Sui quotidiani di oggi è possibile trovare un ampio resoconto della "notte dei lunghi coltelli" che ha salvato il coordinatore regionale del Pdl Ceroni e sommerso Francesco Casoli. Una note di inganni, vendette e menzogne che avrebbe entusiasmato Niccolò Machiavelli e fatto impallidire pure la cena di Senigallia con cui Cesare Borgia fece strangolare Vitellozzo Vitelli: vittimismi recitati ad arte, marchigianità rivendicate per nobilitare una battaglia di culo e di cuore, un mors tua vita mea in cui la politica da arte del possibile diviene arte del sopravvivere costi quel che costi. In questo conflitto politico Ceroni ha giocato la parte di Cesare Borgia e Casoli quella di Vitellozzo Vitelli: il carnefice e la vittima. Con Casoli ho parlato brevemente ieri mattina. Solito fraseggio sintetico, accompagnato da un tono della voce deluso ma non depresso. Nel conversare mi ha dato la sua chiave di lettura del passo indietro finale: "Sono entrato in politica perché me lo ha chiesto direttamente Berlusconi. Ed è stato ancora lui a chiedermi un sacrificio personale per l'unità del partito. E ho accettato senza obiezioni". E' la versione di Casoli ma una cosa è certa: in un tempo in cui i partiti sembrano aver incarnato pienamente la profezia di Enrico Mattei degli autobus su cui salire e scendere a seconda delle necessità e delle convenienze, la scelta forse obbligata di Casoli e il suo "obbedisco" alla ragion di partito rappresentano un credito d'onore spendibile in una possibile battaglia politica. Di fronte a Casoli ci sono due strade che divergono radicalmente: uscire di scena riprendendo a tempo pieno il proprio ruolo di imprenditore o giocarsi l'ultima battaglia, come Antonio ad Azio. Insomma una chiusa prosaica o un beau geste intriso di romanticismo. C'è poco tempo per scegliere ma dubito che un uomo di sport estremi come Casoli possa optare per un rientro crepuscolare in azienda. Proseguire la battaglia da terzo in lista significa, però, avventurarsi in una campagna elettorale vecchia maniera. Per spostare consensi e sperando anche nell'effetto traino del berlusconismo in rimonta. Significa migliaia di euro investiti in una battaglia dall'esito incerto; vuol dire comizi, cene, incontri e un'agenda asfissiante. L'obiettivo di una corsa tanto lunga e faticosa è prendere il doppio dei voti del 5 Stelle, condizione decisiva per far scattare l'attribuzione al Pdl del secondo senatore. Con il rischio concreto di arrivare al 24 febbraio con un pugno di mosche in mano e un cospicuo gruzzolo di risorse investito a fondo perduto. Una combinazione di rischio e di redditività dell'investimento che rimanda, quindi, più agli animali spiriti dell'imprenditore che non al naso situazionista del politico. Il terreno migliore di scelta per un imprenditore come Casoli che, se per caso fosse eletto, potrebbe presentare a Berlusconi un conto di successo a cui il Cavaliere è notoriamente sensibile: il credito d'onore acquisito col passo indietro e una rielezione impossibile conseguita emulando la tigna berlusconiana della rimonta. E credo sia proprio questo lo scenario che più lo alletta e che lo tenta tre volte tanto.
22 gennaio 2013
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Apriamo le scommesse: combatte o si ritira?
RispondiEliminaMa quale sacrificio personale, ma quale gesto di generosità, ma quale combattente: E' STATO CACCIATO, TROMBATO, e a Fabriano qualcuno se la ride sotto i baffi. Anzi no, non ha i baffi ... ma se la ride comunque.
RispondiEliminaTutto questo accanimento mi sembra un po' di parte. Ad avere un senatore in più non è che Fabriano ci perdeva qualcosa
EliminaCi guadagnava in cosa?
EliminaInoltre l'accanimento non è da parte dei cittadini: l'accanimento è arrivato dal Grande Capo e dai rigurgiti interni al suo partito.
Potremmo avere anche 5 senatori: non cambierebbe nulla.
quella degli autobus su cui salire e scendere rispecchia benissimo l'attualità dell politica DI OGNI COLORE locale e nazionale.
RispondiEliminaIn alcuni partiucoli adesso chi si è candidato non si ricorda più nemmeno di che partito è.
Non sono un tifoso del PDL ma per Casoli a me personalmente dispiace. In realtà questo secondo mandato poteva essere per lui una buona occasione di riscatto. E non credo che gli si possa attribuire granchè visto che a livello di politica locale è stato indirettamente all'opposizione e solo per gli ultimi cinque anni.
RispondiEliminaNè ritiro nè combattimento.
RispondiEliminaIn politica è tutto un dare e ricevere...
Casoli già si prepara per correre come Governatore delle Marche.
E anche per il Tour de France
Eliminaper fare la fine di Amstrong?
EliminaBeh la politica è dinamismo, compensazioni e rincorsa continua....
RispondiEliminaveramente bella la politica...
RispondiEliminaPer niente bella...sangue e merda nel ventilatore...
RispondiEliminaohhh, finalmente qualche vittima illustre di questo sistema di voto a coda di gatto (per non dire quella cosa col cane)
RispondiEliminaIo ricordo dal "Caso Mattei" che i partiti venivano assimilati ai taxi sui quali Mattei "saliva" e quando scendeva pagava cioè li usava e non ne restavainvischiato. Sono d'accordo sul "contentino" di governatore delle Marche anche se non ci diventerà mai
RispondiEliminaLa Spada dell'Islam
Credo che vi dobbiate rassegnare ad avere la Fucksia come unico senatore di Fabriano: Per me forse lei si occuperà veramente di noi.
RispondiEliminaci credo poco.
EliminaMa perchè non la smettete di dare tutto questo potere a un senatore per giunta di Fabriano, per di più fresco di nomina (se lo sarà), per giunta senza idee e contenuti (basta leggere le bacheche: vuote, silenzio benedettino come scrive Simonetti, senza contare poi che sarà all'opposizione e quindi VALE ZERO. Già me l'immagino la votazione di un emendamento della presunta, probabile senatrice fabrianese: "votazione art.x comma xx, contrari commissione e governo, aperte le votazioni, chiuse le votazioni, il Senato respinge": il tutto in 15 secondi. "Si occuperà VERAMENTE di voi"? Come si sono occupati di voi i numerosi politicanti scaldapoltrone degli ultimi 10 anni. Non fate progetti: potreste pentirvene e rimanere delusi.
EliminaQUOTO !!!
EliminaCAMBIARE!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaIl cambiamento non è necessario alla vita.
il cambiamento è la VITA
Tutto cambia affinché nulla cambi (Tommasi di Lampedusa).
EliminaNella politica italiana caro mio finisce sempre così.
Tommasi era un reazionario e un nobile decaduto
EliminaCasoli è stato premiato per l'impegno nel sostenere il basket fabrianese (!)
RispondiEliminache coglioni co sto basket
EliminaZitto che po sempre veni peggio, tipo il rugby
Eliminaah ah ah ah ah
EliminaMa come non c'erano i cinesi e gli iraniani per salvare il anche il basket
RispondiEliminaio io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io
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