazzotto possano intimidire e persuadere al silenzio. La cosa che sconvolge non è che qualcuno possa aver pensato una roba del genere - perché di meritevoli di un trattamento psichiatrico forzato è pieno il mondo – ma che ci sia qualche altro disposto a immolarsi nel ruolo di piantone virtuale. Un poveretto che si mette lì, attende che io depositi l’uovo quotidiano e poi cerca di replicare secondo direttive ricevute dall’alto. Me lo immagino: con la penna in mano che scrive un primo commento in brutta, poi afferra il foglio e lo butta nel cestino e quindi ne prende un altro tutto bianco e riscrive di nuovo, finché – a fine risma - non gli escono due righe di italianuccio stentato e scarno. Due righe da curato della pieve che si spreme e si spreme e alla fine una stronzata gli viene. Sono davvero ansioso di sapere chi sarà il coraggioso – rigorosamente anonimo come si addice a un cecchino di Sarajevo con tendenze servili e cervello minuto – che si installerà qui a dire e brigare in nome di una segreta ragion di stato. Al piantone e a chi lo manda, di cui so nome, cognome e incarico, garantisco che lo faccio uscire coi capelli a schioppettata. Un tempo, nel vecchio west, a fare affari era il cassamortaro. Io mi accontento di dare lavoro ai parrucchieri. Piantone avvisato è mezzo salvato.
    

9 commenti:

  1. Piantone o portavoce? questo è il problema...

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  2. Il portavoce ha altri compiti. Il piantone lo farà anche gratis! pensa te...

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    1. Se vede che nun c'ha un cazzo da fà !!! Beato lui...e poveri noi !!!

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    2. Sono da poco un tuo affezionato lettore, anche se non ti conosco personalmente, come non conosco le persone che citi nel tuo blog. Ne apprezzo, peró, la dinamicità, il colore e la libertà che intravedo tra le righe. Risposte e commenti ben si legano, se regolati dal buon senso ed educazione, con il fine di dare un' interpretazione libera alle vicende politiche e non di questa città. Inviterei tutti a mettere il nome e la faccia nelle risposte, per non farle assomigliare ad anonime missive composte da lettere ritagliate da giornali ed imbucate a mano nella cassetta della posta.
      Marco Russo

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    3. Caro Marco ti ringrazio per le parole di apprezzamento e ti do il benvenuto in questa pagina che è libera, rumorosa e a volte anche un po’ caotica. Sull’uso dell’anonimato mi rimetto alla libertà di chi scrive ma preciso che è una possibilità che lascio io. Certo è che apprezzo molto chi si firma anche perché l’identità rafforza le critiche e i punti di vista. Ma alla fine, tolta qualche eccezione, i commenti sono tutti all’interno di uno spartito civile ed educato. Appena qualcuno scazza intervengo. E…gli faccio pure i raggi… :))G.Simonetti

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  3. Avere il piantone personale.... che onore!!!!!

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    1. Più che il piantone prevedo una piattola.....

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  4. se servisse un cecchino, ben appostato....ricordo di aver avuto una buona mira, in passato... :-D

    _________
    G.R.

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    1. La nostra forza è la non violenza!! Vaclav Havel ci ha insegnato che la rivoluzione parte delle parole. :))))

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