Si dice che “Parigi val bene una messa”, ossia che per un ideale alto ci si può tranquillamente
sacrificare, anche facendo cose distanti
dalle proprie convinzioni. Il problema sopraggiunge quando l’ideale alto
coincide con prospettive personali e di potere, ragion per cui la messa non serve per arrivare a Parigi ma
per riaccasarsi in quel di Ancona.
Da questo punto di vista c’è da dire che
il Governatore Spacca non si sta
facendo mancare niente, vista la facilità con cui va “intonacando” – nel senso
delle tonache come abiti religiosi – la sua anticipatissima e rombante
campagna elettorale. Non pago di Suor
Angela ha, infatti, programmato un tour
del turismo religioso – messo a punto dalla Regione in collaborazione con
la Conferenza Episcopale Marchigiana, l’Istao e l’Associazione Via Lauretana -
che funziona da Dio (tanto per rimanere in contesto mistico) per accreditare un
Governatore attento e sensibile, anche in termini materiali, alle ragioni
temporali e secolari di eremi e monasteri e quindi riferimento naturale per una
Chiesa marchigiana che con le sue
parrocchie, i suoi oratori e le sue multiformi attività economiche e sociali è
tuttora capace muovere migliaia di voti rispetto ai quali non c’è nessun
Comi che tenga.
Il giro delle sette chiese inaugurato da Spacca, ha sollecitato
i prevedibili commenti ironici dei parrucconi
laici e un velo di compatimento
politico in alcuni settori massonici e radical chic della sinistra borghese
e non più comunista. In realtà siamo di fronte a un decisivo gioco di scacchi che
riguarda il peso e la consistenza delle alleanze
politiche e noi, indomiti togliattiani, sappiamo bene quanto pesi e possa
ancora pesare la Chiesa nella sua natura di istituzione secolare quando si
mette in testa di praticare l’unità
politica dei cattolici senza darlo a vedere dal punto di vista teorico.
In
questo senso è sufficiente dare uno sguardo al depliant che ha accompagnato l’inaugurazione
dell’Eremo di Valdisasso appena
ristrutturato: editoriale di Spacca
con foto sorridente e dopo le info di rito sul recupero dell’edificio
francescano e sugli storici soggiorni del Poverello, una paginetta con titolo politicamente
tendenzioso su un’opera “fortemente voluta dalla Regione”.
In parallelo San Gian Mario da Fabriano ha
completato l’opera pubblicando, sui social network, selfie con alcuni gioiosi esponenti dell’ordine francescano, a
riprova di una strategia elettorale volutamente bipolare: azioni e alleanze
tradizionali - incentrate sulla potenzialità elettorale del rapporto - supportate da una presenza mediatica
utilizzata come packaging modernizzante
di quella medesima politica delle alleanze.
Siamo alla riproposizione
aggiornata dell’antica tesi centrista del “rinnovamento
nella continuità”, una visione che tende a rigenerare un nesso eterno tra
lo scavallare degli innovatori e il lumacare dei benpensanti a quadro fisso.
Che piaccia o meno è un punto di vista e una proposta politica aggregativa. Ed
essa risulta essere tanto più forte quanto più esteso e rumoroso è l’immobilismo del resto delle forze
politiche, col Pd che organizza
tour di resoconto in sezioni spopolate di iscritti e militanti, una destra attenta a conservare qualche micro
rendita che rende quasi più attrattiva l’ipotesi dell’eterna opposizione
rispetto al “salto di governo” e un grillismo
che galleggia coltivando l’illusione di una rendita politica generata dalla
disillusione diffusa e dal traino nazionale.
Insomma, Spacca sarà anche forte
di suo ma quelli che si oppongono alla sua resistibile ascesa sembrano, di
fatto, buoni e leali alleati del fabrianese. E di fronte a questo silenzioso
sistema di convergenze, francescanamente
ci attestiamo attornoa un umile e giocosissimo “amen”.
C'era anche Merloni. Spacca ha regalato un colpo al PD che non lo vuole
RispondiEliminaINTANTO IERI S'E' ACCATTATO UNA BELLA SCORTA DI TARTUFO BIANCO IN QUEL DI PERGOLA, AHAHAHAHAH......
RispondiElimina"Una Chiesa marchigiana che con le sue parrocchie, i suoi oratori ..... è tuttora capace muovere migliaia di voti rispetto ai quali non c’è nessun Comi che tenga".
RispondiEliminaE anche agli oratori, (ne ho parlato spesso e contestata l'elargizione per cui non mi sono mai state date notizie sul risultato della spesa), con la legge regionale L.R. 31/2008, in totale dal 2009 a oggi, nel complesso la Regione Marche ha messo a disposizione delle diocesi, o meglio della CEM (conferenza episcopale marchigiana), oltre 3 milioni di euro "a sostegno dei progetti educativi degli oratori ... i cui finanziamenti hanno contribuito a coprire anche alcuni costi vivi necessari per il funzionamento logistico dei locali". Ma quando ho chiesto a Spacca, Viventi ecc., perchè all'oratorio della mia Parrocchia di Fabriano, la Misericordia, non sono stati dati aiuti per ristrutturare l'oratorio, non hanno risposto. Abbiamo dovuto fare la colletta, ho pubblicato l'articolo sui giornali, lanciato la colletta sul web, e Don Luigi ha diviso il progetto dei lavori in tasselli di puzzle offerti a 50 euro l'uno.
Come sono stati spesi quei 3 milioni di euro? Oppure sono finiti nelle casse dello IOR?
L'aspetto politicamente più rilevante, non è nel fatto che il Governatore abbia usato una vetrina. Ben vengano, se questo vuol dire che si è fatto qualcosa e se questo bene non è privato ma è della Regione Marche. Possiamo disquisire sul progetto e sulla spesa, ma questo è un altro aspetto. Piuttosto trovo che l'aspetto politicamente più rilevante, in questa vicenda, risieda nel fatto che nel 2012 questo cantiere e questo progetto di recupero erano additati come un grosso scempio ambientale ed edilizio. Il cantiere di Valdisasso fu sequestrato, per danno ambientale, dopo un esposto di tante associazioni ambientaliste. Ora, invece, sembra che tutto sia tornato apposto e le associazioni, i Verdi o il Movimento Cinque Stelle da tempo sono in silenzio su questo cantiere, buone, buonine. Questo vuol dire che, magicamente, tutto è tornato apposto? Questo vuol dire che il progetto di ricostruzione di una volumetria non è più impattante? Siamo proprio sicuri che sia davvero così? Sarebbe utile conoscere l'opinione anche del Cinque Stelle e dei Verdi, che siedono in consiglio comunale.
RispondiEliminaOppure il Santo ha fatto la grazia, ha restaurato il convento e ha ammansito il lupi ambientalisti?
Ottime domande.
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