19 luglio 2012

Il silenzio di Patty dai Capelli Rossi



Quando ero bambino c’erano un sacco di cartoni animati edificanti che ci preparavano a  distinguere, senza ombra di dubbio, il bene dal male. In genere erano pieni di bambini buoni e generosi e ricchissimi di sfighe esistenziali: Heidi, Candy Candy, il dolce Remì. Per ciascuno di loro ho provato un qualche moto di solidarietà e non posso dimenticare l’oceano di malinconia che provavo per la triste storia di Anna dai Capelli Rossi, una brava bimba che ne aveva passate davvero di tutti i colori. Pensando all’oggi fabrianese ho trovato una straordinaria somiglianza tra Anna dai Capelli Rossi e l’Assessore Patrizia Rossi. A partire dalla fisionomia e dal crine fulvo di entrambe. In più anche per la Rossi provo un oceano di solidarietà perché fare l’assessore esterno in questa amministrazione equivale al trauma di due affidi e tre passaggi in orfanotrofio. Per la Patty dai Capelli Rossi vale il medesimo principio applicato a Pariano: diamogli tempo di capire, di studiare e di penare sulle sudate carte. E magari anche di farla fuori dal vaso. Però, a essere sinceri, la Patty dai Capelli Rossi ci sta preoccupando davvero tanto. Di lei si fa un gran bel parlare ma non abbiamo ancora avuto occasione di sentirla parlare. Capisco la discrezione, il low profile, i tempi di insediamento, la strizza da esordio, il disagio dei novizi. Però due parole di numero ci sarebbe piaciuto ascoltarle. Magari a commento del Sagramolone Presidente del Distretto Culturale Umbro Marchigiano. Invece no. Un silenzio quasi benedettino che non sfiorava minimamente l’ex Assessore Sonia Ruggeri, donna loquace, sanamente presente e presenzialista e comunque in grado di dare alla cultura un  suo valore se non proprio un valore aggiunto. Certo Sagramola ha marcato una frattura volontaria rispetto al recentissimo passato sorciano e forse questo incide anche sul modo di porsi dei singoli assessori. Ma se osserviamo il teatrino quotidiano ci rendiamo conto che, a modo suo, ogni assessore ha pisciato e sta pisciando sul territorio di competenza senza fare troppi complimenti e senza tema di rimbrotti da parte Preside Giancarlo. Tutti tranne Patty dai Capelli Rossi. Voglio essere cattivo: questo silenzio ostinato ha il sapore di un “non so dove mettermi le mani”. Magari sbaglio assessora Rossi, ma siccome non glielo ha comandato il medico di entrare in Giunta cominci a raccontare alla città le sue intenzioni e il disegno culturale che ha in mente. In fondo è un assessore tecnico che non deve rispondere a potentati, organizzazioni e comitati centrali. Solo a stessa e ai cittadini, se ardentemente lo desidera. Magari è poco per portare a casa risultati concreti ma abbastanza per cominciare a muovere le acque e guardare il futuro. Perché la Patty dai Capelli Rossi va! Vola va come una rondinee! Una voce non ce l'ha finchè non gliela dà Giancà!
    

7 commenti:

  1. Gli assessori all'ambiente negli ultimi 10 anni hanno contato (e fatto) sempre poco a Fabriano. O Sbaglio?

    RispondiElimina
  2. Infatti lei è assessore alla Cultura....

    RispondiElimina
  3. Scrivi: Ciò che si fa per amore è sempre al di là del bene e del male (F.Nietzsche) E tu Simonetti..cosa hai fatto per amore?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti...

      Elimina
  4. oggi alle 10.30 Patty parlerà..

    RispondiElimina

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone