3 luglio 2014

Il Bilancio Comunale spiegato alla città: missione impossibile



Don Abbondio frena Renzo a colpi di latinorum




"NON CI SONO I SOLDI": L'ETERNO MANTRA DELLA POLITICA
La linea gotica dietro la quale cercano riparo i politici e gli amministratori pubblici, quando ricevono domande e solleciti dai cittadini, è sempre più legata alla indisponibilità delle risorse finanziarie. “Non ci sono i soldi” è il classico da economo micragnoso, divenuto rapidamente refrain quotidiano di Sindaci e assessori, di cui ci si avvale quando si preferisce tirare dritto facendo da mercante. Una risposta spesso accompagnata anche da altri due efficacissimi postulati: il taglio dei trasferimenti dallo Stato centrale agli enti locali e la ferocia totemica del Patto di Stabilità

L'ASIMMETRIA INFORMATIVA
Si tratta di tre argomenti che funzionano perché fanno leva su quella che viene definita asimmetria informativa, ossia la disparità di conoscenze su un argomento che impedisce una relazione comprensione paritaria.  Error, conditio, votum, cognatio, crimen, Cultus disparitas, vis, ordo, ligamen, honestas, Si sis affinis… – cominciava don Abbondio, contando sulla punta delle dita. - Si piglia gioco di me? – interruppe il giovine. – Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?. Di fronte a un'interlocuzione del cittadino gli esponenti della cattiva politica si comportano come Don Abbondo e ricorrono alla microlingua della contabilità pubblica per tenere il più alte possibile le barriere d’accesso che separano i decisori dai veri titolari della sovranità. E nel gioco dell’asimmetria informativa al cittadino spetta il ruolo vispo, ma babbeo, di un Renzo Tramaglino che non sa che farsene del latinorum ma ne subisce, come spesso accade a chi ignora, il fascino e l’eloquenza. 

UN BILANCIO COMUNALE IN DIDATICA KISS
Ed è per queste ragioni che la didattica del Bilancio costituisce il primo, vero requisito di una buona politica locale. Pensare una didattica del Bilancio significa costruire una relazione paritaria e non più asimmetrica tra politica e cittadini. Come direbbero gli americani il Bilancio Comunale dovrebbe essere KISS. Ovvero: Keep It Simple for the Stupid. Rendere il messaggio comprensibile al lettore meno arguto, mettere solo ciò che serve a chiarirlo, evitando la pomposa oscurità dei gerghi di settore. 

L'INSOPPRIMIBILE ISTINTO KAFKIANO
In questo senso  la politica – e basti vedere cosa accade a Fabriano – ha, invece, ereditato la peggiore ottusità della classe burocratica: non chiarire ma complicare e costellare il cammino di codicilli kafkiani e di parole opache, in modo che il cittadino sia sempre un “tramaglino” che non sa e quindi non può esercitare le due principali funzioni di cittadinanza reale che la democrazia gli consegna in dote: il controllo degli atti e la loro valutazione politica. Un Sindaco o un assessore che a domanda risponde “non ci sono i soldi”, chiamando in causa oscuri titoli, capitoli, trasferimenti e patti, è soltanto un amministratore da mandare via a calci nel culo

IL BILANCIO SPIEGATO ALLA CITTA': MISSIONE IMPOSSIBILE
In questi giorni città si è ricominciato a parlare di Bilancio di Previsione. E lo si sta facendo, ancora una volta, come se quei numeri fossero la prerogativa misterica di una setta di specialisti. Per questo, come azione propedeutica, lancio una sfida alla maggioranza, all’assessore Angelino da San Donato, alla Dott.ssa Immacolata Riscossione e al Sindaco Giancarlo La Sanzione: provate a redigere un documento KISS, un “Bilancio Comunale spiegato alla città” in cui si spiegano ai cittadini tutte le definizioni, i contenuti e i numeri. Sarebbe una straordinaria esperienza di miglioramento della politica oltre che un momento essenziale di educazione civica. E tra 200 dipendenti del Comune vuoi che qualcuno in grado di farsi capire e di scrivere, senza stuprare grammatica, sintassi e indici di leggibilità, non si trovi?.............(senza aggiungere altro)

    

4 commenti:

  1. supercazzole for dummies...

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  2. e perchè non si dovrebbe fare come fanno tanti comuni che coinvolgono le persone innanzitutto facendogli capire di cosa si sta parlando?

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    1. Ma se non lo sanno nemmeno loro, gli analfabeti della giunta, di cosa parlano !!!

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  3. Vorrei che il sindaco iniziasse a mandare in mobilità i dipendenti comunali vicini alla pensione, vorrei che le strade venissero rifatte fanno cagare. Vorrei più goochi per i bambini.

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