Il senatore Casoli, candidato al Senato per il Pdl, ha confermato la sua disponibilità a rispondere a una serie di domande, in vista delle elezioni politiche di domenica prossima. Oltre alle risposte ha fornito ai lettori del blog anche materiali di approfondimento sulle cose fatte che troverete indicate come link. Domani mattina proseguiremo con la pubblicazione dell'intervista a Marco Ottaviani.
Sen.Casoli è stato notato il tuo silenzio sulla vicenda BEST. Rispetto per le scelte di un concorrente o conflitto di interessi tra il suo ruolo politico e quello imprenditoriale?
Incominciamo bene… ok, io non ho mai mischiato i due ruoli e anche in questo caso non ho sentito l’imbarazzo di non intervenire in quanto concorrente. Certo, si potrebbe strumentalizzare un mio intervento verso l’una o l’altra soluzione. Ma non è un Senatore che deve infilarsi, Best o non Best, in questioni amministrative di questo tipo. La politica locale ha tutti gli strumenti per entrare in merito, ed io - se chiamato - non mi tiro certo indietro. Nella vicenda Antonio Merloni abbiamo portato sul territorio importanti risultati coinvolgendo il Ministero dello Sviluppo Economico. Voglio ricordare che circa un anno fa ho formulato, da solo, una proposta: estendere i benefici previsti per i dipendenti della Ardo a tutti i dipendenti delle altre aziende in crisi. Per non creare lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. Purtroppo la proposta non è stata accolta. In questo momento sono convinto che i sindacati e le parti sociali abbiano bisogno di calma e tranquillità e non di un Senatore che in campagna elettorale fa confusione solo per portare a casa consensi demagogici…
Uno dei motivi di successo del berlusconismo è stato l’idea dell’imprenditore in politica. Si tratta di un’idea ancora attrattiva o, come dice qualcuno, di uno degli elementi di crisi del sistema Italia?
L’imprenditore è forse un animale a parte? Penso che i nostri rappresentanti politici debbano, appunto, rappresentarci. Gli imprenditori possono dare un gran senso pratico alla politica, che vi assicuro ne ha tanto bisogno…
Tre fabrianesi per due posti al Senato. Ad oggi tu sei quello con l’elezione più a rischio. Chi è il tuo diretto concorrente: la deputata e imprenditrice Maria Paola Merloni o la debuttante Serena Fucksia?
Io vado avanti per la mia strada con coerenza, i miei avversari sono l’astensionismo e la disinformazione. Penso di aver lavorato bene per le Marche e credo che il mio impegno possa garantire una rappresentanza forte e collaudata. Poi siamo in democrazia e saranno i cittadini a decidere chi passerà, io faccio comunque gli auguri a tutti.
Ti accusano di aver fatto poco per Fabriano e di essere l’uomo del succo d’arancia: verità, pregiudizio o antipatia nei tuoi confronti?
E' la verità, non ho fatto niente… Io ho un carattere strano, non amo parlare di me e di cosa ho fatto. Per rispondere mi devo forzare, ma ci provo:
- Settimana corta: ho contribuito, insieme all'On Giancarlo Mazzuca, all'introduzione della settimana corta, in una fase congiunturale che impone alle imprese, a fronte di un calo della domanda, un consistente ricorso agli ammortizzatori sociali (per approfondire: Settimana Corta Sky )
- Quadrilatero: sotto il Governo Berlusconi è stata apposta la firma per la consegna dei lavori per il raddoppio della strada statale 76, la Quadrilatero avvia un’opera molto attesa, indispensabile per lo sviluppo della nostra regione;
- Terremoto 1997: ho proposto un emendamento, poi è stato approvato, che ha fatto slittare la restituzione dei contributi post terremoto di sei mesi (per approfondire: Articolo su emendamento);
- Terremoto 1997: grazie ad accordi presi con il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, si è provveduto dapprima a rendere più elastici i tempi di pagamento e successivamente è stato approvato un vero e proprio emendamento che non prevedeva l’applicazione di sanzioni in caso di pagamenti effettuati in ritardo (per approfondire: Articolo su Carlino);
- Terremoto 1997: grazie a un mio intervento sulla questione della restituzione dei contributi e tributi sospesi a cittadini ed imprese in occasione del terremoto di Marche e Umbria del ’97, con l’approvazione del decreto legge 162 del 2008, sono state recepite le disposizioni per la restituzione dei tributi e contributi sospesi con la cosiddetta ‘busta pesante’. Tali disposizioni prevedevano che la restituzione avvenisse in 120 rate per un importo pari al 40% del dovuto. Grazie all’emendamento che ho presentato in sede di approvazione del decreto, la restituzione, anziché partire da gennaio 2009, è slittata al mese di giugno. C’era però un problema da risolvere: quello dell’interpretazione della Legge del Governo Prodi, 6 dicembre 2006, n.290, art.6 comma 1 bis, in materia di applicazione delle ordinanze di protezione civile ai datori di lavoro privato aventi sede legale e operativa nei territori colpiti da calamità naturali: sulla base di tale legge, la sospensione dei contribuiti previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi, riguardava solo i datori di lavoro e i dipendenti privati aventi sede legale ed operativa nei comuni individuati da ordinanze di protezione civile. Ciò significa che sarebbero stati esclusi delle disposizioni del decreto 162, tutto il settore pubblico e i cittadini di aree terremotate lavoratori dipendenti da datori di lavoro fuori dai comuni colpiti da calamità. Pertanto, per questi cittadini, che in occasione del terremoto del ‘97 hanno sospeso la quota a proprio carico, la restituzione all’INPS doveva avvenire per intero, in un’unica soluzione o nei limiti di un quinto dello stipendio. E’ naturale che ciò avrebbe creato una discriminazione tra persone colpite dallo stesso evento calamitoso e per questo, insieme ad altri parlamentari, rappresentanti dei territori interessati a questo problema, abbiamo trovato una soluzione che ha consentito a tutti di poter usufruire dello stesso trattamento agevolato. RISULTATO: grazie alle modifiche introdotte dalla legge 201 del 21 dicembre 2008 i benefici della restituzione sono stati estesi anche ai dipendenti pubblici. Ciò ha comportato maggiori risorse per enti come il Comune di Fabriano e l'ASUR che grazie a queste maggiori entrate ha stabilizzato molti precari;
- Tutela ambientale: estensione del contributo per conversione auto da benzina a GPL e metano: prima era possibile solo per auto EURO 0 ora, grazie al mio emendamento, è possibile anche per auto EURO 1/2/3/4;
- Tutela ambientale: € 150.000 per il recupero dei giardini Regina Margherita (fondo ex legge Mancia);
- Giustizia: sono stato promotore per la salvaguardia del Tribunale di Fabriano, organizzando un incontro tra una delegazione degli avvocati di Fabriano e il Presidente della Commissione Giustizia del Senato, Senatore Berselli e un ulteriore incontro con il Ministro della Giustizia Sen. Palma;
- Ordine pubblico: grazie all’incontro presso il Viminale con il sottosegretario alla difesa Guido Crosetto, ho evitato il declassamento della Caserma dei Carabinieri di Fabriano (per approfondire: Articolo Agenzia Parlamentare).
- Ardo: un discorso a parte merita la vicenda Antonio Merloni. Sono stato l’unico parlamentare a partecipare fisicamente agli scioperi organizzati dagli operai della Ardo a Roma, per dimostrare la mia solidarietà. Sono stato presente, per volontà del Ministro Scajola, alla prima stipula dell’accordo di programma. In completa solitudine ho sostenuto la non credibilità delle proposte di acquisto iraniane e cinesi della Antonio Merloni sottolineando come, andando dietro a quelle proposte fantasma, in realtà si perdesse tempo prezioso da dedicare invece alla rimodulazione dell’accordo di programma (per approfondire: Articoli su ARDO). Ancora: su mia richiesta, audizione dei commissari straordinari presso la Commissione Industria del Senato sul futuro della Ardo e question time in diretta televisiva, al Ministro Passera, sulla richiesta di proroga della cassa integrazione (per approfondire: Articolo). Infine ho organizzato un incontro tra il Ministro Sacconi e la RSU della Ardo e altri rappresentanti di categoria. Poi tante altre cose per il restante territorio della regione Marche che qui non sto ad illustrare per non autocelebrarmi.
A seguito della tua rielezione nel 2008 avevi aperto un punto di ascolto presso il centro commerciale. Non pensi che averlo chiuso abbia indebolito la tua immagine in città?
Assolutamente no, ho chiuso il punto di ascolto ma aperto una sede del Pdl al centro della città. Da quando ho iniziato a far politica siamo riusciti ad organizzare una rete d’ascolto che va al di là del punto fisico. Comunque non mi sono mai rifiutato di parlare, ascoltare e confrontarmi con i cittadini, e non solo in campagna elettorale. Nella vita meglio essere coerenti…
C’è grande curiosità per il risultato fabrianese dei montiani. Si profila anche la possibilità di un patto tra Francesco Casoli e Maria Paola Merloni per il governo della città?
Io mi candido al Senato e non per il governo della città. Penso che i fabrianesi siano stufi di patti che passano sopra le loro teste e abbiano voglia di gente capace e nuova.
Elica ha la maggior parte dei dipendenti in Italia e la maggior parte del fatturato all’estero. Eppure in città ti accusano di aver delocalizzato. Il comunicatore Casoli ha comunicato male o si tratta di un’azione di disinformazione degli avversari politici?
Il comunicatore Casoli cammina sulle “uova” quando parla di Elica. Ci sono troppe famiglie che vivono insieme a noi e grazie alla nostra capacità di competere nel mondo. Se ne dicono tante, io so che abbiamo avviato la produzione di un nuovo prodotto negli stabilimenti italiani dove abbiamo investito svariati milioni di Euro. So che lo stabilimento di Castelfidardo è stato riconosciuto, da un nostro cliente tedesco, come il miglior luogo dove produrre motori ad alta tecnologia. So che lo stabilimento di Serra San Quirico produce un prodotto che riusciamo a vendere sul mercato a 24.000 Euro (e per una cappa è un record…). So anche che la competizione è durissima e non guarda in faccia a nessuno. Ma io sono abituato a mettercela la faccia e, ti assicuro, i nostri dipendenti sono tutti molto concentrati verso l’obiettivo di eccellere sempre di più.
Se fossi eletto quali sarebbero le prime tre proposte che faresti per risollevare questo territorio?
Accordo di programma che liberi soldi verso le piccole aziende in crisi di liquidità; ritorniamo all'idea di una zona franca con tasse ridotte per attirare investimenti; promuoviamo il territorio anche per il turismo, ma veramente. Ci sono parti d’Italia che iniziano a rinascere con turismo alternativo che oggi fa girare molta, ma molta, più gente di quella che noi pensiamo. Cerchiamo di lanciare piccole produzioni alimentari di qualità ma riunendole in un modello consortile o di rete... ( ops, avevi chiesto tre e sono scivolato alla quarta...)
E’ vero che in cambio del passo indietro Berlusconi ti ha garantito la candidatura al Parlamento Europeo o in subordine alla Presidenza della Regione Marche?
No, stiamo pensando all'elezione come Presidente degli Stati Uniti d’America.
Fabriano è sull'orlo del collasso sociale. Come industriale che futuro vedi, considerando che la crisi dell’industria locale non può essere compensata, a livello occupazionale, né dai servizi né dal settore primario?
Fabriano non se la passa bene e se non ci saranno scelte illuminate non riusciremo a risollevarci. Le scelte illuminate passano da un nuovo piano regolatore che dia un profilo diverso al nostro territorio. Noi, se vogliamo rinascere, dobbiamo attrarre i migliori. Per fare questo dobbiamo riqualificare tutto, dalle orribili statue moderne all'ingresso della città (ma il vetro si è rotto o l’artista è un genio del male?) Fino a una decisione su zone residenziali vere. Se vogliamo ripartire dobbiamo uscire dalla mediocrità e dobbiamo crederci tutti. Ci sono degli esempi in giro ma sono casuali e poco apprezzati. Serve un cambiamento radicale di mentalità: coraggio gente che non arriverà nessun aiuto dall'alto, dovremo costruircelo insieme da qua.
CASOLI: "Penso di aver lavorato bene per le Marche e credo che il mio impegno possa garantire una rappresentanza forte e collaudata":
RispondiEliminaHA LAVORATO BENE PER LE MARCHE?
DATI EXIT RATIO PER REGIONE (fonte Cerved Group). Gli exit ratio riscontrano maggiori differenze a livello regionale: con un exit ratio del 3,7% nelle Marche che è la Regione in cui le chiusure aziendali hanno fatto registrare il maggiore impatto" -
A Fabriano i disoccupati sono oltre il doppio della media nazionale.
SIMONETTI: "Ti accusano di aver fatto poco per Fabriano e di essere l’uomo del succo d’arancia: verità, pregiudizio o antipatia nei tuoi confronti?"
COMMENTO: Non solo del succo d'arancia ma anche della riapertura delle case chiuse con il cui ricavato si dovevano finanziare le opere pubbliche.
Ma quanto dovevano trombare quelle poverette per finanziare il Ponte sullo Stretto?
Grande Ingroia
EliminaGrandissimo Grillo
EliminaTutti e due all'opposizione a fa ... Casini.
EliminaQuando gli Ingroiani scrivono si capisce lontano un miglio, anche se anonimi.
EliminaLi abbiamo circondati, vero amico anonimo grillino?. "Arrendetevi e vi prometto che non useremo violenza su di voi, vi accarezzeremo come si fa con i malati di mente. Dovete andarvene finché siete in tempo”.
EliminaIn effetti Casoli è stato sempre presente ed impegnato sulla vicenda Ardo
RispondiEliminami pare che si sia concentrato molto sulle questioni più calde...quelle a maggior impatto (il rimborso irpef e l'ardo)...o si è limitato a farsi riconoscere solo quelle più evidenti?
RispondiEliminaa mio avviso, pur non avendolo votato, penso sia uno dei più "impegnati"...però, credo anche che qualcosina in più poteva anche azzardarla.
come parlamentare europeo, non ce lo vedo...la regione, invece, penso potrebbe fargli gola, ma purtroppo non penso ce la potrà fare...
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G.R.
Il senatore ha ammutolito tutti?
RispondiEliminaPer le elezioni a Parlamentare europeo varranno le preferenza o si andrà avanti con il Porcellum? perchè se si vota con le preferenze, col piffero che Casoli viene eletto.
RispondiEliminaNo qualche idiota ancora scrive
EliminaE' autoreferenziale la tua affermazione?
EliminaUn imprenditore che porta le linee di produzione in Polonia mettendo operai in mobilità in Italia può raccontarci tutte le favole che vuole.
RispondiEliminaGrazie agli utili fatti in Polonia si sono evitati i licenziamenti nelle Marche...
EliminaAh ah ah buona questa.
EliminaHa copiato la frase da Marchionne.
EliminaNon sono mai in "linea" con Francesco Casoli,
RispondiEliminama lo stimo come per quello che ha fatto,
preferendolo a quello che poteva fare.
Sicuramente rispecchia pienamente l'immagine del fabrianese che fa,
non delle chiacchiere.
ULTIME NOTIZIE
RispondiEliminaRAPPORTO DEL CREDIT SUISSE (fonte Hufington Post)
RISULTATI DEL SENATO
ITALIA
Centro sinistra 154 seggi
Centro destra 104
M5S 37
Monti 18
union valdotaine 1
MARCHE
Centro sinistra 5
Centro destra 2
M5S 1
Mancano i dati per Fabriano
Tra i 5 del Centro sinistra, quanti sono quelli di SEL? e di Tabacci?
EliminaSel 1 e tabacchi 0 e va bene così!
EliminaMa magari sali & tabacci 0, mi umbriacherei !!!!
EliminaCHE TRISTEZZA ST'INTERVISTA
RispondiEliminaanalisi dettagliata e approfondita....
RispondiEliminaè la prima intervista, forse bisogna già cambiare la formula (non potendo cambiare i candidati e l'intervistatore)
RispondiEliminaPrendo atto delle vostre critiche. Ho cercato di fare le migliori interviste possibili. Magari non ci sono riuscito ma se permettete non ne ho viste molte altre in giro. Nè sui giornali né altrove.
RispondiEliminaIl tuo è stato un ottimo lavoro simonetti. Il sangue dalle rape non si può tirare fuori.
EliminaContinua così !!!
La verità è che volevate il sangue e invece non c'è stato
EliminaIl sangue ci sarà ad urne chiuse
EliminaCari amici avevo dichiarato in un post che non avrei usato le interviste per fare del pugilato coi candidati ma per dargli al possibilità di ragionare su alcune cose. Ora la questione del sangue e degli spargimenti di sangue che vengono evocati magari è solo uno slogan ma attenzione perché la violenza politica nasce sempre con qualche deragliamento del linguaggio. Quindi almeno qui evitiamo riferimenti a minacce seppur simboliche, a regolamenti di conti. A urne chiuse non accadrà nulla di diverso da quanto è sempre accaduto: nascerà un governo e ci sarà una opposizione. Niente presa della Bastiglia e niente rivoluzioni. Tanto per essere chiari.
EliminaSimonetti fireman, prima accende la miccia e poi la spegne. Ma va bene così. La politica è questa, e qui tranne quelli del 5stelle gli altri mi sembrano tutti mestieranti, dicono dicono ma non lasciano il segno.
EliminaAmico anonimo io non ho accesso nessuna miccia. Ho fatto a Casoli, a Ottaviani, alla Merloni e ai candidati del 5 Stelle una serie di domande. E non sono nè militante, nè sostenitore nè candidato di nessuna forza politica. Ho solo detto che il linguaggio del sangue non mi piace. La politica è governo della cosa pubblica non vendetta. Tutto qui
EliminaScusa Gian Pietro: ho letto i giornali di oggi e ti riporto questo trafiletto: "C'è l'Elica dove a novembre scadrà la cassa integrazione e c'è il rischio che vengano dichiarati 250 esuberi". Ha accennato qualcosa il Senatore Casoli?
EliminaM.C.
Inoltre, ho letto sullo stesso articolo che: "L'accordo di programma è l'unico in Italia (Gentilucci - Uilm) ma oggettivamente non c'è nessuno alla luce del sole che abbia intenzione di investire in questa realtà". In poche parole è la stessa deduzione a cui ero arrivato quando fu annunciato in pompa magna la firma dei 35 milioni di euro per l'accordo di programma. Avevo infatti scritto che in questo momento difficile chi avrebbe avuto il coraggio di aprire nuove attività industriali a Fabriano? Per fare cosa? Pertanto ripeto la mia ricetta: facciamo questo ennesimo gesto di "pseudo-spreco" di denaro pubblico, utilizziamo quei 35 milioni di euro per darli alle aziende fabrianesi che riportano a Fabriano alcune produzioni. Una delocalizzazione a rovescio: anche 600/700 posti di lavoro non sono da buttare via. 35.000.000 di euro sono 3 anni di retribuzione per 700 dipendenti.
EliminaM.C.
Ma che credibilità hanno tali sindacati, non sono gli stessi che hanno retto il moccolo a spacca sui cinesi della ardo.
EliminaEccoli pronti ad entrare a gamba tesa in campagna elettorale per favorire qualcuno e a smerdare altri.
A leggere i giornali pare che improvvisamente si sia risolta ache la questione Best.
Corriere Adriatico del 28.02.2013: "L'aria che tira è sempre di qualità. Tanto respirabile da meritarsi un riconoscimento. E cosi' Elica si è confermata per il quinto anno consecutivo Top Employers Italia entrando a pieno titolo tra le aziende eccellenti nella gestione e strategie delle politiche delle risorse umane dove l'ambiente di lavoro è ottimo e IL PRENDERSI CURA DEI PROPRI DIPENDENTI E' UN VALORE PRIMARIO. "Le persone per noi rappresentano una risorsa preziosa" ... E poi giù la solita pappardella sui numeri, sulla leadership, ecc.ecc.
RispondiEliminaNon ci dimentichiamo che pochi giorni fa, sui giornali c'era scritto che, a novembre, scaduta la CIGS all'Elica si presenterà il rischio di 250 ESUBERI. Se questo significa "PRENDERSI CURA DEI PROPRI DIPENDENTI ovvero di quelle "RISORSE PREZIOSE", non voglio immaginare come sarebbero trattati nel caso non lo fossero.