Il sessantenne Spacca si allontana per qualche ora dalla ridotta
fabrianese e piomba in città il quarantenne
Comi, segretario regionale del Pd che vuole sfrondare Gianmarione d’ogni
gloria e alloro. Già perché c’è anche una componente
generazionale in questa faida interna ai democratici marchigiani, una
declinazione territoriale di quel vitalismo
rottamante che Renzi ha
inoculato, come veleno, nel corpo di una Nazione avvilita. E di questo Spacca deve tenere conto, perchè il desiderio
di “spazzare via” attraversa trasversalmente fazioni e schieramenti e
condiziona scelte e processi elettorali. Un
sessantenne è anagraficamente ed esistenzialmente giovane ma replicare ai
diktat dei giovanilisti con la prevedibile ribollita sull’esperienza acquisita
e sulla ponderata saggezza consegnata dagli anni, non è più sufficiente. Ma Spacca,
in quanto uomo di roccioso potere, sa bene quanto contino la fortuna e il culo al quadrato per mantenersi in sella in una fase in cui la politica è talmente liquida e volubile
da rendere incerto e vago ogni disegno e investimento di medio e di lungo
periodo. E il Governatore ha davvero
un gran culo perché sul versante della
battaglia generazionale si sta letteralmente spiaggiando l’ideologia renziana del giovane bravo
e capace per dono anagrafico e prerogativa di nascita. Ed è anche per questa
ragione non secondaria che il Governatore
può permettersi il lusso di lasciare sguarnito il suo presidio fabrianese
durante la capatina del segretario regionale, per recarsi in quel di Viterbo a discettare di Sanità che
funziona col gotha del PD nazionale e con l’esponente del partito che decide le
candidature che contano sul territorio. E già dal punto di vista simbolico si
tratta di un asso nella manica per il
Gov, perchè Gianmarione frequenta quei piani alti dove è possibile perorare una causa politica e personale
mentre Comi deve accontentarsi di un
giro a Fabriano, accolto da un segretario
cittadino suo sicuro sodale ma in evidente ed enorme difficoltà – per lapalissiana
inesperienza e modesto spessore – nel sostenere
un’abile politica di mediazione in una fase di conflitto che rischia di
sfociare in una guerra civile a bassa intensità. Di certo la presenza di Comi
a Fabriano in un culmine di tensione come questo – al di là delle spiegazioni
formali che tendono a dare all’iniziativa il sapore della routine programmata –
restituisce il sentore di una chiamata
alle armi, di una cartolina precetto
consegnata agli iscritti e ai militanti del partito democratico cittadino.
Chi stasera sarà presente al Museo della Carta assumerà in automatico il profilo del firmaiolo, la fattezza di un
congiurato antiGov, di fabrianese arruolato nell’azione fratricida nei
confronti del Gianmarione locale. O
di qua o di là: mai semplificazione fu più vera di questa. Stasera. A Fabriano.
A las cinco de la tarde.
19 settembre 2014
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C'è anche la presunta candidata Pd alla presidenza della Provincia. Per quanto riguarda la "cartolina precetto consegnata agli iscritti e ai militanti del partito democratico cittadino", a leggere i commenti su fb, non mi sembra siano in molti anzi, a dir il vero, si contano sulle dita di una mano quel 41% (del 52%) che hanno votato il PD alle Europee. Il segretario cittadino poi, come tu scrivi :"suo sicuro sodale ma in evidente ed enorme difficoltà, per lapalissiana inesperienza e modesto spessore", sembra non esistere proprio.
RispondiEliminacomunque finirà il circolo cittadino del PD è destinato a sbriciolarsi!
RispondiElimina4 gatti fanno poche briciole.
Eliminacercasi segnali di vita del neo eletto direttivo dek pd fabrianese e del suo fantomatico segretario, neanche sul profilo di f.b. è stato pubblicizzata la presenza odierna del segretario regionale! ma...sarà veramente filorenziano il segretario fabrianese o insieme agli amichetti e Crocetti senior vogliono tenere un piede in due scarpe... o meglio fare alla fine il salto della quaglia alla fine?! strani misteri della cittadina...
RispondiEliminaSarei tanto curioso di sapere se tutti quelli che in maniera molto illuminata che hanno messo una croce per mandare il PD al governo sono soddisfatti di come stanno andando le cose. Non ci si venga a dire che è colpa degli altri perché il governo in carica con i decreti legislativi può fare il bello e cattivo tempo in barba a tutti. Apcaff marcello martini
RispondiEliminaLe sale convegni dei musei dovrebbero vietarle alle manifestazioni dei partiti.
RispondiEliminaQuoto. Per me è un oltraggio a luoghi deputati alla cultura che non possono essere infangati da simili riunioni.
Eliminaieri sera al museo della carta convegno PD con presenza dei boss regionali, risultato? zampata nel culo a Spacca e seguaci, però in una sala drammaticamente deserta, se alle ultime primaria hanno votato ben 32 persone , ieri sera , a parte gli ospiti da fuori , del PD Fabrianese erano presenti non più di 18/20 persone e se togliamo i consiglieri comunali,e gli ex sindaci, arriviamo a 12/13 persone!!!! mi pare di aver constatato che il PD locale abbia un qualche problema di comunicazione, e non potrebbe essere diverso visto il mutismo ad oltranza del segretario Crocettilaqualunque Michele, abbiamo assistito al solito pianto da coccodillo del sindacotto Sagramuntantoalletto, con incensata finale sui suoi , e autoriconosciuti , meriti, e interventi tutti improntati sulla lacrimazione perpetua, non una spinta propositiva, ma dove si vuole andare con questi quì!!! dalla mie parti si direbbe " a Marengo " noto bordello della bassa ferrarese!!!! Muratori Davide
RispondiEliminaPiù che un'assise politica sembrava una riunione condominiale.
EliminaSe la chiacchierata al museo della carta era una cartolina precetto, evidentemente il PD di Fabriano è pieno di renitenti alla leva, al buon Crocetti converrà mobilitare i riservisti dall'asilo o da villa arzilla.
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