Sergio Romagnoli, neoconsigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, ha lanciato una proposta ai due candidati al ballottaggio: fuori i nomi degli assessori. In teoria sarebbe una buona idea perché darebbe ai cittadini la possibilità di avere qualche elemento di giudizio in più e toglierebbe al Sindaco che verrà quell’aura podestarile che gli viene assegnata da un sistema elettorale che scatena i personalismi più blasfemi. E’ vero che la norma stabilisce che la titolarità dei poteri è tutta del Sindaco - che delega assessori senza diritto di voto, costretti a dimettersi nel caso fossero stati eletti in consiglio comunale – ma sapere in anticipo chi saranno i collaboratori del primo cittadino è una opportunità su cui ragionare. Ma questa è la teoria politica. Poi ci sono il machiavellismo pratico e le considerazioni di opportunità. Sappiamo bene, infatti, che i candidati sindaco evitano di tirare fuori i nomi degli assessori per non dare assist e alibi ai delusi che, non essendo nominati, chiuderebbero baracca e burattini smettendo di correre e cercare voti. Nel 2007, un malconsigliato Carmenati, fece questa sceriffata letale, pensando di fottere il Barbuto con l’asso nella manica. Ma il Barbuto rimase immobile come un Caimano di Monte, resistendo alle pressioni e ai richiami degli ansiosi che lo spronavano ad allinearsi agli Avvocati. Contro Carmenati si aprirono le acque del Mar Rosso e finì come sappiamo. Quindi quello di tirare fuori i nomi è un asso che, in genere, calano gli inseguitori per recuperare terreno ma che raramente funziona davvero. Sulla pagina di Facebook di Romagnoli è quindi intervenuto Urbani o chi per lui, cercando di tenere assieme capra e cavoli, ossia senza dire i nomi ma limitandosi a evocare i criteri con cui comporrà la Giunta. Una prudenza che si spiega con l’esperienza passata, perché quando Carmenati fece quell’errore madornale era presente anche Urbani, designato alla carica di assessore alle frazioni. Paradossalmente è proprio nei rapporti di forza tra i candidati che si scorge la ragione che indurrà entrambi a tacere: Sagramola non può e non vorrebbe perché sarebbe un suicidio, visto il suo dato personale e quello delle liste; Urbani vorrebbe ma non può perché si troverebbe di colpo isolato, con Silvano D’Innocenzo e Claudio Biondi, uomini di partito umiliati dal “fuori tutti”, che avrebbero qualche motivo concreto per operare col culo girato. Morale della favola: avremo tante parole impegnative sui criteri, sulle intenzioni, sui parametri e sulle magnifiche sorti e progressive della nuova giunta comunale ma nessun nome. Manco a cavarglieli di bocca con le tenaglie. Perché, in politica, non è detto che chi mena prima mena due volte. Anzi a volte è detto esattamente il contrario.
15 maggio 2012
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RispondiEliminaAlla faccia della buona politica, della trasparenza, dei "progetti prima di tutto" e..........dei cittadini!
RispondiEliminaMe sa tanto che quella telefonata che hai ipotzzato Giampiè, anche se uno strazio, è più reale che mai!
Sergio è stata una campagna elettorale indifferenziata. I due candidati principali hanno fatto come le confezioni del sale che uno le compra senza cercare la marca...e ogni occasione è buona per verificarne la totale sovrapponibilità...su quali basi scegliamo? boh....ecco boh è la parola chiave della campagna
RispondiEliminasarà...ma ho la più che vaga impressione che chiunque "vinca", non arriverà a consumare tanti panettoni....
RispondiEliminastanno col culo stretto, ma non hanno ancora capito il perchè...a questo punto, mi chiedo....saranno davvero in grado di governare la città???
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G.R.
la teroria dei panettoni è fondata...e come diceva Corrado alla Corrida...e non finisce qui....
RispondiEliminaG.Simonetti
come minimo, allora, la fermarket venderà un sacco di picconi....
RispondiElimina____________
G.R.
Tranquilli che di panettoni ne mangerà 5 il nuovo sindaco. Dopo il tutti a casa della giunta Castagnari mi sa che ai più è passata la voglia di fare tanti giochetti, anche perchè si troverebbero a dover competere con due nuove forze (M5S e 3.0) che oggi sommati (ma non insieme) farebbero il 26%, ma se si dovesse votare tra un paio d'anni, potrebbero tranquillamente andare loro al ballottaggio.
RispondiEliminaL'amara verità è che chiunque sia il sindaco non avrà sicuramente la migliore squadra possibile per governare la città, speriamo che non ci capiti una armata brancaleone..
"la speranza è l'ultima a morire"...ma agonizza bene già ora...
RispondiElimina________
G.R.
L'armata Brancaleone l'abbiamo già avuta......
RispondiEliminaGrazie Giampietro, sei riusciuto a spiegare la politica con il linguaggio semplice di chi la conosce in tutte le sue sfumature. Sei un vero esperto e un grande analista.
RispondiEliminaLorenzo