3 settembre 2012

Le serene mire del Menestrello

Nello splendido montaggio donatomi da Fabrizio Moscè sulla partita a bocce a casa Tini, c'è un piccolo refuso, un peccato veniale che mi stimola a svolgere una riflessione politica. Erroneamente abbiamo inserito tra i giocatori anche l'assessore Giovanni Balducci che invece pare non fosse presente alla serata. Balducci è il più potente, enigmatico e sfuggente degli assessori della Giunta Sagramola. A prima vista rilascia una serena impressione naif, condita di riccioli e riccioloni, come fosse appena uscito da un coiffeur a cui sia sfuggito di mano il giusto dosaggio della permanente. Il tutto condito da una linea di baffo che ne completa ironicamente il profilo. Insomma un po' Cocciante ma senza pena, e un po' Bob Dylan negli anni dell'armonica e della chitarra acustica. Questa immagine da menestrello della politica è un autentico depistaggio somatico che Balducci utilizza con abilità e furbizia, accompagnandolo a una delega - quella al turismo - che di solito viene considerata una sorta di parcheggio senza traffico, uno spazio vuoto dove la differenza tra il fare e il non fare non viene registrata dai sismografi del potere e dell'opinione pubblica. In questo spazio tranquillo Balducci ha invece costruito la sua nicchia politica ricamandosi prima l'immagine del meno sorciano della Giunta Sorci e oggi dell'assessore che partecipa al mandato Sagramola come garante di una rottura non troppo radicale col precedente mandato amministrativo. In questo movimento su spazi stretti e risicati ha, fino ad ora, dimostrato una perizia che ne ha accresciuto la nomea di uomo di potere; un potere sostenuto e consolidato anche dal suo essere punto di riferimento di altri, influentissimi ambienti locali. La sua azioni politica risulta quindi defilata e neutrale rispetto alle schermaglie interne alla Giunta. Un chiamarsi fuori che non somiglia al gran rifiuto celestiniano, ma alla consapevolezza di poter, sempre e comunque, giocare una partita in proprio, sulla linea di confine tra la fedeltà al partito e la fedeltà a se stesso. Come ha dimostrato in un recente Consiglio Comunale, quando si è preso la briga di uscire dall'apparente cono d’ombra per rifilare una staffilata al Cinque Stelle, rispetto a quale il resto della maggioranza si muove, invece, in evidente “soggezione da consenso”. Nei giorni scorsi, a partire dalle vicende della mobilità urbana e del traffico, questo blog ha proposto all'attenzione dei lettori – complice anche l’età dei protagonisti - una sorta di sfida all’OK Corral tra gli assessori Alianello e Galli per una futura candidatura a Sindaco. In realtà Giovanni Balducci è, a tutti gli effetti, un potentissimo terzo incomodo: proietta luce scegliendo l’ombra, parla tacendo e agisce quasi ripudiando ogni forma cinetica. Tutti sappiamo che c'è e che conta, ma ci facciamo fregare dalla sua capacità di muoversi sul low profile. Da ragazzi, quando non avevamo studiato la lezione, cercavamo mille modi per non farci notare dall'insegnante intenzionato a interrogare. Puntualmente venivamo beccati: con le mani nel tascapane, a raccogliere una penna o col capo lievemente proteso verso il basso. Osservandolo attentamente credo si possa scommettere, e vincere facile, affermando che Giovanni Balducci non è mai stato interrogato per via di un solo movimento oculare o facciale che abbia potuto minimamente attirare l'attenzione di un insegnante girato di culo. Ed è questa capacità del potere di non sudare mai che lo proietterà nell'empireo della politica locale. Un passo dopo l'altro. Mentre tutti guarderanno altrove.
    

14 commenti:

  1. C'è quasi ammirazione per Balducci in questo post....e la sensazione che Simonetti voglia diabolicamente dividere la maggioranza

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  2. No c'è solo curiosità e desiderio di raccontare anche le cose di chi si fa vedere di meno. Per quanto riguarda l'intenzione di dividere la maggioranza la considero del tutto fuori luogo. Questo non è un blog di opposizione nè intende diventarlo in futuro. Anche perchè ci sono 9 consiglieri comunali, partiti, movimenti politici e liste civiche che fanno opposizione. penso siano sufficienti. In più respingo il diabolico perchè non mi si addice davvero.

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  3. E' evidente...altro che satira...qui c'è un polemizzatore sempre pronto a ipotizzare scenari dai mille sotterfugi per divertire più se stesso che gli altri...guarda ad esempio come istiga il consigliere comunale 5 stelle, o come parla della presunta contrapposizione Galli Alianello. Quando poi quando si inserisce nel dialogo tra Sagramola e Romani per prendersi il merito di averlo stimolato supera se stesso!!! Magnifico!!!

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    1. Può sempre aprire un blog e fare di meglio.

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    2. A FaVriano si preferisce demolire quello che fanno gli altri....

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  4. Puoi anche rivolgerti a me dandomi del tu....Comunque mi spiace non chiamarmi Lorenzo perchè con quel Magnifico finale mi avresti riempito di onori rinascimentali. Dialogo tra Sagramola e Romani? Hai una visione edulcorata delle cose della politica! Comunque ti ringrazio. La critica è sempre ben accetta e migliora gli approcci. Thanks

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  5. A Mio avviso è una delle analisi più distaccate ed oggettive di Gian Pietro. Giovanni Balducci mi ricorda di un insegnamento che mi fece una collega israeliana quando ero all'università:"fa pensare agli altri che sei un idiota, l'importante che tu non lo sia!!!". Giovanni col suo atteggiamento ed indole serafica non mette la controparte in allarme o sulla difensiva, mentre si muove con lucida freddezza nei meandri della politica, ha la dote del sommergibile, non si vede e quando emerge è troppo tardi!! Insomma non un Yellow ma un yellow-white (dato le frequentazioni di Santa Madre Chiesa) submarine!!!!!
    Giuseppe Gagliano, La spada dell'Islam

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  6. Balducci lo dovevate vedere alla festa di Attiggio!!!! Riusciva a passare inosservato anche vestito da antico romano!!

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  7. Articolo come al solito pungente.
    Il nostro caro Giampietro non si smentisce mai!
    Hai toccato un tasto dalla nota alquanto austera dal retrogusto misterioso che per chi mastica ed è appassionato di politica come me è a dir poco affascinante.
    L'Assessore Balducci dall'intangibile atteggiamento silente sta, utilizzando una formula a te gradita Giampietro , studiando per poi essere interrogato.
    Questa situazione di "guerra fredda" tra i due Assessori pluricitati sono la "materia di studio" di Balducci che ha ritenuto giusto rimanere nelle retrovie al fine di seguire gli sviluppi di questa avvicente sequenza di eventi che vede collidere il Partito Democratico con i democristiani dell'UDC. In poche parole uno scontro che potrebbe spostare degli equilibri interni alla Giunta o addirittura decidere chi la comanderà. I due partiti all'apice della coalizione Sagramola pare che non si risparmieranno.
    Tra l'insoddisfazione delle girelle motta, un impolverato Piano Sintagma del 1997, un assessore vulanico e protagonista della scena, un altro che getta asfalti e si da all'attività di dolceria ecco spuntare l'Assessore spettatore che getta un velo di mistero ed austerità nel modo più temibile ed immaginabile.

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    1. Della passata Giunta, Balducci è l'unico tra i riconfermati che ha mantenuto l'assessorato precedente, segno a mio avviso che ha svolto un buon lavoro.

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    2. da quando, gli incarichi assessorili sono affidati per merito?...pensavo fosse solo una triste spartizione di potere.
      ______________
      G.R.

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