Il lunedì della politica fabrianese è generalmente avaro di novità e notizie. Oggi, però, possiamo goderci una piacevole eccezione grazie alla persistente logorrea dell'Assessore alle Finanze Angelo Tini, che già ieri aveva esternato in merito al fardello di cause e spese legali in cui è impelagato il Comune. Oggi però si cambia menù e il piatto è decisamente saporito perché l'assessore ha deciso di fare il decoder di sé stesso, consegnando al Carlino un'imbarazzante confessione politica. In pratica Tini ammette di aver pronunciato in Commissione la frase che Arcioni del 5 Stelle gli ha rinfacciato, a microfoni accesi, in Consiglio Comunale: "non si può dire di no a Spacca". Nel farlo l'assessore prova a fornire una spiegazione convincente dell'accaduto. Innanzitutto rimarcando che la frase è stata pronunciata nel corso di una seduta di Commissione definita estenuante. Con il sottinteso che la stanchezza, alla fine, gioca brutti scherzi. Dal che si evince che quella frase è decollata dalla bocca di Tini senza ponderazione alcuna e, in quanto tale, è da ritenersi soltanto una voce dal sen fuggita. Ma siccome le toppe sono quasi sempre peggio del buco, Tini evita di correre ai ripari e prosegue indomito nell'esegesi di sé stesso. La seconda tappa dell'autodifesa è, infatti, un classico del politichese, una di quelle affermazioni talmente retoriche che dovrebbero essere abolite dal vocabolario della vita pubblica: "la frase è stata estrapolata da un contesto molto più ampio". Si tratta, appunto, di classico della difesa zoppa che, tradotto in un comprensibile parla come mangi, potrebbe essere così riassunto: "mentre facevo un gran discorso, mangiandomi l'80% delle parole, mi è partita la stronzata. Speravo che nessuno se ne accorgesse, invece vi siete dimenticati di tutto il resto e avete fatto caso solo alla stronzata". Ma il colpo di grazia alla propria arringa giunge con l'autodifesa numero tre, ossia quando Tini prova a tradursi testualmente, sostenendo che "non si può dire di no a Spacca" fosse da interpretare come "le leggi vanno rispettate". Cosa significa questa traduzione senza connessioni con la realtà della frase pronunciata? Semplicemente che per l'assessore Tini c'è una coincidenza di significato e di concetto tra Spacca e la legge, che devono considerarsi come una sola cosa. Il che, ovviamente, manda a ramengo decenni di dibattito sulle istituzioni, sulla legalità e sui fondamentali del diritto amministrativo e costituzionale. La spiegazione di Tini, se fosse ancora vivo quel genio della pellicola, avrebbe sicuramente ispirato a Sergio Leone uno Spaghetti Western su misura, perché una frase del genere, al massimo, l'avrebbe potuta pronunciare Henry Fonda nei panni del cattivo Frank nel film "C'era una volta il west". Il problema è che Tini non è un privato cittadino ,che può permettersi il lusso di sbagliare le parole o di perdersele per strada, ma il vicesindaco di questa sventurata cittadina pedemontana. E forse sarebbe il caso di comprargli un'armonica perché - come diceva Cheyenne sempre nella straordinaria saga leoniana - "così se lo vedi te lo ricordi; invece di parlare, suona... e quando dovrebbe suonare, parla!
8 ottobre 2012
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Diciamo che l'uscita che definisce stronzata invece sintetizza in sè tutta la politica del Tini.
RispondiEliminaQuoto
EliminaSono molto severo con Tini ma non accetto insulti su questa pagina e ho provveduto a cancellare un commento. Vi prego di non ricorrere a parole che non cambiano la sostanza delle cose.
RispondiEliminaTini e giunta stanno rappresentando pregi, difetti e mortacci loro di questa citta'! Bel post... da standing ovation!!
RispondiEliminaSono Belfagor..
EliminaVorrei riflettere sulla tristezza di solo 7 commenti alla lettera sul disagio che a me pare drammatica nella sua crudezza e della decine e decine su Spacca Amat Monnezza ecc. ecc.
RispondiEliminaSiamo sempre Capuleti contro Montecchi, Oca contro Montone,Piano contro Borgo.....che ne pensate??
La lettera sul disagio si commenta da sola. Sono sicuro che come me molti altri hanno silenziosamente capito, solidarizzato e rispecchiati.
Eliminasette commenti sul disagio derivano dal fatto che ci siamo tutti dentro e c'è più poco da dire. Mentre la classe politica che ha prodotto il disagio è fieramente in sella. Forse è per questo che certe passioni sembrano bruciare di più quando si parla di monnezza che quando si riflette sul sostegno agli affitti. E' una mia interpretazione senza pretese di essere esauriente
RispondiEliminaCredo che sia venuto il momento che ritornino a farsi chiamare Presidenti e non Governatori, come accade ora nel delirio personalistico.
RispondiEliminasi sarebbe un cambiamento epocale!
EliminaUna vedova desta sempre fascino, attira. Il povero morto è un ruffiano tremendo
RispondiEliminaQualche giorno fa si era parlato di favorire la nascita di cento blog su favriano: Ne bastererebbero altri 5 o 6 oltre a questo.
RispondiEliminaNe servirebbe almeno uno dei sellerini: Che ne pensi? Rossi sembra sempre alla ricerca di un alleato: Si sente un pò solo? Anche un blog dei Grillini, ma non uno ufficiale, qualcosa di più spontaneo. Se hanno il permesso di farlo! (NON AVRAI ALTRO BLOG CHE IL MIO)
Anche uno de Di Pietro !!!
EliminaIo sono pluralista ma non è che posso dire agli altri cosa devono fare....la blogosfera è libera e bella....per me più siamo e meglio stiamo....
RispondiEliminaNoi ce lo abbiamo il Blog... www.fabriano5stelle.it
RispondiEliminaogni articolo è commentabile.