Foto di Gisleno Compagnucci |
L'urbanistica è un sapere tecnico ma è anche un progetto di città, un modo di leggerne lo sviluppo. In questo senso ha ragione l'urbanista Vezio de Lucia quando afferma che l'urbanistica è politica e che per questo ogni partito e ogni amministrazione dovrebbe avere una sua politica urbanistica. Per dare alla città un orizzonte, una speranza, un obiettivo. La politica nelle città dovrebbe quindi essere, per prima cosa, impegno rivolto all'urbanistica. E da questo punto di vista è indicativo che non esista da anni una delega assessorile specifica, solitamente attribuita ad interim alla figura del Sindaco che si guarda bene dal dargli corpo e sostanza perchè ciò significherebbe cambiare segno alla politica costringendo il sistema a un minimo di fantasia e di programmazione. Si preferisce puntare, invece, su quel sottoprodotto dell'urbanistica che sono i lavori pubblici, commettendo il grave errore logico e politico di trasformare la subordinata in principale, riducendo l'azione politica ad asfalto forever, sampietrini divelti e rotatorie del piffero. Ovviamente non si tratta di diventare tutti come il Barone Hausmann, che rigirò Parigi come un calzino a colpi di sventramenti creativi, di linee rette e boulevard. Nel nostro piccolo è sufficiente cominciare a dare forma e concretezza a qualche piccolo sogno che si para innanzi agli occhi e che ci mostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, come un recupero di fierezza urbana e di ars vivendi passi inevitabilmente da un sacrificio di funzionalità in nome della bellezza. La foto della Chiesa di San Nicolò è emblematica di come la funzionalità abbia degradato l'urbanistica e di quanto difetto visivo ci sia nell'attuale azione amministrativa. Già di per sè una piazza in ripida salita è qualcosa che merita stupore e valorizzazione, specie se è dominata dalla facciata imponente di una chiesa che è una sorta di fulcro visivo della città quale che sia il punto di osservazione che si sceglie. Oggi la piazza di San Nicolò è stata oggettivamente cancellata dall'effetto di riempimento e di saturazione ottica prodotta da un parcheggio eternamente affollato di automobili e da bidoni multicolori della raccolta differenziata che ne completano il degrado. La foto che accompagna queste righe racconta invece il come era e come potrebbe essere una piazza restituita al suo valore architettonico e urbanistico: uno spazio denudato e arricchito da aiuole disposte in forma geometrica per moltiplicare, attraverso un dettaglio dì impronta rinascimentale, l'effetto e il colpo d'occhio complessivo. Quanto costa riportare la Piazza di San Nicolò a queste nobili e antiche condizioni? E' così oneroso trovare un'altra allocazione ai bidoni dei rifiuti? E moriranno di fatica i cittadini a cui si dovrà chiedere di rinunciare a quel parcheggio per ridisegnare le quattro aiuole? Si tratta di una riforma a costo zero che meriterebbe una riflessione anche in Consiglio Comunale. Ma c'è qualche visionario disposto al folle volo di immaginare la città senza ricadere nella suburra dei lavori pubblici e delle misere proteste degli operatori?
pienamente d'accordo su tutto, speriamo che qualche amante della città lo porti presti in consiglio comunale......certo non sarà facile trasformare un parcheggio in una piazza, in una città dove ogni piazza diventa un parcheggio!
RispondiEliminaFrancesco Brillanti
La passata amministrazione ci ha regalato un parcheggio a ridosso del centro storico, via delle moline, che è perennemente vuoto. È a 100 metri da San Nicoló e 150 metri dall'incrocio con piazza bassa. Mi pare che quando l'attuale giunta ha annunciato di mettere i paletti di passaggio pedonale in via cialdini, i soliti noti abbiano fatte barricate.
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RispondiEliminaPienamente d'accordo.
RispondiEliminaPoi onestamente ne ho strapieni i cosiddetti di avere un così bel centro storico ostaggio di poche decine di commercianti ottusi e dei soliti fabrianesi che muoiono se non riescono a parcheggiare a meno di 3 metri dal luogo in cui sono diretti.
Le risposte sono facili, le domande giuste sono difficili. La domanda è la seguente: preferite comprare i dolci in una pasticceria ordinata, bella e pulita, o non vi importa nulla e vi recate alla pasticceria più vicina, anche se è disordinata e sporca?
RispondiEliminaDico solo questo: a guardare questa foto e vedere come è ridotta questa piazza oggi, semplicemente mi viene da piangere! Ha ragione Francesco quando dice che in questa città ogni piazza diventa un parcheggio, perfino piazza della Repubblica. Che tristezza!
RispondiEliminaCmq la foto è bellissima.
in medio(critas) stat virtus...
RispondiEliminaTutte le città che hanno la fortuna di avere bellezze architettoniche, Fabriano è sicuramente fra queste, sono dotate di un piano del traffico che prevede la completa zona pedonale del centro storico 24 ore su 24. La circolazione e il parcheggio di pertinenza sono concessi ai soli residenti nelle aree a valore architettonico più basso (insomma non per il corso o nelle piazze principali). Studi del genere sono già stati commissionati dal Comune in passato, sono stati pagati profumatamente e mai attuati.In fondo non dobbiamo inventarci niente basta ispirarsi ai vicini virtuosi.....Gubbio docet.
RispondiEliminaanche Gubbio ha i suoi problemi al riguardo... ;-)
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G.R.
Ma adesso il comune ha una scienziata del traffico, vedremo cosa sarà in grado di fare!
RispondiEliminaAdesso bisogna iniziare a lavorare per recuperare i danni fatti dal Sorce, che a livello urbanistico è di un incompetenza termonucleare globale........... Eppure è ingegnere di vecchia generazione quando le lauree non proprio le tiravano...... chissà come avrà fatto Bòò.
RispondiEliminaLa porcata più eclatante è stata la riapertura del primo tratto del corso...... Bha questi ingenieri senza la g
completamente d'accordo. La piazza è una delle più interessanti piazze fabrianesi e merita l'attento recupero proposto. Sono d'accordo anche con l'anonimo per quanto riguarda la riapertura del primo tratto del corso
RispondiEliminaper i secchi dell'immondizia, basterà comprare un'altro cassone da interrare...magari ci fanno pure lo sconto!
RispondiEliminacome parcheggio, è una pena, anche se,devo confessarlo, più di una volta l'ho "benedetto" anch'io§; tanto vale, riportare un po' di "lucido" in quell'area e riqualificarla "a modino"
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G.R.
Fra tanti discorsi ... la risposta più palese sul futuro urbanistico di Fabriano, il Comune la darà scegliendo il nuovo Dirigente per l'Assetto del territorio. Vedremo chi uscirà vincitore dalla procedura di concorso in atto ... ovvero, vedremo se premieranno lo status quo, oppure sceglieranno il rinnovamento.
RispondiEliminaa quant'è dato lo status quo????...io punto su quello!(con la speranza di perdere, però!)
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G.R.
Bella idea quella del calabrotto Pariano di non far pagare i mezzi pubblici agli anziani.Sono gli unici a Fabriano ad avere reddito.I disoccupati,i quarantenni,i cassaintegrati,quelli si che non dovrebbero pagare altro che pensionati che sono i veri ammortizzatori sociali in citta'.
RispondiEliminaUn'altra cazzata del presidente,a quando la prossima???
Poco tempo fa in occasione del consiglio comunale congiunto senior-junior un assessore ha sostenuto con forza che grazie alla realizzazione del parcheggio dei pullman ora l'ingresso di Fabriano è più bello....devo aggiungere altro?
RispondiEliminapotresti aggiungere che sicuramente, anche la rotatoria, non è da meno!!!!
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G.R.
Beh è costato 400.000 €, almeno bello dovrà essere...
EliminaPiuttosto, gli impianti fotovoltaici funzionano o no?
Santarelli tu che ci capisci, informati.
No....è abbondante!
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