In questi giorni mi sono imposto una
no fly zone rispetto alla politica fabrianese, coltivando precisi intenti di bonifica umorale e intellettiva. Rimuovere l'esistenza politica di Sagramola, ignorare gli Alianello, i Saitta e tutto il cucuzzaro restituisce un non so che di benessere, un senso di serenità e di candore che rigenera energie ed empatia. Poi stamattina la realtà è tornata prepotentemente a bussare alla porta. Tutta colpa dell'edicola di Via Benedetto Croce che espone le locandine dei quotidiani e l'occhio è caduto su un titolo "strillato" del Messaggero. Appena la retina ha fissato la parola "Sagramola" ho percepito un istintivo e primordiale desiderio di caverna e un'immediata nostalgia per i fumi, gli aromi e i tannini di questo fine settimana lungo, segnato da digestioni da anaconda e da sopori prolungati, naturale effetto dei lunghi e ipercalorici convivi nazionalpopolari della Santa Pasqua. In attesa che il 25 aprile e il 1 maggio ci rapiscano di nuovo, tenendoci in disparte dall'attualità politica, il ritorno in scena dei fantasmi governativi ci ha consegnato una postilla sagramoliana sul gioco a premi, con opera in conto capitale, che la Giunta - con ignoranza ottocentesca - si era permessa di denominare Bilancio Partecipativo. Dopo che Tini si era inventato in solitaria il giochino dell'opera pubblica fatta decidere a 80 cittadini - selezionati in privata amicizia e senza regolamenti dalle Porte del Palio a complemento di infiorate e disfide - Giancarlone ha proclamato, urbi et orbi, il contrordine compagni! Una smentita del primo annuncio che scontenta tutti e buggera i Priori, convinti che 150 mila euro da investire avrebbero preso forma d'opera pubblica in lode e gloria del loro nome e di alleanze tutte trasversali da formulare nelle prossima settimane e prima dell'inizio dei festeggiamenti del Patrono. Le proteste di chi se ne intende di BP e le rimostranze degli eletti - consapevoli che il Civico Consesso sarebbe contato meno di una riunione alla Pisana - hanno spinto Giancarlone alla gaffe che tanto si attendeva. Puntualissimo lo Special One di Palazzo Chiavelli ha comunicato che le Porte non decidono una beata minchia ma si limitano a discutere e a proporre progetti d'opera. La scelta non spetta a loro, sedi di coordinamento delle celebrazioni paliesche trasformate d'incanto in organi decisionali a tema e poi ricondotte a forza a consultori senza riconoscimento formale e di Statuto. Ma quel che conta, secondo lo Special One, è che la gente si senta coinvolta, che si illuda di contare, che possa dire una parola ma a condizione che quella parola non sia mai l'ultima. Perchè partecipare è una cosa bella pappappero, con questa democrazia locale e municipale declassata a un girotondo d'ACR, a una rassegna di giochi informali e vespertini in cui il Bilancio Partecipativo vale una partita di palla prigioniera, a un girotondo di parrocchia, a un fine giornata vociante in oratorio. Il problema è che la manomissione delle parole - in cui Giancarlone eccelle senza razionalità ma di solo puro istinto - non cancella la mossa abborracciata, l'ostinazione ridicola e a smerciare come Bilancio Partecipativo e buona prassi concertativa una roba che farebbe porca figura tra le attrazioni della Festa di Santa Maria. In una celebre favola del danese Andersen, adattissima all'analisi del potere, un'intera comunità si stupisce nel rimirare il vestito nuovo dell'Imperatore e ne plaude la sfilata e il passaggio. Fin quando sopraggiunge l'innocenza di un bambino a fare giustizia della finzione e della manomissione; un piccolo che si rivolge felice alla madre semplicemnte gridando che il Re è Nudo. E Sagramola, Re nudo e denudato, potrebbe davvero approfittare del ponte lungo di aprile per ridare uno sguardo a quella favola, così ricca di stimoli e di lezioni. Perchè prendere le distanze da se stessi è sempre un modo intelligente per eccellere e guarire dall'invadenza del proprio io. Il re è nudo e anche i priori delle 4 Porte da oggi sono più adamitici che mai.
qualche giorno fa quando criticavo questo metodo di intendere il bilancio partecipato , mi è stato detto di tutto e di più , dall'incontentabile al disfattista e così via, quando ho fatto notare che di partecipato in questo accrocco di progetto c'è ben poco, che le porte non erano l'interlocutore ideale, che sarebbe stata la classica pecionata contentino, molti ad insultare. oggi leggo che il Sagramuntantoalletto ha già stravolto il regolamento che pochi hanno letto e nessuno ha capito , lui in primis, che se per un certo senso dava una qualche , seppur minima partecipazione popolare , alla stesura e scelta del progetti da proporre all'ufficio tecnico, ora non sono altro che una sorta di ufficio postale a cui rivolgersi per donare l'illuminato progetto che ogni singolo cittadino vorrà proporre, e che saranno i tecnici " comunali, dall'alto della loro esperienza e soprattutto obbiettività, a riportare ai priori quei progetti che riterranno più opportuni o simili a quelli normalmente partoriti da loro stessi, poi gli 80 " saggi" dovrebbero sceglierne uno.... tra quelli già scelti dall'ufficio tecnico ... per poi rimandare il vincitore all'ufficio tecnico che lo porterà in consiglio per la definitiva approvazione !!!! neanche il gioco dell'oca ha regole tanto contorte, Sagramuntantoalletto & co è riuscito a partorire la trama di un triller che sicuramente non avrà un finale!!! leggiamo i tempi .. entro il m30 giugno i priori dovranno consegnare TUTTI i progetti recapitati alle porte, ed entro luglio L'UFFICIO TECNICO dovrà averli esaminati tutti , valutati gli aspetti di fattibilità, di impatto ambientale etc..etc.. poi rimandarli alle porte che dovranno decidere!!!! ma scusi un attimo sig. Sagramuntantoalletto, non era più semplice seguire le regole di base del BILANCIO PARTECIPATO in cui gli uffici comunali redigevano dei progetti da realizzare per poi sottoporre ad un'assise cittadina che a votazione avrebbe dovuto decidere quale progetto o progetti realizzare??? invece no si è scelto il sistema ACR in cui per soffiarsi il naso si parte col tagliarsi le unghie dei piedi!!!! speravo , come Gian Pietro, che la sosta Pasquale potesse portare un minimo di giudizio ai signori ... ma allo stato dei fatti non aveva torto colui che scrisse il detto " chi visse sperando, morì cagando" !!!! Muratori Davide
RispondiEliminaInsomma stiamo parlando delle Porte o delle Poste?
RispondiEliminaDicono sia intervenuto pure Crocetti!
RispondiEliminasarebbe stato meglio fosse rimasto nella tana, al riparo dei pericoli di dire stupidaggini a raffica!!!!! ha semplicemente fatto un copia incolla di alcuni interventi della settimana scorsa e aggiunto un paio di frasi sotto dettatura!!!! M.D.
EliminaLaQualunque di nome e di fatto.
EliminaCrocettilaqualunque, quando apre bocca fa danni. A LAVORAREEEEEE ALTRE CHE SEGRETARIO DEL PD DI FABRIANO
EliminaSempre più vergogna per questi 4 peraccottari che "governano" il nostro comune.
RispondiEliminaLa qualunque ha fatto sentire la sua voce: povero PD e questo segretario rappresenterebbe il rinnovamento cittadino?! Sarebbe l'espressione del nuovo pensiero Renziano....?! Forse era più moderno Mingarelli
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