23 ottobre 2012

Accordo di Programma: il buio oltre la siepe

La polemica tra grandi industrie fabrianesi e Consiglio Comunale, a seguito della defezione delle aziende dal consesso di sabato mattina, ha fatto passare sottotraccia la firma dell'Accordo di Programma, che ha visto protagonisti il Ministro dello Sviluppo Economico Passera e i governatori di Marche e Umbria Spacca e Marini. Paradossalmente, questo sguardo rivolto altrove ha consentito che il rinnovo dell'Accordo di Programma venisse ammantato di toni e tratti salvifici, anche attraverso resoconti giornalistici patinati e tutti tesi a narrarne in positivo le potenzialità, l'impatto e le prospettiva. L'accordo, concretamente, stanzia 35 milioni di euro per interventi di rilancio e reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi della Antonio Merloni, ripartiti al 50% tra Marche ed Umbria. Ma come sempre accade quando c'è di mezzo la spesa pubblica - anche quando dovrebbe andare a sostegno di processo economici fondamentali per la vita delle comunità più esposte alla crisi - il denaro svolazza e si disperde in mille rivoli e rigagnoli. Sono infatti 56 i comuni marchigiani e 24 quelli umbri che potranno beneficiare degli interventi previsti dall'Accordo di Programma. Per un totale di 80 comuni coinvolti. Una esagerazione che balza agli occhi se solo si focalizza lo sguardo sul vero epicentro della crisi, territorialmente delimitata dalla dorsale appenninica e ai comuni di Fabriano, Nocera Umbra e Gualdo Tadino. Per queste ragioni si fa fatica a comprendere l'bnorme dilatazione di comuni che vede coinvolte - tanto per restare nelle Marche - anche realtà dello jesino, del pesarese e del maceratese. Non si tratta di fare del microcampanilismo, ma se è vero che il grosso della crisi riguarda il distretto metalmeccanico di Fabriano, a che serve e a chi serve questa estensione del territorio coinvolto? The answer, my friend, is blowing in the wind. Dal punto di vista dei contenuti l'equa ripartizione dei finanziamenti tra Marche ed Umbria riduce a 17 milioni di euro la portata degli interventi previsti nelle Marche e considerato che i comuni coinvolti sono 56, la sensazione è quella di un provvedimento fondato su un basso livello di sostegno finanziario alla potenziale progettualità. L'Accordo di Programma, inoltre, funziona attraverso misure nazionali che fanno riferimento alla legge n.181/89, che è stata potenziata per attrarre investimenti e, a cascata, creare teorica occupazione. Si passa, infatti, da un sostegno ai progetti del 50% al 75%, ma a condizione che si assuma una quota minima di lavoratori ex Ardo. L'accordo prevede anche un bonus occupazionale vincolato al reimpiego di dipendenti ex-Ardo. Concretamente, quindi, l'Accordo di Programma è uno strumento col fiato corto dal punto di vista delle risorse finanziaria messe a disposizione, che diventa cortissimo per via del numero di comuni e territori coinvolti e che precipita in un'apnea devastante perché traccia, di nuovo, una linea di demarcazione tra esuberi di serie A - quelli ex Ardo - ed esuberi di serie B - quelli del resto del mondo -. Si tratta di una scelta che non considera il sistema di ammortizzatori sociali già attivo per gli ex lavoratori Ardo e che consente di non drammatizzare la situazione del territorio. Ma allora, perchè non utilizzare le risorse dell'Accordo di Programma per tenere in vita piccole e medie imprese che, magari, hanno ancora i requisiti industriali per andare avanti, piuttosto che disperdere risorse ed energie in mille rivoli? Ci vuole una scienza infusa per a capire che un imprenditore assume se ha bisogno di assumere e sceglie sulla base di requisiti di utilità e non certo perché lo Stato gli regala un bonus? Siamo ancora convinti che l'occupazione possa crescere per decreto e che il rilancio di un territorio si realizzi con 17 milioni di euro sparsi, come briciole di pane, in ogni dove? Non è forse ora di giudicare le scelte compiute nella loro nuda e cruda concretezza piuttosto che farsi rintronare l'occhio da fumisterie ammantate di assi, misure, interventi e normative?
    

46 commenti:

  1. Sull'accordo di programma meglio definita come la SPACCA-PASSERA ne ho parlato domenica alle 16.19 sul sito dell'urp fanriano.
    E' scritto: "Gian Pietro, gli operai che non rientrano nella SPACCA-PASSERA non sono di serie B ma serie D girone H. Se sei una piccola azienda, un piccolo imprenditore o un artigiano, non ci sono accordi di programma o la
    SPACCA-PASSERA che tenga. Devi solo .... morire e sai a chi ci riferiamo. Che poi, ben vengano gli accordi di programma anche se, quello tanto pubblicizzato, riguarda 35 milioni da dividere per OTTANTA comuni, a cui vanno aggiunti i 46 stanziati da Umbria e Marche metà dei quali già spesi. Chi li ha presi? Quanti posti di lavoro sono stati creati? E, cosa significa quando leggo che la JP Industries di Porcarelli "ritiene doveroso prima analizzare l'accordo di Programma e comprenderne bene le implicazioni?" Significa forse che, dopo aver assunto 700 dipendenti ex Ardo rimessi in CIG (quindi non lavorano), vuole altri soldi? Nel momento in cui si attendono progetti di investimento che creino occupazione con un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo a tasso agevolato del 50% e una partecipazione al capitale del 5%, per molto meno, ma molto, molto meno, piccole imprese e artigiani, chiuderanno i battenti. Non è razzismo: è menefreghismo".
    Maurizio Corte

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  2. Il problema è continuano a imbambolarci coi pannicelli caldi

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  3. Grazie Spacca !!! E' sintomatico che ieri sui TG è stato riportato che gli imprenditori Veneti a Grilli hanno chiesto un piano di sviluppo e non aiuti economici, ed invece JP chiede soldi.

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  4. giochi di potere...
    stavolta, non mi sento di prendermela con il sindaco...si sarà trovato di fronte ad una scelta obbligata; cosciente (mi auguro) dell'inutilità di cotanto "sperpero", ai fini della ripresa.
    rinunciare...rifiutarsi di aderire o accettare, sarebbe stato "bello" quanto assolutamente inutile...almeno, così, qualche soldo è tornato a casa...già mi pare di sentirla, sta giustificazione.

    non concimare, per far crescere la verdura!!!!...se non si semina e si lavora la terra, hai voglia a spargere....al massimo, cresce la gramigna!!!

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    G.R.

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    1. errata corrige - era "non basta concimare...."

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  5. Chiedetevi piuttosto per quale motivo di questo accordo, di cui si parla da due anni, non vi e' traccia nel programma della coalizione Sagramola. Sembra un fulmine a ciel sereno invece la politica, quella vera, doveva prepararsi con proposte serie e credibili per usare al meglio le risorse ai fini della riconversione industriale. Invece si continua a volare basso come le galline e a Fabriano non si vedono progetti credibili di riconversione e innovazione industriale. Anche il distretto della domotica sembra svanito nel nulla.

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  6. L'accordo di programma è passato sottotraccia solo qui, visto che tutti i giornali ne hanno parlato e solo qui ancora una volta si spara m. Vorrei vedere questi 6 o 7 che fanno ti fanno la ola che progetti saprebbero fare cosa fanno per questa città oltre che criticare in maniera così sterile e noiosa. Quanto è facile sparare a zero su chi le cose le fa, molto più difficile conquistarsi dei voti o la fiducia delle persone ed andarci davvero a lavorare per l'amministrazione di questa nostra città. Altro che bla bla bla!!!

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    1. ce lo sapremo ar'dì quando scopriremo che fine farà la JP nel futuro...
      spero tanto che tutti questi incentivi e finanziamenti servano davvero per farla partire e che riesca a diventare una florida realtà...
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      G.R.

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    2. "molto più difficile conquistarsi dei voti o la fiducia delle persone ed andarci davvero a lavorare per l'amministrazione di questa nostra città"
      I voti sono stati conquistati anche col solito ricatto occupazionale. Sono stati presi pre il collo ( e per il culo) molti elettori, perchè a faVrani vige ancora la legge del padrone.

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  7. Mi pare che nel post siano riportati concreti elementi di dubbio, accompagnati da numeri e valutazioni. Potresti confutarmi in positivo e sottolineare i vantaggi di questo accordo. Tra noi due sei tu quello che spara merda senza argomentare: parli di ola, di critica sterile e noiosa, di sparare a zero. Non una cifra, una valutazione sugli interventi possibili, sui comuni coinvolti, sulle cifre messe a disposizione. Credimi ci passi da zerbino sporco. Se argomenti ci passi da persona che si confronta. E questa verità non la esorcizzi prendendotela con me. E' solo un problema tuo ma se vuoi ti aiuto a risolverlo

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  8. dove si può scaricare il testo dell'accordo di programma?

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  9. Prova tu a dire quali sono gli svantaggi invece, oltre che dire che non bastano. Io dico che è una grande opportunità se, come letto dall'allassessore Galli sabato mattina i tre obiettivi principali sono il riassorbimento del maggiorn numero possibile ex ardo, il sostegno al rilancio delle piccole e medie imprese dell'indotto ardo e il riassorbimento occupazionale con piena utilizzazione ex stabilimenti ardo. certo, se invece che 35 milioni fossero stati 350mila milioni sarebbe stato molto più bello. Vacci te, vediamo se te danno de più. Ripeto: facile stare alla finestra e sparare m. con comodo, con il culo posto comodamente in quell'osservatorio privilegiato che è parlare e basta.

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  10. Sono 17 milioni nelle Marche da ripartire su 56 comuni che possono usufruire degli interventi. Sostegni a progetti vincolati alla riassunzione di ex ardo, bonus solo per chi riassume ex ardo. Non ne verrà fuori nulla. Poi personalmente non faccio il governatore, il sindaco, l'assessore e il consigliere comunale ma sono un cittadino che esprime liberamente le proprie opinioni. E rivendico anche il diritto di stare alla finestra. sarei tanto curioso di sapere se tu sei uno dei protagonisti dell'accordo di programma p uno che sta alla finestra dicendo di si. Nel caso non sei migliore di me. E studiala un po' di teoria democratica. Esprimere opinioni è necessario e legittimo. tanto meglio quando contraddicono la vulgata. Mi ricordo qualche anno fa fui tra i pochi a dire che cinesi e iraniani non esistevano. E mi davano dello sparatore di merda. Avevo forse torto?

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    1. Simone', non è che adesso te metti a fa pure l'illusionista????
      come puoi negare che esistono i cinesi????...cazzo, sono più di un miliardo di persone!!!! :-D

      io, ai cinesi, c'avevo creduto...agli iraniani, molto meno...
      adesso, c'artrovamo i cerretani...almeno a quelli, toccarìa credeje!!!!

      (perdona la mia tendenza a mandare in vacca anche le discussioni più serie....è più forte di me!)

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      G.R.

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  11. dicevi anche che le rotatorie non avrebbero funzionato...lamentati pure, trova tutti i difetti che ti pare però che palle...! altrimenti, ecco, appunto, avresti voluto ma non fai l'amministratore perchè non ci sei riuscito ed è giusto che fai quello che ti riesce bene. sparli.

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    1. le rotatorie, funzionano....non benissimo, ma funzionano...e nessuno ha mai sostenuto il contrario; quello che si sosteneva (e che io stesso sostengo dal 1997) è che l'anello funzionerebbe molto meglio!

      a quanto pare, però, oltre a chi non ascolta, c'è pure chi non legge...

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      G.R.

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    2. G. lascia perdere è qualcuno che rasenta l'analfabetismo e si fa riconoscere ogni volta che tocca la tastiera....

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    3. Come dice una famosa pubblicità TI PIACE VINCERE FACILE entrare nel consiglio comunale con il PD a Fabriano dopo i dovuti accordi interni di segreteria non è che occorra essere scienziati ma solo dei buoni salottieri.

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    4. ho detto che c'è lo zampino della moglie o parente di un politico fabrianese. Il partito non l'ho specificato

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    5. Se in maggioranza si presume

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    6. Siamo al familismo amorale di maggioranza

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    7. Poveretto chi se l'è pigliata.........

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  12. Pappappero pappappà!!!! mi sa che sei la moglie di qualche politico locale o parente della moglie. Certe stupidità hanno il marchio di fabbrica.

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    1. dove si può scaricare l'accordo di programma per leggerlo?

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    2. questo è quello che viene riportato sulla pagina del governatore Spacca...

      http://nuke.gianmariospacca.it/IQuadrimestre2010/AccordodiProgrammaAMerloni/tabid/829/Default.aspx

      è quello che riporta più indicazioni, da una ricerca fatta al volo con google.

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      G.R.

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    3. ops!....era quello del 2010....

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    4. non riesco a capire! Misono perso l'assunto. che c'entra la moglie? Dacci qualche informazione in più.
      anche se non il nome.

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    5. Ma e' la Nana nera o la Nana grigia?

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    6. bassa de bassano....

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  13. Forse bisognerà ricordare che molti e neanche tanto geni si erano accorti in tempi non sospetti che l'industrializzazione di Fabriano era a rischio in quanto mono prodotto. Molti appena lungimiranti sapevano che la rincorsa della ARDO alla quantità e non alla qualità oltre ad una gestione a naso del padrone avrebbe rischiato vita breve. Ed ora mi sembra veramente allucinante che dopo tutte queste sbattute di faccia si confonda la capacità (discutibile) di essere in grado di reperire risorse con la capacità di riattivare un territorio in crisi e di dimostrare che ci siano tutte le condizioni per dare spinta propulsiva alle aree in crisi. Mi sembra che fino ad oggi questa capacità possa essere quantomeno messa in discussione visto che se la sono cantata e suonata. E che hanno avuto 40 anni per dimostrare quanto valgono.

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    1. Basta fare la ola! Tornate ad inginocchiarvi al cospetto di chi è così bravo a reperire fondi e recitate l'atto di dolore!

      Amen!

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  14. Dovrebbe chiamarsi accordo di programma per la reindustrializzazione dell'area di crisi della Merloni ma, concretamente senza uno straccio di idea e di progetto di politica industriale, l’accordo di programma sarà inefficace rispetto alla realtà della crisi economica del nostro territorio ed alle domande irrisolte che essa pone.
    I comuni delle Marche interessati sono 56 e dell'Umbria 24. Se proviamo a dividere 35 mln per 80 comuni, chi più, chi meno, avrà a disposizione importi esigui per una vera reindustrializzazione. Gli strumenti nazionali del protocollo sottoscritto, senza nessun coraggio di politica industriale, servono solo a "favorire la solita manciata di speculatori di turno, qualche incentivo messo qui e là nel caso in cui qualche investitore assuma uno o due operai, un po’ di artifizi finanziari (project bonds e simili) per drenare ancora un po’ di denaro dal lavoro e dall’impresa alla finanza, con la solita cresta che ci fanno gli istituti di credito".
    Nessun progetto per contrastare con efficacia gli effetti di una crisi straordinaria che, nel nostro caso, sono senz’altro inadeguati a compensare la crisi dell’area Merloni: "ferrivecchi e colubrine contro i cacciabombardieri supersonici della desertificazione industriale, dell’oblio dell’economia reale e della macelleria sociale cui sono condannati le lavoratrici ed i lavoratori una volta finito ed improrogabile il regime di cassa integrazione". Non è mia intenzione deprimere ancor più costoro, ma non si deve neanche illuderli: alle lavoratrici ed ai lavoratori va detta la verità: cercatevi un'altro lavoro (se ci riuscite). Dopo la firma, la realtà è un'altra, figlia di una gestione pellegrina della vertenza Merloni: oltre ai 3714 disoccupati, ci sono i 1500 lavoratori rimasti fuori dal subentro della J&P ed in carico al regime di amministrazione straordinaria (circa 600 sono impiegati nello stabilimento umbro di Colle, circa duecento quelli di Gualdo Tadino)che a breve perderanno definitivamente il paracadute degli ammortizzatori sociali, non potranno più contare su altre proroghe e non potranno contare su un’ipotesi solida e concreta di reindustrializzazione e ci sono i "700 lavoratori riassorbiti, anzi ricassificati (non rigassificati), dalla J&P, senza alcuna prospettiva che nel nuovo assetto aziendale è grasso che cola se potranno svolgere anche qualche settimana di lavoro continuativo e che alla fine dei quattro anni di cassa integrazione a rotazione si troveranno anch’essi a mal parata. Quella cessione, a distanza di mesi, si presenta come un inghippo, una gigantesca socializzazione di un fallimento, un doppio regalo dello Stato italiano all’impresa che doveva risarcire uno dei suoi principali creditori ed all’impresa subentrata che si è vista risarcita con la cessione a prezzi modici di un grande patrimonio industriale: non s’è mai visto un progetto industriale ed una nuova intrapresa economica che prendono avvio mandando le maestranze in cassa integrazione.
    Spero che l'accordo di programma, ovvero la SPACCA-PASSERA, non sia solo una elencazione di comuni beneficiari di pochi spiccioli ma un documento pieno di contenuti veri ed innovativi, un vero Accordo di programma che si ponga in termini nuovi la questione del rilancio dell’economia in un’area di crisi: di fronte alle attuali difficoltà di investimento del settore privato e a causa della persistente volontà di disinteressarsi di economia reale e di politica industriale", il governo sborsi pure quei 35 milioni di euro e li dia però ai Comuni dell’area Merloni per un piano straordinario del lavoro. Rispetto al nulla di ieri con l'accordo si parli il linguaggio della verità e non le favole di Monti che ancora oggi ci dice che se c’è meno occupazione è colpa dello Statuto dei diritti dei lavoratori,senza neanche che vi sia più il famigerato articolo 18.
    Mi spiace, io non ho idee ovvero ne avevo una, l'ho scritta ovunque ma .............. nessuno l'ha letta.
    So' sempre io, l'anonimo Maurizio Corte.

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    1. dove si può scaricare l'accordo di programma per leggerlo?
      ho provato in tutte le salse ma in giro c'è solo quello del 2010

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  15. A me pare sia stato distribuito sabato mattina in Consiglio Comunale. faccio appello ai consiglieri. Pubblicatelo anche qui se potete

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  16. giusto il conto della serva, ma 17 milioni diviso 56 fa 300.000€ per uno, sperando che non siano divisi così, perchè avere 300.000 € da investire a fabriano servono a poco, chiaro che i 3 obiettivi proposti da Galli vadano tenuti in cima alla lista, "il riassorbimento del maggiorn numero possibile ex ardo, il sostegno al rilancio delle piccole e medie imprese dell'indotto ardo e il riassorbimento occupazionale con piena utilizzazione ex stabilimenti ardo" ma credo che solo il secondo abbia una reale possibilità di essere tirato avanti, qualcuno pensa che sia possibile riassorbire gli ex ardo in jp o altre attività legate all'elettrodomestico? Sollevo un altra questione (ne avrei molte, ma mi limito all'argomento del post) su cui in futuro dovremmo riflettere, cosa ne vogliamo fare di tutti i capannoni che da qui a qualche anno saranno vuoti e inutilizzati? fatevi un giro dietro la stazione e a questo sommate tutti gli ex ardo

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    1. Un sacco di rave party da paura fratè...

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    2. a me sta bene, alla fine qualche punkabbestia la comprerà una birra o un pezzo di pizza, qualche spicciolo lo fanno girare e portano qualcuno in città!

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    3. Sui capannoni ci torneremo a breve!

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    4. sono lo stesso che ti invitava a trattare del patto di stabilità, ti sto bruciando un po' troppi argomenti...

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    5. Io una idea sulla fine che faranno i capannoni c'è l'avrei: i cinesi che sono tutto tranne che fessi
      e tanto per capirci si sono beccati pocomtempomfa anche il brand del lusso nautico Ferretti, hanno un grosso problema di "logistica" stando dall'altr parte del mondo come ovvio. io sono certo che se ci fossero stati per Ardo sarebbero stati interessati SOLO ai capannoni ad un ora dal porto e due da Roma Bologna Pescara........questa sara'la fine dei capannoni, anche perché onestamente quale idea di business vincente vedete dietro ai poccoli elettrodomestici come dicono se si deve entrare in un ring dove trovi oltre a cinesi e coreani tedeschi olandesi e americani cioè tutti......di temi che mi sbaglio.....

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  17. brucia brucia!!! io sono sempre contento di questi tipi di scottature!!!

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  18. Se fossero troppe, le scottature, potrei consigliarti un dermatologo.
    Il Monastico

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  19. Come medico curante o come sodale?

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  20. Segnalo che per il momento e' in circolazione solo una scheda tecnica riassuntiva dell'accordo di programma.
    Ho invece acquisito la delibera regionale completa e che consente di entrare nel merito.
    Sto studiando i contenuti per organizzare incontri e dare una informazione amministrativa.
    Segnalo che la mia attenzione e' rivolta con priorità a tutte le PMI che già esistono e che sono in difficoltà', le PMI del territorio che possono entrare in difficoltà e che hanno potenzialità per generare volumi di affari, il tutto prima di pensare a nuovi progetti.
    Ci sono tante imprese che vanno aiutate altrimenti si rischia di perdere altri posti.
    L''Amministrazione tramite l'Assessorato di competenza ha già iniziato questo percorso con incontri con singoli imprenditori, i loro consulenti, associazioni di categoria e banche appena la situazione e' matura per passare alla fase finanziaria.
    Registro un aumento delle imprese che hanno avviato la procedura.

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    1. Ho letto il tuo articolo come vedi ed hai colto nel segno.
      Prima del nuovo interveniamo sul tessuto delle Pmi che ci sono e che hanno bisogno di sostegno.
      Tra pochi giorni metterò on line sul sito del Comune materiale di dettaglio dell'accordo.
      Vi segnalo poi che sto lavorando al potenziamento del mio staff per sostenere questa fase che si preannuncia impegnativa al massimo.
      Mi fermo qui per il momento.
      Ass.re Politiche del Lavoro
      Avv. Giuseppe Galli

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  21. e intanto continuamo a prennecela n'ter c_ _ o! Alla faccia del biacarbonato, dei politici, delle mogli o parenti dei politici non meglio identificati!
    Bisognerebbe riuscire a riflettere serenamente, lucidamente, con calma. Piu' so che avrei bisogno di calma per mettere a fuoco e piu' me se spiana, nel senso di appiattisce, il cervello. Boooooo! Idee, accidenti, idee nuove, belle, fresche, rivoluzionarie! Fottutissime e semplicissime idee! Famocele veni' strane.......

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