Mentre il Mario Nostrum - oramai tutto social media, fiction e cultura - gongolava rimirando la pellicola dedicata al Genio di Recanati, in quel di Loreto andava in onda la ricomposizione del PD marchigiano, tutta giocata in chiave anti Spacca.
A questo punto il destino politico del Fabrianese si complica e di molto, anche perchè dall'assise lauretana dei renziani uniti è emerso il leitmotiv che farà da sfondo mediatico alla campagna di esclusione del Governatore in carica, ossia il quarto di secolo che Spacca - prima da consigliere, poi da assessore e quindi da numero uno - ha trascorso in Regione.
Si tratta di un messaggio che, inevitabilmente, colpirà un immaginario popolare sempre più attratto dal nuovismo, dall'idea demenziale ma seduttiva che il cambiamento delle cose corrisponda al cambiamento delle persone nei posti di comando.
Il problema del Pd è che il trentennio spacchiano ha desertificato la classe politica di centrosinistra (quella di destra non è mai esistita), rendendo difficile da realizzare una sostituzione vincente e indolore del GOV e della sua corte.
Non sarà, quindi, un pranzo di gala per il partito renziano trovare, nel giro di pochissimo tempo, un candidato unitario, competitivo e in grado di costruire una coalizione. Time in on my side cantavano i Rolling Stones: il tempo è della mia parte, e forse non sbagliavano. A questo punto c'è da capire se anche Mario Nostrum ha il tempo dalla sua parte, come un Mick Jagger della politica marchigiana.
Per ora la strategia della conversione umanistica e del tambureggiamento mediatico messa in campo dal Governatore sembra aver funzionato, e sinceramente era l'unica strategia possibile di fronte a un contesto politico segnato da una violenta chiusura del PD, anche se l'onda d'urto della fiction, di Leopardi e del turismo ha accelerato il processo unitario necessario al PD regionale per contrastare l'eterno ritorno di Spacca.
Ma il Governatore non può dimenticare che a Roma comanda Renzi e che il Fiorentino, per quanto egocentrico e solitario, lavora gomito a gomito col pesarese Ricci, Vicepresidente dell'Assemblea Nazionale del PD e non certo disposto a sostenere il terzo giro di Mario Nostrum.
Uno scontro che si svilupperà, quindi, a diversi livelli, coinvolgendo temi e questioni che, per natura e impatto sociale, non dovrebbero essere trascinati nell'area della lotta politica. Da questo punto di vista è probabile che la feroce dialettica in atto tra Spacca e il PD finirà per incidere anche su una vertenza delicata come quella della Ardo-JP Industries.
L'amministrazione comunale di Fabriano è tornata alla carica denunciando l'assordante silenzio del Ministero dello Sviluppo Economico che aveva promesso di istituire un tavolo con le banche creditrici per risolvere la questione della vendita di Ardo a JP, bypassando il pronunciamento della Corte di Cassazione. Chi segue con costanza la politica sa bene che Ardo e Accordo di Programma furono temi rilevanti della rielezione di Spacca nel 2010.
In una logica di contrappasso non è da escludere che si stia cercando di rallentare determinati processi concertativi e decisionali con l'intenzione di colpire Spacca proprio su un tema scottante che da punto di forza è diventato tallone d'Achille ed elemento critico della sua strategia del consenso nel natìo borgo selvaggio. Fabriano under attack!
Se Spacca non passa siamo finiti
RispondiEliminaSiamo già finiti grazie a Spacca.
EliminaBasta con Spacca !!! BASTA !!!
RispondiEliminaOk basta Spacca ma l'alternatva chi è?
EliminaLe alternative ci saranno alle elezioni. Lo so che per chi mangia e spera di mangiare ancora con Spacca si sta mettendo male, però stavolta bisogna pensare davvero al bene comune, quindi Spacca fuori dalle palle
EliminaSe il Movimento 5 Stelle tira fuori un candidato serio, il mio voto andrà a loro. Anche Attila riuscirebbe a fare meglio di Spacca.
EliminaCi sarebbe Pariano 'o calabbriso, grande risorsa del PD
RispondiEliminaNel PD esiste lo Statuto che non si possono fare più di due mandati parlamentari o istituzionali, anche se finora, mai rispettato, anzi oltraggiato con infinite deroghe a tutti i livelli da chi l'ha gestito finora!!!
RispondiEliminaOra, come rilevato da Simonetti, 25 anni de sto cristiano in Regione, non basta??
Chi c'è dopo Spacca?? UNO!!! ... Un cristiano qualsiasi che voglia fare il Presidente al servizio dei marchigiani tutti e non della bassa politica.. la sanità è peggio di 10 anni fa... la società Aerdorica a totale o quasi partecipazione della Regione Marche è in perdita di 37milioni di euro!!!
E' stata venduta l'Indesit.. e lui trattava con Cinesi e Turchi... Sulla Ardo un disastro completo.. l'ospedale di Fabriano, il più lontano da Ancona ridotto di vari reparti e posti letto!!! Arriverà uno di Pesaro?? Sicuramente avrà una mente più aperta.. quindi, chiunque esso sia.., sarà benvenuto!!!!
Non dimentichiamoci di Banca Marche
EliminaRicordiamoci anche di Banca Marche con Spacca che pontificava ai 4 venti che era tutto apposto !!!
RispondiEliminaun disastro su tutti i fronti, e speriamo che il progetto macro regione adriatico ionica non vada in porto, perchè il risultato sarebbe la totale delocalizzazione delle imprese in quei mercati in cui si produce a più basso costo, e a due passi da casa. ma perchè invece di cercare delle alleanze strategiche con SERBIA, ALBANIA , CROAZIA , MACEDONIA , non creiamo un'alleanza commerciale , che so con la GERMANIA? io penso che sia meglio fare il manovale o il facchino per una Germania che va a 1000 che fare il procacciatore di lavori per stati semifalliti e reduci da una guerra mai del tutto finita.M.D.
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