Oggi non ci avventuriamo nella mescolanza dei generi. Quindi, parleremo serenamente di politica cittadina e di macerie locali, senza rincorrere vicende d'alto bordo e risacche romane. Sabato prossimo i grillini organizzeranno una cena di festeggiamento, comprensiva di dopocena ballerino e musicale. Rigorosamente alla romana per ciò che riguarda il conto e allietata - o appesantita a seconda dei gusti e delle simpatie - dalla presenza delle due neo parlamentari. Con più del 30% dei voti una serata danzante e magnante, con qualche accenno easy da seconda repubblica, ci sta tutta. Ma la vera notizia è che gli sconfitti - ossia il PD che ha ceduto lo scettro di primo partito cittadino - non abbiano pensato, neanche lontanamente, di attivare il solenne cerimoniale dell'autocritica che, quando i comunisti erano seri, si metteva in moto assai prima che venisse confermato il risultato elettorale definitivo. Come al solito meglio rimuovere, nella certezza sinistramente suicida, che l'insorgenza cinquestellata si combatta meglio rimandando i problemi e lasciandoli marcire. Al punto che un esponente del direttivo del Pd mi ha confidato che i maggiorenti locali attendono l'esito della direzione nazionale del partito, prevista per i prossimi giorni, prima di proferire parola. In modo tale che, alla luce di quell'assise, possano determinarsi anche qui le giuste contromosse e i giusti riposizionamenti. Eppure di carne al fuoco ce ne sarebbe molta. A partire dalla controversa questione dei gruppi consiliari di maggioranza. Vale la pena ricordare che la Giunta Sagramola nacque sulla base di due prosaicissimi postulati: che ogni gruppo consiliare avrebbe avuto almeno un assessore e che sarebbero stati nominati gli eletti con più preferenze nel carniere. Primo effetto delle elezioni politiche: le urne hanno sancito la fine, immediata e prevedibile, del Centro Democratico di Tabacci nella cui lista era candidato l'assessore Paglialunga, eletto consigliere comunale per l'Italia dei Valori e quindi nominato assessore in quanto candidato più votato della compagine dipietrista. Il nodo da sciogliere riguarda Lilia Malefora, ossia capire se resta nell'Italia dei Valori, se migra nel centro montiano o se dà vita al gruppo di Centro Democratico. Se sverna con Di Pietro o se concorre alla fondazione di un gruppo consiliare montiano, Sagramola, per mantenere i criteri fondativi della Giunta, deve dare il benservito al buon Paglialunga. Altrimenti, se la Malefora dà vita al gruppo del Centro Democratico l'assessore è salvo e la pratica si chiude senza effetti collaterali. In realtà la questione dei gruppi consiliari non si esaurisce nella cerchia degli esodati dall'IDV, perché l'altro grande dilemma riguarda la costituzione del gruppo consiliare montiano. A a livello regionale sembra certo che si andrà in questa direzione ed è facile immaginare un effetto a cascata nei Consigli Comunali. Il tracollo dell'UDC potrebbe anche facilitare la costituzione di un gruppo unico a Fabriano, ma è probabile che il partito di Casini abbia bisogno di una fase di decompressione che renda psicologicamente digeribile la confluenza in un contenitore in cui l'equilibrio dei poteri è già definito e posizionato senza equivoci. Il gruppo montiano potrebbe quindi conoscere una costituzione a tappe: fondato inizialmente da Sergio Solari, pienamente legittimato dalla sparizione di Futuro e Libertà, e poi destinato ad allargarsi con l'adesione della Malefora e magari anche con l'innesto di Piero Guidarelli. La nascita di un gruppo consiliare montiano rappresenterebbe la condizione propedeutica per un rimpasto di Giunta in cui a Paglialunga subentrerebbe un assessore espressione del nuovo gruppo. Ma su questo sottilissimo margine di manovra va anche considerato l'appetito degli sconfitti, ossia del Pd, che sarà sicuramente tentato di compensare la propria debolezza elettorale occupando una casella assessorile in più. In quadro fluido, che più fluido non si può, sarà interessante anche comprendere il ruolo a breve di Ottaviani, che pare destinato a restare fuori dai giochi: sgradito dai seguaci del Professore, intruppato in una candidatura di insuccesso con l'Udc e scavalcato, nell'accredito montiano, dal suo sodale Solari, giovane e caratterialmente più integrabile nel disegno centrista. Tendenze in fasi di formazione e di consolidamento che nei prossimi mesi renderanno Sagramola sarà sempre più debole e a rischio e l'area dei consiglieri di maggioranza sempre più larga e famelica. L'esatto contrario, insomma, di quel che è emerso dalle urne di fine febbraio, dove le forze che sostengono questa amministrazione sono decisamente minoritarie rispetto a un'opposizione che nella società fabrianese è prevalente ma che in Consiglio sembra, invece, destinata ad essere emarginata e ininfluente. Contraddizioni e strategie di sopravvivenza destinate a durare per poco e, comunque, fortemente legate al dilemma del Movimento 5 Stelle: continuare ad essere crocettiano e consociativo o attuare la linea apocalittica e casaleggiana. Tertium non datur.
4 marzo 2013
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Guarda te se le sorti della Giunta devono essere legate a partiti che hanno preso lo 0,0000...
RispondiEliminaIDV e Sali & Tabacci?
EliminaSecondo me la prima mossa rispetto alla situazione di Fabriano deve farla il Cinque Stelle. hanno superato il 30%, sono il primo partito. Per ora li vedo balbettanti.
RispondiEliminaE che dovrebbero fare? Cmq mi giunge nuovo il fatto che l'assessorato dovesse andare a chi avesse preso più voti nel partito. Pariano allora perchè è stato fatto fuori?
EliminaPariano fa il Presidente del Consiglio Comunale
EliminaExcusatio non petita......
EliminaConcordo ... Arcioni e Romagnoli sono una mezza delusione, non sono incisivi, sono attenti ai temi di grande visibilità ma il loro programma era molto più ampio e, quindi, si devono impegnare maggiormente per "rompere le uova nel paniere" con le mozioni progettuali. Anche se sono all'opposizione non devono mollare, devono dare l'idea e la visione concreta di un futuro per Fabriano. Tanto più che sono la forza più rappresentata in parlamento. Altrimenti si continua a dormire ... si dorme troppo a Fabriano! Spero che su Fabriano si concretizzi una strategia molto incisiva e incalzante tra i rappresentanti locali e quelli nazionali. Ma non dimenticate che è finito il tempo delle parole, i vostri elettori (o i vostri detrattori) vogliono vedere i fatti!
RispondiEliminaNon sarebbe malvagio un ingresso di Solari in Giunta, magari riesce a smuovere il pantano ...
RispondiEliminaSicuramente quello in cui si trova lui
EliminaRappresentare lo zero virgola qualcosa è il premio per un grande politico e la base su cui costruire una grande carriera politica. Oh yes.
EliminaSolari quello negazionista o un omonimo?
EliminaPer me gli scenari sono questi:
RispondiElimina- Malefora assessore, prende il suo posto il 3° tra i più votati nell'IDV.
- Malefora rinuncia all'ultima possibilità per diventare assessore, scompare l'IDV dalla giunta (bello scherzo gli hanno tirato )
- Tutti a casa !!!
- Paglialunga ritona nell'IDV
EliminaPerchè non Emanuele Rossi in Giunta visto che SEL è in coalizione con il partito che "è arrivato primo ma non ha vinto"?
EliminaM.C.
Gian Pietro, così come già scritto a metà novembre 2012, ti informo, che Massimo Donadi, fondatore del CD con Tabacci ma uscito sconfitto e non eletto, ha deciso di passare al PD. La notizia del 5.11.2012, secondo cui ci "sarebbe stato già un accordo con il Segretario del PD Bersani il quale gli avrebbe promesso oltre alla poltrona in Parlamento altri dieci posti tra Camera e Senato a disposizione dell'ormai ex numero due dell'IDV. A conferma di queste voci si aggiunge un messaggio di un esponente dell'IDV che sta girando in queste ore negli ambienti: "Ho saputo da fonti sicure che a Roma Donadi ha aperto una trattativa con Bersani per il suo passaggio al Pd e se il Bersa vince le primarie gli garantisce 10 posti in parlamento!" ... il corri corri verso il salvagente per rimanere in Parlamento...."
RispondiEliminaLA NOTIZIA DEL PROBABILE PASSAGGIO DI DONADI AL PD, LA PUOI LEGGERE SUL CORRIERE DI OGGI. Sul Carlino di Sabato, invece, c'è scritto "LILIA MALEFORA (Centro Democratico) 92%". Ho chiesto al Giornale una rettifica.
Inoltre, da fonti attendibili, sembra che Donadi e Tabacci vogliano chiudere il CD: quindi?
M.C.
Non mi ero accorto che ... "l'imbecille" è un tuo affezionato lettore.
EliminaM.C.
Se la politica fosse seria, e fosse vera opterei per una richiesta di nuove elezioni per consegnare la città a un movimento che ci ha dato una Senatrice e una Deputata. Tornando ai miei "fumi" fantapolitici chiederei nuove elezioni per consegnare la città a Arcioni o a chi per lui visto che sembra che all'elettore M5S non importa chi si presenta . Ma poi con il 30 % non vinci le elezioni alla prima botta. E ci troveremmo con un ballotaggio PD M5S e li chi si allea con il M5S ?. Ancora parlando di fantapolitica mi chiedo come mai chi governa la città dovrebbe continuare a fare giochini ? Forse per dare il 50% al 5stelle ?
RispondiEliminaCS
PP
EliminaCs è la noglie hiiiiii. Tana.
EliminaAnche poco intelligente firmarsi con le iniziali della moglie. Hiiii. Tana libera tutti
RispondiEliminaPunto uno, sapete benissimo che non mi nascondo, se quello fossi io userei il mio account google dato che su FB ho come amici sia grillini che non e che le cose non le mando a dire ma le scrivo direttamente o su Fb o su Twitter o su Google plus firmandomi non ho nulla da perdere. Se voi anonimi siete cosi miseri da scambiarmi per un'altro fate pure. Leggo il Blog tutti i giorni ma se devo postare delle mie lamentazioni mi firmo. Ciao a tutti ! Approposito non so quanto vi conviene citare mia moglie sopratutto perché io sono un Fabrianese che ama la caciara politica ma lei è una Milanese, nordica e che tiene molto alla sua privacy. A buon intenditor poche parole !
RispondiEliminaNessuno mi può giudicare nemmeno tu........ La verità ti fa male lo sò ...... per questo una cosa mi piace quell'altra no...... se sono tornato qua.....hiiiiiiiiiiii
RispondiEliminaHiiiiiiiiiiiiii assomiglia la raglio dell'asino
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