8 settembre 2012

FaVriano provincia di Macerata?

Ieri mattina, in occasione del mio debutto su Radio Gold con la rubrica "Il dito nell'occhio", ho affrontato la questione del riordino delle province in terra marchigiana. Credo valga la pena ritornarci su perchè si tratta di una faccenda che potrebbe tenere banco nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Il quadro di riferimento - delineato dai provvedimenti del Governo - è molto semplice: la provincia di Fermo confluisce in quella di Ascoli, Ancona e Pesaro restano come sono e la Provincia di Macerata sparisce, confluendo, a sua volta, nella provincia di Ascoli Piceno. Questo "rimescolamento virtuale" di popolazioni e territori è destinato a produrre un effetto deflagrante: la formazione di una macroprovincia ascolana con circa 720.000 abitanti, pari a circa il 45% della popolazione regionale. Il che, come è facile capire, configurerebbe una Regione totalmente sbilanciata verso Sud, culturalmente più affine alla logica assistenzialista della Cassa per il Mezzogiorno che non al modello NEC della piccola e media impresa. Inoltre occorre tenere conto anche di un altro aspetto e cioè che i consiglieri regionali sono eletti sulla base di collegi provinciali. Ciò significa che in Consiglio Regionale potrebbe formarsi una lobby politica ascolana in grado di condizionare tutte le scelte e gli indirizzi del governo regionale. Una situazione di questo genere non farebbe altro che alimentare le pulsioni "romagnole" e secessioniste del pesarese e il progressivo isolamento della provincia di Ancona. Il Governo, probabilmente per evitare anche questo tipo di problemi, ha trovato una soluzione all'italiana: dare alle Regioni la possibilità di individuare propri criteri di riordino del quadro provinciale. Salvare le quattro province storiche diviene tecnicamente possibile. A condizione che alcuni comuni di rilievo decidano di trasferirsi armi e bagagli ad altra provincia. Se ad esempio Fabriano, assieme ad altri comuni limitrofi più piccoli, decidesse di entrare nella provincia di Macerata quest'ultima sarebbe salva. Capite bene che la decadente e mesta FaVriano avrebbe la straordinaria possibilità di ritrovare un centralità perduta sotto il profilo economico contrattando, da posizioni di forza, la localizzazione di servizi di pubblica utilità, di opportunità imprenditoriali e di iniziative culturali (basti pensare al ruolo e al prestigio di istituzioni come lo Sferisterio e l'Università di Macerata). Ovviamente si tratta di un terreno politico tutto da esplorare e dissodare, ma credo che la politica faVrianese debba iniziare a riflettere su questi spazi di intervento reali  piuttosto che illudersi di fermare la fuga all'estero delle imprese locali organizzando la Resistenza attraverso una Commissione di studio. Perchè quando i politici avranno finito di studiare, quelle stesse imprese saranno già arrivate a Varsavia con tutto l'ambaradan.
    

6 commenti:

  1. E se fosse l'occasione per una svolta che risollevi di colpo la nostra economia e faccia schizzare alle stelle il nostro benessere?
    Fabriano come Livigno o Campione D'Italia: zona franca.
    Ci siano sempre sentiti come un'enclave (circondati dai monti come siamo), è il momento per esserlo veramente!

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  2. Caro Giampietro, penso che lo sai già ma voglio dirlo nel tuo blog. Io credo - e non sono solo nel mio partito - che le Provincie siano tutte da togliere. Ma se non e' così allora l'idea di Fabriano in Provincia di Macerata e' un ipotesi che offre molti, molti vantaggi alla nostra città. Personalmente preferirei che le Provincie rimanessero e cancellerei le Regioni che sono il vero dramma dei conti pubblici italiani. Fanculo il federalismo se ci manda al fallimento.

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  3. Una riflessione simile la sta facendo foligno per unirsi, con spoleto, a terni.

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  4. Rispettando il criterio di "contiguità territoriale", per salvare la provincia di Macerata basterebbe l'accorpamento della sola Fabriano. Macerata dovrebbe cedere molta autonomia amministrativa pur di non perdere la provincia.
    Maurizio Corte

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  5. finire sotto "MonteCiocco", mi fa brutto solo a pensarci...
    smettete di dar suggerimenti ai poltronai, altrimenti va a finire che quei pochi vantaggi che potremmo ottenere, si trasformeranno in braccioli e cuscini...come al solito!
    ________________
    G.R.

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  6. Ma Monti non ha detto che è inutile giocare a risiko che tanto i confini delle province sono quelli attuali e eventuali magheggi sono inutili?

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