23 gennaio 2013

Il ritorno di Sonia: per un'altra politica, mai col Pd forse con Monti


Sonia Ruggeri è stata una figura di spicco della politica e della cultura fabrianese per quasi venti anni. Qualche mese fa, dopo la sconfitta alle primarie per la candidatura a Sindaco, ha deciso di lasciare il Pd e un'esperienza sul campo che l'ha vista protagonista, come assessore e come esponente di partito, per almeno un decennio. Un'uscita di scena che le ha consentito di meditare senza clamore e senza riflettori accesi sul suo impegno futuro e su un'altra idea di partecipazione. E a volte, specie quando i protagonisti sono persone che hanno una visione acuta dei problemi e provengono da culture politiche radicate e non modaiole, il silenzio diventa quasi un fragore. Per queste ragioni ho deciso di fare come fanno i cani e percepire suoni che sfuggono all'orecchio. Conoscere il punto di vista di chi tace volontariamente, proprio per meglio comprendere i suoni, i rumori e i decibel che popolano il nostro presente e quello della nostra città. Ho chiesto a Sonia Ruggeri se era disponibile a fare una chiacchierata a tutto campo e senza vincoli. Ha accettato senza remore, rompendo per la prima volta il suo prolungato silenzio pubblico, e quel che segue è il sunto della nostra conversazione una e trina: un'intervista che anche una riflessione, un ritorno e una dichiarazione di intenti.


Prof.Ruggeri ha lasciato il Pd otto mesi fa. Un arco di tempo caratterizzato da un sistematico silenzio. La sua vicenda politica è definitivamente chiusa?
Ci sono momenti in cui credo sia necessario mettersi da parte per trovare la lucidità di guardare le cose col giusto distacco. Come diceva Italo Calvino a volte serve allontanarsi per poi tornare. Sto riflettendo su quale sia il modo migliore di tornare a lavorare per un’idea nobile e alta di politica. Sono entrata in politica molto tardi ma ho vissuto questi anni con grandissima intensità. Mi considero una donna di partito ma sono sempre più convinta che i partiti abbiano smarrito ruolo e identità

Una settimana dopo le primarie con Sagramola Lei se ne andò accusando alcuni dirigenti del Pd di averla spinta a candidarsi e poi di averla abbandonata al suo destino. Chi furono i pugnalatori?
Devo precisare una cosa e cioè che la decisione di lasciare il Pd era maturata prima dell’esito delle primarie. La verità è che non condividevo più un certo modo di fare politica. Anzi diciamo che sono uscita da un partito che da anni aveva smesso di fare politica e che viveva sul desiderio di poltrone. E oggi mi rendo conto che questo giudizio trova sempre più riscontri.

Quindi non ci sono stati pugnalatori…
Non mi piace puntare il dito contro nessuno ma ci sono state persone che consideravo amici che hanno insistito affinché partecipassi alle primarie. Il segretario del partito Alianello, ad esempio, si è impegnato molto per convincermi. Alla fine ho accettato per non far saltare la scelta delle primarie. Ma mi sono ritrovata tutto il partito contro. Credo che Roberto Sorci sia stato l’unico a capire quello che provavo. Ma devo dire che quasi nessuno del Direttivo del Pd mi ha sostenuta. Due donne che stimo molto mi sono state accanto e di questo le  ringrazio ancora.

L’UDC aveva promesso di fare campagna per lei ma a conti fatti non portò a votare nessuno. Su quale altare l’ha sacrificata il partito di Casini?
L’Udc non mi ha appoggiata. Forse qualcuno di loro lo ha fatto a livello personale. Circolava voce che la loro intenzione fosse quella di sostenermi ma in realtà questa è stata una chiacchiera senza fondamento. Magari il mio nome è stato fatto solo perché c’era bisogno di qualcuno da immolare come mi è successo spesso anche nei primi anni di impegno politico. Io non condividevo l’idea stessa delle primarie interne e prima di candidarmi, per correttezza, ne ho parlato anche con Sagramola.

Lei pensa che Sagramola fosse un predestinato? In fondo il suo nome era già circolato nel 2007 quando sembrava in bilico una ricandidatura di Sorci…
E’ vero Sagramola era un predestinato ma alla fine il suo nome non usciva mai ufficialmente. Tanto che faticavo a capire la necessità delle primarie in presenza, appunto, di un predestinato. Ma ripeto, non ho rancori. Ho sofferto per come è andata ma ho razionalizzato. La mia sofferenza attuale è quella di una cittadina che si domanda che uso fare dell’esperienza politica accumulata. Credo che si debba volare alto e guardare lontano. Servono competenze, progettualità, spirito di squadra, e passione politica. Una volta i partiti erano questo. Oggi non più. E lo dico con il rammarico profondo della donna di partito.

Sagramola l’ha più cercata in questi mesi? Per essere chiari amicizia distrutta, ricostruita o ancora in stand by?
Io ci tengo molto all’amicizia e alla lealtà. Con Giancarlo siamo sempre amici e sempre con la chiarezza che contraddistingue il nostro rapporto.

Ma le chiede consigli politici?
No, solo raramente. Debbo dire che sono stata invitata una volta ad un tavolo sul 150° della Pinacoteca, ma non sono potuta andare, come al momento feci sapere, per motivi familiari. La nostra amicizia è al netto del rapporto politico

Lei è stata per anni l’emblema del cattolicesimo democratico impegnato in politica. Una sorta di antimerloni. E’ per contrappasso che la sua uscita di scena abbia coinciso con la vittoria di un Sindaco dell’Azione Cattolica?
Antonio Merloni nei primi anni novanta mi invitava a cena e io puntualmente rifiutavo perché in quel momento lo consideravo un segnale di vecchia politica. Per tante cose lo stimavo anche se avevamo una concezione molto diversa del fare politica e dell’ispirazione ideale. I miei ideali erano quelli tradizione del Partito Popolare e della Democrazia Cristiana di De Gasperi e Don Sturzo. Sulla mia uscita di scena e sull’elezione di Sagramola non c’è contrappasso. Nonostante l’origine culturale e ideale comune ci sono sempre state diversità tra di noi. Sagramola, per dire, è molto più di sinistra di me.

Come mai secondo lei il Pd di Fabriano non ha candidato nessuno alle primarie?
Me lo sono chiesta pure io. Credo sia un ulteriore segno di debolezza del Pd di Fabriano che non riesce ad agire a testa alta e in autonomia. Ma lo dico con distacco perché non condivido più nulla della politica del Pd.

Fosse stata deputato del Pd avrebbe lasciato il partito di Bersani per candidarsi con Monti?
No non lo avrei fatto. Per questo sono contenta di non essere un deputato del Pd. Per quel che mi riguarda sono uscita per convinzione e quando non era il “momento dei sospetti”. Diversamente lo avrei sentito come il salto della quaglia.

Quindi non condivide la scelta di Maria Paola Merloni?
Non entro nel merito delle scelte personali e delle motivazioni che ciascuno dà al proprio operato. Certo è che Maria Paola credo avesse interamente consumato il senso del suo impegno nel Pd. E quindi vedo nella scelta la presa d’atto di qualcosa che era cambiato nel profondo.

Chi sono i tre politici fabrianesi da cui comprerebbe un’auto usata?
Diciamo che ci sono politici fabrianesi che stimo. Spacca ad esempio, che ho guardato a lungo come un modello, anche se negli ultimi tempi non l’ho sentito vicino. Ha idee e progettualità, anche se a volte tende troppo alla mediazione. Poi c’è Sorci che ha il difetto opposto, cioè di tendere troppo di frequente alla rottura piuttosto che alla mediazione. Ma è una persona  che ha molte delle doti di cui hanno bisogno i politici e che sa fare politica.

Insomma ammira solo politici della vecchia guardia…
Beh faccio fatica a vedere figure interessanti tra i cosiddetti nuovi….

E tra i politici di opposizione?
Considero Ottaviani una persona molto intelligente e capace anche se troppo segnata dalla prevalenza dell’”io” sul “noi”. E poi anche Urbani che ci mette tanto impegno. Ma il problema è che vedo una opposizione che fatica ad avere un ruolo importante di costruzione e di proposta.

Sagramola non compare……
Sagramola ha un compito difficile perché la crisi pesa e mancano le risorse. Mette tanto impegno, però finora vedo poca regia, e poco volare alto, ossia le qualità necessarie per restituire un ruolo e una dignità alla politica.

Parliamo un attimo di cultura. La Pinacoteca non è attrattiva e il Comune non può permettersi di acquisire opere. Non è il caso di dare un incarico a un direttore esterno esperto e capace di costruire mostre e rassegne di successo?
Prima di lasciare ho consegnato una relazione di fine mandato in cui ho fatto il punto della situazione, cercando di individuare alcuni obiettivi e input. L’Idea era quella di un Piano Territoriale della Cultura che, tra le altre cose, prevedeva un’azione di valorizzazione dei complessi per creare un continuum architettonico che potesse anche far rivivere il centro storico. Dentro c’era il Polo della Parola con l’Archivio Storico del Comune e l’Archivio di Stato, il Polo Bibliotecario, con un importante sezione multimediale, al San Francesco e il Polo delle Arti Visive, nel complesso Spedale del Buon Gesù-Giardini del Poio-Palazzo del Podestà all’interno del quale si sarebbe dovuto lavorare per un polo museale espositivo per grandi Mostre e comprensivo di un progetto sul Gentile virtuale e dell’istituzione del Centro Studi su Gentile da Fabriano. Tale progetto era stato condiviso e fortemente sostenuto dalla Regione e dal suo Presidente e per esso erano stati programmati e approvati dalla Regione stessa ingenti finanziamenti europei. In questo quadro avevamo pensato a un modello gestionale unitario da attribuire a un coordinatore esperto.

E che fine ha fatto questa relazione?
Non so che fine abbia fatto, della cosa avevo parlato con Sagramola, ma forse è ancora presto, siamo appena all’inizio del mandato. Anche perché questo punto di vista era inserito nel progetto presentato all’Unesco. Da questo punto di vista devo dire che Francesca Merloni e suo padre ci hanno dato una grossa mano con Poiesis e con l’Unesco. Attraverso Poiesis abbiamo inserito Fabriano in un reticolo culturale importante e la porta dell’Unesco non si sarebbe aperta senza l’azione di Francesca Merloni. Ma adesso lo scatto dobbiamo farlo noi, collettivamente.

Il centro storico è ridotto a parcheggio diffuso. La pedonalizzazione integrale e l’anello non consentirebbero un recupero drastico di bellezza?
Io credo che non sia più il tempo delle azioni e delle scelte a pioggia. Un progetto di viabilità serio va pensato e realizzato. In questo senso la scelta delle rotatorie permanenti mi preoccupa perché temo che non si parlerà più di un Piano di Viabilità. Magari le rotatorie hanno risolto qualche problema ma manca la visione d’insieme. E senza una visione strategica delle cose Fabriano non ne esce. Si dice che mancano le risorse. E’ vero ma questa difficoltà deve spingerci ad essere ancora più creativi. Bisogna fare squadra anche nella ricerca di nuove linee di finanziamento. E un ruolo spetta anche alla Fondazione Carifac che dovrebbe concentrarsi sempre di più sul finanziamento di progetti strategici.

Sonia Ruggeri alle politiche voterà per il Pd?
Sono sincera: no. Non per rabbia ma per distanza. Alle primarie per la scelta del segretario del partito, diversamente dagli altri esponenti cattolici del partito, votai per Bersani piuttosto che per Franceschini. Bersani è un politico intelligente ma mi ha deluso perché non ha rilanciato quel ruolo alto della politica di cui abbiamo parlato prima.

E il progetto Monti lo giudica interessante?
Monti è una persona che può rilanciare il ruolo dell’Italia in Europa ed è l’unico che alza un po’ il tiro e cerca di proporre un discorso nuovo. Anche se desta qualche preoccupazione l’uso della leva fiscale e, più di tutto, il rischio di poca attenzione agli ultimi. Diciamo che è il politico più in linea con le esigenze del nostro tempo ma a condizione che non abbandoni la strada maestra dell’equità. E su questo penso che la vicinanza di una figura come Riccardi possa costituire un elemento rassicurante e una garanzia.

    

24 commenti:

  1. tutto il dibattito incentrato su forme vecchie e nuove di democrazia cristiana, questa città è il trionfo dei baciapile. tristezza.

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  2. Al di là di vecchie e nuove posizioni è innegabile la lucida constatazione dei fatti. Credo che abbia colpito nel segno e che descriva il problema principale di tutta la politica attuale.

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  3. C'è una riflessione sulla cultura e sulla valorizzazione dei complessi museali di alto profilo...

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    1. Unica cosa interessante dell'intervista! Sonia Ruggeri potrebbe infatti fare ancora tanto per Fabriano gratuitamente come ha sempre fatto. Perchè vogliamo rinchiuderla in un partito?
      Liberiamola vi prego....

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  4. C'è un elemento interessante nel ragionamento della Ruggeri: la critica dei partiti fatta dichiarandosi "donna di partito". Quindi per ricostruire i partiti e non per eliminarli. Tra essere antipartito e il partitismo deteriore esiste una terza via possibile

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    1. Terza via attraverso la quale nessuno è mai riuscito a fare niente... Una garanzia!

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    2. capisco che è meglio avere partiti morti.....meglio per chi fa l'antipartito

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    3. Morti no, profondamente diversi si!

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  5. Cara Sonia, ti dico francamente che la tua intervista non mi è piaciuta granché. Sai che ti stimo per la tua integerrima moralità, ma le tue affermazioni mi sembrano levigate, volutamente prudenti, accorte. Manca una volontà ferrea che invece la politica dovrebbe finalmente acquisire. Fabriano è una città che ha bisogno di coraggio, di professionalità e di competenze. Finora ho per lo più visto una politica basata su tornaconti e convenienze e dove l'intelligenza è stata calpestata. E nessuno che si occupa della generazione cosiddetta trasparente: i giovani.
    Con affetto,
    Alessandro Moscè

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  6. La Ruggeri è tornata ("Il ritorno di Sonia", pare un giallo Mondadori), ma da dove, da Marte?

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    1. sondaggio Marche politiche 2013
      INGROIA 7%
      Nuove DESTRE 6%
      PD 23% (totale centrosinistra 29%)
      PDL 13% (totale centrodestra 23%)
      Monti e altri 8%

      MOVIMENTO 5 STELLE 27%

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    2. Mi sa che ha iniziato a circolare il Lambrusco....

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  7. Hai detto bene può sembrare venire da marte e sai perchè? In questa intervista ha dimostrato ,come ha sempre fatto in tutti questi anni,che il suo modo di esprimersi e di fare politica è sempre rispettoso nei confronti degli altri ,anche di quelli che gli hanno girato le spalle, e da persone come lei puoi solo aspettarti del bene e dell'impegno verso i più deboli,cosa di cui avremmo tanto bisogno di questi tempi.Si lo so che è difficile da capire visto quello che abbiamo intorno!!!!!!

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  8. Conoscendo l'ex assessore e leggendo tra le righe la donna di politica di lunga esperienza,credo proprio che abbia espresso chiaramente il suo pensiero sulla politica locale e nazionale. Sarebbe perfetta per il ruolo di coordinatore del Polo museale.

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  9. A me sembra che la Ruggeri abbia detto cose molto interessanti e che sia arrivata - partendo da un'ispirazione tradizionale democratico cristiana - a una forma di civismo che punta alla riforma dei partiti piuttosto che alla loro distruzione. Mi sembra una logica di riformismo cattolico, da cui mi sento distante, ma da guardare con e rispetto. Perchè a forza di dire via i partiti, via i sindacati, via tutto rimangono solo gli stivaloni. Ed è una prospettiva che non mi garba per niente

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  10. Anche io come Moscè ribadisco la stima personale a Sonia Ruggeri ce ne fossero come lei !!! Non condivido e ho delle critiche riguardo alle argomentazioni politiche che la professoressa adduce in primis è stato chiaro quello che è successo per le primarie con Sagramola, la Professoressa fece un accordo con l' UDC tant'è vero che luigi Viventi telefonava ai propri simpatizzanti (che mi hanno confermato) di votare alle primarie per la professoressa la qual cosa per me iscritto al PD non mi garbò affatto perchè si sarebbe consegnato il partito nelle mani dell' UDC in cambio della poltrona di sindaco per la professoressa. Poi che cosa è successo di così clamoroso a parte la sua sconfitta alle primarie per farla uscire da PD dopo che nel decennio precedente se ne erano visti di sommovimenti epocali come la fusione DS Margherita o la fuoriuscita dei Rutelliani, l'alleanza con i vari Turigliatto ecc. Poi lei parla di due donne a le vicine e di una sono convinto di averne l'identikit , poiché si candidata uscendo dal PD con il terzo Polo anche lei folgorata sulla strada di Damasco dalla scofitta alle primarie dell'amica Sidonia e di cui non faccio nomi per eleganza. Un altra cosa, che va letta fra le righe, è quella di dire che è contenta di aver lasciato prima il partito perchè ora sarebbe sembrato un salto della quaglia. Allora la professoressa Ruggeri ha in mente un salto della quaglia adesso?? La "non critica" e anzi la giustificazione di Maria Paola Merloni ed il dire che Monti è il politico più in linea e che Riccardi rappresenta una garanzia, in più la sviolinata a Spacca che al di là delle casacche è il vero deus ex machina della politica fabrianese l'intervista fatta adesso lascia a noi cattivissimi e malevoli pensatori che la professoressa Ruggeri sta apparecchiando la tavola per aggingere un posto a tavola alla mensa di Maria Paola Merloni, magari via UDC- Ottaviani "persona molto intelligente e capace"
    Buon Appetito a tutti!!!!

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  11. Si l'ara montiana piglia abbastanza voti da fare l'ago della bilancia a Fabriano rientra in gioco anche il centrodestra...

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    1. Leggendo l'intervista io non ho colto tutte queste sviolinate,l'anonimo sopra si è fermato solo alla prima parte delle frasi dette su ciascun personaggio,anzi direi che molto diplomaticamente ha ribattuto a ciascuno le rispettive pecche.........

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    2. Molte volte basta mezza parola in politica per capire dove il personaggoo vuole andare a parare e io sono molto diplomatico e gentiluomo perché diceva Nenni quando uno è puro arriva uno più puro che l'epura!!!! A buon intenditor.......

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  12. COLORO CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO, NON L'HANNO MAI FATTO CAMBIANDO IL POTERE UFFICIALE, MA SEMPRE ISPIRANDO IL POPOLO

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  13. E' arrivato Lenin...

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  14. IN UNA NAZIONE CHE VUOLE PROGREDIRE IL CAMBIAMENTO E' INEVITABILE

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  15. Abbiamo scoperto l'acqua calda!!!!!, come si progredisce se non si cambia e si sta fermi???

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  16. A molti dei precedenti anonimi ricorderei l'affermazione del saggio "Quando non sai cosa dire è meglio tacere "

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