Sagramola ha colto al volo le dichiarazioni di Spacca sulle primarie di coalizione per dichiarare fedeltà al Governatore e rientrare nei ranghi, dopo la scelta poco lungimirante di accettare la candidatura a Presidente della Provincia di Ancona; scelta che serviva al Pd regionale per tagliare le unghie a ulteriori pretese politiche dei fabrianesi. In questa fase schierarsi apertamente con Spacca significa farsi carico di un rischio ogni giorno più concreto e cioè quello di ritrovarsi in rotta di collisione col Partito Democratico fino a considerare anche la possibilità di una rottura definitiva. Se l'operazione "Spacca candidato" dovesse trovare una sua fattibilità, antagonista rispetto agli orientamenti del PD, il primo cittadino fabrianese si troverebbe di fronte a un bivio struggente: sostenere lealmente il Governatore che lo ha voluto Sindaco, blindandolo attraverso Primarie strutturate ad arte per farlo prevalere seccamente sulla Ruggeri, oppure aderire al vae victis pesarese, voltando le spalle all'antico sponsor per seguire il nuovo corso, non certo lettiano, del Partito Democratico. Se Sagramola sostenesse uno Spacca candidato contro il PD dovrebbe prepararsi a lasciare rapidamente la poltrona di primo cittadino, perchè è impensabile che quel partito possa accettare una frattura tanto profonda lasciando inalterati gli equilibri dell'amministrazione comunale di Fabriano. Il che lascerebbe Sagramola fuori dai giochi, preceduto nella corsa dall'ex Sindaco Roberto Sorci, mai così schierato, attivo e movimentista rispetto a processi politici tuttora lungi da un approdo chiaro e comprensibile. Il sostegno di Sagramola al Governatore è, quindi, temporaneo, un prender tempo che serve a Giancarlone per fare l'attendista e capire l'evoluzione delle cose, ma che contiene una già meditata scelta di appoggio alle decisioni del PD nel caso in cui il conflitto tra partito e Governatore dovesse irrimediabilmente trasformarsi in guerra aperta. Spacca non può, quindi, considerare Sagramola un suo colonnello in fascia tricolore così come non può contare - a parte Sorci - su nessun altro esponente del PD fabrianese. E da questo punto di vista Spacca dovrebbe riflettere, in termini esperienziali e comparativi, su quanto accadde il 16 febbraio 2013, quando a Genga venne organizzato l'ormai celebre aperitivo di sostegno alla candidatura di Maria Paola Merloni nelle liste di Mario Monti. Spacca fu uno dei protagonisti di quel prosecco gengarino e ricorderà bene che la sala pullulava di esponenti del PD fabrianese che, a consuntivo, fecero come Nicodemo - il fariseo che di notte andava a incontrare Gesù e di giorno lo accusava nel Tempio - inchinandosi al cospetto della Signora ma rimanendo saldamente tra le generose cosce del partito democratico. Un precedente che aiuta e facilita una profezia: Spacca ha bisogno della trincea politica fabrianese, ma i primi a tradirlo saranno proprio gli esponenti del PD locale pronti a trasformare il servo encomio al Governatore in un codardo oltraggio alla sua figura politica e ai suoi desiderata. Su questo versante è indicativo il fatto che sulla questione Spacca e terzo mandato, a livello fabrianese, non si sia registrata alcuna presa di posizione ufficiale da parte del PD. Un po' perchè il partito fabrianese ha un gruppo dirigente che doveva fare schioppi e botti ma è come la temperatura di Stoccolma: non pervenuto; un po' perchè il segretario cittadino Michele Crocetti - noto alle cronache soltanto per l'indimenticabile sostegno congressuale ricevuto dalla centenaria Italia Aghetoni - è membro dell'esecutivo regionale del PD e non risulta che abbia dissentito dalle dichiarazioni antiSpacca pronunciate dal segretario Comi in occasione della Festa dell'Unità di Pesaro. Di fatto il Pd di Fabriano è omertosamente contro Spacca mentre il Sindaco lo sostiene ma solo se il PD, alla fine, ne appoggerà la terza candidatura a Governatore. Diversamente nisba. Insomma Spacca deve sapere che rischia di fare la fine del ricco Taddeo Bernardi, gustosamente descritto dal nostro amatissimo e immenso Machiavelli nella Vita di Castruccio Castracani da Lucca: "Sendo invitato a cena da Taddeo Bernardi lucchese, uomo ricchissimo e
splendidissimo, e, arrivato in casa, mostrandogli Taddeo una camera
parata tutta di drappi e che aveva il pavimento composto di pietre fine,
le quali, di diversi colori diversamente tessute, fiori e fronde e
simili verzure rappresentavano, ragunatosi Castruccio assai umore in
bocca, lo sputò tutto in sul volto a Taddeo. Di che turbandosi quello,
disse Castruccio: – Io non sapevo dove mi sputare che io ti offendessi
meno."
12 settembre 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
che all'interno del PD locale esistano 2 o più anime lo si capisce chiaramente dai commenti che si leggono sulle varie pagine FB , c'è chi inneggia apertamente a Spacca, che ne decanta la maglificenza operativa le idee all'avanguardia, al fatto che l'orso non è morto, ..c'è chi diversamente lo aborra , lo descrive come il male supremo della disfatta economica della regione in generale, e del comprensorio Fabrianese, in alleanza con la Famiglia, in particolare, poi c'è chi invece dovrebbe prendere una posizione certa e inequivocabile TACE , ma quì sorge spontaneo il dubbio che taccia per incapacità oggettiva a prendere una posizione e mi riferisco al segretario Crocetti , che ho visto molto vivace e attivo attorno allo stend delle stampanti tridimensionali , e alla spillatrice di birra , all'ultima mostra mercato fabrianese , ma che è assolutamente assente, e non da adesso, nel dibattito politico locale, come se la cosa non lo interessasse, o più probabilmente perchè il suo ruolo di prestanome non glielo permette, Sagramola da buon democristiano travestito da centrino da tavolo scivolato a sinistra nulla può fare oltre a posizionarsi con un piede dentro a 2 scarpe, ma tutti sappiamo che dopo un po la scarpa fa male, e allora come si muoverà il sindaCOTTO, quando il dolore sarà insopportabile? appoggerà apertamente Spacca , facendosi promettere un incarico di alto livello qualunque sia il destino del Presidente uscente? probabile, fedele all'opportunismo personalistico che lo distingue, e in questo modo si aprirebbe quella porta comoda comoda che gli permetterebbe di scappare da quell'imbarazzante incarico da sindaco che non riesce a portare avanti, mica è colpa sua se è stato troppo a lungo chiuso nei comodi uffici provinciali e così facendo ha perso il senso di appartenenza che dovrebbe contraddistinguere un PRIMO CITTADINO, o si schiererà al fianco del PD regionale, perchè quello locale ancora non sa , o meglio attende passivamente, da che parte buttarsi, e in questo modo restare a CAPO TORTU alla guida di una città che non conosce e che lo ama sempre meno, sia per la sua incapacità di relazionarsi coi cittadini, sia per la sua incapacità , o non volontà, di immedesimarsi nei problemi concreti del territorio, ..... SEGUE,M.D.
RispondiElimina, fatto questo che lo porterebbe a dover fare seriamente il sindaco di tutti e non solo degli amici o confraterni, non voglio fare riferimento dei suoi assessori tanto è palese il fatto!!! e restando sullo scranno "scomodo " poter rimettere , salvo sorprese dell'ultimo momento, in quell dell'edificio provinciale, che certo cambierà nome, diventerà praticamente una loggia abitata da personaggi non eletti e che fondamentalmente non hanno mandato giuridico da parte degli elettori , ma che fa tanto figo. ma in tutto questo c'è una cosa che mi fa pensare, perchè ci si preoccupa solo di evitare che il Pesarese possa diventare Presidente di regione , paventando lo spauracchio di sfaceli e catastrofi per il territorio Fabrianese se ciò avvenisse? perchè non cominciare a pensare di farselo " amico" magari strappandogli una promessina di salvaguardia e amicizia strategica tra i 2 territori, visto che a Pesaro si costruiscono le cucine , tutt'ora , e a Fabriano si dovrebbero costruire gli elettrodomestici che arredano dette cucine,? il condizionale è d'obbligo vista la situazione che definire ambigua sul futuro INDESIT, ops WHIRLPOOL è riduttivo. quindi Sagramuntantoall'etto continuerà a tenere un piede in 2 scarpe finchè il dolore non sarà insopportabile, , crocettilaqualunque, appena avrà ritrovato la facoltà di parola, o meglio la capacità di ragionamento, si pronuncerà, e ne dubito fortemente, nel frattempo in città urga trovare qualcosa di nuovo e diverso da quello che ci circonda, e sta diventando un' unesigenza primaria per Fabriano e per i Fabrianesi perchè il rischi di rimanere schiacciati dai giochini politici di questi personaggi sono ogni giorno più seri , e qualsiasi sarà la loro scelta finale con le ossa rotte ne uscirà solo un soggetto , LA CITTA' . Muratori Davide
RispondiEliminaNon è solo un problema del PD, nella città dei fabbri è la regola. Meglio 100 giorni da pecora che uno da leoni e non riguarda solo i politici, ma anche i cittadini elettori che sono sempre pronti a sputare veleno su tutti ma poi votano per piccolo tornaconto.
RispondiEliminaquesta mattina profeti, questa sera umili osservatori degli eventi, tutto si svolge come se fosse scritto sulle bianche pagine di un libro di avventura. passo dopo passo ci si sta avvicinando alla resa dei conti , con la speranza che a pagare non spetti a noi poveri, ormai sempre più poveri , cittadini.
RispondiEliminaUn bel tour quello di Renzi, in Asia a far visita con Francesco Merloni ad uno stabilimento di termosanitari. Avranno certamente concordato gli assetti della collezione di farfalle che si sta preparando nella regione plurale, al fine di sostenere il singolare. Con la sola incognita degli avvisi di garanzia per i rimborsi alle farfalle medesime che, in un batter d'ali, potrebbero svanire nel nulla.
RispondiElimina