14 settembre 2014

E Spacca conobbe il guaio per via di San Carlone e del Benzinaio

Non credo che Sagramola avesse calcolato e previsto una rivolta del Partito Democratico di fronte alle sue parole di sostegno alle primarie di coalizione proposte da Spacca. Anzi, è probabile che in cuor suo Giancarlone fosse convinto di aver giocato con finezza le sue carte, garantendo un sostegno formale ma non troppo impegnativo al Governatore, senza costeggiare una border line politica perigliosa e poco adatta all'ecumenismo di uno che, notoriamente, non si accolla rischi e non abbandona mai la rotta. Invece "l'inchino" riservato a Spacca ha rapidamente fatto di Sagramola un capitano barcollante e arenato all'isola del Giglio, disarcionato di colpo dalle sue ambizioni di nomina a Presidente della Provincia di Ancona. Ad alzare il cartellino rosso ha provveduto Eliana Maiolini - segretario provinciale del PD - che ha definito le parole del Sindaco di Fabriano legittime ma inopportune, a riprova che il partito renziano delle Marche sta diventando un'entità senza dialettica, in cui ai sodali di Spacca è garantita la stessa libertà d'azione e di pensiero che la Santissima Inquisizione poteva riservare a una fattucchiera trovata in compagnia d'un gatto nero e una pentola in ebollizione. E in questo contesto di militarizzazione politica a infiammare la scena è intervenuto il Benzinaio Roberto Sorci, preoccupato assai che l'impallinamento di Sagramola possa trasfigurare il Sindaco nel primo martire dello spacchismo, nel Santo Stefano del Terzo Mandato. E per giocare a chi Spacca di più e piscia più lontano, al cospetto del Principale che giudica e manda, Sorci ha fatto quel che Sagramola non avrebbe mai osato: attaccare direttamente il segretario regionale Comi sulla vicenda del Presidente della Provincia, accusandolo di pulizia etnica nei confronti dei moderati del Pd e di voler ricostruire i Ds, ovvero una roba che solo a dirlo viene da farsela sotto dalle risate. Questo impegno a essere a tutti i costi più realisti del re ha, però, un suo prezzo politico che coinvolge Spacca e riguarda Fabriano, perchè se il Governatore vuole fare di questa città l'emporio politico del suo estremo assalto al cielo, sarà bene che selezioni - come fucilieri di San Marco - armigeri meno intruppati con la Dc, perchè se l'invincibile armada dovesse essere capitanata da Sorci e da Sagramola sarebbero in parecchi ad appellarsi ai barbari pesaresi e a invocare un assedio definitivo e liberatore. Inoltre, come abbiamo scritto più di una volta, sarebbe buona cosa che il Gov dedicasse un titolo dei suoi pensieri alla città d'origine, oramai assimilata dai nemici a sua enclave personale. GMS dovrebbe agire usando Fabriano come personale ditta evitando, però, di farle cadere continuamente addosso il mirino delle orde pesciarole e vien dal mare. Ad esempio pregando Sorci e Sagramola di aprire la bocca quando pisciano le galline, perchè non c'è niente di più motivante per un esercito vincitore che il diritto di stupro e di saccheggio della città che ha osato resistere all'invasione. E la Maiolini ha capito perfettamente l'andazzo, ossia i punti che si guadagnano, oggi, nel Pd tagliando le unghie ai fabrianesi. Ma per evitare rischi così apocalittici da rendere attrattiva e realistica la richiesta d'annessione all'Umbria, Spacca dovrebbe tenere a distanza gli adulatori vocianti che gli si assiepano attorno. E siccome ha dedicato erroneamente più tempo ad Aldo Moro che a Niccolò Machiavelli provo ad ovviare alla mancanza fornendo al Gov, come già l'altro ieri, una chicca ennesima del Segretario Fiorentino per antonomasia, appunto dedicata a come gestire gli adulatori: "Un Principe pertanto deve consigliarsi sempre, ma quando lui vuole, non quando altri vuole; anzi deve torre animo a ciascuno di consigliarlo d’alcuna cosa, se non gliene domanda; ma lui deve ben essere largo domandatore, e dipoi, circa le cose domandate, paziente auditore del vero; anzi intendendo che alcuno per qualche rispetto non gliene dica, turbarsene. E perchè molti stimano che alcun Principe, il quale dà di sè opinione di prudente, sia così tenuto non per sua natura, ma per li buoni consigli che lui ha d’intorno, senza dubbio s’ingannano; perchè questa non falla mai, ed è regola generale, che un Principe, il quale non sia savio per sè stesso, non può essere consigliato bene, se già a sorte non si rimettesse in un solo che al tutto lo governasse, che fusse uomo prudentissimo. In questo caso potria bene essere ben governato, ma durerebbe poco, perchè quello governatore in breve tempo gli torrebbe lo Stato; ma consigliandosi con più d’uno, un Principe che non sia savio, non arà mai uniti consigli, nè saprà per sè stesso unirgli. Dei consiglieri ciascuno penserà alla proprietà sua; ed egli non gli saprà correggere, nè cognoscere. E non si possono trovare altrimenti, perchè gli uomini sempre ti riusciranno tristi, se da una necessità non sono fatti buoni. Però si conchiude che li buoni consigli, da qualunque venghino, conviene naschino dalla prudenza del Principe, e non la prudenza del Principe da’ buoni consigli."
    

1 commento:

  1. sig ex sindaco Sorci, se Spacca è il meglio che questa regione può offrire, allora non oso immaginare il resto, faccia un breve riepilogo di dove si trovavano le marche prima di Spacca e dopo Spacca, poi faccia una tara del 50% imputabile alla crisi, il resto dei danni li ha fatti lui, un modello di impresa fallimentare, un modello di sviluppo agricolo inesistente, un modello del welfare ( benessere e servizi al cittadino, in Italiano) azzerato, ma di cosa parliamo?, a Comi solo un invito a un PD senza identità come quello attuale è preferibile un PD che assomigli di più ad un PDS , ma con un'identità precisa condotta da persone univoche con programmi di governo rivolti al rilancio socio economico della regione, attraverso il rastrellamento sistematico dei fondi europei a sostegno dei progetti imprenditoriali e di sviluppo , attraverso le sinergie dell'intera regione abbattendo i campanilismi deleteri, in cui ha sguazzato fino ad oggi il presidente uscente con la sua politica della contrapposizione industriale e territoriale , attraverso una riqualificazione dei salari che possa riattivare quella spirale di economia, che le politiche portate a vanti fino ad oggi sia dal governo centrale e più specificatamente da quello regionale, hanno inaridito, basta con il predominio degli ex democristiani , riprendiamoci un'identità di sinistra., attraverso anche ad alleanze di coalizione coi partiti delle sinistra , sig ex sindaco , lei conosce la realtà di Fabriano e mi meraviglio di come possa affermare che Spacca sia il meglio che ci possa capitare!!!!in un momento di cambiamento, o tentativo di ciò , sarebbe più opportuno, come facevano nell'antica Roma, farsi amico il nemico, onde ridurre al minimo i danni e le perdite, così si dovrebbe fare con l'eventuale candidato Pesarese, perchè, come dice Simonetti se si indispettisce il rivale, e "casualmente " dovesse vincere, poi non bisogna lamentarsi se il rivale asfalti il territorio conquistato, oltretutto un territorio ceh di strategicamente valido non ha più nulla , e questo grazie a Spacca e alla sua illuminata politica di delocalizzazioni!!! quindi il consiglio di Simonetti è sacrosanto, cari giullari parlate solo se interrogati e solo quando pisciano le galline , se non altro per limitare i danni locali. Muratori Davide

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