7 ottobre 2014

Il ritorno inatteso dei Merloni

C'erano anche l'ing.Francesco e la Sen.Maria Paola Merloni a Valdisasso per dare fieno alla scavallata neoguelfa di Gianmarione da Fabriano. E con tutto il rispetto per i due inattesi e potenti astanti, ci resta francamente difficile pensare che fossero lì per per ossequiare il Santo d'Assisi e le virtù di Madonna Povertà

L'essenza della presenza è, infatti, selvaggiamente politica e fa il paio bipolare con la scelta di Spacca di presenziare all'inaugurazione di Via Ermanno Casoli: costruire attorno alla sua terza ricandidatura l'unità delle forze economiche ed imprenditoriali cittadine ritenute dal Governatore tuttora capaci di coagulare un largo consenso dei fabrianesi, ossia di garantirgli una condizione propedeutica di sostegno e una retrovia strategica essenziali per rispondere con successo all'attacco, ad oggi più verboso che fattuale, dei democratici pesaresi. 

Una linea politica ad rischio elevato ed elevata necessità, perchè Spacca sa bene che il ritorno sulla scena dei Merloni consegna ai suoi avversari una potente arma di propaganda, ossia il refrain di un Governatore eterodiretto dai poteri forti della grande impresa del bianco e sedotto dal richiamo ancestrale di un natìo borgo selvaggio che, nonostante la progressiva implosione, pretende ancora di dettare legge sull'intera Regione. 

Ciò significa che, a parere del Gov, il gioco vale la candela e l'unità politica dei fabrianesi è destinata a non essere un dettaglio isolato e marginale di questa lunghissima campagna elettorale per le regionali del 2015. Ma questo orientamento politico fa leva su una base di psicologia collettiva piuttosto scivolosa e alquanto opinabile, su una lettura tradizionalista che spinge Spacca a considerare Fabriano una comunità senza tempo storico e quindi soggetta all’influenza di un “merlonismo eterno”, alle permanenze di un'infinita relazione di dipendenza materiale e affettiva dalla Sacra Famiglia, ritenuta capace di catalizzare consensi e seguito anche nel punto più basso e forse definitivo della sua lunga parabola economica e imprenditoriale.  

Di fatto quella che sta giocando Spacca somiglia molto a una mano di poker, perché l’orientamento politico ed elettorale degli italiani, fabrianesi compresi, è sempre più instabile e volatile e non è da escludere che, rispetto ai Merloni, possa scattare anche un meccanismo punitivo, dato che certe operazioni di disimpegno imprenditoriale sono state percepite come un vero e proprio tradimento affettivo prima che come epocale svolta aziendale e produttiva. 

E se è acclarato che l'asse Spacca - Merloni costituisce un ottimo pretesto unitario per tutti gli anti Gov ci sarà da capire se, specularmente, la rinnovata liason finirà per rappresentare un punto di raccordo o di frizione per quanti sostengono Gianmarione o erano trasversalmente intenzionati a farlo. Notoriamente Spacca non è uno che si fa dettare l'agenda dall'istinto o un passionale che scarta emotivamente di lato. In più conosce bene i suoi "polli nostrali" e l'emozione che pervade la comunità pedemontana quando comincia a ronzare la parola magica: Merloni. Metalmezzadri forever. Lo sanno tutti. E Spacca per primo.

    

7 commenti:

  1. Merlonia c'è!

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  2. Mi sembra uno dei tanti tentativi di retroguardia, fuori tempo massimo. L'equazione industria uguale politica, scricchiola da un pezzo, anche perché Maria Paola Merloni non ha un partito alle spalle e dopo la vendita è fuori dai giochi. Spacca ha perso Fabriano con la vicenda Porcarelli, sostenendo questa vendita e non attuando, nel concreto, il piano e l'accordo di programma quadro per la riconversione industriale.
    I sindacati tentano di tenergli botta, a Spacca, ma anche loro stanno scricchiolando e la brace per buttar fumo sta finendo da un pezzo.
    Spacca gode della fiducia di quelli che hanno ancora il culo in caldo, e guardano al vecchio per coprirsi le spalle. A Fabriano sono ancora in molti, ma sono così tanti da reggere una competizione regionale? Fabriano non è l'ombelico del mondo elettorale delle Marche.

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  3. Di sicuro se i Merloni exIndesit decidessero di investire l'incasso in qualche startup o attività nel fabrianese sarebbe buona cosa, oppure decidiamo di sputarci sopra ? Non c'è nulla da fare, la politica vive di appoggi, promesse ma anche di fattibilità. Chi prenderà in mano le sorti di questa città non può limitarsi a dire/dare una svolta solo turistica. Anche se lo facessero i SORDI so finiti. Allora benvenga se decidono di investire il loro tesoretto qua. Poi Giampiero, vogliamo sottovalutare le promesse fatte a wirpulle ? preferiranno parlare con un "dittatore regionale" che conoscono e che ha legami con chi gli vende l'azienda principale o con un Pesarese ? A chi si rivolgeranno se ci fosse una "ribellione" ... oppure pensate che wirpulle non conosca l'italia e i suoi giochi di potere ? Ci prostreremo di nuovo se si fanno vedere perché nonostante le parole sto popolo storicamente si "vende" al potente di turno pur di mangiare almeno le briciole e non lasciarle ad altri.

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    1. Ribellione di chi? Si ribellano Spacca e la sua armata Brancaleone ??? Suvvia non facciamo ridere. E poi per fare una start up c'è sempre bisogno dei Merloni?

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  4. Costituito in Consiglio Regionale il gruppo degli spacchiani, Marche 2020, composto dal presidente Solazzi, dall'assessore del centro democratico ed ex IDV Paola Giorgi, dal consigliere dei Verdi Cardogna, da Paolo Eusebi dell'IDV e da Dino Latini delle Liste civiche per l'Italia.

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    1. Mamma mia mamma mia !!! Ci vuole davvero lo stomaco forte a votare certa gente !!!

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