La politica ha commesso un errore storico nel suo rapporto
con i cittadini: far credere che la crescita economica, il benessere
e la competitività del sistema siano bloccate e ostruite dal costo
della politica. Ragion per cui sarebbe sufficiente tagliare emolumenti,
indennità, diarie e gettoni di presenza per riattivare, in automatico, le
macchine inceppate del sistema Paese. In questo modo la propensione al taglio
dei costi della politica è diventata una linea di frontiera ideologica
tra crescita e stagnazione, tra riforme e immobilismo. Questo stravolgimento di
significati ha consentito – ad esempio ai grillini - di accumulare immense
fortune elettorali quando, in realtà, il costo della politica non è altro che
una voce tra le tante - e forse nemmeno la più onerosa - nel grande vaso di Pandora della
burocrazia pubblica e statale. C'è poco da fare: impegnarsi per uno Stato leggero e lottare contro
la burocrazia ha un retrogusto liberale che non eccita gli animi, mentre la
crociata contro la politica ingorda e dedita al ladrocinio tocca corde emotive
potenti - seppur anarcoidi, destrorse e sottoproletarie - del popolo italiano,
storicamente educato a disprezzare la democrazia a ricercare, senza sosta, un duce risoluto e risolutore a cui sacrificare anima, culo e libertà. A
Fabriano, tanto per restare nel nostro piccolo mondo antico, si è discusso
molto sul taglio dei gettoni ai consiglieri e dell'emolumento degli assessori.
Una discussione che ha lambito e oltrepassato il ridicolo in una città che
assiste impotente alla chiusura di aziende e allo stillicidio di posti di
lavoro persi. Come era prevedibile Sagramola ha giocato a fare Edward Mano di Forbice,
ma senza il fascino di un Johnny Depp. E a ristabilire un po’ di ordine e di
verità ci ha pensato la Gola Profonda del Pd, che con le sue parole ha
restituito il senso del prosaico a un gesto che era parso politicamente
circondato di allori etici e poetici. La prima chiave è il DM 119/2000 che
prevede, per i consiglieri dei comuni compresi nella classe demografica tra
30.001 e 250.000 abitanti, un gettone di ammontare pari a 70.000 lire, ossia a
36,15 euro. Una cifra che corrisponde a circa un terzo di quanto hanno
percepito, per lungo tempo, i consiglieri comunali fabrianesi. Secondo Gola
Profonda il riallineamento sagramoliano del gettone serve a scongiurare – ma
non si sa quanto – un rischio incombente e cioè che vecchi e nuovi consiglieri
siano chiamati a restituire la differenza tra quanto previsto dal DM e quanto
realmente percepito, con tutte le complicazioni legate alle passate
dichiarazioni dei redditi, all'imposizione fiscale e ai versamenti volontari
effettuati in favore dei partiti di appartenenza. Insomma più che ai tagli
siamo ai ritagli, anzi a vere e proprie frattaglie di piccolo cabotaggio a cui
si cerca di dare forma, nobiltà e senso. Ma Gola Profonda mi ha fatto notare
un'altra cosa interessantissima e cioè che mentre la politica imbastisce su se
stessa operazioni penitenziali - condite di autocritiche e di flagellum - la
burocrazia comunale cura i suoi interessi con serena e felpata attitudine,
senza che la cosa venga minimamente sottolineata o notata. Con la determina
n°153 del 21 marzo 2013 - che chiunque può scaricare dal sito Piazzalta.it – è
avvenuto un ritocchino interessante del Fondo per il trattamento accessorio dei
dirigenti. Interpretando a loro favore la diminuzione della dirigenza degli
uffici di staff (2011) e servizi sociali (2012), la parte variabile dello
stipendio - legata al risultato dei dirigenti delle funzioni dismesse – è stata
trasferita al Fondo, magari per sopperire a un’assenza di dirigenti che ha
comportato un incremento di responsabilità e di lavoro. Anche se questa chiave
di lettura sembra abbastanza campata per aria, sia perché il comune
di Fabriano ha diverse posizioni organizzative riconosciute e pagate in
sostituzione dei dirigenti, sia perché con la crisi il lavoro del Comune –
sempre secondo Gola Profonda -si è ridotto di almeno del 30%. Tra l’altro c’è
da dire che il decreto Tremonti 122/2010 precisa che tutte le amministrazioni pubbliche hanno
l’obbligo di ridurre automaticamente i
fondi del trattamento accessorio in misura proporzionale alla riduzione del
personale in servizio. Questo significa che se un dirigente cessa dal servizio
il fondo destinato al finanziamento della retribuzione di posizione e di
risultato deve ridursi automaticamente. Il che alimenta qualche perplessità sul
contenuto della determina. Niente di illecito sia chiaro, ma di certo in un
momento di cinghie tirate, di servizi ridotti all'osso e di pagamenti anticipati, qualsiasi ritocco
verso l’alto delle retribuzioni della burocrazia pubblica è moralmente
inaccettabile e dovrebbe, invece, stimolare un processo inverso di rinuncia e di taglio volontario. Stiamo parlando di circa 25 mila euro, che non sono certo una
cifra da Paperon de’ Paperoni, ma visto che tutti reclamano segnali è buona
cosa che a darli siano tutti e non solo i san sebastiano che hanno avuto la
sventura di essere eletti in consiglio comunale o nominati assessori. E su
questo sarebbe interessante conoscere il parere dell’assessore Angelo Tini, che
dai banchi dell'opposizione faceva il Gigi Riva, il Rombo di Tuono sulle retribuzioni dei
dirigenti e oggi, invece, sembra rapito e conquistato dalla saggezza del silenzio.
Così come sarebbe interessante conoscere, su questo ritocco del Fondo, la
posizione e le intenzioni di tutte le forze politiche, a partire dagli
assertori del "taglio dei costi a tutti i costi".
4 aprile 2013
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Il dito nella piaga (quella vera). Complimenti.
RispondiEliminaQuesti sono i risultati del cerchiobottismo. Piuttosto viene da chiedersi se vi siano state delle azioni di rivalsa da parte dell'Amministrazione, verso i Dirigenti, per rendere conto delle cause legali perse. Si ha l'impressione che gli unici a essere mazziati e cornuti siano sempre i cittadini. Sul tema delle cause legali perse, i loro costi e le eventuali chiamate di responsabilità, il Movimento 5 Stelle potrebbe chiedere delle spiegazioni e produrre atti concreti, come eventuali esposti alle autorità competenti.
RispondiEliminaNon diamo al 5 Stelle tutti gli oneri della richiesta. Può farlo chiunque: di maggioranza e di opposizione. Basta volerlo
RispondiEliminaCaro Giampiero mi trovi pienamente d'accordo. Non è certo diminuendo gli stipendi e i gettoni di presenza ai politici che si rilancia l'Italia. Questo è il populismo spicciolo che tanto piace alle masse. Il problema è certamente un'altro: il "lavorificio" Italia! Quello cioè formato dalle tante "greppie" di enti inutili e spesso solo dannosi che insieme a tutto l'apparato burocratico formato da Comuni, province e region,i danno vita ad un'ammucchiata paurosa di burocrati che non servono a nulla e che fanno solo lievitare a dismisura i costi (leggi tasse dirette ed indirette) a tutto discapito dell'imprenditoria che viene soffocata da questo sistema. Come dico sempre, l'ente che funziona meglio in Italia è il famigerato U.C.A.S. (Ufficio Complicazioni Affari Semplici). Per quanto riguarda i politici più che una diminuzione di stipendio servirebbe una drastica diminuzione di numero. Il porcellum ha reso questa cosa ancora più evidente, basta vedere la nostra regione dove la maggior parte degli eletti è formata da gente mai vista dalle nostre parti. Con i sistemi di comunicazione che vi sono oggi è veramente anacronistico avere un governo formato da tutte quelle persone. La prima cosa da fare sarebbe quindi snellire tutto l'apparato burocratico con gran beneficio per tutti!!
RispondiElimina“C'è poco da fare: impegnarsi per uno Stato leggero e lottare contro la burocrazia ha un retrogusto liberale che non eccita gli animi, mentre la crociata contro la politica ingorda e dedita al ladrocinio tocca corde emotive potenti - seppur anarcoidi, destrorse e sottoproletarie - del popolo italiano, storicamente educato a disprezzare la democrazia a ricercare, senza sosta, un duce risoluto e risolutore a cui sacrificare anima, culo e libertà.”
RispondiEliminaLa frase sopra esprime semplicemente la nostra storia il nostro presente e se non lo ammettiamo condizionerà anche il nostro futuro.
A mio avviso il problema è tutto lì. Italiani e classe politica che propinano solo ed esclusivamente formule a sé stanti utilizzate solo ed esclusivamente a fini propagandistici per il consenso. Non hanno idea di cosa sia la crisi perché ne sentono solo parlare e non hanno soprattutto idea di come il futuro stia mutando vecchie credenze che ancora si ostinano a difendere. Non siamo difronte ad una crisi paragonabile alle precedenti e non possiamo pensare che tutto prima o poi si ristabilisca. Dobbiamo azzerare il concetto che l’economia di mercato garantisce crescita e benessere all’infinito. E’ stato un bel sogno ma dobbiamo prenderne atto e reagire diversamente. Se continueremo a difendere solo ed esclusivamente i propri privilegi acquisiti in modo anche discutibile non ci sarà che miseria e rovina.
Mi hanno sempre insegnato che per fare una lira occorrevano 20 soldi.
RispondiEliminaL'Italia si rilancia diminuendo gli sprechi, le inefficienze, le ruberie etc.
Possiamo fare l'elenco di dove trovare sprechi, inefficenze, ruberie etc.
Li troviamo sia dove dice Giancarlo Pellacchia, sia nei costi della politica, sia nei bonus pagati nonostante i fallimenti ad amministratori di banche e aziende pubbliche e private, sia...
Ma dobbiamo considerare tutto, perché se no tutto corre il rischio di diventare populismo spicciolo.
Anche quello di chi dice che gli impiegati pubblici sono tutti degli scansafatiche o che i padroni sono tutti degli schiavisti.
E' la somma che da il tutto e tutto va sommato, altrimenti ci mancherà sempre il famoso "soldo per fare una lira"
Se fossi in te non mi fiderei completamente delle gole profonde ex PD e seguirei di più i consigli comunali. In tal modo potresti correggere le inesattezze del tuo assunto.
RispondiEliminacaro Monastico Gola Profonda quando parla indica e non deduce. Le deduzioni sono frutto simonettiano. Le inesattezze sono parte integrante della deduzione in quanto la politica non è mai scienza esatta. E sulla questione Fondo non credo proprio di aver dedotto male....
EliminaSono gli enti spesso inutili i veri maleodoranti serbatoi di voti da dove esce inquinato il senso civico e politico del nostro paese.Ridurre il costo della politica è come ridar luce alla facciata di un vecchio palazzo con colpetti leggeri di pennello.Già,seppur poco è qualcosa.Per le fondamenta ed il tetto occorrerebbe agire energicamente,con decisione.Mentre un governo non c'è ed "i saggi" decidono per lui.
RispondiEliminaCaro Barbaro Sognante,
RispondiEliminahai compreso male la mia reprimenda. Non sono inesatte le deduzioni ma la sostanzialità da cui partono. Sui gettoni non esiste l'alea della restituzione poiché il DM 119/2000 fissa il valore minimo tabellare. Se non sbaglio è stato proprio Patassi PCI/DS a proporre l'aumento a 100 euro. Poi la finanziaria del 2006 ha disposto la riduzione del 10% ed eccoci giunti ai fatidici 90 euro. Le successive finanziare hanno bloccato la possibilità di nuovi aumenti. Pertanto il percepito è legittimo (anche se io più volte ho provato a riportarlo al minimo). La retroattività sono invece riuscito a farla applicare 2 anni fa sui gettoni delle commissioni che tutti hanno dovuto in parte restituire, evidenziando un pasticciaccio procedurale che avevano fatto. Per quanto al Fondo per il trattamento accessorio dei dirigenti la scelta è ovviamente soggettiva poiché presuppone, come giustamente sostieni, un aumento delle competenze e delle responsabilità che dovrà essere dimostrato e verificato nelle relazioni che saranno allegate al bilancio consuntivo e quindi potremo criticarlo ad indicatore verificato. Gola Profonda ti avrebbe dovuto anche suggerire, per supportare la tua tesi, che già nell'approvazione del bilancio preventivo ultimo, avevo stigmatizzato l'aumento dal 5% al 11% (poi rivisto all'8%) per il fondo incentivante per il recupero dell'ICI degli anni pregressi. Se fai 2 conticini trovi una discreta cifretta. Tanto ti dovevo per obiettività dei numeri.
La differenza tra di noi è che io sono un semplice fotografo e tu un esimio addetto ai lavori. Tu sei nella linea che porta dal vero al certo. Io in quella che transita dal verisimile al possibile!! ;)
RispondiElimina....che detto in parole povere, sarebbe "mezzo cazzaro"???? :-D
Eliminadai...non sminuirti! ;-)
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G.R.
Non mi risulta che i dirigenti e le Posizioni Organizzative che ci sono nel comune di fabriano percepiscano di più di quelli di altri comuni vicini. Anzi, è l'esatto contrario. Purtroppo, la situazione attuale ci fa assistere a continui e miserevoli conti in tasca a tutti, più che ad una oggettiva ed utile verifica delle notevoli responsabilità reali (civili, penali e amministrative) che queste persone hanno e di come svolgono il loro lavoro. Se un impiegato che non rischia nulla e fa un lavoro meramente ripetitivo e di concetto prende 1.300 / 1.500 € al mese perchè un dirigente o una P.O., con le rogne che ha, non ne dovrebbe prendere 3.000? Io non ci vedo nulla di scandaloso. Gli scandali sono altri. Gli scandali sono gli sprechi della politica.
RispondiEliminaParlavate di Tini, che è un dirigente ospedaliero. Ho motivo di credere che prenda uno stipendio di molto superiore a quello che prende il dirigente meglio pagato del comune. Però a me non interessa quello che prende, purchè lo consentano le norme: mi interessa come fa il suo lavoro. Basta.
Questo mi sembra un commento un filino di parte.....un tantino interessato...sbaglio?!
EliminaMa perchè i dirigenti a Fariano rischiano qualcosa? Non mi risulta.
Eliminase i dirigenti rispondessero (come doovrebbero) delle loro scelte, penso che gli incentivi andrebbero a finire in risarcimenti spesso e volentieri....altro che premi!!!
EliminaBeh, i dirigenti non rispondono delle loro scelte nè a te, nè a me: rispondono alla Legge. E quando viene accertato dagli Organi Competenti che hanno sbagliato (soprattutto quando hanno sbagliato DOLOSAMENTE), è giusto che paghino risarcendo tutti i danni a chiunque provocati!
EliminaRagazzi, ma non vi pare che l'origine di tutta questa discussione sia l'invidia? I dirigenti comunali o di altri enti pubblici oggi sono invidiatissimi perchè le loro paghe sono alte. Un tempo mi ricordo che lo era chi lavorava nel privato, per esempio in Cartiera: il posto pubblico, quella volta, non lo voleva nessuno, dicevano che ci andava a lavorà gli sfigati!!! Ricordatevi che chi vive d'invidia muore di rabbia !!!!
EliminaCaro Miura, se i commenti che si sforzano di essere equilibrati, che non vanno sempre in direzione della polemica gratuita a tutti i costi e del dare sempre addosso a tutto e a tutti ti sembrano INTERESSATI (o magari perfino scritti da un 'diretto interessato') è meglio che cambio blog!!! Con stima, ciao
RispondiEliminava bene l'equilibrio e fare l'avvocatura al demonio...ma qui si difende l'infdifendibile!
EliminaLe Gole Profonde EX-PD .... che tristezza, gente che quando ha avuto la possibilità di incidere, di dare dimostrazione di saper fare ha solo realizzato disastri e creato divisioni e guerre ...
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