16 gennaio 2013

La lezione della Best e il mutismo dei candidati

Stamattina ho intravisto gli operai del Comune presi col montaggio delle plance elettorali. Il che significa che stiamo entrando nel vivo della competizione politica per l'elezione del nuovo Parlamento. La campagna elettorale, almeno teoricamente, è uno dei pochi momenti brillanti e coinvolgenti: si dicono verità, si sparano puttanate, si fanno volare stracci, si finge, si simula e si dissimula. Ma il clima e la temperatura della campagna elettorale di queste politiche dipendono profondamente dalla natura del Porcellum, un sistema a liste bloccate che spinge alla pantofola sia chi è certo di essere eletto sia chi è stato messo in lista per pura e semplice riempitura. Ciò significa, come mi ha saggiamente ricordati un amico direttamente coinvolto in questa campagna elettorale, che l'unica scelta sensata e razionale è quella di lanciare messaggi generici attraverso mezzi a larga diffusione come radio, televisioni e affini. Setacciare il territorio, incontrare gente, organizzare conviviali e simposi ha senso, infatti, soltanto se ci sono da accalappiare preferenze e se le scelte dei cittadini dipendono dall'identità e dalla prossimità dei candidati come, ad esempio, accade con le Comunali. Il Porcellum spingerà, quindi, verso una campagna elettorale moscia e insensata, ripulita di posizioni politiche che possano compromettere il riposante equilibrio già raggiunto con le candidature. Nel nostro piccolo abbiamo avuto un assaggio di questa "politica in brodo vegetale" proprio negli ultimi giorni. Dei cinque candidati alle elezioni politiche nessuno si è presentato ai cancelli della Best per cercare un contatto con gli operai, o per provare a rendersi direttamente e fisicamente conto della situazione: Casoli assente, Merloni assente, Ottaviani assente, Terzoni assente, Fucksia assente. Un candidato che abbia in mente altro oltre ai propri anni dorati in Parlamento dovrebbe, invece, avere il coraggio fisico e intellettuale di affrontare gli operai imbestialiti, di prendere la parola in un'assemblea di lavoratori rischiando fischi e insulti, di assumere impegni futuri, magari non di soluzione ma quanto meno di interesse e di rappresentanza territoriale rispetto a questioni che riguardano la vita e la morte di una intera comunità locale. Invece i candidati sono rimasti serenamente e tranquillamente nell'ombra. Così come i movimenti e i partiti che li sostengono, delineando una straordinaria e ingrigita uniformità tra la destra, la sinistra e chi si vanta di essere migliore di tutti gli altri messi assieme. E il grigiore condiviso ha fatto sfuggire a tutti un elemento nuovo e cioè che per la prima volta un segmento minoritario di classe operaia del nostro territorio è stato capace di reagire con rabbia e determinazione a una decisione aziendale, sfidando il buonsenso subalterno del sindacato e l'individualismo di chi ritiene possibile salvarsi da solo. Una risposta inedita che, per ora, ha costretto l'azienda a sedersi attorno a un tavolo, perché accendere un riflettore su certe decisioni è l'unico modo per procurare disagi a strutture manageriali abituate a tagliare e far scorrere sangue senza neanche sorbirsi le grida disperate di chi perde tutto in pochi istanti. Quel che sta accadendo alla Best e che, purtroppo, non è successo prima alla Ardo, fa di questi lavoratori la punta di lancia di una possibile reazione comunitaria che va sostenuta e coltivata. Il prossimo passo potrebbe anche essere l'occupazione della fabbrica. Nel caso si tratterebbe di un gesto duro, impegnativo, che ha bisogno di una solidarietà totale da parte del territorio e di grande sostegno politico. E se ciò accadesse certi silenzi dei candidati e delle forze politiche verrebbero messi direttamente alla prova. Ma temo che anche di fronte a un gesto tanto impegnativo e radicale la politica sarebbe capace di fare, ancora una volta, orecchie da mercante. Senza eccezioni e senza distinzioni.

p.s. in compenso ha preso posizione a favore degli operai il consigliere regionale Dino Latini. Di Fabriano?Nooo!Di Cerreto? Noooo! Di Genga? Noooo! Di Osimooooooo!!
    

49 commenti:

  1. Ma guarda meglio il silenzio che le promesse a vuoto fatte per ottenere voti quando ci sono le preferenze. Tipo durante le regionali capitate nel momento clou della crisi ardo

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  2. Non si tratta di promesse ma di essere lì...a testimoniare impegno...senza promettere. Dire che è meglio il silenzio è una posizione alquanto paracula. Infatti tacciono tutti. Per rispetto della lotta? non credo proprio. Sulla Ardo la colpa fu di chi aveva creduto ai cinesi e agli iraniani. Bastava informarsi appena un po'. C'è chi promette e chi crede alle promesse. poi c'è chi ci va di persona e non promette altro se non il proprio impegno.

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    1. Condivido con Gian Pietro.
      Su questi argomenti ho già detto la mia diverse volte a partire dal 2008 quando lanciai l'allarme sulla Fabriano che, tempo 4 anni, si sarebbe trasformata in un cimitero di capannoni. Ma, non essendo candidato a niente la mia parola vale quanto quella di "Maurizio c'hai qualche spicciolo?".
      E' la seconda volta che Gian Pietro scrive sul silenzio monacale o sul mutismo dei candidati. Oltre al mutismo c'è anche una mancanza di idee, di prese di posizioni: basta guardare i profili fb di molti candidati che spesso visito per capirci qualcosa. ZERO VIRGOLA ZERO.
      La bacheca dell'Assessore alle "Varie ed Eventuali":
      - 99% politica, interpretazioni di norme tributari e fiscali che interessano maggiormente il cittadino comune, analisi di sondaggi. Due settimane fa un articolo ha avuto 2200, 500 "mi piace" e centinaia di commenti.
      - 1% stronzate.
      Ma forse è quello che oggi vuole leggere la gente.
      Ciao GianPiè......
      Maurizio C.

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    2. Correzione: 2.200 condivisioni, 500 "mi piace" e centinaia di commenti.

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    3. Candidate, così alemno un pò de voti poesse che gli pigli !!!

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  3. Ovvio che il mio era un assurdo

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    1. Infatti ho colto al volo quel che hai scritto per bloccare l'obiezione che potevano fare i silenziosi

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  4. Mettici pure che il 24 25 febbraio ci potrà essere anche un metro di neve a Fabriano......Campagna elettorale in inverno non è un fattore da sottovalutare.
    M.llo Badoglio

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    1. Badoglio...ma che cazzo stai a dì...ammo' il voto sarà stagionale come arcoje le olive?!! Mica ce nevica dai seggi....

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  5. Fischia il vento soffia la bufera scarpe rotte eppur bisogna andar!!

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  6. a me meraviglia la meraviglia quale credibilità hanno i due gia in parlamento:zero quale hanno gli altri:zero meglio stare al calduccio nella setta o in altre faccende affaccendati tra opa minimal come obiettivo e in assoluto o venerazione per il guru pagato dallo yogurth sporcarsi le mani richiede una dignità ancora sconosciuta ascoltare significa umiltà soprattutto merce rarissima visti i soggetti piccoli uomini e grandi questioni sono gli opposti

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  7. Se ti meraviglia la meraviglia facciamogli un applauso

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  8. Paglialunga Assente!

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    1. Perchè è candidato pure con paglialunga?

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  9. Il telecomando e poltrona........

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  10. Favia assente!

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  11. La Best sta a Cerreto, ci andranno i parlamentari di MC

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    1. Si dà il caso che Cerreto sia in provincia di Ancona

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    2. Annamo bene annamo

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  12. Sagramola assente!

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  13. Centri sociali assenti!

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    1. ce manca solo quelli! così i padroni hanno l'alibi per mannà via i restanti...

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  14. non parliamo di un azienda del territorio ma di multinazionali quindi se po fa poco e niente

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  15. il vescovo?presente o assente?

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    1. ah se c'era cambiava tutto.....cmq gli va riconsociuto che sulla questione lavoro, un po' si è sbattuto, almeno a parole

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    2. Doveva presentarsi stamattina al presidio a Cerreto. Un calcio nelle palle a tutta la politica. Occasione mancata

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  16. più che gli assenti gridano vendetta i politici (spacca e pd) che hanno finanziato la delocalizzazione e nel contempo reso fabriano un territorio di conquista... gli americani in polonia, non ci si crede!!
    obiettivo: chiudere tutte le fabbriche (chi può) e scappare da fabriano...
    lasciamo perdere la meccanica, turismo-arte e soprattutto agricoltura potrebbero essere la nostra salvezza

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    1. Secondo me gridano vendetta tutti....non facciamo troppe distinzioni qui il peccato è collettivo

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    2. GIA'...TUTTI ZITTI FINO A QUANDO MAGLIONICINO MONTI E BERLUSCONI NON AVRANNO RIDOTTO IL COSTO DEL LAVORO AL LIVELLO DELLA SERBIA! ALLORA RITORNERANNO TUTTI A FABRIANO!

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  17. ma non se fa prima a vede' chi c'è?
    _________________
    G.R.

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  18. C'e' qualcuno che vuole spiegarmi cortesemente, con due parole semplici semplici, perche' dovrei andare a votare il 24 e 25? Siate convincenti pero'.......!
    Per il gioco di presenti e assenti, qualcuno ha sentito Spacca? La sua strategia cosa prevede per la BEST? Questo giro potrebbero arrivare gli indiani? I brasiliani? No, ce l'ho, i vietnamiti.....!

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  19. Il movimento 5 Stelle, invece di rifiutare di candidarsi per protestare contro una legge elettorale illiberale, ha scelto di aprire la scatola di tonno invocata da Grillo e inzupparci dentro il pane per raschiare i contributi elettorali e qualche stipendiuccio per gli eletti. Non importa se si ridurranno l'appannaggio, quando si accettano le regole sbagliate non si hanno scusanti ... chi cammina con lo zoppo impara a zoppicare. La scarsa partecipazione degli aderenti al 5 Stelle alle vicende della crisi occupazionale fabrianese, dimostra ancora una volta il carattere elitario di questo movimento. Il Giano e' trendy quindi gli attivisti di Grillo sono in piazza con le magliettine e le coccardine, di fronte ai problemi veri meglio stareste a casa per evitare figuracce.

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    1. mah?!?!
      ___________
      G.R.

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    2. quoto in tutto l'anonimo delle 16.33, i 5* saranno anche preparati per affrontare una amministrativa e potranno fare la figura dei nuovi e preparati, ma in una competizione politica come la prossima, se non arrivano in tempo le dispense di Casaleggio sulle 3 cose da dire, rischiano la figura dei peracottari 2 volte su 3

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    3. Concordo!

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  20. La questione sociale è estranea al programma del 5 Stelle. E loro seguono solo il programma.

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  21. e ti pare che se si arrivasse all'occupazione della fabbrica qualcuno dei candidati avrebbe il coraggio di esprimere solidarietà? parleranno (se lo faranno) di esproprio della proprietà, metodi di lotta antiquata e di violenza ingiustificata

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  22. Ma neanche Alessandroni c'era?

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  23. Scusate, mi sfugge un dettaglio. Quanti di noi erano oggi a solidarizzare con gli operai della Best? Quanti di noi erano a solidarizzare con i dipendenti Faber quando l'azienda chiudeva lo stabilimento a Fossato di Vico? Continuiamo con l'elenco?

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    1. Stefano nessuno di noi è candidato a rappresentare il territorio in Parlamento e nessuno di noi chiederà i voti per questo. Non facciamo il gioco delle responsabilità che sono sempre pari e patte: è gravissima l'assenza di chi ha responsabilità decisionali e di chi si accinge ad averne. Quella di altri cittadini che lavorano non è grave. Se si vuole stimolare solidarietà si indica uno sciopero generale territoriale e lì vediamo chi c'è e chi no.

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    2. Concordo sulla gravità dell'assenza dei politici vecchi e nuovi, niente sconti a nessuno per carità. Ma proprio per questa assenza conclamata forse occorre smuoverci dal nostro torpore e iniziare ad essere solidali.

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    3. parole sante Stefano! si c'è un difetto di zona sull'argomento. Una cosa che ci coinvolge tutti

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  24. la classe operaia va in paradiso

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  25. Il Generale Inverno16 gennaio, 2013

    La politica è morta da un pezzo.
    I nostri candidati in parlamento, e dico tutti sindaco compreso insieme a molti consiglieri comunali non possono solidarizzare con il mondo del lavoro. E questo per la semplice ragione che nessuno di loro ha mai lavorato, praticamente, sul serio. Paraculati dall'anagrafe o dal caso, e quindi dalla vita vera.

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    1. Quoto tutto illustrissimo generale.

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  26. Qualche politico s'è visto al presidio della Best?

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  27. da twitter...

    giancarlo sagramola ‏@GiancaSagramola
    Riunione aperta con istituzioni sindacati e lavoratori per la difesa del lavoro alla best

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  28. Il Generale Inverno19 gennaio, 2013

    Povero sindaco, e cosa dirà? E' dura tirare avanti cercando di darsi una caratura politica. Dovrebbe manifestare idee condivise con relazioni regionali che al momento sono ferme. Tutte proiettate verso un terzo mandato che non ci sarà. Partendo poi dal presupposto che le idee ci siano. La realtà vera è che Fabriano sarà asfaltata. Troppo debole la politica locale. Quale imprenditore potrebbe restare in un contesto simile? Ah, certo, la gestione assembleare delle imprese locali da parte dei ragazzi (??) del M5 stars. Un'idea geniale, da parte dei fratelli Pound.

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