Sul Regolamento di Polizia Municipale è tutta una gara a chi piscia più lontano |
IL RIBALTONE DI SAGRAMOLA
Alla fine dei giochi Giancarlotto Sindaco Poliziotto – come un
Conte Zio manzoniano - ha ritenuto che spompare
l’impatto del Regolamento di Polizia Urbana fosse la cosa più efficace e redditizia
da fare, e giusto oggi si è premurato di far sapere, ai cittadini, che nel
Regolamento proprio non risiede alcun principio punitivo e sanzionatorio. Come
a dire che la Polizia Municipale non
interverrà col pugno di ferro per multare cani e bambini, ma solo in poche
e delimitate circostanze. Il che contrasta concettualmente con le parole
pronunciate dal Sindaco pochi giorni fa in Consiglio Comunale, quando giunse a
mobilitare il grande giurista austriaco Kelsen pur di rinforzare le proprie convinzioni
circa il ruolo civico e pedagogico della sanzione. Cambiare idea è, notoriamente, un sintomo acclarato di intelligenza e
di flessibilità intellettuale, il controcanto vitale rispetto a tante
permanenze fossili spesso spacciate come titolo di merito e di coerenza. Fa bene,
quindi, il Sindaco a modulare il proprio atteggiamento in base alle variazioni
di clima e di contesto che si determinano, ma dovrebbe prudentemente darsi un
tempo tecnico di maturazione del nuovo punto di vista, perché il cambio
inatteso e repentino di opinioni restituisce il sentore di una svolta
opportunistica più che la sensazione di un’evoluzione attenta e meditata.
LA CAUSA PRIMA DEL TRIPLO SALTO MORTALE IN FASCIA TRICOLORE
Ma cosa ha spinto il Sindaco al
ribaltone rispetto a
un atteggiamento punitivo rivendicato con orgoglio e spirito tridentino nel
corso del dibattito svoltosi in Consiglio Comunale? La causa prima del triplo
salto mortale carpiato in fascia tricolore è l’effetto del più dirompente dei
detonatori collettivi, ossia la reazione
“affettiva” dei genitori e dei padroni dei cani, di quella componente della
popolazione che non accetta uno Stato che mette il becco dappertutto e, per
legittima difesa, cerca di recuperare spazi di vita e di partecipazione storicamente
compressi dal combinato disposto di merlonismo,
apatia e democrazia cristiana.
DAI SOCIAL MEDIA AGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI
Sono fiorite frequentatissime pagine a
tema sui social media,
si è sviluppato un tam tam virale che ha generato ed esteso condivisione, sono
state organizzate iniziative di civilissima contestazione, fino alla decisione di contrastare alcuni capitoli
del Regolamento di Polizia seguendo la via istituzionale, ossia ricorrendo
a quegli strumenti partecipativi che lo Statuto del Comune di Fabriano e la
normativa mettono a disposizione della collettività.
LA DOPPIA MANDATA DEL SINDACO
Il Sindaco, che istintivamente predilige il solipsismo e concepisce
il confronto critico e paritario come un ostacolo alla carica, ha incassato
male questo ritorno di effervescenza partecipativa che credeva definitivamente consumato
con l’affaire Tares e ha reagito
combinando due approcci: da un lato rimarcando democristianamente che il regolamento c’è ma non comporterà troppe
sanzioni, ossia lisciando il pelo alla concezione metal mezzadra e favrianota secondo la quale una mano lava
l’altra e tutte e due lavano il viso; dall’altro adombrando possibili strumentalizzazioni politiche, a suo dire
giustificate dal fatto che la nuova versione del Regolamento ammorbidisce
alcuni tratti di quello approvato nel 2007, e quindi non sussistono ragioni
contestative, se non di natura strumentale, nei confronti di un’azione di Giunta lavata con l’ammorbidente
e di un regolamento trattato con i principi attivi di Coccolino. Quel che il
Pd non dice, per deficit di ascolto attivo, è che dal 2007 ci separano non sette anni solari ma sette anni luce che hanno
trasformato la Treviso delle Marche in un centro senza più fama né gloria.
E i sette anni luce hanno tappezzato la città di nervi scoperti, al punto che è
sufficiente il capitolo sghembo di un generico Regolamento di Polizia a dare la
sensazione di un insopportabile editto contro la libertà delle persone.
IL CIVISMO DIVISO: UNA GARA A CHI PISCIA PIU’ LONTANO
Ma il Sindaco, nonostante queste difficoltà di contesto, è
nato sotto una buona stella, perché la
moltiplicazione di gruppi civici, quelli sorti e quelli che stanno ancora sorgendo,
è insidiata da un virus originario,
da un’irrefrenabile tendenza a concepire
come minaccia primaria la nascita e lo sviluppo di altri comitati e movimenti
cittadini. Innanzitutto perché c’è sempre gelosia tra artisti; poi perché
di fondo si gareggia sempre a chi piscia più lontano e infine perché la
divisione è il migliore cuscino di chi governa.
Condivido pienamente! Il senso civico nasce spesso da piccoli dettagli
RispondiEliminaMi piace l ultimo punto. Dividi et impera. Ma se tanti gruppi alla fine si coalizzano lontano dal pd e da questa giunta, il cetriolo non tornerà in culo all ortolano
RispondiEliminaE' calato il silenzio sulla JP .Perche' qui se ne parla solo quando ne parlano tutti gli altri ? Non lo trovo un comportamento coerente.Basta parlare di un consiglio comunale ormai alla deriva che affronta temi legati a cani,gatti,zanzare e pappataci vari,basta parlare della fauna locale quasi innoqua..........parliamo invece invece di Indesit,ex a.merloni,jp industries.Questi sono i problemi reali.Senza queste aziende in futuro non potremo piu' parlare di niente perché rimarra' il deserto.Allora difendiamole e combattiamo,manteniamo viva questa città affrontando tematiche reali.
RispondiEliminaIl comune sposta l'attenzione altrove per coprire la propria incapacità e tirare avanti fino alla fine del mandato. O per coprire le porcate fatte a favore di compagni di merende come per la questione Multiservizi.
Eliminabeh io sono stato accusato di parlarne troppo.
RispondiEliminaFra un po' di tempo non parleremo piu' di niente perché Fabriano sparira' annientata dall'esodo e dalla fame ,una nuova Ivrea .E voi continuate a parlare delle cazzate che non interessano a nessuno.
RispondiEliminaMACCHISENEFREGA de sto regolamento, so tutte stupide chiacchiere, qui il problema VERO è le tasse che si stanno preparando a propinarci. Ne vogliamo parlare????
RispondiEliminaDai su non fate i tozzi voi due qui sopra che con due bruschette e un po' di porchetta ancora dite si si
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