Chiunque osservi le cose della politica senza rischiosi investimenti psicologici, sa bene che le scelte nazionali dei movimenti e dei partiti tendono a ricadere sugli equilibri locali e a incidere sulla formazione di nuove aggregazioni politiche. Immaginare, quindi, una politica municipale staccata dai processi nazionali, significa coltivare un localismo isolazionista che oscilla paurosamente tra l'ingenuo e il demenziale. Ciò vuol dire che dopo le elezioni politiche di febbraio cambierà radicalmente anche la politica fabrianese: ciò che qualche mese fa sembrava impossibile diventerà di colpo praticabile e saranno molti i rapporti politici innaturali ad essere riassorbiti e riabilitati nella nuova fase che si apre. Ad esempio Monti ha affermato che la sua area centrista può allearsi sia con un centrosinistra ripulito di socialdemocratici e sindacalisti che con un centrodestra liberato dall'ipoteca del berlusconismo. Il che, a livello locale, significa che non è più obbligatorio o scontato l'asse tra il centro montiano e il Pd, ma che c'è spazio anche per un accordo elettorale e di governo tra il centro e la destra. Il che prefigura un possibile e auspicabile scongelamento del quadro politico locale. In parallelo è significativo ricordare come Bersani abbia solennemente dichiarato che che non mollerà Vendola e la Cgil solo perché glielo chiede Monti. E questo pronunciamento, di certo, non rende durevole l'opposizione di Emanuele Rossi e del SEL ai democratici. Un ragionamento analogo vale anche guardando al centro. Ottaviani, eletto con una forza di opposizione, si candida alle politiche con un partito che a Fabriano è in maggioranza e a livello nazionale è concorrente del Pd e sostenitore di Monti. E in questo caso il problema è sia di Ottaviani che dell'Udc. Certo è che Ottaviani non potrà più essere, come è stato in questi primi mesi di mandato, il leader indiscusso dell'opposizione consiliare. Così come Rossi non potrà sostenere, troppo a lungo e in forma critico-oppositoria, le istanze di una sinistra sociale ormai riassorbita nel generoso ventre del partito democratico. E, tanto per proseguire, c'è anche il caso Solari, che è stato eletto nelle file dell'opposizione, ma essendo in quota Fli milita in un centro che, pure da queste parti, potrebbe rinegoziare l'alleanza con la sinistra in nome di un patto montanaro tra montiani e Pd. In pratica l'area dell'opposizione consiliare scende da dieci a sette consiglieri e la maggioranza tende potenzialmente a crescere. Paoletti, fino a qualche settimana sospettato d'amorosi sensi con la maggioranza Pd- Udc, è facile che resti all'opposizione, specie ora che è nato, e lotta assieme a noi, il movimento di Ingroia. Movimento che annovera l'Idv, che a Fabriano ha sostenuto Sagramola e oggi si trova nello stesso mazzo di Paoletti che, però, si oppone a Sagramola. Per chi vive di semplificazioni tribunizie, ed è convinto di rappresentare i cittadini buoni e perbene, tutto ciò conferma gli effetti deleteri del partitismo morente. Ma la verità è un'altra e cioè che siamo di fronte a un caos che anticipa il cosmo, caratteristica essenziale di qualsiasi transizione destinata a produrre nuovi equilibri. Il dato politico che conta è che di fronte a tali sommovimenti la Giunta Sagramola pare invecchiata in pochissimi mesi, come il dipinto di Dorian Gray. E non per l'agire nefasto del Sindaco e degli assessori ma per la trasformazione repentina del quadro politico prodotta dalla discesa in campo di Monti e dalla ennesima resurrezione di Berlusconi. Per queste ragioni non è da escludere pure una fine anticipata dell'esperienza Sagramola, la cui vittoria bipolare non può resistere alla formazione di un nuovo schema politico nazionale a tre poli. Un equilibrio che si consoliderà anche in chiave locale e che ha un duplice obiettivo propedeutico a qualsiasi politica di crescita: garantire la governabilità e tutelare il sistema democratico dagli attacchi dei destabilizzatori inconsapevoli e degli indignati professionali. Il grande storico Federico Chabod - in una straordinario saggio introduttivo al Principe del Machiavelli - immagina il grande diplomatico fiorentino, fermo su un lato della Piazza della Signoria, che osserva con l'ironico e malcelato distacco un'infiammata invettiva di Gerolamo Savonarola. A dimostrazione che i sottili equilibri della politica vivono su dinamiche e meccanismi assai più profondi e complessi di quelli evocati dagli spettacoli di un qualunque predicatore in una qualunque piazza urlante e gremita.
29 gennaio 2013
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Dai e dai, in tutti gli articoli di questo blog, vuoi o non vuoi, di qualsiasi cosa si parli la chiusura è sempre la stessa...
RispondiEliminaMa che rosicone!
Un altro del genere che se gli indichi la luna si sofferma a guardare il dito.
EliminaClap clap clap!!!! un'altra perla di intelligenza. Pensi che smetto di scrivere ciò che voglio perchè arrivi tu col tuo commentino penoso e l'italianuccio di chi ha letto il bignamino di Grillo? Poracci che siete
RispondiEliminaCondivido spesso quello che dici ma da parte di un professionista della politica narrata come te la citazione al Bignami di Grillo te la potevi risparmiare, indipendente da quello che tu possa pensare o meno di grillo ma non c'entra una beata mischia. questa non te la passo
Eliminatu dici che il quadro locale muterà con gli equilibri post voto? Io non sono così sicuro, secondo me c'è una tale inerzia nella politica fabrianese, mischiata con personalismi che si intrecciano da anni che credo che possano tirare avanti così per altri 4 anni, salvo magari tirare dentro anche ottaviani, che in caso di buon risultato potrebbe reclamare qualcosa.
RispondiEliminaPer il resto fare invecchiare di più la giunta Sagramola mi sembra francamente difficile, sembra già il Crociato a guardia del santo Graal in Indiana Jones e l'ultima crociata
Io penso che possano cambiare gli equilibri politici anche qui. Il problema è che ciò avverrà rimpastando le persone. ma del resto tocca fare candele con la cera di cui si dispone no?! ;)
RispondiEliminaSig. Simonetti: lei ha scritto "il movimento di Ingroia Movimento che annovera l'Idv, che a Fabriano ha sostenuto Sagramola e oggi si trova nello stesso mazzo di Paoletti che, però, si oppone a Sagramola".
EliminaDopo aver letto della candidatura dell'assessore IDV Paglialunga nel PD (se ci fate caso nel simbolo CD, c'è la "D" del PD stesso stile e colori). E' vero che Rivoluzione Civile è composta anche dall'IDV ma non da Paglialunga e neanche dal consigliere IDV Malefora, che, è voce di popolo, si tenga defilata per non far rischiare la poltrona all'Assessore di riferimento.
http://3.bp.blogspot.com/-8k23jRo-2Ac/UQaptiPiVAI/AAAAAAAAEyY/QNTH1Duzass/s1600/2.jpg
RispondiEliminaI sondaggi di Sky un mese prima del voto dicono poco.....
RispondiEliminasopratutto prima dell'acquisto di balotelli
EliminaBignami di Grillo = quello che lui dice e le linee guida che da vanno seguite. Potete sfiduciarlo ? Bersani non è il padrone del marchio PD grillo lo è del 5stalle. Poverini i grillini che oramai si sentono all'opposizione di tutto e tutti. Rossi non è mai stato un uomo di sel ma un figlio dell'Arci dei centri sociali e di qualche bevuta e immancabile fumata. Continuo a stimare poco chi non ha mai lavorato e non di è mai pagato una bolletta da solo.
RispondiEliminaCS
http://www.beppegrillo.it/2013/01/commissione_din.html#commenti
EliminaC.S. Con il Sistema
non avrà mai lavorato e non si sarà mai pagato una bolletta da solo...eppure, tra giunta e consiglio, è di gran lunga uno dei più attivi e forse l'unico con una visione/proposta politica che non è vecchia di almeno 30 anni!
Eliminain effetti con questa sel che si democristianizza sempre di più non sembra aver molto a che fare...e meno male!
Rispetto per Rossi che ci ha messo sempre la faccia ed è stato coerente. Tutto gli si può dire tranne che campi di politica.
EliminaPOtrei dire molte cose...ma.
RispondiEliminaVoglio parlare di Hitler.
Stasera ho appreso che spesso quando alzava il braccetto, a causa di un grave disturbo di aerofagia, il Superuomo, scorreggiava....
Questo lo dico ai giovani della destra che magari seguono un mito e invece è solo uno scorreggione!
Heil Kul!....
Altro che MaCChiavelli...che poi pure lui!
EliminaIeri sera ho sentito Ingroia (mentre su Rai Uno parlava Conte). Dalle parole del magistrato in aspettativa ho dedotto che l'aerofagia è anche orale.
EliminaQuello scoreggione quasi conquistava il mondo ;)
RispondiEliminaIo personalmente sono uno dei pochi che demonizza sia il nazismo che il Comunismo due mali mondiali che hanno portato male e stragi di ogni genere... il fascismo a confronto è stato una barzelletta se pensate al fatto che hitler l'italia se voleva se la conquistava con una settimana... parlando di cose attuali credo che è impossibile che l'assetto non cambi Ottaviani democristiano lo è stato sempre quindi nel centro lui ci sta e anche bene... ma Solari che viene da Destra Sociale insomma uno di quelli più che convinti che Mussolini di cose buone nà fatte molte anzi tante che ci sta a fare con Monti?
Monti è più a destra di Forza Nuova. Se sei stato attento alle cose che l'ex premier ha fatto nell'ultimo anno lo dovresti aver capito.
EliminaPoi ti dovresti anche meravigliare di uno che si professa ateo e finisce con il prete mancato Tabacci o di un altro che si definisce cattolico e finisce sotto il mangiapreti Ingroia.
Ed anche di SEL che chiedel'abolizione dell'art.18 che finisce sotto il PD che invece lo ritiene giusto.
Secondo me e dico secondo me molti stanno confondendo il fatto di cosa sia la politica. Una volta c'erano le ideologie, uno che era di destra lo era perche la destra portava avanti determinate idee, uno che era di sinistra ne portava avanti delle altre ed ancora altre quelli di centro poi c erano le varie sfaccettature ma le linee guida piu o meno cerano. Io quando avevo 20 - 25 anni ero interessato a fare politica, ma intendevo la politica come servizio al cittadino dove cerchi di fare le cose migliori e mi sarebbe piaciuto andare in giro per la mia città a testa alta ed essere ringraziato verbalmente per il buon lavoro svolto. Siccome avevo pendenze a sinistra e avevo iniziato a strizzare gli occhi all allora PDS conoscedoo qualche esponente attivo che allora stimavo come persona. Da li capii che la politica non era quello che intendevo io, ma è un ingarbuglio di interessi personali e favoritismi inciuci malefici affari di comodo e chi più ne ha ne metta. Quello che descrive Simonetti negli ultimi post mi fa stare solo male perchè vedo nei suoi scritti una politica reale che secondo me non ha nulla a che vedere con quello che dovrebbe essere la missione della politica.
RispondiEliminaVedere i cambiabandiere solo per la poltrona mi fa solo pensare " ma dov'è finita la dignità di un uomo ". Quando sento sotto le campagne elettorali dire voto a Tizio perchè se mi serve qualcosa..... a caio perchè forse forse..... sempronio perchè ha leconoscenze in alto e poi....... Come dice qualche mio collega.... un leggero filo di fumo. Sarò anormale io se in 42 anni di esistenza non ho dovuto chiedere mai un favore ad un politico. Gli unici favori che ho ricevuto sono stati quelli degli amici e sopratutto degli amici economicamente più precari.
Non so dove andremo a finire dopo il 25 ma sicuramente per quel che mi riguarda mai come ora presterò attenzione sul dove posizionare la mia X. Chiudo dicendo che non risponderò a chi attaccherà questo post visto che l'anonimus prolifera con il piacere distruttivo piuttosto che costruttivo, Volevo solo approfittare dell ospitalità di questo Blog per esprimere il mio pensiero univoco.
Fabrizio Lampini
Quoto pure i puntini si sospensione. Ottimo scritto !!!
Eliminaconoscere il sistema,può essere un buon aiuto per rettificarlo...
Eliminaci sono passato pure io...tranne per il desiderio di scendere in campo
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G.R.
Tra Maria Paola Merloni e Serenella Fucksia scelgo Marco Ottaviani.
RispondiEliminaAnche io
Eliminatra Maria Paola Merloni, Serenella Fucksia e Marco Ottaviani scelgo di andare in settimana bianca.
EliminaBeato te che ciai li sordi
EliminaCaro Fabrizio quel che scrivo nei miei post è una politica presentata nella sua essenza storica di lotta per il potere, promozione personale, bene comune, crimine e delitto. La politica è sempre stata questo e sempre sarà questo perché gli esseri umani sono fatti così. A volte tendiamo a vedere un passato glorioso tradito da un presente squallido. Ma la verità è che i contemporanei vedono sempre lo squallore dei loro tempi. Noi ad esempio pensiamo a Giulio Cesare come grande stratega, grande virtuoso, grande scrittore e grande soldato. Per molti dei suoi contemporanei fu un usurpatore delle virtù della Roma Repubblicana. La verità è che dobbiamo disinvestire psicologicamente dalla politica, smettere di pensare che possa esistere una lotta tra il bene e il male, che ci siano persone ispirate da assoluta sanità e persone ispirate da pessima volontà. E ti dico una cosa che ti sconvolgerà: preferisco la mediocrità delle ambizioni e dei disegni personali ai grandi obiettivi salvifici perché la libertà è sempre minacciata dal desiderio del bene collettivo e mai dal piccolo cabotaggio della singola ambizione. E’ l’individualismo dei liberali che ha sconfitto la follia collettiva comunista e fascista, è il depravato Danton che aveva ragione e non l’incorruttibile Robespierre. E’ il millantatore Perlasca ad aver salvato gli ebrei ungheresi e il nazista alcolizzato ma pentito Schindler ad aver creato la lista. Il bene di solito nasce da male e mai da se stesso. Per questo dobbiamo pensare la politica come strumento di governo e non come inversione totale di rotta nella virtù, nei comportamenti e nelle scelte degli uomini. Perché un cambio del genere può solo riguardare i singoli e la loro coscienza.
RispondiEliminanon mi piace...temo seriamente che quello che hai appena scritto possa essere fondato...ma non mi piace per niente
Elimina_____________
G.R.