11 novembre 2014

La Rift Valley che minaccia Fabriano

Il Presidente della Caritas di Fabriano ancora una volta ha lanciato l'allarme sulla diffusione virale della povertà nel territorio fabrianese. Un Ebola sociale che, col passare del tempo, sta cambiando la sua morfologia sociologica: non più effetto collaterale della migrazione straniera ma dato strutturale in cui sono gli italiani la quota preponderante di indigenti assistiti dalla Caritas.

Parliamo di cifre astronomiche per un territorio che vantava tassi di disoccupazione tedeschi e poteva permettersi il lusso di importare manodopera dalle zone limitrofe. In pochi anni la situazione si è ribaltata nel suo contrario, a riprova che il blasonatissimo modello produttivo merloniano era una mela bacata all'origine, un esperimento industriale destinato a infrangersi al primo surriscaldamento prodotto dalla globalizzazione della produzione e dei mercati.

Questa repentina mutazione economica e antropologica ha prodotto, a Fabriano, una divisione di classe di tipo africano: da un lato una fascia di ancora ricchi e benestanti e sotto una grande suburra di impoveriti, che dopo aver conosciuto l'etica nefasta del metalmezzadro si apprestano a diventare sottoproletari isolati e bastonati.

La rappresentazione più plastica ed eclatante di questa divisione è sintetizzata dal contrasto tra le code al Social Market e quelle alla Pinacoteca Comunale. Evitare che questo ossimoro visivo diventi una contraddizione insanabile in una comunità spaccata da una Rift Valley sociale, è un impegno che coinvolge tutti e chiama a rapporto l'intera classe dirigente e politica fabrianese.


Perché non ci sarà un nuovo inizio “turistico e culturale” della città se le azioni propedeutiche che ciò presuppone saranno percepite dai nuovi sottoproletari – tenuti a bada dalla droga leggera degli ammortizzatori sociali - come il passatempo di una borghesia ricca e giocherellona.

Maria Antonietta diceva che al popolo affamato bisognava dare brioches e anche per questo fu prima rinchiusa alla Concergerie e poi decapitata alla Concorde. Fabriano, se vuole salvarsi (e il dubbio che questo desiderio sia davvero forte e diffuso aleggia ininterrottamente) ha bisogno di conciliare il pane e le brioches facendone metaforicamente prodotti complementari e alleati.

Si tratta di una strategia politica robusta, coraggiosa e non retorica, su cui si giocherà la legittimità stessa della politica locale e la sua capacità di condurre fuori dal guado una comunità risucchiata dall’inerzia e dall’attesa di un miracolo che non c’è e che non ci sarà.
    

8 commenti:

  1. http://it.wikipedia.org/wiki/Che_mangino_brioche!
    Le "misericordie" gl'italiani,
    il Comune gli stranieri, strano che non ci pia omogeneità...uhmmmm.

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  2. facciamo una piccola analisi della classe politica, se così volgiamo chiamarla, attualmente vagante per Fabriano, ci troviamo al potere un sindaco con uno spessore politico modello carta velina e un carattere che una novizia indirizzata alla clausura è un energumeno rude e puzzolente, un vicesindaco più impegnato ad occupare poltrone all'interno delle istituzioni dell'interland che a gestire degnamente i proventi delle tasse cittadine, alcuni suoi incarichi , vicesindaco a Fabriano,m revisore dei conti a Sassoferrato, amministratore delegato asur, e ultimamente mi risulta abbia posato il culone anche su una poltrona all'interno di area vasta 2 , un presidente del consiglio in perenne crisi di identità, più preoccupato di apparire sui rotocalchi scandalistici e gossippari che a mantenere una personalità autoritaria all'interno del consiglio, assessori che scambiano agglomerati urbani e distese di asfalto per cittadelle sportive , un'altro che risolve i problemi sociali solo individualmente e solo su segnalazione specifica, un sorta di sal silvestro dei poveri, della serie dove c'è un problema metto una pezza ma non lo risolvo, poi abbiamo 2 avvocati che o stanno lavorando sodo nel sottobosco o non stanno facendo nulla, uno ha imparato a dire solo, " non c'ho i soldi" l'altro proprio non parla, poi c'è la new entry una madama che a oggi si è vista solo a mento della presentazione e che a scanso di equivoci se ne sta buona buona nell'angolino, dei consiglieri di maggioranza cche dire, un ammasso di marionette radiocomandate in 10 mesi di assidua presenza in consiglio li ho sentiti parlare 4 volte, e votare alla cazzo di cane 10 mesi, dei consiglieri di minoranza, si impegnano propongono , puntualizzano, ma alla fine manca sempre qualcosa perchè il tutto sia efficace. e con questi dovremmo uscire dalla crisi, questi signori dovrebbero ideare un metodo di salvezza? senza parlare del segretario del presunto primo partito cittadino assente , assente assente, ma meglio così visto ceh tutte le volte che apre bocca rafforza il soprannome crocettilaqualunque. io adotterei il sistema francese prima un po di sano lavoro a raccogliere le foglie ai giardini, a proposito quando non cadevano c'erano turbe di operai a raccoglierle dalla mattina alla sera, si litigavano ogni singola foglia che si staccava, ora che sono cadute degli operai nemmeno più l'odore, ma torniamo agli amministratori, dicevo a raccogliere le foglie ai giardini coi denti e poi una sana zampata sul culo e tutti a casa, chiunque venga dopo può fare solo meglio, e se poi fossero personaggi staccati dall'ordinaria politica Merloniana locale, e che utilizzassero un po di sana fantasia forse Fabriano qualche timida speranza potrebbe avercela, ma non si può aspettare altri 2 anni le prossime elezioni. Muratori Davide

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  3. Quando uno si riduce di ricorrere alla caritas e non imbraccia il forcone.. meglio un albero a fusto alto!!!

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  4. leggendo il titolo del post pensavo alla rift valley del kenya e ai suoi podisti...

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  5. facciamo una piccola analisi della classe politica, se così volgiamo chiamarla, attualmente vagante per Fabriano, ci troviamo al potere un sindaco con uno spessore politico modello carta velina e un carattere che una novizia indirizzata alla clausura è un energumeno rude e puzzolente a confronto , un vicesindaco più impegnato ad occupare poltrone all'interno delle istituzioni dell'interland che a gestire degnamente i proventi delle tasse cittadine, alcuni suoi incarichi , vicesindaco a Fabriano,m revisore dei conti a Sassoferrato, amministratore delegato asur, e ultimamente mi risulta abbia posato il culone anche su una poltrona all'interno di area vasta 2 , un presidente del consiglio in perenne crisi di identità, più preoccupato di apparire sui rotocalchi scandalistici e gossippari che a mantenere una personalità autoritaria all'interno del consiglio, assessori che scambiano agglomerati urbani e distese di asfalto per cittadelle sportive , un'altro che risolve i problemi sociali solo individualmente e solo su segnalazione specifica, un sorta di sal silvestro dei poveri, della serie dove c'è un problema metto una pezza ma non lo risolvo, poi abbiamo 2 avvocati che o stanno lavorando sodo nel sottobosco o non stanno facendo nulla, uno ha imparato a dire solo, " non c'ho i soldi" l'altro proprio non parla, poi c'è la new entry una madama che a oggi si è vista solo a mento della presentazione e che a scanso di equivoci se ne sta buona buona nell'angolino, dei consiglieri di maggioranza cche dire, un ammasso di marionette radiocomandate in 10 mesi di assidua presenza in consiglio li ho sentiti parlare 4 volte, e votare alla cazzo di cane 10 mesi, dei consiglieri di minoranza, si impegnano propongono , puntualizzano, ma alla fine manca sempre qualcosa perchè il tutto sia efficace. e con questi dovremmo uscire dalla crisi, questi signori dovrebbero ideare un metodo di salvezza? senza parlare del segretario del presunto primo partito cittadino assente , assente assente, ma meglio così visto ceh tutte le volte che apre bocca rafforza il soprannome crocettilaqualunque. io adotterei il sistema francese prima un po di sano lavoro a raccogliere le foglie ai giardini, a proposito quando non cadevano c'erano turbe di operai a raccoglierle dalla mattina alla sera, si litigavano ogni singola foglia che si staccava, ora che sono cadute degli operai nemmeno più l'odore, ma torniamo agli amministratori, dicevo a raccogliere le foglie ai giardini coi denti e poi una sana zampata sul culo e tutti a casa, chiunque venga dopo può fare solo meglio, e se poi fossero personaggi staccati dall'ordinaria politica Merloniana locale, e che utilizzassero un po di sana fantasia forse Fabriano qualche timida speranza potrebbe avercela, ma non si può aspettare altri 2 anni le prossime elezioni. Muratori Davide

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  6. bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla... anziché
    1. piangersi addosso
    2. dare la colpa alla classe politica
    3. dare la colpa ai Merloni

    qua serve che tutti si rimbocchino le maniche a lavorare... senza polemiche...

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    1. Hai ragione, ma è anche vero che ci sono due Enti "pubblici", Comune e Fondazione,
      che hanno il "potere" e la facoltà economica di fare la differenza, oltre che il dovere.
      Il 21 c.m. la prima puntata...
      www.facebook.com/events/795946223799919/?ref=22

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  7. Lavorare de che? ma ci prendiamo per il Culo? aprire un attivita da zero manifatturiera in Italia adesso per un normale cittadino è impossibile mica siamo nel 1960 Cavolo! il Realismo ci vuole! se Dio vuole e riusciamo a rimodulare questi fondi che servono a reindustrializzare la zona Marchigiano umbra (SPICCIOLI) nel migliore dei casi ne usciranno 100\150 nuovi posti di lavoro, qua parliamo di una Disoccupazione che arriva a 4000 persone, Io quelli del PD che continuano a voler far credere a tutti che basta impegnarsi, avere le skills e cazzate varie non li soffro più, poi vai a vedere ed il 90% di loro è lavoratore dipendente! basta farci prendere in giro da sti raccomandati

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