GIOTTO, GENTILE E LA PORNOSTAR
Sull’ipotesi sgarbiana di un’inaugurazione
della Mostra “Da Giotto a Gentile” in presenza della pornostar Vittoria Risi, io sto con
Mauro Bartolozzi. Graziello Scontobello è stato l’unico del mazzo a rompere il
conformismo della provincia bigotta e porcona che giudica con sommo scandalo la
presenza di una professionista del porno tra i giotti e gli allegretti ma poi senza dirlo si arrapa e guarda di soppiatto.
Bartolozzi, da vero gattone situazionista, ha colto il gomitolo al balzo per
differenziarsi pronunciando, per una volta, parole condivisibili su una città
che simula orrore e stupore ma che è quella che ha dato i natali a Jessica
Rizzo e che, vale la pena ricordarlo agli smemorati, fece ridere mezza Italia
organizzando spedizioni di massa al Cinema Astra per assistere collettivamente
alle inedite performance sessuali dell’allora insospettabile concittadina.
IL DETTO E IL NON DETTO
Quel
che è divertente è però il non detto, l'implicito che si intravvede come una filigrana, perché è quasi lapilissiano che il problema non è la presenza di una Vittoria Risi mezzo discinta ma il protagonismo di Vittorio Sgarbi, one man show che,
dopo aver dato nei denti al Governatore sulla questione Dustin Hoffman, è improvvisamente
diventato un soggetto ingombrante da cui prendere distanze e rimarcare differenze, come hanno fatto con una tempestività al limite del fiatone sia il Presidente della Fondazione Papiri che il Sindaco Sagramola. Come se la Mostra avesse di colpo cambiato titolo, assumendone un altro
politicamente più conveniente e consono ai vigenti equilibri di potere: “da Giotto a Gianmario”.
I RISCHI DEL "PACCHETTO SGARBI" E IL RISORGERE DI ANTICHE TENTAZIONI
In realtà la
scelta di affidare la direzione della Mostra a Vittorio Sgarbi era naturalmente multilevel e comprensiva
di contenuti culturali, di rischi di spettacolarizzazione e di ribalderie mediatiche e chi l’ha compiuta sapeva benissimo che avrebbe maneggiato e
gestito un “pacchetto onnicomprensivo ad alto rischio” ma ad elevatissimo ritorno di immagine e visibilità. Prendere le distanze adesso,
come se le battute al vetriolo di Sgarbi fossero un’eccezione non prevedibile restituisce,
a chi osserva le cose con un minimo di distacco, il sentore di una tentazione furba, un
riflesso di fabrianesità presuntuosa con Sgarbi che ha consentito di mettere in piedi un’operazione
culturale altrimenti impossibile e pezzi di potere locale che puntano a spostarlo di lato, quasi fossero in grado di vivere di luce propria, artefici di un “ghe pens mi” che rinnova l'antica
pretesa di autosufficienza in cui si è storicamente infranto il sogno di un entroterra vivibile e moderno. Occorre essere chiari: questa città deve ringraziare il bizzoso
e urticante Sgarbi perchè senza il suo ramificato sistema di relazioni e la sua influenza nel settore
artistico al massimo potevamo organizzare una mostra di cestelli arrugginiti e di lavatrici
in disuso. E quelli che oggi fanno tanto gli schizzinosi sulle
pornostar e sulle critiche a Spacca dovrebbero riflettere, per qualche istante,
sui dati – pubblicati giusto qualche mese fa - in merito al numero di biglietti staccati alla Pinacoteca
Comunale negli ultimi due o tre anni. Sono sufficienti quei pochi numeri per avere un'idea di massima della botta di culo che ci è capitata. Anche perchè è verissimo che non si fanno le nozze coi fichi e che senza denari non si sarebbe organizzato nulla, ma è altrettanto certo che i soldi non certificano il mecenatismo, la conoscenza dell'arte e la capacità di organizzarla in forma d'evento.
....e come dice Sgarbi..........CAPRE!!! CAPRE!!! CAPRE!!!!!!!!!!!!.............
RispondiEliminaBartolozzi nuova icona del libero pensiero??!! ahahahahahahahahah
RispondiEliminaSimonetti sei una rottura de cojoni vera ma lo ammetto, di talento
RispondiEliminaAlla fine contano i numeri, poi sulle polemiche . . . queste portano comunque grande attenzione mediatica, titoli sui giornali, curiosità . . se poi è curiosità morbosa meglio! La mostra è di grande qualità, non ci sono dubbi. Un doveroso riconoscimento ad una scuola pittorica, quella marchigiana, che per anni è stata dimenticata, tuttavia il successo lo danno le presenze, i numeri a dispetto della qualità. Fabriano ha bisogno di numeri e via Veneto o il festival di San Remo hanno fatto scuola; uno scandaletto, un battibecco, un piccolo parapiglia sono un viatico di attenzione mediatica e di successo. Parlate bene o parlate male ma parlate di me . . . . . questo conta.
RispondiEliminaFavriano con le sue strutture di accoglienza degne della sagra della porchetta con la mentuccia manderà in vacca anche quest'opportunità. Io cmq a chi verrà a vedere la mostra ho fatto prenotare il B&b oltre le gallerie.
EliminaE ce fai pure lo svelto???!!!
EliminaE certo, io mica magno come te da Favria'
EliminaCretino
EliminaMai come te
EliminaHo fatto l'accordo con la Haier! : vendita dell'Indesit alla Whirlpool.
RispondiEliminaHo salvato Banca Marche: botta sui denti di Banca Italia
La centrale del biogas ve la tenete! : indagati industriali e dirigenti della Regione
La trasparenza innanzitutto: tutti indagati i politici regionali per peculato
Hoffman per Spacca, 1.000.000 di euro: Hoffman per Sgarbi 0 euro
Ricomincio da TRE era solo per Troisi!
hahahahah. Anche una mostra permanente di arte contemporanea nei pressi di "Graziello Scontobello". Ripeto, una capatina a Sgarbi da quelle parti per fargli ammirare un'opera d'arte in ferro e cemento, persino animata e girevole gliela farei fare.
RispondiEliminaPoi saranno cazzi di Sgaramola se Sgarbi s'incacchia... hahahah
Maurizio Corte
Sgarbi forever
RispondiEliminaSempre !!! Ha detto quello che molti pensano ma hanno paura a dire.
EliminaSgarbi è un'amabile testa di cazzo, del tutto incontrollabile. Per questo a me piace al di là del "contenuto".
RispondiEliminaEvidentemente è risultato del tutto incontrollabile anche per i suoi dirigenti d'ufficio della Soprintendenza, visto che è stato condannato in via definitiva a 6 mesi di reclusione per falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, essendosi recato in ufficio tre giorni in oltre tre anni e mezzo di lavoro. Ma ha beneficiato dell'amnistia del 1990 per i primi tre anni di assenza.
EliminaCerchi su internet dottor Pascucci, potrà trovare ampi stralci degli atti su Il Fatto Quotidiano, con riportate le diagnosi scritte nei certificati medici che motivavano le assenze del professor Sgarbi, compresi gli effetti fastidiosi causati alla salute del professore da una insidiosa allergia da matrimonio.
No dottor Pascucci. Purtroppo non è uno scherzo e non ci trovo nulla di amabile a raccontare queste cose.
Sottoscrivo!
RispondiEliminaSottoscrivo anch'io! Ma chi ha dato l'incarico a Sgarbi?????????
EliminaSgarbi è talvolta odioso ma "il fatto suo " lo sa !
RispondiEliminaGiorgio Gaber nel 1974 racconta il disagio umano e professionale del pittore Giotto che non riusciva a trovare una soluzione per cambiare un mondo dove per tutti il cielo era d’oro e non vi era altro colore per dipingerlo. Ma bel giorno a Giotto casca l’occhio sul cielo ed esclama:
RispondiEliminaBoh... a me mi sembra azzurro...
Maremma maiala il cielo è azzurro!
E tutti: No, no, il cielo è d’oro, è sempre stato d’oro, che sciocchezza, è d’oro, il cielo!
Lo dipinge d’azzurro, il bestione ignorante, e tutti:
Ehi!...
E anche Umberto Eco, che è cieco ma intelligente:
Vuoi vedere che è azzurro davvero?
Bastava guardare!...
Ho capito!...
Ho capito che non c’è niente da capire!
Capire che non c’è niente da capire!...
Ma non è ancora capire.
facile organizzare una mostra con Giotto e Gentile, vorrei sapere quanto è costato il tutto? non giudico il fatto della mostra in quanto tale ma non credo che Sgarbi sia questo grande genio che voi paventate, i suddetti nomi, grandi artisti si vendono da soli. Il mio sogno è una grande mostra di artisti del 900, Sironi, Fontana, De Chirico, il nostro bravo Alfieri ecc.
RispondiEliminaE allora organizzala! Bassa chiacchiere o criticare chi fa
EliminaC'è stata nel 2005 ed è stata una delle più importanti mostre d'arte contemporanea organizzate nelle Marche nell'ultimo ventennio, la curò Enrico Crispolti e fu organizzata dall'Associazione Fabriano Incontra e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana: Mannucci e il Novecento, catalogo Silvana Editoriale.
EliminaUna città che si divide fra arte e sangue dopo l'omicidio del ragazzo indiano pestato a morte al bar della nave e gli innumerevoli episodi di pestaggi ora quest'altro omicidio http://corriereadriatico.it/ANCONA/fabriano_uccisa_corpo_contundente_villetta_broganelli/notizie/816174.shtml#fg-slider-auto-75096
RispondiEliminaFabriano paesino delle Marche vicino al confine con l’Umbria.
EliminaCome al solito le chiacchiere stanno a zero. a novembre si sapra' se le scelte fatte sono state giuste o meno. per adesso godiamoci questi 4 mesi e cerchiamo speriamo che fabriano sappia accogliere i visitatori come si deve.
RispondiEliminaHo visto la mostra ieri,interessante e sopratutto la guida,una ragazza,molto chiara nel descrivere le opere.Peccato,a parte la cappella nella cattedrale,le altre due chiese aperte fino alle 19:00.Ma con tanti cassaintegrati e disoccupati,purtroppo,non e' stato possibile pagare qualcuno per tenere aperte due Chiese?Come me, e come un gruppo di turisti,siamo andati via amareggiati e bagnati dalla pioggia........
EliminaIniziamo bene.......
EliminaFiniremo peggio
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