Il Pd di Fabriano è un aggregato di individualità, tenute assieme dalla efficace colla del potere. Nell'ultimo lustro, a parte qualche stentata discussione pubblica sui nomi dei candidati a Sindaco, i democratici non hanno brillato per lo spessore dell'analisi politica e e per la vivacità della dialettica interna. Tanto che è assai difficile individuare specifiche aree politiche, correnti e gruppi che ragionino al di là del destino del singolo iscritto al partito. Resta in piedi - come eredità del contratto siglato con la nascita del Partito Democratico - soltanto una generica articolazione tra ex Ds ed ex Margherita: con i primi che portano la croce e fanno il lavoro sporco e gli ex dc che banchettano, bacchettano e dicono la messa. Una delle cose più stupefacenti di questi ultimi mesi, ad esempio, è stata la totale assenza di una qualsiasi presa di posizione - da parte di chicchessia - sulle primarie del Partito Democratico. Non c'è stato un solo dirigente, iscritto o simpatizzante del partito di Fabriano che abbia apertamente dichiarato se sta con Bersani o con Renzi e perché privilegia l'uno piuttosto che l'altro. Come mi ha ironicamente ricordato un amico piddino, l'attesa e il riserbo dureranno fin quando non sarà reso noto il responso della Sibilla Cumana, ossia del Governatore Gianmario Spacca. Segno che da queste parti alla sferzante tramontana decisionista si preferisce l'umidiccio e levantino soffio di scirocco che accompagna e dilaziona l'attesa. E l'acqua in bocca come risposta di massa è la prova provata che la passione politica, la vision del futuro e un qualche residuo di ideologia sono stati livellati al ribasso da una pratica politica in cui contano soltanto le cariche elettive e i ruoli di governo. Considerata, quindi, la centralità strategica degli equilibri di potere nella costruzione della linea del partito democratico e il ruolo egemone espresso dal Governatore è facile immaginare un pieno di consensi del gruppo dirigente locale per Bersani, a cui non è detto che le urne fabrianesi corrisponderanno con un plebiscito altrettanto massiccio e rilevante. Nel frattempo su Facebook è nato un gruppo denominato Fabriano per Renzi Adesso, di cui per il momento si ignorano i promotori, ,che sembra aver ricevuto un interessamento soltanto dal capogruppo del Pd in consiglio comunale Riccardo Crocetti che per dialettica e fisiognomica non sembra l'incarnazione più riuscita dell'archetipo renziano. E così ho provato a prendere contatto con il gruppo, per conoscerne i promotori che, per il momento, si sono ovviamente guardati dal rispondermi. Intanto sarà interessante sapere chi e quanti fabrianesi si muoveranno, mercoledì pomeriggio, in direzione di Ancona per ascoltare il Sindaco di Firenze che interverrà alla Mole vanvitelliana. Certo è che pensando spassionatamente ai dirigenti del Pd locale e da quanto tempo frequentano la scena politica, è davvero difficile e inverosimile immaginarli nei panni dei rottamatori e dei promotori di un profondo e radicale rinnovamento generazionale. La dimensione della politica fabrianese è, infatti, intimamente connessa all'eternità e al fatto che non ci debba mai essere niente di nuovo sotto il sole. E quindi, l'essere tutti convintamente con Bersani corrisponde non solo al probabile e possibile volere del Governatore ma anche a militanze ormai millenarie che non possono essere cancellate cambiando le parole d'ordine e ricorrendo alla scorciatoia del giovanilismo e del "tutti a casa". Bersani quindi è l'unico candidato possibile per un democratico medio iscritto al partito di Fabriano. Un candidato un po' di culo e un po' di cuore. Un candidato che Spacca.
29 ottobre 2012
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Qui è Fabriano che è già rottamata....
RispondiEliminaBeh... Devo dire che sono abbastanza d'accordo con te. 2 cose: la prima come iscritto al Pd (ahime) di Fabriano sono 2 anni che sostengo su FB Renzi, prendendomi ancge del coglione da un saccente professorone ex consigliere comunale di sel ed adesso strenuo sostenitore di Monti (???). Mercoledi, salute permettendo, con l'amico Frasca saro' ad Ancona.
RispondiEliminaLa seconda sta nel fatto che i reggenti del Pd di Fabriano secondo me, + che aspettare la posizione dello Spacca, aspetteranno quella del. .... Meglio non dirlo!
NON SI FERMA IL VENTO CON LE MANI.
Riccardo Ugolini
Caro Riccardo grazie per la tua testimonianza. Ho scritto questo post perchè il dibattito nel Pd è ad alta tensione e non mi capacito come mai a Fabriano sia tutto così in silenzio. Io guardo da lontano ma credo che l'assenza di discussione anche su questo tema si un altro segnale della decadenza di Fabriano
RispondiEliminaNon si espongono e si rendono semplicemente utili per tutte le stagioni.
EliminaSi autoproteggono. Tutte le rigide regole imposte dal Pd per le primarie è sintomatico quanto avrebbero voglia di applicare la vecchia linea del PCI condotto con regole militari. E' buffo che difronte alla richiesta ai cittadini normali di abituarsi all'idea di dimenticare il posto fisso, di rassegnarsi alla mobilità, alla precarietà alla flessibilità loro stessi dopo 30 anni di attività politica non sopportano l'idea di dare un cambio generazionale. Per carità non difendo Renzi ma perlomeno che gli si dia la possibilità di dimostrare se è un innovatore o un semplice pifferaio.
RispondiEliminaHo fatto da iscritto l'ultimo Congresso del Pci dalla Bolognina a Rimini passando per il Congresso di Bologna. Non ci fu nulla di militaresco ma una discussione irripetibile che produsse divisioni e lacerazioni fin dentro le famiglie e che arrivò anche a Fabriano. Il peggiore militarismo p quello del silenzio e dell'opportunismo
EliminaIo speravo che ci andavi tu la tessera del pd non la faccio ma voglio votare le primarie.. dato che se si vota ho già escluso i Grillini, la destra non se po vede magari un Renzi lo votavo ma dipende da che uomo sceglie per le Marche... ! Anonimo con nome !
RispondiEliminaCredo che sia il dilemma di molti
EliminaEcco il punto: che uomo (o donna) sceglie per le Marche?
Eliminase non sai se votare destra o pd, allora puoi sens dubbio partecipare alle primarie pd. Tra l'altro non sarete in molti.
EliminaIl modello Marche ha vinto anche in Sicilia....
RispondiEliminaIl modello Marche vince solo nelle Marche, ormai regione più arretrara del Burkina Faso. Comunque godo a vedere Di Pietro e C. fuori dalla poltrone, per ora.
EliminaHa vinto lì'astensionismo
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