10 febbraio 2013

L'ultimo voto ai partiti. Per cambiarli

Ieri ho scritto un post sulla concreta possibilità che il Cinque Stelle coaguli un consenso di opposizione politicamente non spendibile e, quindi, ininfluente per il governo del Paese. Ovviamente nessuno ha colto l'occasione per riflettere su tale questione politica, ma si è preferito seppellirmi di epiteti: pecorone, corrotto, voltagabbana, magnone. Ma l'enigma, pieno di contraddizioni, di una forza politica che chiede consensi per candidarsi a fare soltanto una bella opposizione, resta intatto nei suoi termini fondanti e nei suoi voluminosi punti interrogativi. Pecoroni o non pecoroni. Così come resta intatta la sensazione, sgradevolissima, di un movimento pseudoreligioso e soavemente squadrista che divide il mondo in due: loro, i pieni di grazia e di virtù generosa, e il resto del mondo, lercio di corruzione e loscaggine da redimere con le buone e, se serve, con le cattive. Stabilito questo invalicabile spartiacque politico e culturale tra chi si fa sedurre dalla brodaglia grillesca e chi ne resta illuministicamente immune, va comunque rimarcato, per onestà intellettuale, che l'origine del male non sono Grillo e i suoi zeloti ma i partiti che, col loro comportamento, hanno permesso il fiorire di una reazione luddista e anticostituzionale. La metastasi del partitismo è il risultato di una scelta ideologica che risale al 1992, ossia la libidine trasversale con cui venne salutata la fine dei grandi partiti di massa: quelli basati sulle sezioni, sul primato del partito rispetto agli amministratori, sull'autofinanziamento e la formazione politica come premessa per l'accesso alle cariche pubbliche, su una visione che bandiva il personalismo e la carriera individuale come supremo peccato rispetto alla dimensione comunitaria e collettiva. Ai partiti di massa capaci di offrire identità, governo e appartenenza sono subentrati, col plauso generale dell'informazione e degli intellettuali, i partiti liquidi, ridotti a sommatoria di personalità elettorali, a federazioni di feudatari capaci di raccattare voti e preferenze in una guerra interna all'ultimo sangue. Quelli che abbiamo di fronte oggi non sono partiti politici ma gusci vuoti che hanno delegittimato il ruolo fondamentale dei partiti, sancito dal patto costituzionale. In Europa non esiste Paese che non sia governato dai partiti politici, a partire dalla Germania, col suo grande Partito Socialdemocratico e la sua potente Democrazia Cristiana. La questione fondamentale è quindi la riforma dei partiti politici italiani e non certo la loro distruzione da parte di un movimento che non concepisce mediazioni e compromessi e si muove con la gretta ignoranza di una falange macedone. Per riformare una qualsiasi organizzazione è necessario motivarne la struttura perchè un'organizzazione dissanguata e debole tende inevitabilmente all'estinzione. Per attivare un processo di riforma dei partiti è quindi necessario motivarli attraverso il voto. All'Italia servono un forte partito di destra, un forte partito di sinistra e un consistente partito di centro. Il primo passo dovrebbe essere una grande coalizione guidata dal leader del partito che prenderà più voti per fare riforme che non possono essere soltanto economiche. La prima è fare una legge elettorale alla tedesca, capace di dare forza e rappresentatività allo schema tripolare. Quindi una riforma attuativa relativa dell'articolo della Costituzione che fa riferimento ai meccanismi di funzionamento e di democrazia interna dei partiti, che privilegi la ricostituzione dei partiti di massa fondati sui militanti e non sugli eletti di cui va sancito il vincolo di mandato; quindi una legge attuativa sulla rappresentanza sindacale e una di severa regolamentazione del finanziamento pubblico ai partiti, che va normato ma non abolito per evitare una democrazia fondata sulla capacità di spesa dei candidati. Si tratta di riforme minime che non possono essere certamente disegnate da chi mira alla dissoluzione del sistema dei partiti ma soltanto da una grande coalizione capace di rappresentare le esigenze di larga parte del popolo italiano. Per questo da uomo di partito - ossia convinto che non ci sia politica possibile senza partiti politici - credo che il voto davvero utile sia quello dato a una delle tre grandi forze del nuovo arco costituzionale. L'ultima chance per un cambiamento vero. Il resto, dal mio modestissimo e ininfluente punto di vista, è soltanto lagna, piagnisteo e caciara.
    

86 commenti:

  1. la cosa che vorrei capire il 5 stelle parla sempre di "questa è la vota buona, ce la faremo, li spazzeremo via" ma realistcamente prenderanno il 15-20% massimo.......quindi poi cosa faranno? rimarrano o se ancora una volta gli italiani voteranno i "soliti partiti" si faranno da parte?

    RispondiElimina
  2. GianPietro "pecorone, corrotto, voltagabbana, magnone"? Chi scrive queste offese e calunnie ha la coda di paglia e teme l'arma più potente: LA PENNA, LA PAROLA, LO SCRITTO.
    GianPietro, hai scritto "Movimento pseudoreligioso e soavemente squadrista che divide il mondo in due: loro, i pieni di grazia e di virtù generosa, e il resto del mondo, lercio di corruzione e loscaggine da redimere con le buone e, se serve, con le cattive".
    MA QUALE PSEUDORELIGIOSO, pieni di grazie e virtuoso. Un esempio di contraddizioni di Grillo?: Parla male del Vaticano, del Papa e della Chiesa, ma poi si sposa in chiesa due volte. Beppe Grillo ha sposato nel dic.96, Parvin Tadjk, la donna di origine iraniana con cui conviveva da alcuni anni: nella chiesa di Sant' Ilario. Testimoni di nozze il cantautore Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi. La cerimonia nuziale, officiata da don Glauco Salesi. Al matrimonio erano presenti i 5 figli della coppia: 2 che Beppe Grillo ha avuto dalla precedente compagna, Sonia Toni; 2 nati dall' unione tra Parvin e Roberto Scarnecchia, ex calciatore della Roma e del Milan; e il piccolo Rocco, nato tre anni fa dall' amore dei novelli sposi. Vestita d' un abito bianco e lungo (Repubblica.it). COME HA FATTO A SPOSARSI IN CHIESA NONOSTANTE IL SUO DIVORZIO, IL DIVORZIO DELLA COMPAGNA, ENTRAMBI CON FIGLI?
    SICURAMENTE PERCHE’ HA OTTENUTO DALLA SACRA ROTA GLI ANNULLAMENTI DEL SUO PRECEDENTE MATRIMONIO E QUELLO DELLA COMPAGNA.
    Predicasse bene e razzolasse meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensa prima ad Ingroia !!!

      Elimina
    2. Ho pensato e cercato ma non ho trovato di peggio.

      Elimina
  3. Movimento pseudoreligioso nel senso che concepisce se stesso come forza chiamata a redimere il popolo non in quanto seguace di una visione cristiana ovviamente

    RispondiElimina
  4. Ovviamente ma resta il fatto che ha pagato il tribunale ecclesiastico per farsi annullare due matrimoni. Spero che sia favorevole alle coppie gay, al divorzio e all'aborto.
    Ma è vero che il M5S sono contro la caccia?

    RispondiElimina
  5. Sui diritti civili hanno posizioni diverse. A Fabriano ad esempio non tutti i grillini erano d'accordo a votare il resgistro delle unioni civili. In genere le forze che vogliono cambiare il mondo sono come i carrarmati. I diritti manco li vedono

    RispondiElimina
  6. CONFERMO: IL MOVIMENTO 5 STELLE E' CONTRO LA CACCIA e, il sito "Ilcacciatore.com", invita a non VOTARE IL M5S. Tutti i cacciatori di Fabriano sono avvisati.
    Questo è quanto scrive Grillo sul suo blog: "Prendiamo atto che la caccia in Italia non ha più motivo di esistere, in quanto incompatibile col vivere civile, fonte di continue tragedie ai danni anche di innocenti (si riferisce al caso di un bambino morto per un colpo del fucile del padre), ingestibile il comportamento dei troppi cacciatori che pensano di poter abusare della concessione dello Stato mettendo in pericolo la vita altrui e creando tensione sociale. Ci rivolgiamo alle madri e alle donne tutte, affinchè preservino i propri bambini da questo ambiente evidentemente causa di morte, dolore e di sopraffazione del forte sul debole".

    QUESTA LA REAZIONE DI "ILCACCIATORE.COM" che accusa Grillo di contraddizioni visto che "Non è forse accaduto anche a lui e oltre al bimbo in quel caso hanno perso la vita anche i genitori? Quante persone muoiono dopo la discoteca e le droghe? E proprio a proposito di droghe, non è forse sua figlia quella fermata in possesso di cocaina? Potrebbe giurare che sua figlia non sia un rischio per la società quando si trova sotto l’effetto della cocaina?"
    Il resto su:
    http://www.ilcacciatore.com/2012/11/26/anche-grillo-spara-sulla-caccia/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che du palle !!! ripeto, pensa ad Ingroia !!!

      Elimina
    2. Linguaggio tipico del grilletto: ripeto, ho pensato ed ho cercato ma non ho trovato di peggio.

      Elimina
    3. così esistono anche i cacciatori 2.0...che le sparano pure online...

      Elimina
  7. Premesso che non voterò il Movimento 5 stelle, devo onestamente dire che i tuoi trascorsi fanno si che io definisca la tua analisi di una falsità e di una faziosità esemplari.
    Se c'è [Cit.] "Un movimento pseudoreligioso e soavemente squadrista che divide il mondo in due: loro, i pieni di grazia e di virtù generosa, e il resto del mondo, lercio di corruzione e loscaggine da redimere con le buone e, se serve, con le cattive.", quello è da una ventina d'anni la Lega Nord.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi consenirai di essere falso e fazioso a casa mia o devo chiedere il permesso a Casaleggio?

      Elimina
    2. E un'altra cosa. Excusation non petita.....tu sei un grillino altrimenti non avresti avto bisogno della precisazone iniziale perchè ti hanno fatto credere che con quella premessa sei più credibile. Però ti ricordo che stai scrivendo sulla bacheca di uno che ha mille difetti ma non è nato ieri. Non sottovalutate l'intelligenza delle persone co sti trucchetti dialettici da quattro soldi please...

      Elimina
    3. Questa tua replica è ancora più falsa e faziosa della tua precedente analisi...
      O perlomeno vorrei pensare che sia così, altrimenti dovrei mettere in serio dubbio l'intelligenza che comunque ti ho sempre attribuito nonostante l'enorme diversità di vedute che ci contraddistingue...
      Poi se ti fa piacere far credere al circoletto degli amici di Giampi ch'io voterò il Movimento 5 stelle allora fai pure, la verità sta comunque da un'altra parte.

      Elimina
    4. Allora ti faccio una domanda: a me per chi voti non interessa. E' una scelta tua. Il punto è un altro e cioè: perchè non confuti con buoni argomenti la mia valutazione critica sul Cinque Stelle. Perchè ti accontenti di dire che è falsa perchè sono stato nella Lega? E se rileggi quel che ho scritto due giorni fa scoprirai che sono molto critico con la lega slla storia del 75% di tasse al Nord. Questo per dire che mi sento libero di giudicare senza dover ogni volta rendere conto del mio passato. Non credo sia una grande lezione di stile dare del falso rivangando sempre il passato. Altra cosa. Non c'è nessuno circoletto di Giampi e lo sai benissimo. C'è solo un luogo di discussione animato da me che ha un certo successo. Niente di più niente di meno. Ti chiedo soltanto di giudicare il merito di quel che dico e scrivo. Senza fare l'analisi del sangue perchè come vedi possono fartela anche gli altri e alla fine il gioco risulta spiacevole per entrambi.... ;)

      Elimina
    5. Beh se ti dovesse capitare di fare due chiacchiere con me cambieresti idea sul mio conto. Hai ragione sul fatto che il mio passato non appartiene al mesozoico e che in qualche modo incide anche sul giudizio degli altri. Ma resta il fatto che io non faccio propaganda per nessuno. Nè per berlusconi nè per gli altri. per motivi di stile mi sono anche astenuto da qualsiasi giudizio sulla Lega che mi ha buttato fuori per motivi politici e non certo morali. In politica tutti abbiamo, in modo diverso un passato. A volte sembra che sia solo io ad averne. Posso aver sbagliato, posso aver detto stupidaggini ma in politica non ho mai compiuto bassezze. Ho sfidato mille volte a trovarmene nessuno ci è mai riuscito. Continua a seguirmi

      Elimina
    6. Scusa ma perchè hai cancellato il tuo ultimo commento?

      Elimina
    7. Apprezzo questa tua ultima risposta, voglio sperare tu sia sincero.

      Elimina
    8. Ma io veramente non l'ho cancellato, non so neanche come si fa...

      Elimina
    9. Domani lo recupero e lo ripubblico. Comunque io non voglio essere creduto a scatola chiusa. E come te e tanti altri ho i miei motivi per essere stanco dell'attuale sistema. Ma non possiamo mai abdicare da un esercizio anche duro della ragione. Siamo sull'orlo del baratro e credo che ci voglia molta moderazione e poco estremismo. Viene facile dire tutti a casa tutti ladri. ma chi dice così fa un'azione diseducativa. Dobbiamo distinguere e ponderare. Distinguere e ponderare senza paura di esprimere posizioni minoritarie. E la cosa bella è che non ho da difendere nulla di personale. Non sono candidato, non ho cariche pubbliche e curo questo blog gratuitamente, per relazionarmi con gli altri e dedicarmi a una cosa che adoro e cioè scrivere. A presto

      Elimina
    10. Simone'....dovresti scrivere, in alto, a uso di chi si appresta a leggere, che il blog è provocatorio, ma non per far risse, quanto per stuzzicare l'intelletto...
      ancora c'è chi non l'ha capito...

      ________________
      G.R.

      Elimina
  8. comprendo benissimo le argomentazioni di gian pietro che sono anche supportate da una solida e fondata razionalità però penso che non tengono conto di una situazione storica profondamente diversa da quella calma e beata o meglio opulenta, specie se confrontata alla presente, in cui le le riforme che gian pietro enumera potevano essere attuate e dubito poi che questi partiti non solo abbiano la forza , ma nemmeno vogliono le riforme ed è sintomatica la mancata riforma della legge elettorale perchè appunto ai partiti conveniva lo status quo. Ora però la situazione in cui siamo è quasi al limite di una rivoluzione perchè il paese si sta tremendamente impoverendo ed in più i politici sono ritenuti non solo non credibili ma non hanno più offrire ne circenses ne quanto meno panem. Penso che anche dei grillini al 20 per cento se lavorano bebe dak loro punto di vista e mantengono alta la tensione sui disastri e sulla responsabilità dei partiti e sopratutto se quest'ultimi persistono nel non trovare e dare risposte, possono far saltare il sistema ma la causa prima è proprio l'incapacità dei partiti politici associata a una crisi economica dirompente. In ogni caso le riforme sono solo buone intenzioni se non c'è una cultura civica dietro sana e forte (vedi i paesi nordici), quant'è ancora attuale la frase del cavalier Benito che comandare gli Italiani non è impossibile, è inutile!!!
    Spero per il nostro sedere ovviamente Gian pietro che io abbia torto e tu ragione e che Dio ce la mandi non buona ma strabuona!!!! Ritengo molto realisticamente che l'unica speranza che oggettivamente ci resta sia un immane botta di culo al limte del miracolo!!!!
    La Spada dell'Islam

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chissà perchè mi sento sempre più in sintonia con la Spada dell'Islam. Sarà perchè l'acciaio contro l'acciaio provoca ... scintille?
      M.C. = La Sciabola di Fabriano.

      Elimina
    2. Più che sciabola, baionetta, ma quelle di cartone per carnevale

      Elimina
  9. Io ho esplicitato soltanto il ragionamento che mi condurrà, solo e sanza compagnia, alle urne. Però caro Peppe non hai notato anche tu una intolleranza sempre più vasta per chi non si accoda alla marea diciannovista del grillismo? Questi vogliono solo la strada spianata e gente adorante dietro. Spero non tanto per il mio culo ma per quello dei miei figli che questo civismo aggressivo duri poco

    RispondiElimina
  10. La Casaleggio Associati viene fondata il 22 Gennaio 2004 da Enrico Sassoon, Gianroberto Casaleggio, Luca Eleuteri, Davide Casaleggio e Mario Bucchich.
    * Gianroberto Casaleggio, già Amministratore Delegato e Direttore Generale della Webegg
    * Luca Eleuteri, tra il 2000 e il 2003 lavorava nella Direzione Generale di Webegg
    * Mario Bucchich, fino al settembre 2003 è stato Responsabile Comunicazione e Immagine del Gruppo Webegg
    * Enrico Sassoon, entra il 15 gennaio 2001 nel Consiglio di amministrazione di Webegg
    Casaleggio Associati ha la missione di sviluppare consulenza strategica di Rete per le aziende e di realizzare Rapporti sull’economia digitale.
    Per indirizzare le aziende in Rete è necessario disporre di una conoscenza puntuale dell’evoluzione in atto, sia a livello nazionale che internazionale.
    Casaleggio Associati dispone di competenze specifiche sulla Rete, tramite i suoi soci ed affiliati; della conoscenza del territorio di applicazione, dovuta ai Rapporti e ai Focus di settore; delle tendenze e delle best practice, grazie al network di partner statunitensi.
    Chi sono questi partner statunitensi?

    1) ENAMICS, azienda informatica USA leader nel BTM, un sistema che permette di prendere in tempo reale decisioni atte a massimizzare il profitto. Un’intera sezione è dedicata al settore agroalimentare la cui mission è: Citazione:
    BTM Agrim’s Solution Center principles include:
    * Rapid implementation:
    o Creation of deliverables with customer critique and acceptance
    o Leverage of Intellectual Property: BTM Fusion 360TM, BTM Works 360TM and BTM Accel 360TM
    o Single implementation with re-use across multiple business units
    o Leverage of on-demand social business experts
    * Frequent, predictable value delivery
    * Well-defined roles for customer team members and BTM training and certification
    * Customer site and virtual presence when appropriate to the progress of delivery and/or culture of the customer. Virtual interaction and collaboration optimizes the use of resources for both customers and BTM Agrim.

    2) THE BIVINGS GROUP è il partner a cui la Casaleggio si ispira. E’ l’azienda leader nel social network, in web marketing. Per mezzo della rete manipola l’opinione pubblica, utilizzando falsi cittadini e finte associazioni per promuvere gli interessi dei loro clienti. Come si evince dalla sezione “what we do” del loro sito: Citazione:
    The Bivings Group provides clients with effective, efficient and high-value Internet communications platforms.
    With deep experience in all aspects of Internet communications, we bring the right message to the right audience. From the simple to the complex – from public-facing websites to new media communications platforms and extranets – The Bivings Group uses the power of Internet technology to help clients achieve their strategic goals.
    E’ un’azienda che si occupa dell’immagine delle aziende, per venderle meglio alla gente. La Monsanto è sua cliente. Altri clienti sono la Philip Morris e la Lorilland Tobacco. E poi la BP AMOCO, industria petrolifera responsabile di disastri ambientali.
    Come già accennato, 4/5 dei soci della società editrice del sig. Grillo (tutti meno Davide Casaleggio) hanno ricoperto importanti incarichi alla Webegg, come Maurizio Benzi, Marketing di Webegg e organizzatore dei Meetup di Grillo a Milano.
    Cos’è la Webegg?
    Webegg Spa è un gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende in Rete. Era controllata per il 59,8 % da I.T. Telecom Spa (controllata a sua volta al 100% da Telecom Italia). Poi, nel luglio 2004, I.T. Telecom Spa sigla un accordo con Value Partner Spa per la cessione del pacchetto azionario detenuto in Webegg Spa, pari al 69,8% del suo capitale, al prezzo di 43 milioni di euro, il restante 30,2% è posseduta da Finsiel (79,5% Telecom Italia). In seguito alla fusione con VP Web e VP Tech è nata Value Team.
    Questa gente ha più conflitti di interessi di Berlusconi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Invece Rota ed Ingroia che conflitti di interessi hanno? E' inutile che sputi veleno sui 5 Stelle, l'armata brancaleono di Ingroia nelle marche non farà eleggere nessuno.

      Elimina
    2. Ma no, è che la verità fa male. Poveretto credevi veramente che il M5* fosse un movimento che veniva dal basso dalle piazze dai palazzetti! Poverino che "grulli" questi italioti, credono a tutto! Fatevi mettere un bel chip sottocutaneo per votare per fare la spesa per avere subito le analisi per il casello e per tutte le altre minchiate che si inventeranno. Denunciate il vostro vicino, avrete in regalo un orologio! Vedrai se non va a finire così!

      Elimina
  11. In un momento difficile sia dal punto di vista economico che sociale è disarmante spostare il dibattito politico solo sul pensiero personale e non accorgersi he nessuno dei schieramenti 5 stelle compresoi fa proposte innovative e pragmatiche per far uscire gli italiani da questa situazione. Solo i soliti proclami che verranno smentiti non appena gli eletti si accomodano sulle loro comode poltrone, 5 stelle compresi. È facile infatti accusare gli altri più difficile pensare e realizzare interventi strutturali che determinano la ripresa economia e sociale di una intera nazione.

    RispondiElimina
  12. Hahahahahahaha........
    Mamma mia che ipocrisia e superficialità!
    Se non ti conoscessi, direi che sei pagato da qualcuno per scrivere tutte queste sciocchezze.
    Sapevo che alla fine saresti sceso di livello Giampiè ma mai avrei immaginato così tanto.
    Buona serata a tutti.
    Sergio Romagnoli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. di Filippo Facci
      Molti già la conoscono questa storia: è stata ri-raccontata più volte, e tra i primi a ritirarla fuori - sul Giornale del 24 aprile 2008 - ci fu oltretutto lo scrivente. Mi sembrava giusto, perché non se la ricordava nessuno: Beppe Grillo, 32 anni fa, si rese protagonista di un omicidio colposo per via di un incidente stradale in cui morirono in tre, compreso un bambino. Si salvò lui, che si gettò dall’abitacolo, e rimase orfana un’altra bambina che non aveva voluto salire in macchina. Questa bambina adesso ha 39 anni ed è rispuntata fuori in un’intervista a Vanity Fair, a un pugno di giorni dalle elezioni: un’uscita che può lasciare perplessi anche i più fieri oppositori di Grillo, sinceramente. Perché? Perché esiste ancora un diritto all’oblio, a questo mondo; in genere non riguarda i personaggi famosi, e peraltro l’eternità di internet tende a vanificare ogni rimozione: però esiste lo stesso, ma non è tanto il diritto all’oblio codificato dalla giurisprudenza (il diritto, cioè, a «non restare indeterminatamente esposti ai danni ulteriori che la reiterata pubblicazione di una notizia può arrecare») ma è un diritto morale che ciascuno ha diritto di gestirsi una volta pagato il conto con la giustizia. Persino se si chiama Beppe Grillo, persino se passa la vita a giudicare la coscienza altrui.Prima, però, dobbiamo compiere l’operazione orrendamente ipocrita di raccontare tutta la storia da capo, non omettendo qualche dettaglio di norma taciuto. È necessario. Il 7 dicembre 1981 il comico allora 33enne era a Limone Piemonte ospite di amici, i Giberti. C’era il 45enne Renzo, vecchio sodale, sua moglie Rossana Guastapelle, 33enne, e i figli Francesco di 9 e Cristina di 7. Dopo pranzo decisero di andare a godersi qualche ora di sole a Col di Tenda, a quota duemila, dove c’era una baita raggiungibile da una strada stretta e non asfaltata. Col di Tenda era un’antica via romana, tra la Francia e la Costa ligure, che per secoli era stata attraversata da eserciti e mercanti: in pratica una sterrata militare che porta ad antiche fortificazioni belliche. L’idea fu di Grillo, e pazienza se la strada era rigorosamente chiusa al traffico perché pericolosa. In auto salì anche un altro amico, Alberto Mambretti, mentre la piccola Cristina preferì rimanere al caldo e vedersi un cartone animato.
      In breve: quel viaggio, d’inverno, fu una follia. Era una strada d’alta quota non asfaltata, e non per caso altri amici - e un’opportuna segnaletica - l’avevano vivamente sconsigliato. È tutto agli atti. Grillo aveva uno Chevrolet Blazer scuro, un enorme fuoristrada rivestito esternamente di legno, e pensava di potercela fare. Mambretti, avvedutosi del pericolo, a un certo punto decise di scendere. Finì malissimo: l’auto sbandò su un ruscelletto ghiacciato e scivolò verso una scarpata; Grillo riuscì a scaraventarsi fuori dall’abitacolo, ma gli altri no: i due coniugi col figlio piccolo morirono. Sconvolto, Grillo si rifugiò nella casa di Savignone che divideva col fratello.
      (continua)

      Elimina
    2. (prosegue di Filippo Facci)Il processo di primo grado fu nel 1984. Emblematico l’interrogatorio in aula: «Quando si è accorto di essere finito su un lastrone di ghiaccio con la macchina?»; «Ho avuto la sensazione di esserci finito sopra prima ancora di vederlo»; «Allora non guardava la strada». Il 21 marzo, dopo una lunga camera di consiglio, Grillo venne assolto dal tribunale di Cuneo con formula dubitativa, la vecchia insufficienza di prove: questo dopo aver pagato 600 milioni alla piccola Cristina di 9 anni, unica superstite della famiglia Giberti. La metà dei soldi - una cifra enorme, per l’epoca - furono pagati dall’assicurazione: «La stampa locale, favorevolissima al comico, gestì con particolare attenzione la fase del risarcimento» ha raccontato un collega genovese. Il Secolo XIX, quotidiano locale, s’infiammò con un lungo editoriale a favore dei giudici e dell’avvocato Pasquale Tonolo, ma l’entusiasmo fu di breve durata: l’accusa propose Appello e venne fuori la verità, ossia le prove: il pericolo era stato prospettato anche da una segnaletica che nessun giornalista frattanto era andato a verificare. La strada in effetti era chiusa al traffico.

      La Corte d’Appello di Torino, il 13 marzo 1985, lo condannò a un anno e quattro mesi col beneficio della condizionale, ma col ritiro della patente: «Si può dire dimostrato, al di là di ogni possibile dubbio, che l’imputato risalendo la strada da valle, poteva percepire tempestivamente la presenza del manto di ghiaccio (...). L’esistenza del pericolo era evidente e percepibile da parecchi metri, almeno quattro o cinque, e così non è sostenibile che l’imputato non potesse evitare di finirci sopra», sicché l’imputato «disponeva di tutto lo spazio necessario per arrestarsi senza difficoltà» ma non lo fece, anzi decise «consapevolmente di affrontare il pericolo e di compiere il tentativo di superare il manto ghiacciato. Farlo con quel veicolo costituisce una macroscopica imprudenza che non costituisce oggetto di discussione».

      Non andrà meglio in Cassazione, l’8 aprile 1988: pena confermata nonostante gli sforzi dell’avvocato Alfredo Biondi, improvvidamente inserito da Grillo nella lista dei parlamentari condannati e dunque da epurare: il reato fiscale di Biondi in realtà è stato depenalizzato e sostituito da un’ammenda, tanto che non figura nemmeno del casellario giudiziario, diversamente dal reato di Grillo che perciò, secondo la sua proposta di non candidatura dei condannati, non può candidare se medesimo.

      Ora: la storia è nota, come detto. Non è che Grillo la nasconde: si limita a non parlarne. Una sua sciocchezza ha cancellato una famiglia, ed erano suoi amici, coi loro bambini che aveva visto crescere. Si è fatto tre processi in tre gradi di giudizio, ha sborsato 600 milioni all’orfana superstite - cifra ragguardevole, per l'epoca - e questo prima della sentenza di primo grado. Certo, lui è un personaggio notissimo che peraltro si è scaraventato nell’agone politico, dunque è normale che gli si ricordi questa storia fino alla nausea e che tipicamente possa risaltar fuori sotto elezioni: ma deve risponderne alla propria coscienza, non a Vanity Fair. E tantomeno a noi, o ai nemici politici. Esiste ancora una dimensione personale che separa il privato dal pubblico: ormai è una linea sottilissima, ma c’è ancora. Teniamocela stretta. È tutto quello che vorremmo dire.

      (cntinua)

      Elimina
    3. (prosegue di Filippo Facci)Trentadue anni dopo quel fattaccio ricompare Cristina, l’orfana: su un giornale. Dice «non cerco nulla, se non la verità», anche se è stata sviscerata in tutti i modi. Dice «mi rifiuto di essere strumentalizzata dalla politica», ma sembra lì apposta. Dice che vuole incontrare Grillo, che lo fa anche a nome della sua famiglia morta. Dice «non amo parlare di me». Dice che ha parlato con un nipote di Grillo: «Mi ha spiegato che tutta la famiglia aveva sofferto per l’incidente, che non era il momento di ritornare sull’argomento». Ma lei vuole tornarci ora, sull’argomento. Dice che Grillo non le ha mai chiesto scusa. Il resto dell’intervista è su Vanity Fair pubblicato oggi: accorrete numerosi alle edicole. Che mestiere schifoso.

      Elimina
    4. Caro Sergio più si scende in basso più il punto di vista si amplia perchè bisogna volare molto radente per accorgersi delle verità nascoste. Visto che mi conosci dovresti sapere che vengo da quella vecchia scuola che detestate come il fumo negli occhi. Ognuno ha il suo punto di vista. A me da quando avete iniziato a criminalizzare tutti quelli che non vi stendono un tappeto rosso avete smesso di piacervi. Un vostro adepto ieri ha scritto che voi volete annientare i partiti. Ecco...annientare...è questo linguaggio che spaventa. LO stesso che circolò in Italia nel 1922 e in Germania nel 1933. Spero che durerete meno di quelli e che farete molto meno danni.

      Elimina
    5. Filippo Facci è anche quello che scrisse, anni ed anni fa, che Di Pietro era quello che poi si è dimostrato. Come mai non lo citi?

      Elimina
    6. Signor romagnoli le faccio una domanda come ha gia detto simonetti voi sostenete che "annienterete i partiti", ma se non lo farete e prenderete un 15-18%, poi cosa farete?

      Elimina
  13. Signoraggio news 10/04/2011

    Ho scritto a Enrico Mentana: una domanda serissima
    Salve Enrico, sono Giovanni Sandi titolare del sito www.signoraggio.it/ ho una cosa da chiederle: ricordo un TG del 1992, non ricordo il giorno poteva essere il 2 o il 3 giugno, Lei era al porto di Civitavecchia con la troupe del TG5, (ricordo perfettamente le immagini trasmesse) intervistò per qualche minuto Beppe Grillo che era sbarcato dal tender del panfilo Britannia, Grillo al microfono che lei impugnava disse che a bordo del Britannia erano state discusse cose molto interessanti, si ricorda di quell’evento? La sua risposta è importante, perchè colloca Grillo in una posizione netta rispetto alla politichina che sta tentando di affermare manipolando giovani cervelli, intendiamoci io sono uno dei pochi a ricordare questo fatto, quindi siamo tacciati come pazzoidi visionari, e questo mi infastidisce e mi irrita molto. Quindi la domanda corretta è:

    Beppe Grillo era a bordo del panfilo Britannia il 2 giugno 1992?
    Grazie e buona serata

    Giovanni Sandi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ingroia era sul Titanic

      Elimina
    2. Ingroia ha preferito vivere!

      Elimina
  14. http://www.youtube.com/watch?v=ToBgJJuUNrM&list=UULbE1XU4WSkRn_7wBL3q5bA&index=13

    RispondiElimina
  15. "Movimento 5 Stelle, il buio nel programma di Grillo".
    "Dal suo blog Beppe Grillo ci offre 20 punti “per uscire dal buio”. In realtà dopo averli letti brancoliamo ancora di più, non bastano cinque stelle a rischiarare la notte. Speriamo che presto arrivi un programma dettagliato o che l’ex comico spieghi cosa intende fare davvero, magari in un contraddittorio e non in un comizio in piazza o in un videomessaggio. Sarebbe utile per tutti, anche per lui. Siamo stufi dei suoi intercalari culo, culo, culo, cazzo, cazzo, cazzo.

    Ecco i punti. E i dubbi che sollevano.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/07/buio-nel-programma-di-grillo/491840/#.URfgydq4rtA.facebook

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il programma è il NWO della comunicazione per l'economia ci pensa Monti in Italia, cosa aspettate ancora "dovete abituarvi" parafrasando il prof.bocconiano, ancora vi credete liberi? In Grecia al primo referendum goveno sostituito in Italia idem in Spagna a fermare la folla è intervenuta l'€force difatti fra tutti quei super soldier molti non parlavano spagnolo. Nei prossimi mesi il sentimento antieuropa verrá contrastato osteggiato e forse punito...ma questa è veramente l'europa che ci avevano fatto intendere? In Grecia non hanno piú soldi per il riscalamento a metano e un fumo acre dei camini avvolge le città, distribuiscono cibo nelle piazze agli affamati. Alcuni mesi fa ho letto di un progetto per una guerra civile europea, la strada è quella giusta.

      Elimina
  16. Cavolo, oggi non doveva essere la giornata sullo sfacelo dei vecchi partiti?!
    Lo sapete che Grillo ha rapito un nano da giardino e lo tiene nel suo armadio?
    In realtà Grillo è stato rapito dagli alieni e sostituito con un clone, è chiaro ormai il piano di conquistare il mondo...

    E dopo "Il Giornale" che ci ricorda che votando Grillo staremo al buio e senza benzina, per fortuna anche noi abbiamo Simonetti che tutti i santi giorni ci ricorda come il M5S sia il male assoluto.

    Chi vivrà vedrà...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il M5* è una bufala!

      Elimina
    2. Domanda semplice semplice: che lo leggete affà Simonetti?

      Elimina
  17. "L'ULTIMO VOTO AI PARTITI": Giampiè, sarà perchè col timbro del 24 febbraio mi si è riempita la scheda elettorale?
    Maurizio Corte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... tanto per stiepidire un po i toni che mi sembrano un po' caldi.
      Maurizio C.

      Elimina
  18. Non ti rispondo ed evito oramai da tanto di leggerti perché non sei obbiettivo e onesto nelle tue valutazioni. Il paragone che fai è oltremodo offensivo ma certe cose non si insegnano purtroppo e tu non fai altro che evidenziare la tua provenienza, quella vecchia politica che ha ucciso un'intera nazione.

    Sergio R.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. perchè lei si ritiene obbiettivo?

      Elimina
    2. non lo provocare che se no riparte coi pipponi!

      Elimina
  19. E voi la resuscitate la nazione? Vorrei vedere le direttive dei 5 la sera delle elezioni, come vi hanno manipolato meglio dei vecchi partiti hanno riacceso la speranza. Le cose cambieranno li prenderemo a calci in culo li caccieremo, a tonti ma do cazzo annate? Appena mettete piede in parlamento ve se magneno! Magari qualche leggetta buona la farete pure.....

    RispondiElimina
  20. Scusate: all'imbecille che ha scritto:
    - "Pensa prima ad Ingroia !!!";
    - "Che du palle !!! ripeto, pensa ad Ingroia!!";
    - "Invece Rota ed Ingroia che conflitti di interessi hanno? E' inutile che sputi veleno sui 5 Stelle, l'armata brancaleone di Ingroia nelle marche non farà eleggere nessuno";
    - "Ingroia era sul Titanic";
    - "Ingroia ha preferito vivere!";
    .... non ho capito che c'hazzecca".
    Continuate pure a disquisire sull'articolo di Simonetti, ma non capisco che c'entra Ingroia in tutto questo dibattito. Se sei privo di argomenti e non sai far altro che scrivere fregnacce allusive che non hanno alcun senso su una persona che non ha alcun passato politico o quantomeno scheletri negli armadi, datti una calmata, potresti cozzare contro lo scoglio e fare la fine di Schettino.
    Maurizio Corte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Signor Corte mi spiegherebbe cosa c'azzeccano insieme certi nomi della lista ingroia
      Tipo Ferrero/diliberto e Luigi Li Gotti cosa c'entrano nella stessa coalizione?

      Elimina
    2. L'imbecille ha colto nel segno !!!

      Elimina
    3. Mo quelli di Rivoluzione Civile minacciano anche?

      Elimina
    4. tutto quest'astio con ingroia solo perchè favia è andato con lui (dopo essere stato cacciato eh!), tanto che il "pdmenoelle" sembra che ve lo siate dimenticati...sarà anche vero che il m5s viene preso un po' di mira, ma presentarsi alle elezioni politiche e palesare la maturità politica di un bambino di 10 anni inevitabilmente vi espone a critiche...cosa vi lamentate?

      Elimina
    5. E tu anonino mi spieghi cosa c'entrano nella lista del M5S i comunisti, i fascisti, i democristiani, i liberali, i socialisti?
      Non ho minacciato è una constatazione: ho scritto che, da solo, l'imbecille potrebbe cozzare contro lo scoglio.
      Maurizio Corte

      Elimina
    6. Signor Corte le ho fatto io la domanda e guardi non sono del movimento cinque stelle tanto meno li voterò. Però ritengo ugualmente che la lista ingroia sia un'accozzaglia smisurata di persone totalemente diverse.
      Ex militanti MSI a gente dei comunisti italiani, l'italia dei valori e rifondazione..cosa c'entrano questi soggetti insieme.
      SEcondo me nulla.

      Elimina
    7. Per l'anonimo di cui sopra, l'IDV è (era) pieno di ex Forza Italia (anche alcuni fondatori), ex PSI, ex Lega Nord, ex DC, logico che essendo subentrati in Rivoluzione Civile quest'ultima si sia riempita di tantissimi ex a cui si sono aggiunti le persone per le quali una poltrona è l'unica ragione di vita ( e di stipendio).

      Elimina
    8. Non ho detto che lei vota il M5S e, comunque, se lo fà non è un peccato o un disastro: ognuno è libero di sentirsi vicino a un programma, a una idea, a un leader o a una ipotesi di tutto ciò. Visto che si accusa Rivoluzione Civile di essere un'accozzaglia di tanti partiti, chiedevo se qualcuno conosce un partito che non ha al proprio interno democristiani, comunisti, fascisti, socialisti, liberali, liberaldemocratici: i trasformisti, i trasformismi, i transfughi, i voltagabbana, sono dappertutto.
      Maurizio Corte

      Elimina
    9. si ma diciamo che l'idv è sempre stata la casa di questa gente

      Elimina
    10. Che i trasformisti, trasfugat sono dapettutto è una bugia. Nel M5* non ci sono persone passate dal PSI, catapultate in FOrza Italia, passate alla Lega Nord, cascati nell'UDC, passati per Mastella...
      Tra l'altro è bellissima l'uscita di Ingroia: se va male non è detto che possa tornare in Guatemala. Della serie: intanto ce provo a portà a casa un bello stipendio ed a mettere le mani sui rimborsi elettorali, tanto un posto fisso ce l'ho. Io.

      Elimina
    11. tutti candidi come gigli nel M5*...l'Italia buona, l'Italia bella, l'Italia profumata, l'Italia educata, l'Italia che pensa alle generazioni future. Amen. Andate in pace

      Elimina
    12. Corte ma perchè tira sembre in ballo il m5s, a me il m5s fa schifo, ma come fa schifo l'idv....ma lei continua a pensare che sono del m5s.

      Elimina
    13. Sarai mica di Sali & Tabacci ???

      Elimina
    14. no sono semplicemente uno che reputa Di Pietro un imbecille totale, forse anche più di Grillo

      Elimina
  21. In questo coro di insulti e di caos istituzionale su tutto e su tutti (non solo il 5 stelle), qual'è la tua posizione Simonetti? Intendo dire per chi voterai?

    RispondiElimina
  22. Diciamo che non sono avvezzo a insultare nessuno e in genere gli insulti sono abituato a riceverli. L'ultimo in ordine cronologico quello dell'amico Romagnoli che ha scritto che non sono onesto. Cose normali per chi come me non ha alcun timore della dialettica politica più dura. per quel che riguarda il voto lo darò come voto di opinione, ossia senza passione e senza appartenenza. Soltanto sulla base di ciò che, a mio avviso, è buona cosa per il Paese. Essere fuori dalla militanza politica ci regala anche questo lusso. Sul simbolo che voterò taccio perchè è una scelta che riguarda solo ma coscienza e perché non è compito di questo blog dare indicazioni di voto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 2 pesi e 2 misure:
      Ci si scandalizza per la parola "annientare questi partiti"
      Ci si scandalizza per l'insulto "non sei obbiettivo e onesto nelle tue valutazioni"

      Ma ci si vanta di non insultare nessuno:
      "Ecco...annientare...è questo linguaggio che spaventa. LO stesso che circolò in Italia nel 1922 e in Germania nel 1933. Spero che durerete meno di quelli e che farete molto meno danni."

      Ma tutti quelli che si vantano di essere antifascisti e continuano ad additare il movimento con la parola "FASCISTA", si rendono conto dell'insulto e dell'offesa che ogni giorno fanno al Movimento. Eppure dovrebbero saperlo (se veramente sono antifascisti) che non è una bella cosa essere chiamati tali...

      Invito quindi Simonetti a smetterla di farlo(visto che non è la prima volta), almeno lui.
      Per gli anonimi non mi frega niente, ma il padrone di casa queste cose non dovrebbe dirle.

      William

      Elimina
    2. Caro William un movimento politico che ha tra i propri obiettivi quello di annientare i partiti rimanda oggettivamente a un linguaggio tipico del periodo che va dal 1920 al 1945. Io non mi scandalizzo di nulla. Tanto che potete venire qui a darmi del disonesto eccetera. O al punto che tu puoi venire qui addirittura a intimarmi di smetterla di trovare assonanze tra Cinque Stelle è esperienze del passato. Come se le opinione fossero soggette alla censura preventiva di un partito politico. Quando militavo nella Lega mi hanno dato del fascista, del razzista, del disumano. Addirittura qualcuno propose di togliermi la residenza a Fabriano. Ho replicato colpo su colpo a tutti. Senza timore. Io non sono nè fascista nè antifascista. Sono un democratico difettoso come tutti i veri democratici che non ama certe intolleranze di cui comincio a vedere i segni.

      Elimina
    3. Visto che è capitato anche a te, puoi ben capire che la cosa è molto fastidiosa. Se vuoi prendere il mio intervento come una "INTIMAZIONE A..." fai come vuoi, spero invece che tu lo intenda come una richiesta legittima.

      William

      Elimina
    4. Quando venivo insultato per via della Lega mi sono sempre detto: è mio compito di politico aiutare chi mi critica a superare quel modo di pensare. Sono io che devo persuadere e non chi mi critica che deve smettere di farlo. Questo è un fondamento della lotta politica: è chi chiede consenso che deve costruire il consenso e far superare i pregiudizi. Se la gente aveva una cattiva idea della lega era colpa della gente o della Lega? Qui è la stessa cosa: se il Movimento Cinque Stelle oltre a tanti sostenitori ha anche parecchi critici è colpa dei critici che sono tutti venduti e disonesti o forse è compito del movimento cercare di trasmettere un'immagine più serena. Se tu vieni da me a confutare pacatamente fai un'azione democratica importante. Se leggi quel che scrivo e ti viene da dire che è la prova che vengo dal mondo che ha distrutto questo paese evocando una sorta di colpa oggettiva pensi di fare del bene al Movimento che rappresenti o di dare di esso un'immagine difficile da far digerire?

      Elimina
  23. Beh il voto è segreto e se non vuoi rivelarlo è un tuo sacrosanto diritto.
    Penso però che manifestare apertamente le tue intenzioni di voto darebbe maggior credibilità a ciò che scrivi e potrebbe evitare le accuse di mancanza di onestà rivolte alla tua persona.
    Da parte mia devo ammettere che tacendo non fai altro che lasciare il dubbio sull'effettiva sincerità delle tue analisi.

    RispondiElimina
  24. Ti faccio una domanda. Cosa significa sincero rispetto a un'analisi politica? Chi fa un'analisi è come un fotografo: riprende la realtà mettendoci del suo. Una foto è sincera? Certo, perché dentro c'è un pezzo di realtà mediata dal punto di vista del fotografo. Quindi in quello che scrivo non c'è nessuna pretesa di verità ma un mio personale punto di vista che riprende e commenta un pezzo di realtà. Ho detto molto chiaramente che ci sono tre forze votabili: il centrosinistra, il centro montiano e il centrodestra. Perchè sono forze che non mettono in discussione la funzione dei partiti e della democrazia rappresentativa. Questo è il ragionamento politico che mi muove. E dentro questo schema non ho ancora deciso chi votare. Se invece metti in discussione la mia sincerità significa che secondo te scrivo sotto dettatura di qualcuno. E questo neanche Romagnoli che mi ha dato dell'intellettualmente disonesto è arrivato a dirmelo

    RispondiElimina
  25. No non intendevo dire che scrivi sotto dettatura di qualcuno, questo non l'ho mai pensato. Ciò che volevo dire è che molto spesso l'impressione che dai è quella di fare nascostamente propaganda leghista ma non perché ci sia qualcuno che ti dica di farlo bensì perché le tue idee politiche appartengono tuttora a quel movimento. E la tua presa di posizione critica nei confronti del banalissimo slogan leghista (in perfetto stile Grillo!) sul 75% sembra quasi un appiglio col quale poter giustificare agli occhi altrui la tua definitiva separazione della Lega Nord.

    RispondiElimina
  26. Ahhhh ok ho capito. Allora ti dico molto chiaramente che non voterò per la Lega Nord. Questo te lo dico con molta chiarezza. Nonostante sia convinto della grande utilità del federalismo per questo Paese. Ho creduto inizialmente nella svolta di Maroni e nel soperamento di tutta quella stupidera di ampolle e riti padani. In realtà Maroni ha in mente non un partiti federalista nazionale ma un grande partito della macroregione nord. Non ne contesto la legittimità ma vivendo nel centro italia non ne vedo nè il senso nè l'utilità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Me raccomdo però Simonè, voto utile !!!

      Elimina
    2. E'quello che la Lega ha sempre detto anche quando eri militante: Sinceramente dubito sia delle analisi che dell'onestà delle tue opinioni. Oppure dire tutto e il suo contrario nel giro di pochi mesi (con l'aggravante dell'autoassoluzione) è un modo di fare da cui prendere le decisamente le distanze.

      Elimina
    3. No la lega quando ero militante iniziò un discorso legato allo sfondamento nelle regioni rosse che era legato al superamento della logica direttamente padana. Ti consiglio di studiare meglio il periodo 2008 -2010 magari leggendo un libro di Paolo Stefanini intitolato Avanti Po dove si parla pure di me. Comunque sei libero di prendere le distanze da chi vuoi. Io non mi autoassolvo di nulla. Infatti mezzora dopo la figuraccia delle liste alle comunali ho dato le dimissioni da segretario. Se vuoi dubitare della mia onestà sei libero di farlo. Così come io dubito di certi puri che circolano anche in città. Fa parte del gioco

      Elimina
    4. ovviamente ti guardi bene dal dire una cosa fondamentale. Che sono uscito dalla Lega ma sono un osservatore solitario.

      Elimina
  27. Penso che in tutta questa discussione animata, accesa, offensiva, denigratoria anche nei miei confronti che non c'entro una mazza, ecc.ecc., si sia perso di vista il punto fondamentale e cioè: il Movimento 5 Stelle eleggerà circa 150/180 deputati (secondo i calcoli strampalati di Tabacci). E questo è una certezza.
    Il M5S è una realtà che eleggerà 150/180 deputati di opposizione che, insieme alle altre forze politiche, darà del filo da torcere a qualunque maggioranza, peggio ancora se maggioranza risicata. Il mio dubbio è chi guiderà queste forze, come si organizzeranno, le commissioni, le decisioni su come votare una legge o preparare un emendamento, come fare ostruzionismo ecc.ecc. Non pensiamo che in Parlamento, come è successo durante il governo Berlusconi, ci si va una volta alla settimana e si trova la pappa pronta, si vota e si va a casa perchè il Parlamento è stato, come anche nel periodo del Governo Monti, privato del suo potere legislativo, esautorato dal potere esecutivo (CDM), spogliato delle sue prerogative Costituzionali. Ma, come dicono, molti, ci vorrà un po' di tempo e impareranno a districarsi nei meandri dei commi, sottocommi, letterine, analizzare articolo per articolo una legge perchè nelle pieghe c'è sempre in agguato la legge "Mancia", il favoritismo, il privilegio, l'elargizione ecc.
    Nessuno nasce istruito: a tutto c'è rimedio.
    Se poi ci sarà una RIVOLUZIONE CIVILE, sarà sempre a favore dei più deboli: i componenti hanno proprio una storia di lotta per il popolo, checchè ne dica l'anonimo che non capisce cosa c'entra Ingroia con Diliberto, Ferrero o Li Gotti.
    Buon Lavoro a tutti e non vi accanite su di me: "noi siamo piccoli .... ma cresceremo, allora virgola, ce la vedremo. Chiusa parentesi, riporto sei, noi siamo piccoli ma dateci del Lei".
    hahahahaha
    Maurizio Corte

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un ex militante MSI lotta per i deboli e per il popolo, ma mi faccia il piacere, potevate chiamare anche Donna Assunta visto che c'eravate.

      Elimina
    2. Loro lottano per i deboli....e sì...

      Elimina
  28. Ecco gli sloggan 5brilli. Ecco cosa vedo se li penso e chiudo gli occhi: tutti alla rotonda appena costruita con fotocamere e videocamere ad aspettare la botta. Questo faranno a montecitorio tutti con le GOPRO montate sulla testa collegate alla Casaleggio e co ( xche poi li non potranno di loro spontanea volontà pubblicare su youtubbe ma ci penserà il Grande Comunicatore ).

    RispondiElimina

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone