28 ottobre 2014

Turismo e cultura non s'improvvisano

Il Sindaco Sagramola sostiene che la città può cambiare pelle e, a suo dire, lo dimostrano il concerto di Gilberto Gil, la Mostra giottesca e le varie ed eventuali legate al circuito Unesco.  

Personalmente non contesto il tentativo di uscire dal gorgo, ma la rincorsa disordinata dell'evento salvavita, un'idea di cultura che somiglia a una mano di vernice, di impregnante buttato su un legno marcio con la speranza d'una chimica protettiva e salvifica.  

La cultura non s'improvvisa: è fatica, costruzione, impegno, pianificazione. Fabriano è una città che non ama i libri, vera segnaletica della propensione al "consumo di cultura", a lungo considerati la zona franca degli sfigati a bassa socialità. 

Una volta finiti e accatastati i cestelli delle lavatrici non è che si raggiungono i Meridiani Mondadori o le monografie d'arte medievale senza passare dal via, come capita giocando a Monopoli. La cultura esprime la stessa disciplina della terra: non aspetta chi l'ha trascurata e e non perdona chi l'ha abbandonata. Va avanti, evolve, matura e ti lascia dietro con un palmo di naso.

Anche il turismo non s'improvvisa perchè è un settore economico e come ogni settore ha le sue peculiarità e le sue regole, le sue imprese e i suoi modelli di gestione. Per fare una politica del turismo servono risorse e competenze e a Fabriano mancano entrambe. 

Ammetterlo sarebbe già un modo di affrontare seriamente il problema ma capisco che è più figo farsi un selfie con Gil e credere che quello scatto già esprima di suo il sapore di una svolta epocale per la nostra città. 

Per fare turismo è necessario perdere in estensione e guadagnare in profondità d'approccio: di fatto, il contrario di quel che accade ora. E servono manager del turismo e della cultura - che naturalmente danno ma costano e pretendono - e non vecchi apologeti del metalmeccanico convertiti alle "magnifiche sorti e progressive" dell'affresco, dell'accordo e del sonetto.

Mi rendo perfettamente conto che questo genere di critiche - diversamente da quel che pensano certi detrattori - contengono un residuo d'amore nei confronti di Fabriano. Ma si tratta di uno zoccolo di benevolenza destinato a rapida consunzione, perchè sono sempre più convinto che il tempo a disposizione per il salvataggio del paesello sia pressochè concluso. Ite, missa est.
    

12 commenti:

  1. Hai colto perfettamente il problema: stiamo tentando di andare verso un modello economico che fa leva sul turismo e la cultura ma mancano le competenze. E' vero che c'è bisogno di manager in grado di impostare determinate politiche e azioni collettive, ma forse ancora più importante è focalizzarsi sulla base di operatori che si trova a contatto con il pubblico e sul livello organizzativo. Credo sia necessario sviluppare queste competenze attraverso il mondo formativo. Il passaggio da una formazione tecnica orientata all'industria ad una economico-turistica orientata all'accoglienza non è né impossibile né complicata da realizzare. Come al solito però si necessita di uno sguardo prospettico che vada oltre al singolo grande evento perchè, parlando molto chiaramente, gli ultimi grandi eventi in questa città sono riusciti esclusivamente per i grandissimi finanziamenti che hanno avuto e per il calibro dei nomi che sono riusciti a portare. Il livello organizzativo risulta spesso carente e a tratti disarmante, con diverse lamentele da parte dei turisti stessi. E' forse ora di puntare alla qualità, non tanto dell'artista o dei nomi, ma di una macchina organizzativa che ha sempre più bisogno di attingere da una località territoriale in cui le competenze in questo settore sono scarsamente presenti.

    NB

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    1. Se l'Amministrazione chiamasse veri manager in grado di impostare determinate politiche e azioni collettive, e di conseguenza li pagasse il giusto, tutti griderebbero allo scandalo per i soldi dei cittadini spesi in questo modo ... con voi è sempre tutto sbagliato!

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  2. Io credo che non dobbiamo avere paura di cominciare a ragionare di pianificazione senza temere risvolti sovietizzanti

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  3. Avendo evento
    al turista lo presento
    faccio il figo
    e dell'evento provo vanto
    e mi acculturo ogni tanto
    e se tanto evento mi da tanto
    rimango pensando contento
    e venti eventi?

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  4. è da tempo che affermo che la vocazione turistica o le competenze turistico organizzative non si comprano al supermercato, che il turismo è un animale delicato, e che l'improvvisazione teatrale è deleteria, non basta il nome di grido, non basta una fictions a trasformare una cultura cittadina , servono competenze , e di che calibro, prepararle in loco attraverso l'alfabetizzazione scolastica benissimo, però poi bisogna ragionare che questo comporta tempi di maturazione lunghissimi, perchè ovviamente siamo in ritardo di qualche decennio, a questo temporaneamente si può ovviare con un manager ma bisogna essere disposti ad investire in questo, ma bisogna anche lavorare e non poco sull'accoglienza , sia personale che logistica e non meno importante di decoro urbano, bisogna cominciare a ragionare su di un fatto , se un turista arriva in una città per visitarla, o per visitare una mostra e poi passa un intero pomeriggio in pronto soccorso perchè caduto in una voragine stradale, questo non fa bene, quando un turista arriva a Fabriano il lunedì , e non trova uno straccio di ristorante aperto , perchè di lunedì a Fabriano è tutto chiuso, questo non fa bene, quando si arriva a Fabriano e si viene trattati come dei disturbatori, degli inquinatori del dolce far niente, questo non fa bene, il nostro sindaco invece che farsi i selfi col personaggio di turno dovrebbe camminare sulle stesse strade e vicoli in cui camminano i turisti e porsi una domanda, ma se questa non fosse Fabriano, quale sarebbe il mio giudizio sulle condizioni delle strade e vicoli? e di conseguenza intervenire, invece preferisce i selfi e l'immobilismo, trincerandosi sempre dietro la barzelletta del, non ci sono i soldi, allora sindaco le chiedo per l'ennesima volta , dove sono finiti i 2158000€ che avete incassato con la TASI, soldi che avevano il solo scopo di permettere quegli interventi di riqualificazione urbana? però poi ricordo che quella attuale è un'amministrazione specializzata in improvvisazione e immobilismo, e che quanto si sta seminando in questi mesi con la mostra da Giotto a Gentile farà la stessa fine della scorsa volta con la mostra sul Gentile, nel nulla cosmico dell'incompetenza cronica. e nel frattempo le stelle stanno a guardare morire la città. Muratori Davide

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    1. Tranquillo ci pensa Mr.Pariano con i suoi super poteri rivolterà i vicoli come calzini e in men che non si dica proprio come Mastro Lindo il vicolo splenderá nel pulito.

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  5. Ricordiamoci tutti che l'anno prossimo c'è l'Expo mondiale a Milano Cazzo! l'Italia avrà un numero di visitatori mostruoso, spero e prego che l'amministrazione inizi a pianificare eventi o mostre in grado di far dire al Turista Giappoese/Arabo/Russo/Tedesco ahh guarda in questo paesello c'è questo evento molto interessante oppure c'è una mostra che mi piacerebbe proprio vedere! Damose na svegliata che è ORA

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    1. Il turista Giappoese/Arabo/Russo/Tedesco coem ci arriva a Favriano? Tra un pò nemmeno il treno si fermerà più.

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  6. Il Generale Inverno28 ottobre, 2014

    A Fabriano la cultura va venduta come cazzeggio. Ma anche per il cazzeggio, una cosa serissima, serve impegno, programmazione, strategia. Un assessorato al cazzeggio, servirebbe, entro il quale infilare della cultura. Nessuno se ne accorgerebbe e si otterrebbero lusinghieri risultati. Non se ne accorgerebbe neppure Sagramola, al quale basta dare un paio di forbici con un nastro tricolore con cui giocare a tagliare. Il nastro. Isolante per lui, incollante per la comunità della città della carta.

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  7. per il turismo serve una città accogliente, e invece chi arriva trova capannoni vuoti, quartieri albanesi di misto abitativo-industrial-commerciale. Forse noi ci siamo abituati, ma chi viene da fuori queste cose le nota...

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  8. Ma dove vivete sulla luna?

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    1. Sulla luna bisognerebbe spedirci la giunta comunale e il 90% degli abitanti di Favriano, immigrati compresi!!!

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