14 febbraio 2013

La rivolta delle mamme e lo scandalo delle mense

Gli artefici dello scandalo mense (di Fabrizio Moscè)
Sagramola e Tini sono due furbacchioni matricolati, un Gatto e una Volpe d'antico pelo e di solida tradizione democristiana. E quando scaltrezza, intelligenza e prassi sacrestana convergono in un'unica persona è buona cosa tutelarsi camminando sempre con la schiena bene appoggiata al muro. Il Gatto e la Volpe sulla questione dei pagamenti anticipati per le mense scolastiche quasi sicuramente hanno ragionato così: il mese di febbraio è quello più propizio per far scattare la tagliola perché hanno tutti la testa girata da un'altra parte. Ci sono le elezioni politiche, il toto scommesse su chi saranno i fabrianesi eletti, su chi va a Roma e chi resta al paesello ma senza la poltrona. E poi la gran botta di culo delle dimissioni del Papa, che arrivano a completare il cerchio della distrazione pubblica, con gli occhi della gente puntati Oltretevere e su quel che accadrà alla Chiesa e nel mondo cattolico. Sagramola e Tini si saranno dati di gomito, sogghignando e contando sulla tradizionale mansuetudine dei fabrianesi, che di solito alzano gli occhi rassegnati al cielo pure se gli bombardi la casa e il giardinetto intorno. Ma per una volta la previsione del Gatto e delle Volpe è andata a vuoto perché, senza preavviso e senza demiurghi, è partita l'insurrezione delle mamme. In poche ore, come scrive oggi il Resto del Carlino, sono state raccolte più di duecento firme e per sabato pomeriggio è prevista un'assemblea dei genitori che minacciano pure azioni eclatanti, con tanto di bambini coinvolti. Il Sindaco, da incallito democristiano, è intervenuto per scusarsi di quanto accaduto. Come se il chiedere scusa rendesse più accettabile pagare tre bollettini in dieci giorni trasformando il mese corrente in una vera e propria trincea finanziaria per le famiglie fabrianesi. E poi, come sempre accade, quando le scuse sono fasulle e non si sa dove mettere le mani per coprire la cazzata, si ricorre alla spiegazione tecnica, alla congestione da start up, al caos da stabilizzazione delle procedure. L'azione di protesta delle mamme è un ottimo gancio per trasformare la questione mense in un Vietnam. Non per mettere in difficoltà la Giunta ma per ottenere un obiettivo molto più concreto: bloccare il pagamento anticipato, discutere della possibilità di applicare alle mense scolastiche il criterio dei tagliandi come nel caso del trasporto pubblico locale e avviare un confronto con le famiglie e i cittadini perché non è possibile che i capricci contabili del Ragioniere Angelo Tini e del suo Vicesindaco Sagramola diventino il Golgota di famiglie già devastate dalla disoccupazione e da una permanente tensione finanziaria. Su questo tema misureremo molte vocazioni: quel che resta dell'ispirazione sociale del Pd ma anche i livelli di scoliosi dell'opposizione. Un'opposizione che, se fosse davvero capace di conflitto e di vertenzialità, dovrebbe occupare l'aula consiliare giorno e notte, costituendosi in assemblea permanente aperta ai cittadini e luogo di discussione e proposta di soluzioni accettabili - sia per il Comune che per i cittadini - in materia di finanziamento dei servizi a domanda individuale. Diversamente le famiglie saranno costrette o a subire il diktat  degli amministratori o a ribellarsi all'onere senza modificare lo scenario e ingurgitando nuovo veleno nei confronti di uno Stato sempre più nemico dei suoi cittadini. E' quindi fondamentale fermare l'insensibilità sociale di Tini e Sagramola e il loro rigorismo nutrito di pelo sullo stomaco. E per questi ci sarebbe bisogno anche di un pronunciamento forte e corale dei candidati fabrianesi alle elezioni politiche, perché Parlamento e enti locali non sono entità distinte e separate ma soggetti complementari di una politica al servizio dei cittadini e non ancella di se stessa.
    

27 commenti:

  1. Miura scivi "i capricci contabili del Ragioniere Angelo Tini e del suo Vicesindaco Sagramola". E' un lapsus froidiano? Perchè io lo penso veramente che Giancarlone sia il vicesindaco di Tini. FORZA MAMME!!! LA RAGIONE E' DALLA VOSTRA!!

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  2. Nessun lapsus lucida convinzione!!

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  3. Il MoVimento 5 Stelle ha presentato una mozione.

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  4. Gabriele la puoi postare qui tra i commenti la mozione?

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  5. Metterò il link appena caricata sul sito.

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    1. Daje che raccimolate voti !

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    2. Ce potevate pensa voi allora

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    3. Noi chi ?

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    4. Quelli delle 11:34

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    5. La sua risposta rappresenta perfettamente l'idea di politica che è stata inculcata nel ventennio berlusconiano. Fare per raccimolare voti.

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    6. Da una risposta mi hai fatto i raggi... Cavolo se mi davi l'olio di ricino era meglio !

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  6. Simonetti mette a disposizione il suo blog per ospitare qualche mamma arrabbiata, che vuole comunicare qualcosa o fare domande alla coppia tini sagramola.
    Successo assicurato!

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    1. E allora ? Dove vuoi arrivare. Cosa significa ma soprattutto cosa c'entra questa esclamazione ?

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  7. Mi spiace non metto a disposizione niente....

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  8. Ancora un'altra dimostrazione di come sia incopetente questa Giunta !!!

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  9. conto di dicembre: da pagare dopo 1 mese e mezzo
    conto di gennaio: posticipato (20 giorni)
    febbraio: anticipato ma neanche più di tanto (per evitare che i soliti furbetti col SUV non paghino il dovuto)
    MA DOVE E' IL PROBLEMA????? al ristorante si paga dopo 2 mesi?
    allora diciamo che è un servizio pubblico gratuito!

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    1. Al ristorante si paga dopo che hai mangiato non prima, a meno che non vai da McDonalds o a Disneyland.

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    2. Appunto... Dicembre e gennaio vanno pagati senza discussioni! I servizi pubblici vanno pagati come
      quelli privati. Se si é arrivati al pagamento pseudo anticipato un motivo ci sarà... O a pagare devono essere sempre quelli ligi al dovere!? Cioè i coglioni?

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    3. Caro anonimo, sono d'accordo con te.
      I servizi a domanda individuale vanno pagati.
      Ma non definirlo pagamento pseudo anticipato, è proprio anticipato.
      La maggioranza dei genitori che oggi si è ribellata ha sempre pagato il servizio con puntualità.
      Oggi contesta due cose: aver ricevuto tre bollettini con scadenze ravvicinate (e di questi tempi per molti è veramente dura mettere insieme il pranzo con la cena) e dover pagare, a partire dal mese prossimo, in anticipo per un servizio che non sarà sempre usufruito.
      E' la presunzione del pasto consumato che fa incazzare i genitori (oltre ad alcuni errori grossolani segnalati da alcuni genitori sulla pagina FB dell'URP), perché se hai dei bambini dovresti sapere che ogni tanto a scuola non ci vanno perché d'inverno si ammalano, e perché dovrei pagare per un servizio di cui non usufruisco?
      Con il nuovo sistema di pagamento anticipato chi ha sempre pagato puntualmente ha anche la beffa di doverlo fare in anticipo senza sapere se usufruirà del servizio e sarà costretto a tenere la contabilità mensile dei pasti consumati, per evitare di rimetterci in fase di conguaglio.
      Chi non paga per furbizia o, peggio, per indgenza, continuerà invece a non pagare. Perché poi voglio vederlo quel sindaco che nega il pasto ad un bambino perchè il genitore non paga o non può pagare.
      Allora se il comune ha bisogno di incassare in anticipo lo dica senza tante ipocrisie e adotti un sistema molto più semplice, quello dei tagliandi da staccare ad ogni pasto.
      In questo modo il comune incassa prima perché venderà carnet di buoni pasto con 10/20/30 o quanti cavolo gli pare. Il genitore pagherà solo per i pasti consumati effettivamente e non dovrà tenere la contabilità.
      Se poi il comune vuole fare una figata, emetterà carnet con prezzi promozionali: se mi paghi 50 pasti ti faccio lo sconto più alto che se mi compri quello da 20.
      Troppo complicato?

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    4. Ingroia non la pensa così

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  10. Diciamo che i servizi a domanda individuale sono un po' più complessi di una sbraciolata al ristorante

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    1. Ma quale sbraciolata GPS! COMINCIAMO A PARLARE DI ISEE
      E DI QUOZIENTE FAMILIARE. DEI FURBI CHE NON PAGANO E DEGLI AIUTI INESISTENTI ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ. ALLORA NON PAGHIAMO PIÙ NULLA ALLO STATO?

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  11. Piccola provocazione: quanti cassaintegrati mandano i figli a mensa non avendone bisogno visto che sono liberi ? Visto il loro isee sicuramente la spesa gli costa di più....

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    1. Quindi? La spesa gli costerebbe do piu e portano il cane a spasso per il corso invece che al colle, quindi? Voi pensate che la cassa integrazione sia una vacanza ma non c'avete capito un cazzo

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  12. ma sì...facciamoci la guerra tra poveri

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  13. La mia lettura su questa scelta è solo una, qui c'è una Giunta incapace di prendere decisioni serie, un sindaco tenuto in scacco dal ragioner Tini (sindaco di fatto) un Ass. Rossi che conta come il 2 di coppe!
    Tini gran stratega fa approvare questa nuova modalità assurda di pagamento, Ass. Rossi è dalla parte dei Genitori, il Sindaco da buon pretino in consiglio comunale (come sull'altare) dice alla città di posticipare il pagamento a chi non riescè a pagare tutto!
    Il trio è al completo!3 linee di azione completamente opposte! Bravi! Avanti Battaglione!

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