3 ottobre 2014

Parcheggiare anytime and anywhere non è un diritto

Nell’ultimo post si è fatto cenno alle cosiddette “riforme a costo zero”. Potremmo definirle azioni di miglioramento ambientale e urbanistico che non incidono sulle casse del Comune ma che, per il loro impatto sul profilo della città, si caratterizzano come scelte ad elevato valore aggiunto

Quel che sfugge ai decisori politici – per ignoranza e insensibilità - è che un’azione di governo degna di questo nome sa andare oltre il vincolo finanziario e il principale servizio che un’amministrazione deve ai suoi cittadini è legato al decoro, alla bellezza e alla conservazione delle cose e dei luoghi. 

Gli ultimi dieci anni, invece, sono stati un’epopea dell’abbandono, un trionfo del rattoppo, un continuo ricoprire le crepe che si aprivano nel corpo della città, a riprova di una cognizione secondo cui il problema merita una soluzione solo quando deflagra. La manutenzione invece funziona se è preventiva, se agisce a monte, non quando pretende di correggere un danno divenuto permanente. 

Ma la manutenzione è anche un altro modo di vedere le cose, è il superamento del “guarda e passa”, è cambiare la scena senza mettere le mani nel portafoglio dei cittadini, ovvero riforma a costo zero. Riformare significa ridare forma senza stravolgere e oggi, a Fabriano, lo spazio urbano più bisognoso di nuova forma è sicuramente il centro storico, la città vecchia che dovrebbe magnetizzare quel flusso turistico di cui molto e a sproposito si parla e si discute. 

Il nodo gordiano da sciogliere intra muros riguarda il traffico. Su questo tema si misurano le differenze tra i riformatori e gli immobilisti e l’impatto di possibili interventi a costo zero. Il problema del centro storico di Fabriano non è tanto la circolazione automobilistica quanto lo stravolgimento urbanistico ed estetico prodotto dall’assoluta predominanza dei parcheggi; un diritto di sosta anytime and anywhere di chiarissimo significato: non è più l’occhio a volere la sua parte ma il culo, ovvero la comodità più spinta, l’indiscutibile prossimità all’uscio, il particulare guicciardiniano che si fa clava e feticcio. 

C’è effettivamente qualcosa di esagerato e di sbracato in come i fabrianesi vivono e concepiscono il centro cittadino; un lassismo comportamentale che ha trovato nella politica sponda e comprensione. Via Zobicco - lunga, diritta e ricavata tra il Giardino Pubblico e le vecchie mura - è seppellita di auto ferme e inamovibili; idem con patate per Piazza Quintino Sella, Piazza Partigiani Piazza Amedeo di Savoia e San Benedetto, gioiellini estetici della città medievale che una bruttezza intesa come arte di smerdare le cose belle in nome dell’utilità più spicciola e sedentaria, ha trasformato in zone franche adibite a sosta prolongata, sfacciata e indecorosa. Con un culmine che ha del drammatico a San Niccolò, un tempo piazza segnata da quattro aiuole a discesa essenziali e lineari e oggi sputtanata a parcheggio e coronata – sempre in logica di smerdo senza tregua e senza misura – da quattro o cinque bidoni della differenziata. 

E allora viene da pensare che probabilmente aveva ragione lo scrittore colombiano Nicolás Gómez Dávila quando sosteneva che “la bruttezza di un oggetto è la condizione preliminare del suo moltiplicarsi su scala industriale”. Noi fabrianesi ne siamo la prova provata ed evidente. E a costo zero, come quei parcheggi che non verranno rimossi.
    

20 commenti:

  1. okay allora la prossima volta la macchina la parcheggio a casa tua.. senza neanche disco orario...

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  2. la macchina...la macchina...la macchina....la macchina

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  3. caro Blanco è casa mia anche il centro storico....casa di tutti

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  4. Tecnicamente una distanza ideale tra l'area di parcheggio e l'ufficio o il negozio dove mi debbo recare dovrebbe avere una misura di 500 metri che in termini di tempo è uguale a 6 - 7 minuti di normale camminata. Questo in termini pratici significa che normalmente lascio parcheggiata l'auto in un grande parcheggio di un centro commerciale o all'IKEA e non ci metto più di 5 - 6 minuti a giungere all'area di vendita. Sovrapponendo questo percorso alla città di Fabriano lasciando l'auto al "parcheggione" posso comprare il quotidiano all'edicola La Rovere senza uscire dai parametri prefissati del percorso ideale . . . . . .

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  5. La sedentarietà caro Gampaolo è diventata una categoria politica oltre che un suicidio individuale....

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  6. il problema non è il parcheggiare ma l'idea di trovare tutto sotto casa, lavoro compreso.
    io faccio ore di treno al giorno per andare a lavorare.....penso che a breve sarò in buona compagnia (era ora...ma non ne sono poi così sicuro).

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  7. la bruttezza è anche (a quanto pare al momento) chiedere € 3 ai bambini della materna per poter visitare la mostra da Giotto (poco) a Gentile (ancor meno)...

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    1. Commento da Oscar! Ma sarebbe meglio scrivere il contrario, Gentile (poco), Giotto (ancor meno). E state attenti che i visitatori poi tanto capre non sono e certi trucchetti sono vecchi come il cucco.

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    2. Tanto dopo la mostra ci saranno i fans della fiction !!! Su 6.000.000 di ascoltatori non vuoi che almeno i soliti 25.000 non vengano a vedere sto schifo di città?

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  8. questo stato di fatto è figlio di quella miopia politica che caratterizza ,e ha caratterizzato le amministrazioni di questa città , dove è finito il progetto di parcheggio multipiano sotto l'attuale parcheggione? lasciato morire nonostante l'offferta di costruzione a costo zero di una ditta, che però avrebbe preteso il mantenimento degli incassi per 20 anni , e il comune mica poteva non guadagnarci niente...no? dove sono finiti i progetti di parcheggi di prossimità al centro storico? certo Simonetti ha pienamente ragione, ma se poi i residenti del centro storico non hanno luoghi dove mettere le auto il problema ritorna a casa base, perchè se è vero che dal centro al parcheggione non ci vogliono più di 5 minuti a piedi, è altrettanto vero che i posti auto sono assolutamente insufficienti oggi per pretendere quello che descrive sopra, uno dei grossi problemi del parcheggio selvaggio attorno e dentro a Fabriano, è che si permette a chiunque di entrare e parcheggiare in centro storico, allora torna il discorso della ztl totale , eccetto i residenti, ma poi vedremmo vanificata anche questa soluzione perchè si rilascerebbero talmente tanti permessi che saremmo da capo a piedi, perchè fino a che troveremo in pieno centro storico la rimessa della croce rossa ( stendiamo un velo pietoso sull'argomento ) i locali della caritas, un social market ( altro velo pietoso ) tutti luoghi che pretenderebbero permessi di accesso e parcheggio a vario titolo, non si va da nessuna parte, e il decoro urbanistico resterà una chimera . Muratori Davide

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  9. di solito il divieto d'accesso nelle ztl non riguarda i residenti e infatti "zona a traffico LIMITATO" lascia intendere "limitato a": residenti, mezzi pubblici, soccorso e fdo.
    vietare l'accesso ai non residenti imho lascerebbe spazio x il parcheggio ai residenti, anche perché stiamo parlando di un piccolo centro storico all'interno di un territorio molto vasto che in totale (con frazioni e tutto il cucuzzaro) arriva si e no a 32.000 abitanti, non propriamente una metropoli tentacolare...per cui il traffico in centro sarebbe inevitabilmente ridotto, e non di poco, anche se venissero stabilite zone di divieto assoluto (tipo il corso).
    tuttavia è innegabile che urbanisticamente fabriano è stata concepita con i piedi (o col culo pesante di chi va in ansia al solo pensiero di fare 500 m. a piedi, a seconda delle interpretazioni), ma non penso che il problema sia "semplicemente" politico perché se è vero che sulle varie amministrazioni possiamo tranquillamente stendere un velo pietoso, non mi sembra che storicamente dalle varie opposizioni siano arrivate proposte valide di riorganizzazione urbanistica/viabilità etc.
    l'unica eccezione politica riguarda la giunta castagnari che, almeno su questo argomento, aveva proposto il piano sintagma, che potrà anche avere le sue difficoltà di realizzazione ma è di sicuro, ancora a distanza di una ventina d'anni, la proposta più moderna mai concepita sull'argomento.
    anche mettere in relazione la chiusura del centro solo con la realizzazione di parcheggi esterni mi sembra una visione alquanto limitata visto che non viene neanche contemplato ad esempio alcun discorso sul servizio pubblico: un servizio bus/treno più efficiente sia per quanto riguarda le linee che i costi (biglietti orari, possibiltà di prendere mezzi diversi con lo stesso biglietto etc.), potrebbe essere un altro aspetto interessante da considerare.
    ah e naturalmente sull'argomento "trasporto alternativo" non dimentichiamoci la questione dei parcheggi scambiatori per le bici, questo si un fallimento politico piuttosto eclatante direi.
    ma il problema numero uno, prima ancora che politico, è sempre culturale e riguarda un po' tutti, dal tamarro che se non se fa vedè nel suo bel suv in piazza se sente uno sfigato, ai commercianti del centro che pensano che solo lasciando la possibilità di arrivare con la macchina fino all'entrata del proprio esercizio possono vedere qualche cliente.
    il problema di fabriano è una arretratezza mentale impressionante, per cui ogni idea nuova, anche semplicemente abbozzata, viene presa come uno stravolgimento apocalittico allo status quo e quindi impossibile da realizzare e stroncata sul nascere.
    tutto questo poi si traduce in una proposta politica "valida" pressoché inesistente, sia per quanto riguarda l'amministrazione che per l'opposizione che si limitano a belle parole di trasparenza/condivisione/innovazione etc. solo in campagna elettorale, ma poi di progetti, studi di fattibilità neanche l'ombra!
    e questo atteggiamento, questo status quo, ci ha portato a quello che siamo: un paesello che nulla ha da offrire se non eventoni calati dall'alto e totalmente scollegati dalla realtà della società civile locale, e abitato da gente triste che bella bella forse non è stata mai, ma adesso comincia proprio a diventare brutta brutta...

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  10. Ma le bici elettriche di Paglialunga? Ed il parcheggio scambiatore della Giunta Sorci bis? Che fine hanno fatto?

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    1. Il parcheggio scambiatore è usato come pista per auto comandate !!! Che bell'utilizzo dei soldi pubblici !!! Grazie Giunta Sorci !!!

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  11. Il Comitato "Accendiamo Fabriano", indice un pubblico concorso dal titolo " Bando di concorso per idee progettuali per la riqualificazione di uno spazio urbano in Fabriano", per l'idea progettuale di un parcheggio pubblico coperto su un'area al centro della città.
    Era il 2007 e furono distribuiti circa 20 mila euro di premi ai vincitori.

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    1. Fabriano, lì 13-07-2007
      Sorci e Tagliaferro: “Un successo che apre nuove prospettive”
      www.piazzalta.it/download/comunicato_stampa_bando_13luglio.pdf

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    2. E' vero, me lo ricordo !!! Non c'era l'idea di fare un multi piano sotterraneo dove adesso c'è il parcheggione?

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  12. 21 Gennaio 2006.
    Il ministero premia" la città con 365 mila euro. Fabriano pel la nuova mobilità.
    http://89.97.204.228/fparticolipdf/91780.pdf

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  13. ma la pagella della settimana?

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  14. A proposito di viabilita',sapete dirmi il perche' della strada chiusa vicino la pista di pattinaggio?

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    1. La strada è chiusa per non far uscire quelli della protezione civile.......

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