Durante la campagna elettorale, forse per la mia predisposizione al sostegno di cause massimaliste, sono stato accusato di simpatie per il Movimento Cinque Stelle. In effetti non mi sono accodato alla carovana degli sputtanatori e questo, magari, è stato ritenuto un indizio sufficiente per formulare l’accusa di fiancheggiamento. In realtà simpatie e antipatie sono sempre condizionate dal dinamismo delle cose e a chi guarda dalla finestra, sputacchiando di tanto in tanto sulla testa dei passanti, viene naturale rilevare le variazioni di temperatura e di pressione dell'ambiente politico. E qualcosa è cambiato. Provo a spiegarlo parlando d'altro. Si racconta che ogni surfista di rango viva nell'attesa spasmodica della Grande Onda. C'è chi aspetta settimane, chi mesi e chi anni. C'è addirittura chi appende la tavola senza aver goduto di questa sfida esistenziale alla potenza degli oceani. Gli amici del Cinque Stelle hanno avuto più culo che anima. Appena giunti in spiaggia hanno subito incontrato l'onda anomala e non hanno dovuto far altro che tuffarsi in acqua muniti di tavola. Hanno surfato con indubbia abilità e con molta fortuna e i risultati hanno oltrepassato le più rosee aspettative. Ma per ora l'Onda si sono limitati a surfarla senza cavalcarla fino in fondo. Certo, le elezioni sono malattie con un loro decorso. Prima l'adrenalinica euforia, poi l’attesa dell’insediamento del Consiglio, quindi il debutto degli eletti. Un mese e mezzo in cui il Cinque Stelle sembra come sparito di scena, quasi avvolto in uno spaesato "silenzio degli innocenti". Quando chiedo a qualche attivista o simpatizzante del movimento la ragione di questo silenzio benedettino mi tornano indietro risposte che somigliano a un mantra: ci stiamo organizzando, abbiamo aperto la nuova sede, stiamo attivando i gruppi di lavoro. Tutte azioni propedeutiche di buonsenso, sia chiaro. Ma si ha quasi la sensazione che questo prolungare gli allenamenti sia una sorta di rito sciamanico per esorcizzare la paura del debutto, che non è quello in Consiglio Comunale ma la costruzione di una sintonia profonda con la società fabrianese e i suoi problemi. E' come se il movimento vivesse la vertigine del successo, quel senso di nausea che affiora quando si riflette su un successo così grande da lasciare attoniti i protagonisti. Per questo credo valga la pena scuotere il Movimento Cinque Stelle ricordando, come fosse una fiasca d'aceto sotto il naso di uno svenuto, qualche dato significativo: il movimento è la seconda forza politica cittadina; è un soggetto che ha una capacità di mobilitazione e di coinvolgimento in piena fase espansiva; raccoglie energie che scarseggiano altrove ed è trascinato da un'onda lunga da cui il resto del sistema politico deve invece difendersi. In più è in piena luna di miele con l'elettorato, stato amoroso che in politica si consuma in meno di un semestre. Insomma, come direbbero i fabbri del Palio di San Giovanni, tocca batte il fero quanno è callo. Il che significa non dare il tempo agli avversari di leccarsi le ferite e coprirle con le garze. Devono colpire adesso con un'azione multitasking: spezzando il circuito mediatico - che è tornato subito a suonare il liuto modello "Sagramola salva la pista di pattinaggio" - e occupando quasi militarmente tutti gli spazi della socialità cittadina, a partire da Piazza del Comune. Il Movimento Cinque Stelle funziona perché i cittadini lo percepiscono come una forza d'urto. E alla forza d'urto occorre dare una dimensione fisica e carnale. I fabrianesi vogliono vedere il Movimento Cinque Stelle in carne e ossa. A presidiare la città sotto il sole rovente, a fracassare i coglioni della gente che risale il Corso con la borsa della spesa il sabato mattina, a schiattare tra gazebo e banchetti su ogni virgola che possa interessare i cittadini. L’imperativo non può che essere alta tensione e alta pressione perché, tra l'altro, sono le condizioni che impediscono alla larve partitiche di riprodursi e di infestare l'ambiente. Per festeggiare i suoi venti anni il quotidiano Il Manifesto, tempo fa, fece una pubblicità bellissima, ritraendo un bimbo tra le braccia di Morfeo accompagnato da uno slogan straordinariamente ambiguo: la rivoluzione non russa. E' proprio così amici del Cinque Stelle. La rivoluzione non russa. E allora, giù dalle brande cazzo!
21 giugno 2012
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Le promesse erano che dovevano portare fuori dalle mura del consiglio tutto. Sviscerando i giochetti sporchi. Le nostre orecchie ed i nostri occhi insomma; avranno un compito difficilissimo e tutti contro compresa l’opposizione. Dovranno avere belle spalle larghe. Tanto per cominciare di che si sta occupando il nuovo consiglio?
RispondiEliminaIl nuovo consiglio ha terminato la stesura del bilancio, l'atto più importante della giunta. I consiglieri hanno avuto una copia già da diversi giorni su dischetto e i capigruppo una copia cartacea. Lo stesso è in procinto di essere approvato. Oggi è stato presentato a tutti i Consigli di quartiere e di frazione presente il Sindaco, l'assessore al bilancio e l'assessore alla partecipazione. Noi siamo in attesa di essere convocati in una pubblica assemblea, dal Movimento 5 Stelle, per il tanto sbandierato bilancio partecipato o quantomeno spiegato visto che non ci sono i tempi. Il problema è trovare qualcuno, nel movimento grillino, in grado di spiegarcelo. A proposito: a Parma il Sindaco Pizzarotti non è ancora riuscito a trovare 3 assessori: tra tutti i candidati nella lista non c'è uno in grado di farlo. E' stata indetta un'asta pubblica su internet.
RispondiEliminaUltima nota: dopo 24 ore dalla nomina, l'assessore all'urbanistica del comune di Parma, nominato da Pizzarotti, è in procinto di dare le dimissioni perchè è stato dichiarato FALLITO nel 2006. A segnalare l’omissione (da denuncia penale), è stata una lettrice della Gazzetta di Parma, che ha inviato una lettera al sito web del quotidiano. “Sindaco – ha scritto la donna – ha letto bene il curriculum del nuovo assessore all’Urbanistica Bruni? E lui ha fatto presente nel curriculum che ha alle spalle il fallimento della sua Thauma Sas, a causa del quale tante famiglie ancora oggi piangono per aver perduto quanto avevano investito con immensi sacrifici? È questo il concetto di meritocrazia?”.
A VOI LA RISPOSTA.
A Fabriano ( e nelle Marche) abbiamo superato Parma.
EliminaInfatti abbiamo fatto Assessore Regionale uno che ha messo sulla strada 2.500 persone. E vai !!!
Comunque l'astio verso il Movimento 5 Stelle lo hanno coloro che hanno perso voti a favore dei grillini nelle ultime amministrative.
Non mi sembra che Antonio Merloni sia mai stato Assessore Regionale. Il problema non è l'astio di chi ha perso voti ma se quei voti "travasati" non siano "travisati" e che si diano risposte a chi ci ha creduto. E' certo che, come dice il Sig.Simonetti, l'inizio non è dei più entusiasmanti e sono d'accordo sull'onere della prova. Ma, leggere che il M5S è il promotore "dell'istituzione della commissione di monitoraggio sulla crisi e sull'occupazione" è una grande stupidaggine. L'istituzione delle commissioni che non servono a niente, è il metodo di chi non vuole affrontare il problema e lo rimanda alle calende greche (vedasi le centinaia di commissioni governative). Il M5S che copia i metodi dei "morti che camminano" degli "zombie" del governo (per dirla alla Grillo)fa proprio ridere. Di monitoraggi sulla crisi e sull'occupazione a Fabriano, sono piene le pagine di 4 anni di giornali. Inoltre, leggiamo sui giornali che il M5S intende istituire una "scuola civica per spiegare come funzionano gli enti locali e la pubblica amministrazione" (?) anche su rete web ma, sappiamo che l'ex candidato sindaco Arcioni non ha nemmeno un profilo facebook e quindi non abbiamo mai saputo, SULLA RETE, cosa pensa sui tanti problemi. Leggiamo anche: "Attraverso un consiglio comunale aperto alle aziende, un tavolo sulla crisi, con un'apposita commissione, si potrà fare chiarezza": SU COSA? sulle utopie? ma ... l'importante è apparire più che agire ....
EliminaIo cedo che dobbiamo dare al Cinque Stelle un po' di tempo e l'onere della prova sui temi amministrativi. Il mio post è prettamente politico e riguarda i rischi di consenso connessi all'inceppamento della loro forza d'urto. vedo segnali di afasia ma sinceramente, a differenza di altri, non spero nel loro fallimento ma in un grande successo. Ma il tempo scorre...tic tac tic tac. G Simonetti
RispondiEliminaIo mi domando perché secondo la tua opinione tutto il mondo spera nel fallimento dei Cinque Stelle meno che te. Ma nei sei davvero convinto? No...perché se é cosí che te dovemo dí....grazie di esistere!!!
RispondiEliminaIo ho solo detto che non faccio parte di quelli che sperano che il Cinque Stelle fallisca. Punto. E mi limito a fare osservazioni politiche. Per il resto a me non cambia nulla. Chi sta alla finestra è abbastanza distaccato da quel che accade in strada. E poi se devo fare gli auguri a qualcuno li faccio a Roberto Maroni e alla Lega Nord.
RispondiElimina"Un mese e mezzo in cui il Cinque Stelle sembra come sparito di scena, quasi avvolto in uno spaesato "silenzio degli innocenti". A me è sembrata più arroganza e megalomania che "arrosto". E' la stessa sensazione del Sig. Simonetti. Vedasi la pista di pattinaggio: ho letto che il sindaco Sagramola, visto che il bando d'asta dell'area da destinare a sede del commissariato ( pista di pattinaggio) e' andata deserta, si studierà un'altra soluzione, perchè la sede va fatta e la pista non sarà quindi smantellata. I Grillini invece si sono presi il merito di questa retromacia perchè, hanno detto, abbiamo fatto manifestazioni, raccolta di firme, proteste ecc.ecc. In pratica i partecipanti al bando avrebbero avuto paura dei grillini e mandato deserta l'asta ...... oppure il neo Sindaco ha sbarrato le porte per non far partecipare nessuno e mandare deserta l'asta..... "Ma mi faccia il piacere".
RispondiEliminaSagramola ha sbarrato la porta oppure il bando era una cagata pazzesca (cit.) ? Gradirei risposta.
EliminaDeduco che il neo sindaco Sagramola non può assolutamente aver influito su un bando istituito dalla precedente amministrazione. Probabilmente vale la tua seconda ipotesi: era una cagata oppure non era allettante oppure non interessava a nessuno.
EliminaI cittadini hanno un dovere: giudicare quel che che accade. Ma dobbiamo dare anche un po' di tempo. Sui grillini dobbiamo essere esigenti non per cecchinarli ma perché hanno raccolto una speranza di cambiamento. E il cambiamento è impaziente. All'Udc nessuno chiede nulla, tanto per dire. Perchè di certo non raccoglie speranze.
RispondiEliminaA chi non promette niente non si può chiedere niente perchè non ti darà mai niente.
RispondiEliminaDa chi promette le stelle pretendiamo coerenza dopo averla chiesta al mondo intero, per non ritrovarci nelle stalle.
Non si può rimproverare e denigrare un candidato sindaco che prima del ballottaggio non presenta la squadra quando poi, a distanza di oltre un mese, un loro candidato non riesce a formare la giunta, trovare gli assessori e iniziare a risolvere i problemi di una città in fallimento. Per di più un assessore si è dovuto dimettere dopo 24 ore perchè, diciamo, che ha mentito sul fatto che era un fallito; il city manager scelto dal sindaco è stato "epurato" da Grillo, ecc.ecc. Comunque, come dice lei,diamogli il beneficio del poco tempo trascorso, dell'inesperienza, dell'euforia dell'attimo ...... nella speranza che non sia ... fuggente ....
"iniziare a risolvere i problemi di una città in fallimento" parliamo di Fabriano? Perchè in questo caso son 10 anni che aspettiamo qualcuno che sappia risolvere i problemi.
EliminaAspettare è un po' morire...
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