"Volano gli uccelli volano, nello spazio tra le nuvole....". Così cantava, tanti anni fa, Franco Battiato prima di cadere nella tentazione politica e di condividere il linguaggio blasfemo dell'invettiva. Dalle nostre parti invece volano gli stracci, planano i sussurri e fanno stormo voci che tutto sembrano tranne che dal sen fuggite. Fino a prova contraria, ovviamente, perchè da buoni e sicuri garantisti siamo ben lungi dal ritenere che il sospetto sia l'anticamera della verità. Però, fedele all'insegnamento della scuola stalinista in cui mi sono formato politicamente, preferisco tenere alto il saggio principio della vigilanza e dell'occhio attento. Non si sa mai. Ora, il punto di partenza è che questi sono momenti difficili, di vita agra e di miele amaro. I soldi scarseggiano sempre di più e senza lilleri, notoriamente, non si lallera. Ragion per cui si tende a fare incetta, a portare a casa quel che si può, a rimpinguare la cambusa in attesa che finisca il grande freddo. Le parole magiche sono due: obiettivo e incentivo. Nel mondo privato sono parole d'uso comune solo ai vertici delle imprese perchè il popolo è già tanto se conserva il posto di lavoro. Nel mondo pubblico la platea è, invece, più larga, ma solo raramente l'accesso alla retribuzione integrativa è legato al merito, dato che in certi ambienti il criterio fondativo è l'intruppamento politico e la fedeltà alla linea del partito anche quando la linea non c'è. Sicuramente gli incentivi nel mondo pubblico assumono la forma di una torta allettante quando sono coinvolti i dirigenti che, magari, decidono senza il controllo del padrone - che con l'occhio ingrassa il cavallo - come calcolare il raggiungimento degli obiettivi, come valutarlo e dividersi la torta. Nel farlo si comportano come una casta, un corpo franco dedito al proprio benessere di gruppo, una burocrazia sovietica che vive alle spalle di quei cittadini che, per etica e statuto, dovrebbe invece servire e riverire. Questo significa che l'incentivo nella pubblica amministrazione è già di suo scandaloso e che lo scandalo cresce e si moltiplica, in forma esponenziale, nei frangenti di crisi, quando la società affoga in un violento ritorno alla povertà di massa. Ed è proprio questo il momento di tirare una riga e di recedere da intendimenti di certo legittimi, ma che colpiscono al cuore il principio di equità, l'unico che può garantire uno straccio di coesione sociale residua. E se dovesse essere vero che si è in procinto di mettere nero su bianco una determina che prevede premi spropositati , per i dirigenti comunali, rispetto agli anni precedenti allora sarebbe il caso di chiedere un time out, un minuto di sospensione per riflettere sull'opportunità di operazioni che scavano fossati psicologici prima ancora che economici e sociali tra i cittadini. E mentre aspettiamo un sano e operoso ravvedimento ci piac sperare che l'opposizione consiliare, a partire dalle forze che dalla mattina alla sera si pronunciano contro la casta, verifichi il fondamento di certe ipotesi e, nel caso, sia abbastanza forte e convinta da farci sopra le barricate. Se poi la notizia fosse destituita di ogni fondamento meglio per tutti. E vorrà dire che si è fatta una buona prevenzione.
17 maggio 2013
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In momenti di crisi profonda - come l'attuale - il solo percepire uno stipendio sicuro alla fine del mese è quasi un privilegio. In realtà viviamo la deformazione di un paese dove la corruzione e le clientele sono state da sempre (e da tutti) combattute con la demagogia. Ricordo che ad un Sindaco molto attivo e decisionista - Roberto Sorci - che insisteva per far lavorare i "suoi dipendenti" un impiegato comunale rispose: Sindaco non si agiti, tanto Lei tra qualche anno non sarà più Sindaco, mentre io starò ancora qui a prendere lo stipendio". Il posto fisso - inteso come privilegio - è la madre di tutte le storture della PA, in particolare la Legge Bassanini (concepita in quel brodo culturale stalinista al quale tu fai riferimento) consapevole come il "posto fisso" generi un pensiero politico di sinistra ha distrutto quella poca efficienza, trasparenza, correttezza ed onestà della nostra PA. Un politico che opera male non lo voti e lo cacci, ma il funzionario, il dirigente te lo tieni "vita natural durante" in senso lavorativo ovvia!
RispondiEliminache poi i dirigenti pubblici, spesso in sovrannumero, non dirigono 'na mazza...
RispondiEliminaI dirigenti pubblici sono il vero pozzo senza fondo delle amministrazioni.
RispondiEliminaAdesso diamogli anche i premi e siamo apposto.
Ma chi li nomina i Dirigenti ? Direttamente o indirettamente chiaramente. Non sono forse filo partici. e poi vai a dire al Sindacato che occorre un'azione disciplinare ad un dipendente pubblico. Vedrai che barricate. Neanche se lo becchi in flagrante di un grave reato te ne liberi. Figurarsi i Dirigenti.
RispondiEliminaIronia della sorte... abbiamo eletto un sindaco che è un dipendente comunale. Peggio di cosi non potevamo stare.
RispondiEliminaIl problema è la normativa italiana che lo permette
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaHo cancellato un commento che stabiliva una relazione inesistente tra i premi ai dirigenti e supposte proprietà immobiliari del Sindaco. Si tratta di un commento che ho ritenuto lesivo della dignità del Sindaco e che era giusto cancellare. Questo blog raramente è tenero con Sagramola ma è polemica politica. Il resto, specie quando sfiora la diffamazione non mi interessa. Ci sono altre sedi per supporre e provare reati. Sedi che tra l'altro non contemplano l'anonimato. Chi vuole può lasciare commenti senza firma ma evitando di scadere nella diffamazione che a volto coperto è molto comoda perchè i danni li pagano altri
RispondiEliminaso' tutti ricchioni col culo degli altri... (cit.)
EliminaI premi si danno se si raggiungono gli obbiettivi. Bisognerebbe capire quali sono stati gli obbiettivi posti dalla giunta
RispondiEliminaNaturalmente il premio è tale se si fa qualcosa di ulteriore rispetto al dovuto.....
EliminaI premi si danno quando si raggiungono gli obbiettivi e l'azienda è in attivo.
EliminaLampo
Volete scommetere che, come sempre é accaduto, tutti i dirigenti raggiungeranno il 100 per 100 degli obiettivi ?!
RispondiEliminaLa struttura resiste ad ogni amministrazione di qualsiasi colore politico, nota è la capacità camaleontica dei dipendenti della PA
RispondiEliminaCol paravento dei sindacati, visto che l'unica categoriua che riescono a proteggere è quella dei dipendenti pubblici.
Eliminai dipendenti pubblici hanno bisogno di tutto tranne che del sindacato
EliminaCredo che più nessuno abbia bisogno di un sindacato che sia nel pubblico che nel privato protegge chi non lavora e fa il furbo sulle spalle di altri
EliminaStanno insultando la nostra intelligenza....ma finira'questa lobby di opportunisti Li teniamo d'occhio!!!!
RispondiEliminaA mio avviso, i politici hanno la possibilitá di ottenere risultati solo se riescono ad incidere sulla burocrazia. E' una condizione essenziale.........
RispondiEliminaio non sono contrario ai premi ed agli incentivi...poi, però, vorrei che chi commette errori pagasse per le effettive responsabilità, ma così non è.
RispondiElimina_______________
G.R.