Oggi il Resto del Carlino mette da parte Eros e si concentra su Thanatos e quindi stop alle inchieste sugli appartamenti del centro storico affittati alle zoccole: è la volta dei cimiteri. E precisamente di quello di Serradica che rischia di crollare con le conseguenze, matariali ed emotive, che facilmente possiamo immaginare.
Su questo tema il quotidiano pubblica un'intervista all'Assessore ai Lavori Pubblici Claudio Alianello che vale la pena commentare, perchè contiene la serafica confessione di una crisi motivazionale che riguarda la sua funzione di amministratore ma, più in generale, il racconto dell'inutilità della politica e degli enti locali.
Alianello dice alcune cose interessanti: che il problema del cimitero di Serradica è serio ma non ci sono i soldi per intervenire; che si va avanti a cercare qualche migliaia di euro al mese per i provvedimenti tampone più urgenti; che il Piano delle Opere Pubbliche è solo chiacchiere e distintivo.
Tradotto in termini politici il ragionamento di Alianello conduce a una conclusione drammatica e definitiva e cioè che il Comune - inteso come ente locale e struttura amministrativa - non è più in grado di adempiere alla sua mission e alla sua funzione statutaria.
E su questo versante si apre uno squarcio fosco di verità circa la destinazione delle tasse e dei tributi perchè le parole di Alianello confermano un sospetto - che è ormai consapevolezza diffusa - e cioè che le risorse prelevate dalle tasche dei cittadini non servono per finanziare opere e servizi ma soltanto per tenere in piedi una baracca sempre più grande e sempre più inutile.
L'intervista di Alianello, a suo modo, non è la lagna di un incompreso ma la constatazione di uno sfascio che non nasce dalle visioni apocalittiche e pregiudiziali di un oppositore, ma da una testimonianza interna fornita dall'assessore con le deleghe più significative e pesanti.
Sul fiato corto della Giunta Sagramola c'è poco da aggiungere, viste le decine di aneddoti e di situazioni che ne provano il volo di quaglia, ma di certo l'intervista di Alianello si configura come uno straordinario contributo al grippaggio del motore sagramoliano.
Ma la posizione dell'Assessore ai Lavori Pubblici - seppur rivelatrice di un clima - difetta di un passaggio conclusivo che mi fa pensare alla battuta che un tale Enzo era solito pronunciare quando, nelle balere dell'entroterra, riceveva puntuali dinieghi dalle signore cui chiedeva di ballare: "Ma allora che si venutà a ffà?"
Fuor di metafora viene da domandare ad Alianello: se non puoi lavorare e non ci sono i soldi per fare quel che dovrebbe fare un assessore ai lavori pubblici, "che ce stai a ffà"? Già, perchè in situazioni come queste rassegnare le dimissioni non è una rinuncia ma una denuncia; un atto dirompente di denuncia politica.
Quanto di più remoto dal placido agire e dal tenue pensare dell'Assessore ai Lavori Pubblici. Ma mai dire mai.
Chiediamo a Paglialunga se pensa che anche Alianello e' inadeguato al ruolo di assessore. Come disse una certa persona, MA MI FACCIA IL PIACERE
RispondiEliminaDopo queste affermazioni, Alianello deve dimettersi. Cosa ci sta' a fare ?
RispondiEliminail comune esiste solo per dare la paga ai suoi dipendenti pubblici, occupati a tempo pieno dietro le pratiche burocratiche e completamente scollati dalla gestione del territorio
RispondiEliminaoggi il cielo è azzurro
RispondiEliminaMi ripeto anche su questo post:
RispondiEliminaIo mi auguro invece che il comune di Favriano venga al più presto commissariato per MANIFESTA INCAPACITA' DI INTENDERE E DI VOLERE di tutto il consiglio(cucuzzaro) comunale.
Salvo solo U.U.
E Crocettilaqualunque non lo salviamo ?
EliminaQuello che leggo spesso, è che non ci sono idee, niente proposte concrete ne indignazione per i problemi della città.
RispondiEliminaIl Sindaco, lo sappiamo tutti è limitato nelle sue decisioni politiche e queste, in assenza, vengono prese dai dirigenti che fanno il bello e cattivo tempo, ma non sono scelte politiche. Se a fare i bilanci ci pensano i dirigenti, se il piano triennale dei LLPP li fa il dirigente assetto del territorio e le aliquote dei tributi sono a discrezione della Dirigente, le scelte non sono politiche ma di opportunità e clientelismo politico. O no?
Si vuole far “fare il chioppo” a questa amministrazione inconcludente che prende gli ordini dai dirigenti di settore e non fa scelte politiche condivise, meditate e partecipate?
Lo di faccia sulla macelleria che è stata perpetrata nei confronti dei cittadini che hanno subito aumenti oltre una volta e mezza la pressione tributaria del 2012; lo si faccia sulla macelleria sociale sugli anziani proprietari di abitazione principale che hanno pagato una TASI identica a quella dei ricchi signori, politici e capitani d’industria fabrianesi; lo si faccia sulla Tari, sul degrado della città, sulle strade dissestate e disastrate, sulla segnaletica stradale invisibile, sulla scarsa illuminazione, sul piano triennale politico-clientelare.
Non ho letto indignazioni quando è stata votata la macelleria sociale della TASI nei confronti delle abitazioni principali: anziani soli, anziani al minimo, cassintegrati, disoccupati, poveri hanno pagato quanto ha pagato il Sindaco, quanto Tini, quanto Viventi, quanto Antonio, Francesco, Vittorio e Maria Paola Merloni, quanto Spacca ecc.;
non ho letto indignazione quando è stata votata la TARI con una differenza di 30 euro tra un anziano solo e al minimo e una famiglia di 5 persone per giunta ricca.
Quanto sopra, caro Gian Pietro, non è altro che una conferma a quanto scrivevi pochi giorni fa:
“Leggere che la residenza onoraria a Elena Sofia Ricci è diventata un caso politico di maggioranza, mi convince che a Fabriano, ormai, c’è solo da aspettare serenamente il chioppo. Ciò per dire che, di norma, al massimo della crisi corrisponde sempre il massimo dell'ottusità politica, del lassismo interiore e del baloccarsi fino alla fine con tutte le cazzate che si presentano a tiro”.
Oppure quando hai scritto:
“Leggendo la notizia della residenza onoraria a Suor Angela mi sono cadute le braccia e altre appendici corporee meno nobili da riferire. Poi, a freddo, ho pensato che va bene così perchè questo livello di bassezza politica è probabilmente il segnale di un imminente collasso che attendiamo fiduciosi".
Maurizio Corte
Belle parole, ma sulla vicenda di Paglialunga non dici nulla ?
EliminaSign.Corte ma che dice???? Pariano è uno scienziato nel proporre queste amenità se non ci fosse con chi rideremmo???
EliminaGià, sulla questione Paglialunga non dice nulla l'esimio Corte?
EliminaCorte, non aver paura di esprimere un tuo giudizio su Paglialunga
EliminaMi correggo: "rifiuto" o “omissione in atti d’ufficio".
RispondiEliminaPerò la coalizione di Sagramola l'hai sostenuta, non eri candidato anche tu alle elezioni?
EliminaQuesta sera hanno organizzato un aperitivo nella sede del PD, madrina della serata sarà Lucrezia Borgia (il vino portatevelo da casa). Avranno anche organizzato un torneo per premiare, con fette di prosciutto per gli occhi, il miglior naufragio dentro un bicchier d'acqua?
EliminaConfermo, ho partecipato alla campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Sagramola e ho partecipato alla stesura del suo programma politico.
EliminaVede signor (?), se fossi stato eletto consigliere al posto di Malefora, molti provvedimenti non li avrei votati, tutti quelli per cui protesto e contesto sul mio profilo. Ma questo non significa nulla: ovvero, c'è chi i programmi li scrive, fa accordi programmatici e c'è chi non li rispetta.
Per alcuni, i programmi sono punti di vista, sono libri delle favole, fogli dove scrivere promesse per poi non mantenerle. Per altri, come per me, il programma lo vedono come documento programmatico sui problemi da risolvere, su proposte concrete per la città, i cittadini, senza fare false promesse e promettere opere faraoniche che poi non puoi mantenere.
Con i cittadini bisogna essere onesti: promettere poco e mantenere quello che si è promesso.
Altri, non io, lo vedono come un documento obbligatorio per legge da allegare alla candidatura a Sindaco e poi lo si può anche gettare ne cestino.
I libri dei sogni si comprano in libreria.
Maurizio Corte
In primis bisogna ridurre i bisogni della "buca" comunale,
RispondiEliminapoi per trovare facilmente i soldi da chi li deve alla collettività, ripulire la città e dare un piccolo stimolo all'economia, basta fare come nella città di mia moglie:
www.comune.torino.it/giunta_comune/intracom/htdocs/2011/2011_01109.html
www.propit.it/threads/multa-per-veranda-a-torino.29827/
Ma Alianello ha capito di quale assessorato si occupa ?
RispondiEliminaLa ricerca Orizzonte Fabriano 2 ha così evidenziato come i fattori quali la predisposizione al cambiamento e all’innovazione, la ricerca di metodi alternativi, la tensione al progresso e al problem solving, l’organizzazione just in time, la valorizzazione del made in Italy e, in particolare, del made in Fabriano, rappresentano leve strategiche per superare l’attuale periodo di crisi... buonanotte, dopo queste conclusioni possiamo riprendere a dormire tranquilli.
RispondiEliminaEro presente a Orizzonti Fabriano 2. La ricerca dice il contrario di quel che scrive il Corriere Adriatico. L'ennesimo articolo di regime. Mi hanno detto che dalla prossima settimana il report sarà sul sito della fondazione. Leggetelo. Fabriano non ha giornalisti ma penne di regime
RispondiEliminaSono passati 15 anni dalla ricerca Censis su Fabriano che anticipava scenari simili a quelli descritti oggi, è cambiato qualcosa? Di sicuro è cambiato in peggo. A me interessa poco leggere l'ennesimo studio dal sito della Fondazione, ma conoscere concretamente cosa intenda fare di concreto per la riconversione dello scenario economico - produttivo cittadino.
EliminaPuoi farlo tu post su Orizzonti Fabriano? TE ne sarei grato...... Con stima!
EliminaMa che ce stai a faa..ma chi te l'ha fatto faaaa..
RispondiEliminaMa che ce stai a faa..ma chi te l'ha fatto faaaa....
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