14 marzo 2017

I politici fabrianesi, i social e i leoni da tastiera

Nelle ultime settimane Giancarlo Sagramola è intervenuto più volte, linkando autorevoli interventi di esperti, sull'uso distorto dei social e sui temi della reputazione on line.

Lo ha fatto chiamando in causa, con toni tra il costernato e il sarcastico, opinionisti di vallata, leoni da tastiera e tutti coloro che utilizzano i nuovi media per veicolare opinioni e alimentare polemiche politiche.

Non è da escludere che la riflessione critica del Sindaco possa nascere da una sua percezione e cioè che sia stata la pressione dei social a convincere il PD a non ricandidarlo per il secondo mandato. Non possiamo né saperlo né supporlo. 

Di sicuro il quinquennio sagramoliano è stato segnato a fuoco da una relazione strettissima e intensa tra la politica e i social. Ed è in questo specifico contesto che si è consolidato il giudizio politico dominante sull'operato del primo cittadino. Molto più di quanto si potesse immaginare e di quanto lui stesso potesse supporre.

Sagramola e la sua coalizione - abituati alle dinamiche lente e sedentarie del confronto politico più tradizionale -  hanno snobbato e sottovalutato le potenzialità d'impatto dei social, la viralità dei messaggi e delle opinioni, la potenza reticolare dei blog, il potere di influenzamento delle comunità virtuali e il cambiamento radicale nel modo di concepire e produrre l'informazione, compresa quella locale.

Di fatto Sagramola ha orgogliosamente scelto di non esserci più di tanto, di non presidiare sistematicamente il mezzo, di rinunciare a qualsiasi azione programmata e mirata di personal branding. Questo elitismo di matrice neocattolica ha lasciato campo libero a tutti gli altri, compresi moltissimi detrattori, che sono diventati i veri artefici e gli unici costruttori della reputazione on line del primo cittadino, con tutte le deformazioni che una rinuncia di questa portata è in grado di determinare. In fondo si tratta di un principio naturale: spazio abbandonato, spazio occupato.

Di conseguenza ciò che al Sindaco appare oggi come un utilizzo distorto dei social non è altro che il risultato della sua consapevole assenza da quel fondamentale circuito mediatico, della rinuncia a soddisfare le condizioni che consentono dare energia e potenza alle relazioni di fiducia e di credibilità on line: produrre contenuti, partecipare alle conversazioni, alimentare connessioni e sfruttare la circolarità dello scambio di idee e di esperienze all'interno delle community.

In realtà il rapporto tra Sagramola e i Social non è interessante in sé ma in quanto emblematico di un modo di pensare assai diffuso tra la classe politica, che fatica ad assimilare un concetto strategico e ciò che la costruzione del consenso sta cambiando modelli realizzativi e luoghi di attuazione, trovando nei social media uno spazio congeniale e pervasivo di formazione, sviluppo e consolidamento.

La pagina #Fabriano di Facebook, a titolo di esempio, conta circa 7.000 iscritti ed è la piazza pubblica più affollata della città, il luogo virtuale in cui transitano la maggior parte dei messaggi che riguardano la comunità. Ad ogni messaggio pubblicato gli iscritti ricevono una notifica che richiama l'attenzione, a riprova di una enorme potenzialità di interazione che produce effetti profondi, impatti politici estesi e condizionamenti che agiranno anche nelle elezioni comunali di primavera.

Gli opinionisti di vallata, i leoni da tastiera, gli scassamaroni virtuali, di conseguenza, non sono figure maligne di un bestiario che mescola gogne medievali e veicoli postmoderni, ma persone in carne e ossa che usano gli strumenti disponibili senza prendere moralisticamente a pugni la realtà. 

Un uomo pubblico può ignorare il fenomeno di comunicazione più eclatante del nostro tempo, ma deve rispettare una condizione: fare una severa autocritica quando è la sua assenza spocchiosa e volontaria la vera causa della sberla che arriva. Si chiama responsabilità. Diversamente ha un altro nome: scaricabarile.
    

35 commenti:

  1. " Non è da escludere che la riflessione critica del Sindaco possa nascere da una sua percezione e cioè che sia stata la pressione dei social a convincere il PD a non ricandidarlo per il secondo mandato."

    Se Sagramola la pensasse realmente così, sarebbe la dimostrazione che in relatà ha capito ben poco di come è stata percepita la sua Giunta ed il suo operato.

    Della Giunta Sagramola rimarranno il ricordo di (in ordine sparso):

    - Gazzarra sulla TARES;
    - Inefficienze per la neve ripetute ogni anno;
    - Scelta degli assessori e mantenimento degli stessi (Paglialunga in primis);
    - Inapplicazione totale delle promesse fatte in campagna elettorale;
    - Appecoramento ai dettami dei dirigenti ed all'assessore al Bilancio;

    Io non mi ricordo di una scelta, anche impopolare, difesa a spada tratta dal Sindaco in maniera pubblica.

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  2. Simonetti ti ricordi della polemica sul portavoce del Sindaco ?
    Alla fine Sagramola si tirò indietro per le polemiche.
    Ecco, questo per me fu il primo errore.
    Scommettiamo che il prox Sindaco ne nominerà uno (ed anche ben remunerato) ?
    Se salgono i 5 Stelle mi mangio un gatto (DI PELOUCHE) se non lo fanno.

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    1. Il fatto che si sia tirato indietro quella volta (che fu, se non ricordo male, anche la prima polemica dopo il suo insediamento) fu la dimostrazione che era senza p...e, come si è poi dimostrato in altre occasioni.
      Pastainbianco è stata per me la definizione migliore.

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    2. http://gsimonetti.blogspot.it/2012/09/il-portavoce-dal-cerotto-in-bocca.html

      Ecco il post del 2012 (5 anni fà !!!!).
      Nulla da eccepire con quanto scritto a suo tempo.

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    3. ahahahahahah!!! E' passata una vita!!

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  3. La polemica sul portavoce del Sindaco la ricordo benissimo e fui uno di quelli che l'attizzò di più. Il problema qulla volta fu il timore di dare un incarico fiduciario quale era. Seb il nuovo Sindaco nominerà un portavoce con incarico fiduciario farà solo quel che può fare. ce ne sono diversi a macchina calda

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    1. Esatto, da che mondo è mondo la nomina del portavoce in via fiduciaria (addetto stampa sarebbe la definizione giusta) è tra i poteri del Sindaco.
      Il problema non è la nomina, semmai la retribuzione (uno lo può fare anche pro-bono, soprattutto in un paesotto come Fabriano).

      Nell'era dello storytelling (il raccontare la realtà secondo il proprio vantaggio, definizione secondo me) dove i maestri sono Renzi e Beppe Grillo, non avere uno che RACCONTA il tuo operato su Facebook e twitter è un errore M-A-D-O-R-N-A-L-E .
      Basta vedere IL sindacO Raggi come racconta bene che i pullman acquistati da Marino li ha messi in strada lei.

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    2. C'è sempre questo modo di fare schifiltoso, portato al rifiuto verso certe cose. Molti di noi cinquantenni, per dire, pur non essendo nativi dell'universo social lo utilizziamo senza demonizzarlo e senza santificarlo. Poi che piaccia o meno chi fa politica deve sempre interrogarsi sulla realtà, quale che sia il giudizio che ne dà. Un politico che disdegna il più grande network planetario è uno che deve andare a coltivare patate

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    3. Quoto ogni singola parola del post di Simonetti.
      E mi permetto di aggiungere che uno come Sagramola, cresciuto nel mondo dell'associazionismo giovanile, educatore di giovani, giornalista pubblicista, non abbia saputo interagire con la cittadinanza in maniera efficace nell'era di internet ed dei social network, è davvero SCANDALOSO.
      Tra l'altro non ha saputo nemmeno interagire con i suoi stakholders, visto che quando c'era da ricandidarsi nessuno ha alzato la voce o fatto pressioni sul PD, segno che anche con il suo bacino elettorale di riferimento le trasmissioni erano chiuse da tempo.

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    4. Perle ai porci, Simonetti, quelle che scrivi sono perle ai porci.
      Questi sono ancora abituati a prendere decisioni davanti alle penne all'arrabbiata di Bonafoni, sui tavoli con le tovaglie di plastica del DLF, cosa vuoi che ne sappiano di cosa sia un social network.
      Le campagne elettorali per loro sono ancora cene a fave e porchetta e vino rosso, giri per le frazioni, asfaltature dell'ultimo secondo.
      Leggo un commento su Pariano che non so se satirico o meno, comunque c'è da dire che lui è uno dei pochi che ha saputo davvero attrarre consenso attraverso i social, e c'è da dargliene atto.

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    5. Serenella Boldrini15 marzo, 2017

      Ricordo di aver pubblicato un invito a tutti gli assessori ad utilzzare fb per informare la cittadinanza sul loro operato come appunto faceva il sig.Pariano...ne avrebbero avuto giovamento...ovviamente se il loro era un"buon governo"

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    6. L'arroganza e la supponenza sono mali difficili da estirpare. I membri della Giunta si son sentiti troppo superiori rispetto alla plebe per poter comunicare attraverso i social o partecipare ai dibattiti. L'importante è che poi non diano la colpa agli altri.

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  4. Eppure Sagramola un maestro di medianicità lo aveva: il buon Spacca, che quando andava in Cina comunicava anche tutte le volte che andava in bagno.

    Oppure, guardando ai predecessori, basta seguire l'esempio del buon Sorci, che quando aveva qualcosa da dire lo diceva (lo dice) anche su FB.

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  5. Spacca sa usare i social. Sorci quasi per niente

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    1. Sorci li sa usare, ed anche bene secondo me.

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    2. L'unico che sa usare i social è Pino PAriano. Ti fa gli auguri di buon compleanno prima dei tuoi genitori !!! È un grande !!!

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  6. per produrre contenuti, partecipare alle conversazioni, alimentare connessioni e sfruttare la circolarità dello scambio di idee e di esperienze all'interno delle community devi farne parte. A me non è mai stata data per esempio la possibilità di far parte della pagina della nostra città da chi la amministra, questo la dice lunga sul giudizio distorto che le persone in rete si fanno degli altri senza nemmeno conoscerli. Se questo è il livello non mi interessa assolutamente farne parte. E con questo chiudo. Auguri ai leoni da tastiera. Auguro un gran futuro.

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    1. http://www.giancarlosagramola.it/

      Questo è il sito.

      Non più aggiornato dal 2012.

      Forse bastava anche scriverci una volta al mese (magari dopo ogni consiglio comunale e/o decisione importante, tipo questione TARES o emergenza neve) per "produrre contenuti, partecipare alle conversazioni, alimentare connessioni e sfruttare la circolarità dello scambio di idee e di esperienze all'interno delle community".

      Magari il sito poteva diventare la COMMUNITY.

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  7. Il numero uno sei tu..., non c'è cazzi per nessuno.
    Ricordo quando si discuteva portavoce si, portavoce no.
    Di primo acchitto dissi che spendere 20mila euro l'anno era una follia per un Comune come Fabriano.
    La mia proposta fu di dimezzare la parcella e trovare la giusta persona, direi che quasi mille euro al mese lordi non erano male per un impegno limitato!!
    C'era anche una brava giornalista come Leila che lo aveva seguito per tutta la campagna elettorale.
    NOn fui ascoltato, come in tanti altre cose..., se ora si ritrova disarcionato dal cavallo è solo colpa sua..!!
    Sperem

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    1. Oh, ecco, la questione dell'addetto stampa si doveva giocare sul compenso.
      Però come per tutto il mandato, nel momento delle decisioni, non ha mostrato il polso.
      E, da come si legge, nemmeno ha ascoltato chi gli stava intorno (penso appoggiandolo durante la campagna elettorale).
      Questa è la summa degli errori su cui riflettere, non dire : << sono gli altri che mi dicono che sono cattivo, non io >>.
      Via, giriamo pagina.

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  8. Per essere ammessi nella pagina di Fabriano di Facebook basta essere ammessi da qualunque membro, uno qualsiasi dei 7.000 membri. Se nessuno mi avesse ammesso due domande me le farei

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  9. Non raccontiamo cazzate per favore

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  10. Sto sorridendo in questi giorni, tra un paio di mesi dovrò tornare a Fabriano per votare e scorrendo la lista dei candidati noto solo cartapecora, inesperienza e buoni propositi..ma si sa, di buoni propositi è lastricato l'inferno!

    Da trentenne mi piace immaginare il futuro politico ideale per la città in cui un giorno, magari, deciderò di tornare. Ve lo riassumo in poche righe.

    - Assessori e addetti ai lavori giovani e tecnicamente preparati nei rispettivi ambiti di competenza, con una cultura politica (magari eterogenea tra di loro) e quindi conoscitori delle dinamiche di base e ben collegati con network e think-tank impegnati nello sviluppo della coscienza politica nazionale per essere al passo con il resto del paese. Non è richiesta esperienza politica pregressa perché si tratta di un comune di 30mila anime, non siamo al Campidoglio. Porteranno idee nuove e passione per un rilancio del territorio che supera il banale binomio b&b e ciauscolo a Km 0. Si potrà parlare di startup, incubatori, centri di sviluppo, servizi, nuovi mercati, etc.

    - Sindaco invece di peso, un politico navigato, esperto, un profilo da presidente della repubblica in piccolo insomma, sganciato dalle logiche di partito ed in grado di fare la differenza ai tavoli delle trattative, di darci visibilità e, sopratutto, di consigliare e coordinare l'operato dei giovani assessori.

    - organo consultivo: conferenza permanente di confronto con rappresentanti di tutte le categorie (imprese, scuole, piccoli artigiani, operai, sanitari, giovani, anziani, etc.)

    Questo è il mio governo mulino bianco.

    Quale sarebbe, secondo voi, il dream team perfetto per questa mia utopica idea di governo cittadino?

    Attendo con curiosità le vostre "formazioni"!

    Andrea

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  11. Sorci oltre i moderni social usa e sa usare il social più vecchio del mondo cioè la passeggiata lungo il corso permettendo quindi a tutti di sfogarsi e lui di capire.
    Sorci fai una lista civica e candidati: vinceresti a mani basse.
    È vero sei una figura vecchia ma sei muoverti come il nuovo e lo capisci . Forza non hai niente da perdere. Non serve fare una lista di appoggio al pd e cadere in contraddizione.

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    1. Sorci + Pariano e non ce n'è per nessuno !!!

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  12. Faccio notare che il Corso è deserto da quasi dieci anni. Come social classico sembra più vetusto che tradizionale

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    1. Esatto.
      Il sindaco uscente non ha capito che ormai l'incontro con il cittadino nel Comune durante l'orario di ricevimento NON ESISTE PIU' (anche per colpa di chi fa fare anticamera, la cosa più brutta del mondo), soppiantato dal messaggio su Facebook.
      Oggi (purtroppo o per fortuna, non sta a me deciderlo) i contatti si fanno via internet, quindi Sagramola aveva un'opportunità fantastica per tastare in tempo reale il polso della situazione direttamente dai cittadini.
      Ho scritto per 5 anni su questo blog che la Giunta era formata da gente chiusa in una torre d'avorio.
      Niente.
      Questi sono i risultati.
      Hai fallito sindaco Sagramola, e del tuo fallimento non puoi incolpare chi, anche se con modi poco urbani, te lo diceva sui social.
      Anzi, te lo scriveva a chiare lettere.

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  13. Sagramola e social? Ma cosa pretendete dal Sindaco di un Comune che si vanta di essere capitale mondiale Unesco della creatività ma poi ha il coraggio di tenere in piedi un sito web vecchio di dieci anni? Vogliamo parlare inoltre del sito del Museo della Carta? Un solo commento, guardatelo e rendetevi conto.

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  14. Sagramola ha fallito nel momento in cui ha accettato il cappio degli assessori non scelti da lui, ma nominati di default perché più votati. Sagramola ha deciso di non decidere, ancora prima di premere lo start. Cosa che ha continuato a fare per cinque anni, barcamenandosi. Che cosa doveva comunicare sui social poi, il vuoto pneumatico?

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  15. Sagramola , prima di poter incolpare i leoni da tastiera o i 4 cani sciolti , avrebbe dovuto concepire una questione fondamentale, ricoprire una carica pubblica implica condivisione e dialogo, due agettivi che a lui sono sconosciuti, forse troppo abitoato a trattare solo con incravattati esponenti politicanti, chiuso negli uffici della provincia, pensava di poter continuare sulla stessa linea di condotta, peccato che fare il sindaco espnga, nel suo caso esporrebbe, a contatti coi cittadini normali, quindi con chi ti ha votato e chi no, ecco questo è il problema di Sagramola, l'incapacità di comunicare con ogni mezzo col cittadino normale. L'utilizzo dei social oggi , non dico sia fondamentale, ma è utile per farsi partecipe dei problemi che ti circondano, sono dei veicoli di informazione istantanei , certo espongono a critiche e giudizi, ma se non crei contradittori , se non interagisci, se non spieghi, resteranno critiche e giudizi che col tempo diventano marchi di fabbrica.M.D

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  16. Il Generale Inverno15 marzo, 2017

    I social? Assieme alla "rete" sono una fondamentale fonte di notizie. Basta saper leggere e valutare seriamente. Allargando il campo ed uscendo da fabriano, nel link di seguito riportato n. 47 vincitori di concorso asur. Di cui una metà circa parenti o direttamente responsabili di qualcosa nel PD della regione. Che ovviamente sono risultati i più bravi. Ma non è per questo che Ceriscioli non andrebbe rivotato... https://www.osimooggi.it/storia-concorso-asur-first-lady-elena-angeloni/

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  17. Sagramola è un empatico seriale, un cattivo comunicatore soggiogato e/o sottomesso dai suoi stessi membri di giunta, deriso anche dai suoi sostenitori di partito per logiche di potere qualunquista, suddito del Sant'Angelo da San Donato dentro un vortice senza uscita.

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  18. Simonè ho visto che stamattina il Sindaco ce l'ha con te!!!

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    1. Io vorrei tanto capire se Sagramola ce l'ha con qualcuno perché si sente offeso da take news (sigh....) messe in giro in rete per screditarlo, oppure si sente offeso dal fatto che alcuni cittadini lo hanno attaccato sui social. In entrambi i casi però, a mio avviso, se il PD locale non lo ha ricandidato non può dare la colpa a qualcuno di esterno.

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  19. Faccio pasti regolari!:)

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