13 agosto 2013

E sull'incompatibilità di Tini Sorci scrisse a Napolitano

Roberto Sorci ha fatto crepitare, a mezzo Ansa, una sventagliata di fuoco amico su Tini, Sagramola, la maggioranza di centrosinistra e sul Pd. Quattro piccioni con una fava sono una vera grazia per chi osserva e una notevole calamità per chi subisce. Specie se la polvere da sparo serve a infrangere la solidarietà di granito esibita dalla maggioranza in merito alla possibile incompatibilità di Angelo Tini. Concretamente Roberto Sorci ha scritto a Giorgio Napolitano e al segretario del Pd Epifani, sollevando dubbi d'incostituzionalità e di iniquità sull'emendamento inserito nel Decreto del Fare che ha consentito ad Angelo Tini - nominato assessore prima del 4 maggio 2013 - di avvalersi di una zona franca che lo mette al riparo da verifiche e da procedure di valutazione circa la compatibilità tra il ruolo professionale di dirigente di struttura complessa in Asur e la sua funzione politica di assessore comunale. Sorci, nella sua epistola al Capo dello Stato, sviluppa un ragionamento di carattere generale, evitando, ovviamente, di fare riferimento al caso specifico del compagno di coalizione. Ma sarebbe politicamente criminoso, oltre che demenziale, non cogliere la frattura politica che l'atto sorciano va a determinare all'interno della maggioranza. Sorci, infatti, non è soltanto colui che ha governato per un decennio la nostra città, ma anche un "saggio" del Partito Democratico, oltre che un crocevia obbligato di manovre politiche e di azioni di disturbo talvolta eclatanti e in altre circostanze sottili e sotterranee. Il suo profilo politico non consente, quindi, di minimizzare - ricorrendo al solito cattofurbismo - l'impatto della lettera inviata a Napolitano. Si tratta, infatti, di un vulnus politico che, a questo punto, dovrà inevitabilmente produrre una presa di posizione del Pd fabrianese, chiamato a scegliere tra la copertura politica di un suo dirigente politico di prima fascia e di recenti fasti e il sacrificio del medesimo sull'altare della governabilità e della golden share esercitata sulla Giunta dal Rag.Tini. Sicuramente il Pd cercherà di prendere tempo, tacendo e sperando che il sopraggiungere del Ferragosto ridimensioni la portata di questo inatteso e creativo rigurgito di sorcismo. In parallelo si muoverà anche la schiera di quanti proveranno a delegittimare l'azione del Barbuto, narrandola come il sussulto di un isolato che non è riuscito a ricollocarsi e che, per tale ragione, coltiva un'unica finalità: distruggere posizioni ed equilibri truccando le carte e trasformando l'invidia in interessata e insincera sensibilità istituzionale. Ma il punto cruciale da considerare non è quale sia la ragione occulta che ha ispirato Sorci, ma che a questa buon azione civica e politica sia stata data piena concretezza. Avrebbero potuto farlo altri, magari ispirati da nobilissimi propositi e solerte civismo. Ma non lo hanno fatto. E quindi, saggiamente, quando si riceve l'ostia, è bene concentrarsi sul suo significato simbolico e salvifico evitando di misurarne il valore in base a quanto possa essere peccatore il prete che la porge. Ma il vero dato politico è che questa battaglia sull'incompatibilità di Tini ha saputo oltrepassare le linee di demarcazione partitica, coinvolgendo consiglieri del Pdl e della sinistra radicale, cittadini e osservatori indipendenti e, da oggi, anche un pezzo da novanta del Partito Democratico. Si tratta di una trasversalità che rimette in moto un quadro cristallizzato, in cui non si capiva più dove passassero le linee di divisione tra maggioranza e opposizione. Oggi abbiamo uno scampolo di chiarezza in più e un segnale di cambiamento da cogliere e valorizzare. E come si dice in questi casi piuttosto che niente è meglio piuttosto
    

7 commenti:

  1. A Napolitano meglio scrivere di Tini che Dell' Indesit

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  2. Voglio nuove elezioni.

    F.to

    Io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io

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  3. Una bomba.....scoppiera???

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  4. Piuttosto che Sorci è meglio piuttosto.

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  5. Come al solito Sorci ha molto da tempo da perdere.
    Alessandro Moscè

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    1. hanno dato la CIG anche a lui?
      __________________
      G.R.

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    2. Meglio il tempo che sta perdendo ora piuttosto di quello che fino ad un anno fa impiegava per far danni.

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