1 giugno 2012

No Tini?! No party!!!














C’è da stare preoccupati. Nonostante gli si siano rotte le acque da quasi due settimane, Sagramola non riesce a dare alla luce i sette gemelli. Adesso il rischio di un cesareo si fa concreto e pare siano già stati allertati il primario della Ginecologia Politica Regionale Dott. Gianmario Spacca e il capo equipe ostetrico Ing. Roberto Sorci per un monitoraggio sistematico della dilatazione uterina della coalizione di centrosinistra. Reperibile anche il Dott. Roberto Pellegrini che, se ci fosse bisogno di aprire, metterebbe immediatamente a disposizione i suoi alambicchi da anestesista. A destare le maggiori preoccupazioni sono le condizioni di salute del nascituro più grosso: un Angelo di nome ma non di fatto che sfiora i sette chili, non ne vuole sapere di uscire per primo e, per via della mole e dei piedi puntati, pare ostruisca anche il passaggio a tutti gli altri. Sembra infatti che il Bambinone di San Donato sia incompatibile con la maternità sagramolesca e non voglia saperne di farsi vivo, senza garanzie e protezioni, perché ai primi vagiti scatterebbe immediato il cecchinaggio, Erode Style, dei pidiellini, che proprio non riescono a perdonare al tenero Angelo l’aver preferito le calde acque di centrosinistra ai marosi prenatali in ventre urbanico. Pare, infatti, che i berluscones ricorreranno al Prefetto al primo sgambettamento di Angelino. E se non fosse per il dente avvelenato che gli toglie credibilità – perché col cazzo che avrebbero sollevato eccezioni se oggi Tini si apprestasse a fare il vice di Urbani – ci sarebbe da dire che le erodiadi pidielline hanno pieno e condivisibile fondamento. Come si diceva una volta andiamo alle fonti. La sorgente di vita degli enti locali è il Testo Unico, il Dlgs 267 del 2000. L’articolo 60 tratta la questione dell’ineleggibilità a sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale e circoscrizionale. Il bello arriva al comma 8 che inquadra l’ineleggibilità dei seguenti soggetti “il direttore generale, il direttore amministrativo e il direttore sanitario delle aziende sanitarie locali ed ospedaliere”. Ma il bello aumenta a dismisura ritornando indietro di qualche articolo. Prossima fermata: l’articolo 47 relativo alla composizione delle giunte. Al comma 3 parte la bordata: “Nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti e nelle province gli assessori sono nominati dal sindaco o dal presidente della provincia, anche al di fuori dei componenti del consiglio, fra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere.” Cosa significa tutto ciò? Semplice: che se sei ineleggibile a consigliere comunale non puoi nemmeno fare l’assessore. E adesso torniamo ad Angelino da San Donato. I giornali scrivono che potrebbe non essere eleggibile. Anche in questo caso andiamo alla fonte: www.asurzona6.marche.it. Cliccando in alto a sinistra su Struttura Organizzativa Zona territoriale n° 6 si apre una videata che riporta i recapiti della Direzione dell’Area Vasta n°2, gli uffici di Fabriano, le Unità Operative e i Servizi e poi, centrata e in bella mostra, la Direzione Amministrativa Ospedaliera e Territoriale. Direttore: rag. Angelo Tini (alleghiamo videata). Quindi Angelo Tini rientra perfettamente nella fattispecie del candidato ineleggibile e di conseguenza anche in quella dell’assessore che non può essere nominato dal Sindaco. Questo dicono il buonsenso e la norma. Poi sappiamo bene che la norma è come la pelle dei coglioni e può essere rigirata a piacimento ma sto giro carta canta. Fa bene quindi il Pdl, al netto del dente avvelenato, a sollevare il problema che meriterebbe, in consiglio comunale, una posizione unitaria e forte di tutta l’opposizione. A partire dal Movimento Cinque Stelle, che del rispetto delle regole ha fatto una bandiera di rigore e intransigenza. Il tempo delle zone franche per i potenti e gli inamovibili è finito. Occorre iniziare a scoperchiare. Non solo i ponti medievali sul Giano ma anche la continua assoluzione dei peccati che questa città ha storicamente dispensato, senza colpo ferire, alla sua classe dirigente
    

20 commenti:

  1. Ergo, Tini era ineleggibile anche nelle precedenti legislature...della serie chi la fa, l'aspetti!

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  2. Non sono un giurista e sono sicuro che qualche cavillo lo troveranno. Leggendo la norma deduco l'ineleggibilità...vedremo..

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  3. Tra l'altro, non potendo avere Tini in lista, mi sa che l'UDC qualche voto in meno lo prendeva. Non saranno mica da rifare le elezioni?

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  4. penso che se andiamo a verificare tutto sospendiamo la democrazia....

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  5. e sageamola da vicepresidente della provincia poteva candidarsi a sindaco? si parla di ritardo nelle dimissioni da tale carica...chi vivrà vedrà...che magello!!

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  6. C'é chi gode semplicemente nel mettere zizzania.

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  7. Mettere zizzania è una frase idiomatica molto significativa. C’è un sistema, fortissimo a Fabriano, che non accetta critiche, che considera erba velenosa qualsiasi cosa non si conformi alle verità ufficiali. Fortunatamente la mala pianta sta crescendo rigogliosa e cazzuta…e il voto un segnale l’ha già lanciato

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  8. Sarà idiomatica ma é la verità, non si spegherebbe altrimenti perché queste obiezioni non sono mai state fatte prima. Il voto a mio avviso rispecchia soprattutto l'insofferenza degli elettori nei confronti dei partiti "ladroni".

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  9. Ti ricordo che in questo blog è stata fatta una difesa molto netta di Tini e dei democristiani quando il Pdl ha fatto il manifesto sulle solite facce. Una difesa che nessuno della sua coalizione ha minimamente provato a fare. Con la stessa libertà mi sento di dire che Tini è incompatibile. Normativa alla mano. Per quanto concerne l'allusione alla Lega con cui concludi il tuo commento ti dico una cosa: il movimento li ha espulsi senza pietà. Diversamente da Casini che rivendicava il diritto di candidare Cuffaro dopo il secondo grado di condanna per concorso esterno in associazione mafiosa.

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    1. Ho detto partiti e non Lega solamente. Per quanto riguarda Tini non si discute sul metedo ma sui tempi. Guardacaso.

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  10. Ed è un povero e privato cittadino come Gian Pietro Simonetti a creare così tanti problemi??? Non ci crede nessuno...

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    1. Ma no, i sostenitori di questa incompatibilità sono numerosi. In ogni modo queste "divagazioni" non cambiano la sostanza. Il "caso é pretestuoso".

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  11. Quindi lo lasciamo cadere?

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    1. Lasciamolo cadere senza dubbio.

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  12. bastano semplici dimissioni da Dir Amministrativo e può essere eleggibile come consigliere, e magari quel posto viene a dato a qualche "collega"

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  13. è una soluzione quella delle dimissioni....

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  14. Esattamete. Secondo me il caso non esiste,

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  15. beh vedremo....non è che stanotte non ci dormo... :))))

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  16. Qualche considerazione in più.
    L'ASUR è l'unica azienda sanitaria locale della regione Marche. Esistono poi in regione 2 aziende ospedaliere (Ospedali riuniti e San Salvatore) con relativi direttori amministrativi.
    L'AV2 e già prima la ZT6 di Fabriano non hanno personalità giuridica e non sono pertanto aziende. Sotto questo punto il ruolo di Tini non può essere equiparato a quello previsto dal TUEL. Poi, come al riferimento della cute scrotale, possiamo anche sostenere che le funzioni espletate dallo stesso nell'area di pertinenza del comune fabrianese possano essere similari a quelle del Direttore Amministrativo o da questi delegate, ma lo sforzo giuridico mi sembra un po' eccessivo. Viceversa ci sarebbe da discutere sul ruolo di vicepresidente della Provincia che non ha funzioni delegate ma bensì pienamente sostitutive ed equivalenti di quelle del Presidente che, come previsto dal TUEL, risulta ineleggibile a Sindaco. In tal caso, pur non essendo tale ruolo vicario previsto esplicitamente dal TUEL, potrebbe racchiudere più di un elemento per porre il dubbio della candidabilità, ammesso che Sagramola non si sia preventivamente dimesso. Numerosi vicepresidenti di provincia si sono candidati a sindaco in questa tornata elettorale e mi sembra difficile pensare che un eventuale ricorso possa fare nuova giurisprudenza ma forse, in tal caso, qualche logica penso possa esserci.

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  17. Bisanzio sempre con noi....

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